La notizia della grave malattia di uno dei più pragmatici efficienti determinati e dunque MIGLIORI manager al Mondo ha colpito un po' tutti.
Naturalmente ha suscitato una marea di reazioni ITALOPITECHE della peggior specie, nel solco di quella mentalità dissociata dalla realtà/fallita che sta portando a fondo l'Italia e che oggi è in auge più che mai = #BUONAPROSECUZIONEDIDECLINO
Però sono rimasto stupito anche dal fatto che moltissime persone hanno dichiarato la loro ammirazione per Marchionne = si è sviluppata nei social, sui media etc
una salubre "folata" liberale pragmatica globalist di ammirazione per chi produce ricchezza etc etc
che è cosa veramente rara in questo Paese illiberale cattofasciocomunista basato sull'invidia sociale e sull'ostilità al business ed al produrre ricchezza.
Del resto di fronte a certi
numeri stellari che ha conseguito Marchionne, persino il Piddino di turno...o la Camusso od "il difensore dei poveri" Giggino hanno qualche difficoltà a sparare le loro cazzate a macchinetta...
In ogni caso...
Vi riporto i miei commenti facebook di ieri
e poi un ottimo articolo che smonta le principali CAZZATE italopiteche su Marchionne...
Stefano Bassi si trova qui: Oval Lingotto.
Ieri alle 09:05 · Torino ·
Io chiedo pubblicamente (anche se tardivamente...) scusa a Marchionne... perchè purtroppo anche io nel passato lo criticai NON nei fatti + in una normale valutazione di pro&contro (cosa sempre lecita) MA ideologicamente...quando ancora avevo incrostazioni radical chic illiberali stataliste dissociate dalla realtà che ci vengono inculcate fin da piccoli nella scuola pubblica e/o cattolica da un sistema culturale totalitario ideologico dissociato dalla realtà e sempre più fallimentare.
Mi sono man mano ripulito da 'sta merda nel cervello che purtroppo ancora incrosta la maggioranza degli italioti = ecco perchè il Declino italiano è irreversibile.
Intanto l'unico fatto che conta è che Fiat-FCA dall'orlo del fallimento e da 6mld di valore è passata a ca. 66mld di valore creando ricchezza per tutti, direttamente ed indirettamente.
Punto. Non c'è altro da aggiungere.
Stefano Bassi
19 h ·
E comunque miei cari italopitechi che credono nel "governo del cambiamento" che invece è solo un impossibile e dannoso tentativo di ritorno al passato...
Marchionne ha salvato la Fiat dal fallimento e l'ha portata da 6mld di valore a 66mld PROPRIO applicando l'esatto CONTRARIO delle ricette a 5 stelle del Giggino ( = una versione persino peggiorativa della strategia disastrosa del Piddì...infatti c'è stato un enorme travaso di elettori) e della massa di dissociati dalla realtà che lo sostengono vivendo in un Mondo fantasy assistenzialista illiberale tutto loro senza volersi adattare al nuovo contesto (pare che 2/3 degli italiani approvino quell'abominio da falliti nel cervello del decreto dignità)...
ma la Realtà prima o poi presenta sempre il conto, che vi piaccia o no = pertanto .... #BUONAPROSECUZIONEDIDECLINO
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Debunking Sergio Marchionne
Davvero Sergio Marchionne ha rovinato un’eccellenza italiana, sfruttato i contributi statali e delocalizzato tutta la produzione? Qualche dato
Da Wired - di Riccardo Meggiato
Con l’aggravarsi delle condizioni di salute di Sergio Marchionne, e il conseguente cambio al vertice di FCA, in Italia c’è stato un proliferare di considerazioni sulla complessa figura del manager di Chieti,
spesso tirando in ballo informazioni imprecise o addirittura false.
Cerchiamo di fare chiarezza, smontando le bufale che lo riguardano e che abbiamo raccolto in Rete.
“Ha rovinato un’eccellenza italiana”
Prima dell’arrivo di Sergio Marchionne la Fiat proveniva da un periodo di perdite pesanti. 4,2 miliardi di euro di perdite nel solo 2002, due miliardi di euro nel 2003, 1,5 miliardi di euro nel 2004. Un totale di 7,7 miliardi di euro di perdite in un solo triennio.
Fiat era destinata inevitabilmente a fallire.
Anzi, come Marchionne spiegò a Gianluigi Gabetti poco dopo il suo insediamento:
“La Fiat è tecnicamente fallita. Non stupirti. Noi perdiamo due milioni al giorno, non so se mi spiego. Se fallimento significa non avere i soldi in casa per pagare i debiti, bene, allora noi ci siamo”.
L’azienda aveva smesso da tempo................