facendo sparate quotidiane&demagogiche "a salve" pro-italopitechi...
ecco che quando il gioco si fa duro
ovvero in vista della finanziaria e con i mercati cattifi cattifi pronti a farti un culo così...
allora anche gli eroici salvatori della patria oggi di moda
del Governo del Cambiamento (di 'sto cazzo)
allora abbassano i toni e le pretese
come se fossero dei piddini qualunque :-)
- Manovra, Salvini: il 3%? Lo sfioreremo, senza superarlo
- Manovra economica, Di Maio: "Rassicurerà i mercati e le famiglie
- Manovra, Di Maio sulla scia di Salvini: non sfideremo l'Ue sui conti
- Spread Btp-Bund: discesa senza freni, rendimento sotto 3%
- Spread Btp/Bund a 250 punti, Piazza Affari accelera al rialzo
di banche borsa finanza spread etc chissenefrega no? :-)
NON PERDERE il mio post Ma se lo spread sale a 600...a me che cazzo me ne frega amme!Scommettete che dopo aver superato lo scoglio della finanziaria,
l'eroico Governo del Cambiamento (di 'sto cazzo)
tornerà a fare una sparata populista al giorno?
Che parlare non costa nulla (a questi nuovi salvatori della patria)
mentre persino le parole costano CARE
Debito e spread, gli extra-costi per chi comunica maleper l'Italia con Debitone Pubblicone sempre più alle stelle,
con crescita minimale da ultimi in classifica,
con demografia da ospizio e Stato unitario centralista che ha fallito
ma nessuno lo tocca
perchè se no perdi consenso di massa falliti parassiti immobilisti
che sono maggioranza elettorale etc etc etc etc
ma #TUTTACOLPADELLAMERKEL+DEIRETTILIANI
Che al peggio non c'è mai fine in FallitaGlia
e non finirà bene, per nessuno...
Però le totali cazzate
che si sono susseguite in questi 150 gg di governo del cambiamento di 'sto cazzo
(e non sono piddino nè berluschino ma solo non sono dissociato dalla realtà ed esercito sempre il mio spirito critico)
hanno già lasciato.......................
.
un profondo segno RECESSIVO...e siamo solo all'inizio
Salvini e Di Maio cari ci costano: 8 miliardi per spread, 100 in Borsa, Ilva, pensioni…e come sempre vi anticipavo tutto nel mio blog
Vedi post Inizia l'effetto "depressionario" sull'economia grazie al mitico Governo del Cambiamento (in peggioGià il contesto non è dei migliori
visto che la BCE sta interrompendo del tutto la politica monetaria espansiva, sospendendo man mano il riacquisto BTP e di altri titoli di stato (QE etc)
e tra non molto rialzerà pure i tassi (dunque l'eurozona sta già rallentando di suo, vedi anche ultimi dati in rallentamento della Locomotiva Germania)
già si avvicina la fine mandato di Draghi (ottobre 2019) che ci ha parato il culo per 7 anni...altrimenti saremmo già falliti
già ci sono notevoli contraccolpi sui mercati emergenti, con le mine sovraniste che pur essendo dotate della "mitica sovranità monetaria" rischiano di esplodere creando un effetto domino = venezuela turchia argentina brasile etc
Italia guarda a mercati emergenti. Si teme effetto contagiogià ci sono segnali di rallentamento nella ripresa globale che dura da ben 10 anni di fila a causa della bolla globale pompata dalle banche centrali...
e pure la cattifa Cermania sta rallentando con Deutsche Bank che rimane bomba atomica inesplosa... ma al netto del tifo italiota da Bar Sport...se saltasse DB noi andremmo in 4 secondi primi giù come pere cotte ed a minimo 3x di crollo...
già c'è incertezza globale per guerra dazi by Trump che secondo me è marketing ma comunque ha suo effeto sui mercati e sulle decisione degli imprenditori = crea incertezze + ralllentamento
ed IN QUESTO CONTESTO GIÀ DI SUO DELICATO E DEBOLUCCIO
in Italia una massa di cialtroni ignoranti al GOVERNO senza arte nè parte
gettano benzina sul fuoco
tra stronzate di contratti di governo con cancellazioni del debito included
leggi ideologico-populistico-idiote fuori dal mondo come il decreto dignità
(che è solo l'inizio = già tante altre leggi da decrescita sono in arrivo una peggio dell'altra...)
etc etc etc
INSOMMA... si va nell'esatta direzione opposta di quello che sarebbe necessario
alla via così....
con leggi restrittive e castranti dell'iniziativa personale
= attraverso M5S è in arrivo una vagonata di statalismo fallito in più
nella Nazione già più statalista al mondo
dove lo Stato intermedia il 55% del PIL direttamente
e l'80% indirettament.
