Trump, offensiva contro la Germania. Consigliere sul commercio: “L’euro è un marco travestito ampiamente svalutato con cui sfrutta Usa e Ue”Al di là dello stile no-euro di superficie...l'affermazione è molto interessante perchè è uno slogan "semplificato&forzato ad hoc" per attaccare la Germania.
(tra parentesi: in realtà l'euro non è affatto "solo" il marco svalutato ma è la somma delle ex-valute dell'eurozona incluso Franco Francese, Lira, Peseta etc Draghi con il QE ed i tassi sotto-zero ha svalutato l'euro anche del 30% per farlo assomigliare di più alla Lira/alle altre valute del Sud Europa e per non far fallire l'Italia...dunque diciamo che la situazione è un po' più complessa dello slogan di Trump).
Infatti è da un po' che gli USA mazzulano Berlino: vedi "la farsa" sul Dieselgate di Volkswagen (tutti taroccano le emissioni, vedi successivamente anche il caso FCA) con annessa mega multa...
VW è comunque riuscita a diventare lo stesso il Marchio 2016 n. 1 al Mondo scalzando Toyota perchè è una casa automobilistica con i contro fiocchi ad altissima qualità, con marchi fortissimi e che investe in ricerca più di uno Stato Nazionale.
In realtà dunque il presidente Usa ha nel mirino l'enorme surplus commerciale tedesco.
E punta a isolare sempre più la Germania, che a detta di alcuni rischierebbe a questo punto addirittura una 'terza guerra mondiale', questa volta sul fronte finanziario.
"Gli Usa hanno dissapori con a Germania fin dagli inizi della crisi in Grecia e contro Berlino Trump gode di un appoggio bipartisan",
"La strategia di Trump è tesa a non indebolire l'Europa del Sud, strategica per far fronte alla
situazione in Medio Oriente e per le sue basi militari.
Trump sarà un "enorme acceleratore" delle situazioni di instabilità mondiali secondo Kyle Bass, responsabile degli investimenti di Hayman Capital Management.
Vale per la Cina in difficoltà ma anche per l'Europa.
Secondo Stratfor, una società di analisi geopolitica, Trump cercherà di mettere la Germania spalle al muro per il suo surplus corrente record, superiore persino a quello cinese e ormai prossimo ai 300 miliardi di dollari.
La Germania potrebbe reagire per evitare misure commerciali punitive e rivolgersi al Wto.
Ma la strategia tesa a isolare Berlino - senza la Germania gli Usa sarebbero in surplus verso l'Europa, invece hanno un deficit di 57 miliardi (75 verso Berlino) - magari con la complicità di alcuni partner europei può funzionare.....
Insomma, come ben sappiamo gli USA ....................
.
non tollerano che qualcuno inizi a fargli una seria concorrenza sullo scenario globale, sia geopolitico che economico.
E dunque intervengono con tutte le armi possibili per mantenere la loro supremazia globale.
Come ripeto da tempo "con Trump non ci sarà di certo da annoiarsi"....
Infatti sta agendo come acceleratore o stura-bottiglie... di tutta una serie di situazioni ingorgate.
Nel caso "dell'attacco alla Germania" gli esiti potrebbero essere due, diametralmente opposti
1. da un lato la Germania messa in un angolo potrebbe iniziare a cedere concessioni all'Europa del Sud, avviarsi verso l'unità bancaria o persino verso una forma di eurobond, potrebbe allentare l'austerity e spendere di più stimolando la sua domanda interna, finanziando il fondo per fronteggiare l'emergenza dei migranti etc etc
In questo caso la UE farebbe dei passi avanti per diventare una vera Unione Europea e potrebbe uscirne addirittura rafforzata, allo stesso tempo l'euro diminuirebbe in modo significativo il suo rischio di dissoluzione.
Sì, lo so...in questo modo la Germania ed altri dovrebbero caricarsi sulle spalle anche quella palla al piede di FallitaGlia che non se lo merita...
ma se veramente uno vuole fare una UNIONE Europea, allora la fa a tutti gli effetti, con pro/contro... esattamente come l'Italia da decenni si carica sulle spalle il Sud Italia, Calabria inclusa...
solo che nel nostro caso non sta funzionando, chissà invece nel caso di una vera Unione Europea e non solo monetaria... (?)
2. Dall'altro lato un'eccessiva accelerazione degli eventi sulla spinta di Super-Trump potrebbe portare all'Italexit ed aumentare i rischi di dissoluzione dell'Eurozona.
