venerdì 9 novembre 2018

Io so solo che da quando si è iniziato a parlare di "investitori istituzionali" nelle cryptovalute...ti sogni i guadagni stellari di una volta

Combinazione...da quando si è iniziato a parlare dei mitici investitori istituzionali della finanza tradizionale ;-)
i mega gains nel Mondo delle cryptovalute - dove chiunque per es. tra metà 2016 e fine 2017 ha avuto la possibilità di fare soldoni anche solo con 1000 euro - sono svaniti...sarà un caso ehhhh ;-)
Allo stesso tempo quando è arrivata - ove possibile - la mitica regolamentazione...
che allunga la catena del valore e che distribuisce soldi alla banda dei soliti "papponi"....ciao ciao alla possibilità di fare soldoni anche per i tanti piccolini che hanno avuto occasione epocale veramente trasversale mai vista prima.
Chi mi segue da tempo sa benissimo che io non ci ho mai creduto molto al DRIVER "ISTITUZIONALI", perchè sono finanza centralizzata iper-intermediata
e dunque sono agli antipodi del bitcoin  dis-intermediato decentralizzato
Vedi i miei post:
Ecco perchè potrebbero essere interessati più a "finte" cryptovalute centralizzate come Ripple o come le stable coin (che usando la blockchain, rischiano di diventare maggiori strumenti di CONTROLLO illiberale e non di libertà/decentralizzazione) - ve ne parlavo nel mio post: (mentre i volumi latitano...) Ecco il "rating" delle 20 Top Cryptovalute 

Allo stesso tempo persino i DEX (exchange decentralizzati) sono sotto attacco della regolamentazione
Anche i DEX nel mirino SEC: multa per Etherdelta e KYC per IDEX
perchè purtroppo sono ancora IBRIDI e dunque hanno bisogno di parti CENTRALIZZATE per funzionare....e dunque ZAC...arriva il regolamentatore a dire che deve fare lo sceriffo per il bene comune mentre vuole solo il CONTROLLO.

In ogni caso come ripeto sempre
nella finanza e negli investimenti
si sfrutta ogni occasione senza fare i talebani puristi
pur mantenendo una visione generale che ............................
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sposi sempre la ricerca di maggiore libertà e decentralizzazione.
Dunque bisogna essere pronti a cogliere anche tutto quello che possono offrire i nuovi trend
vedi mio post: Fidelity lancia una piattaforma per investitori istituzionali sulle criptovalute

Vediamo però in cosa l'arrivo degli investitori istituzionali della finanza centralizzata
potrebbe danneggiare le vere cryptovalute peer to peer
e compromettere IL SOGNO di chi non vive e non vuole vivere schiavo di assistenzialismo e di statalismo sempre più centralista illiberale....

Il creatore di Dogecoin attacca pesantemente l'istituzionalizzazione della criptovaluta
In un Op-Ed per l'ultima edizione di Diar Research, Jackson Palmer, il creatore della criptovaluta Dogecoin, sottolinea i problemi paradossali con l'istituzionalizzazione della criptovaluta.

Nel suo articolo , Palmer descrive come ci sia stato un grande entusiasmo per l'ingresso di grandi aziende nel campo delle cryptovalute, come la piattaforma Bakkt di Intercontinental Exchange (ICE) o Fidelity Investments che hanno aperto un desk di investimento nel settore crypto.
Per competere con l'ingresso di queste grandi istituzioni, le piccole-medie start-up nate nel campo delle criptovalute stanno orientando le loro imprese sulla via degli investitori istituzionali.

Palmer critica questo trend: spinge le persone a fare un passo indietro ed a vedere questa mossa nel grande schema delle cose.
Discute i tre principali vantaggi offerti dalle vere criptovalute tradizionali.
Egli afferma che questi sono:
  • Resistenza alla censura (Censorship Resistance)
  • Transazioni trustless (Trustless Transactions)
  • Storia "verificabile" (Verifiable history)
La resistenza alla censura si riferisce alla capacità di un utente di interagire con una valuta senza fare affidamento su un singolo punto che potrebbe fallire.
La tecnologia blockchain inerente alle criptovalute assicura questa resistenza alla censura.
A causa della sua natura decentralizzata, nessuna singola entità può censurare le transazioni tra un utente e il libro mastro digitale (digital ledger).
Palmer sottolinea che fare affidamento su entità come l'exchange centralizzato Coinbase od una banca per agire come uno scambio crea un chiaro punto di possibile fallimento.
Se l'entità dovesse chiudere o bloccare i clienti dai propri account, gli utenti non sarebbero in grado di accedere alle loro criptovalute.

Le transazioni senza fiducia (Trustless) si riferiscono al controllo completo che i possessori di criptovaluta hanno sui loro fondi (se detenuti con le proprie chiave private sui wallet e non su custodian centralizzati come gli exchange)
Dunque si è in grado di effettuare transazioni in modo sicuro e affidabile senza dover contare su un'altra entità ma sul "sistema" che vale per tutti e non è modificabile.
Ciò è reso possibile dalla natura stessa delle cryptovalute.
Quando si dice che una persona possiede la sua cryptovaluta e dunque la sua moneta ("è la sua moneta"), ciò che effettivamente possiede è "la sua informazione personale" su un libro mastro di transazioni che certifica in modo incontrovertibile chi sono i proprietari di una certa quantità di valore.
Poiché il sistema è ospitato su un libro mastro decentralizzato, gli utenti possono effettuare transazioni tra loro in modo trasparente e sicuro.
Palmer discute su come la pratica di consentire ad aziende come Coincheck di controllare e gestire i portafogli crittografici dell'utente in nome della convenienza sia antitetica alle transazioni senza fiducia.
Quando gli operatori stanno effettuando transazioni su una rete di scambio o di una società, stanno semplicemente consentendo al fornitore di spostare i loro bilanci in un database centralizzato.
Inoltre, ingenti somme di criptovaluta detenute in una posizione centrale portano a una perdita di sicurezza.
La rapina di Coincheck e il disastro di Mt.Gox sono due esempi.

La cronologia verificabile (Verifiable history) si riferisce semplicemente alla capacità di un utente di verificare l'intera cronologia delle transazioni che portano allo stato corrente dei saldi sul libro mastro (ledger).
Questa trasparenza consente una maggiore fiducia nella valuta stessa.
Palmer sostiene che gran parte del successo originale di Bitcoin è stato alimentato dalla mancanza di trasparenza delle banche, che ha portato alla crisi economica del 2008 in America.
Palmer spiega come grandi somme di criptovalute stanno ora iniziando a essere detenute da fornitori di servizi istituzionali che detengono le proprie reti di blockchain private.
Mentre ciò presumibilmente determina una maggiore velocità e costi di transazione inferiori, rimuove completamente la trasparenza che offrivano le cryptovalute.

Con i tre "principi fondanti" delle criptovalute che vengono sovvertiti per ottenere (via centralizzazione) velocità e costi inferiori, Palmer teme che le grandi istituzioni acquisiscano il monopolio delle grandi criptovalute.
Afferma che invece di un movimento reale e dal basso che venne chiamato "Occupy Wall Street"
il Mondo delle Cryptovalute ora assomiglia tristemente ad una comunità che invece vuole essere occupata da Wall Street".
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