Ma la massa questo vuole per continuare a farsi mantenere con il culo degli altri
anche se ormai il giochino collettivista è sempre meno sostenibile
se non nella mente e nel lavaggio del cervello della maggioranza italiota...
E vaiiiii di prodi proclami giornalieri da uomini duri
contro eurozona ue troika bilderberg finanza cattiva soros rettiliani
e vai di mercati che ci vanno a nozze e ci mazzulano
guadagnando sulle cazzate di sti devastati mentali
che poi sono costretti a fare marcia indietro, logicamente...
Paolo CardenàQuesta armata brancaleone di governo del cambiamento di sto cazzo
Lo 0,6/0,7% di deficit in più (come da indiscrezioni che trapelano) vale circa 10/12 miliardi di euro, grossomodo equivalgono alla maggiore spesa per gli interessi pagati sul debito, nei due anni successivi, per via dello shock subito sui tassi. In altre parole, la flessibilità che chiederà l’Italia all’Europa per il 2019, verrà in larga parte assorbita dalla maggiore spesa per interessi.
Questo per dirvi che è da coglioni fare dichiarazioni “ad minchiam”, in segno di sfida verso i mercati, le agenzie di rating e la stessa Ue, quando sai che, per forza di cose, stando nell’euro, alla fine della fiera devi scendere sempre a compromessi per osservare le regole che governano la moneta unica, giuste o sbagliate che siano.
E’ da stupidi arroganti. Soprattutto quando sai che devi finanziare 400 miliardi di debito all’anno.
dimostra come al peggio non ci sia mai fine
e si possa persino man mano fare peggio di quelli prima
= un governo supportato dalla massa italopiteca
dalla massa più fallita ignorante e caprona del Paese
non potrà che portarci rapidamente ad una fine VENEZUELANA
se veramente faranno sul serio.
Vabbè cazzi vostri...
che io ormai mi sono quasi delocalizzato del tutto + sono uscito in buona parte dal vecchio sistema grazie alle cryptovalute
dunque popcorn&birra
e mi godo il comitragico spettacolo...
mentre chi banfa chissenefrega dello spread dai spacchiamogli il culo meglio toccare il fondo e poi risalire + altre cazzate del genere
anche se è ancora ALL-IN FALLITAGLIA
è solo di competenza dello psicologo
più che di analisi razionali
e vedrà sempre di più i sorci verdi
ED INTANTO RIDI&SCHERZA
TRA UNA CAZZATA DA DEVASTATI MENTALI e L'ALTRA
SI STA AVVICINANDO SEMPRE PIÙ
UNA RECESSIONE TECNICA FALLITAGLIANA
MENTRE TUTTO IL MONDO CONTINUA A CRESCERE
e l'eurozona al massimo sta rallentando...
Ma che lo dico a fare?
Verrà vantata come un GOMBLODDOOOOO
come il segno del Cambiamento
e che LORO ce l'hanno durooo
invece che come il segno del loro fallimento
con 41ml di italopitechi a stargli dietro
ed è anche logico...
Ecco qui ...
tanto IL 99% non ci capirà una BENEAMATA MAZZA
e/o rigetterà la realtà
ed alla via così...
Italia: PMI manifatturiero delude ad agosto
Italia: il PMI manifatturiero ha deluso le attese del mercato ad agosto
Dal precedente 51,5 il dato è infatti passato all'odierno 50,1 e ha dovuto fare i conti con attese del mercato a quota 51,2.