Infatti la soluzione più ovvia alle bordate di Trump sarebbe che la Germania facesse forte pressione sulla BCE per terminare il QE facendo salire i tassi, rivalutando dunque l'euro e mandando l'Italia in Default (come vi anticipo da secoli...ed in questo caso ancora prima della fine del mandato di Draghi al 31 ottobre 2019).
Del resto il target di inflazione della BCE è stato raggiunto: Eurozona: inflazione sale all'1.8%, raggiunto il target della BCE
Vedi la salita a razzo di questi giorni dello spread btp/bund e del rendimento btp 10y.
Insomma...non ci sarà di certo da annoiarsi.
Come al solito monitoreremo la situazione in trincea /con l'elmetto e ve ne renderemo conto in questo Blog...senza tifo ma con analisi equilibrate, razionali e pragmatiche.
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A proposito di fonti indipendenti di informazione...
ma Veramente non hai ancora letto
il Manuale Wiki-Blog
(ed un po' Wikileaks)
= Una Guida ragionata all'informazione indipendente di economia&finanza della rete...
??????????
Ecco qui cos'è
e come ottenerlo
http://www.ilgrandebluff.info/2016/10/il-manuale-wiki-blog-e-prontoooooo.html
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Per concludere solo una breve precisazione sul luogo comune che va di moda al Bar Sport l'Italiota...
l'Euro è un Marco Sottovalutato....
Come dicevo prima, l'euro è tante valute insieme, dunque l'affermazione di cui sopra è una semplificazione forzata e parziale.
Inoltre è stato Draghi che ha svalutato di brutto l'euro con QE e tassi sotto-zero, mentre la Germania è stata spesso l'unica a votare contro alle riunioni della BCE.
Va bene... potrebbe starci che la Germania ha fatto la sceneggiata: opporsi di facciata mentre sotto sotto era d'accordo e si beccava pure i vantaggi.
Però le situazioni sono sempre più complesse di quanto le semplifichino i tifosi: anche l'Italia ha avuto enormi vantaggi dalla svalutazione dell'euro ed ha (per ora) evitato il Default...
Dunque Draghi è stato il mediatore di un COMPROMESSO tra gli Stati "forti" dell'euro e quelli deboli.
E la Germania ha dovuto subire anche alcuni svantaggi, visto che i tassi sotto-zero non sono il massimo per le banche tedesche...
Insomma...citando una simulazione del 2013
che oggi andrebbe aggiornata su vari parametri (tassi, andamento delle economie sottostanti negli ultimi 3 anni etc)
ma che comunque mi permette di fare una provocazione che ci può fornire qualche stimolo di riflessione....
considerando la svalutazione dell'euro che l'ha portato da 1,35 ad 1,07 sul dollaro
l'Euro è un Marco Sottovalutato....
od è una Dracma correttamente valutata?
Ci possiamo ragionare sopra (per esempio oggi probabilmente il livello "ideale" della Dracma sarebbe 0,9)
ma senza TIFO da Ultras è più probabile arrivare ad una risposta più corretta...
Qui si fanno analisi economico-finanziarie: la propaganda politica la lasciamo fare ad altri (non solo politici ma anche "economisti"...).
ecco qua una bella esemplificazione.
dei TANTI EURO CHE STANNO SOTTO ALL'EURO UNICO
e secondo me le stime sono ancora fin troppo ottimistiche e ravvicinate...
Morgan Stanley e Deutsche Bank in uno studio sul peso del cambio (euro forte) sulle esportazioni di ogni singolo paese determina una “classifica di tolleranza” per ogni singolo paese del Vecchio Continente:
Germania 1,53,
Irlanda 1,41,
Austria 1,35,
Finlandia 1,28,
Spagna 1,26,
Portogallo 1,24,
Francia 1,23,
Olanda 1,22,
Belgio 1,19,
Italia 1,19
e Grecia 1,07.
Quindi la Merkel può “sopportare” un euro fino a zona 1,53 circa e non preoccuparsi del possibile rallentamento delle esportazioni dei propri prodotti all’estero.
Gli unici paesi che possono reggere un cambio sopra 1,35 sono Germania, Irlanda e Austria, gli altri paesi europei solo da 1,28 in giù possono pensare di incrementare l’export.
L’Italia? Fanalino di coda, dietro anche alla Spagna....