Markit PMI: ad agosto il settore manifatturiero italiano si avvicina alla stagnazione----------------------------------------------------------------------------
N.d.R. STAGNAZIONE STA MINKIA che in realtà sotto 50 è RECESSIONE
Ad agosto il settore manifatturiero si avvicina alla stagnazione
Punti salienti
Contrazione di produzione e nuovi ordini
Riduzione dei livelli occupazionali al valore più
debole in quasi due anni
Crollo delle previsioni al livello più basso da maggio 2013
L’Indice PMI Markit del settore manifatturiero italiano, un
indicatore a numero singolo degli sviluppi delle
condizioni generali del settore, ad agosto si è
indebolito sino a raggiungere 50.1, rispetto al 51.5
di luglio.
L’ultimo indice PMI è stato il più
basso per due anni, attestandosi su un valore vicino alla stagnazione
La performance dei singoli settori è stata
influenzata ad agosto dalla debolezza della
domanda sul mercato interno, che ha causato il
primo crollo in due anni dei nuovi ordini e una
leggera contrazione della produzione, ponendo fine
al periodo di espansione di 43 mesi consecutivi.
Infine, le preoccupazioni sulle condizioni
commerciali a livello globale, in particolare i rapporti
con gli USA, hanno causato una contrazione
dell’ottimismo ad agosto, facendo scivolare l’indice
delle aspettative future al tasso più basso da maggio 2013
Paul Smith, Director di IHS Markit che compila il
report Markit PMI Settore Manifatturiero in Italia,
ha dichiarato:
“L’indagine di agosto ha mostrato il perdurare del
rallentamento generale della crescita rilevato
durante l’anno. Anche gli ultimi dati indicano infatti
una stagnazione complessiva dell’industria manifatturiera italiana.
“La rilevazione PMI sembra indicare che il settore
potrebbe incidere negativamente sul PIL del terzo
trimestre.“
La preoccupazione per l’accentuarsi delle tensioni
sulle condizioni del commercio globale nei prossimi
mesi e sul relativo peso che potrebbero avere sulle
esportazioni, ha ridimensionato le aspettative di
crescita per il prossimo anno degli operatori del
settore manifatturiero, che hanno raggiunto il livello
più basso da maggio 2013
“La forte riduzione delle commesse inevase,
l’aumento delle giacenze e la manifesta debolezza
del mercato interno sembrano indicare un’ulteriore
debolezza dei livelli di produzione e di crescita
occupazione anche durante i prossimi mesi.
“A meno che non intervenga un aumento della
domanda, sia sul mercato interno che all’estero, la
tendenza riportata dai recenti dati sembra indicare
che il pericolo di una recessione tecnica durante la
seconda parte del 2018 sia reale
Italia: PMI servizi delude ad agostoFabio Bolognini @Linkerbiz
Italia: il PMI dei servizi di Markit ha deluso le attese degli analisti nel mese di agosto, come si può osservare sul nostro Calendario Economico.
Il dato è infatti passato dal 54,0 della precedente rilevazione a quota 52,6.
Gli analisti avevano previsto un PMI dei servizi in peggioramento, ma solo al 53,2.
Comunicato Stampa
Settore Terziario in Italia
Le aspettative economiche vacillano e la crescita del terziario si indebolisce
Il livello più basso di fiducia in oltre 5 anni
“Anche se nel mese di agosto
la crescita è stata sostenuta,
la più debole espansione dell’attività del terziario
combinata al calo della produzione manifatturiera hanno determinato
la peggiore espansione economica mensile in quasi due anni
delsettore privato italiano.
“Oltretutto,nonostante le nuove commesse continuino ad aumentare,
si tratta si un'espansione alquanto modesta e dovuta ai continui sconti.
“ L’affievolimento della fiducia delle aziende, viste le tensioni commerciali a
livello geopolitico, l’incertezza sulle politiche del governo e le difficoltà di
accessoal credito per gli investimenti, sembra indicare che le prospettive di crescita a breve
termine siano alquanto modeste“
I livelli attuali dei dati PMI sembrano indicare l’effettiva possibilità di una stagnazione della
produzione economica complessiva nel terzo trimestre 2018.
Imprese ripartite e in trincea:
- domanda interna debole -commercio internazionale in flessione
+ spettro dei dazi -burocrazia PA
- credito scarso Incertezza su investimenti, su occupazione, su fisco e su tassi interesse
In attesa che il governo-selfie si occupi di crescita
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