ci si lamenta su tutto: questo non va... quest'altro nemmeno ....si stava meglio prima
etc etc
In realtà secondo svariati indicatori il Mondo sta attraversando il migliore periodo della sua Storia (relativamente parlando...non vuol dire che tutto vada da Dio...anzi...)
però l'uomo oggi ha il Web che gli permette di leggere sempre di tutto, di essere iper-informato (spesso alla cazzo), di farsi gran pippe mentali e soprattutto di sparare qualunque minkiata su qualunque argomento anche se non ne capisce una fava....
Tutto questo dunque altera un po' la percezione della realtà
e ci rende dei lamentosi virtuali parecchio viziatelli...
che se solo leggeste la Malora di Fenoglio, in zone oggi ricche e con super-benessere, solo 70 anni fa si faceva una fame nera e senza l'iphone....
questa frase lo riassume in modo efficace e devastante:
....Tante di quelle volte, nella stalla, sul mio paglione, aspettando che mi si addormentasse la pancia perché potesse addormentarsi anche la testa....Però adesso sta facendo "scandalo"
il solito studio preferito dal radical chic fatto con lo stampino...
che si sente in colpa per i bambini del Bangladesh
mentre ha già cambiato minimo 4 Iphone...
Un povero mondo di pochi ricchi - Oxfam ItaliaBeh...non è esattamente così...
Nel 2016, l'1% della popolazione mondiale possiederà più del restante 99%
Lo studio Oxam andrebbbe messo un po' in prospettiva
oltre all'ideologia ed alle mode radical chic
che ti fanno tanto "umano" se dici certe cose...
altrimenti sei un cattivone insensibile neoliberista...
Però credere nelle caxxate in modo inesatto non è mai cosa buona, in ogni caso....
Ecco com'è invece in realtà..........................
.
Pietro MonsurròInoltre come spiego da tempo la CATTIVISSIMA GLOBALIZZAZIONE
Ieri ho scoperto di essere nel top 5% della ricchezza mondiale secondo Oxfam, grazie ai miei amplissimi possedimenti immobiliari e finanziari: una casa e qualche investimento. Conto di arrivare nel top 1% in un paio di decenni.
Il problema è che il rapporto è una massa di puttanate.
Altrimenti andrei a farmi di cocaina, caviale e champagne per festeggiare.
Per un attimo ci avevo creduto e mi era venuto in testa di festeggiare con la servitù, poi mi sono ricordato di non avere i soldi per un maggiordomo.
PS Il top 5% ha circa 200,000€, il top 1% 700,000€.
Praticamente bastano due case medio-grandi a Roma ed un fondo pensione.
Il trucco, ripeto, è considerare poveri i ricchi indebitati dei paesi ricchi, anziché i poveri veri: essendo indebitati, hanno una ricchezza negativa.
Quindi un italiano che paga le rate per una BMW e una TV al plasma da 5000€ è considerato più povero di un tizio del delta del Niger con i guerriglieri sotto casa.
che però tutti usiamo anche solo quando andiamo al cesso
vedi mio post: Il NO Global (globalizzato)....sta arricchendo e creando classi medie in mezzo Mondo emergente
mentre Noi che per secoli siamo stati PRIVILEGIATI sulle spalle del resto del Mondo
ci stiamo EQUALIZZANDO AL RIBASSO
e solo i migliori/più proattivi/che sanno anticipare-calvalcare i trend
possono stare bene a galla
invece gli italopitechi falliti che invocano i mitici "diritti acquisiti" stanno venendo man mano livellati al ribasso...
Considerando il livello delle discussioni in Italia
sul divieto dei botti di capodanno per non disturbare i gatti una volta all'anno
sull'aumento della TARI per ripulire dalle cacche dei cani le 55 aree comunali torinesi dedicate
sui mercatini di Natale
sul no-TRIV
etc etc
beh essere un po' EQUALIZZATI AL RIBASSO
AL LIVELLO DI ALTRI PAESI DEL MONDO
non ci farebbe affatto male...
anzi.... ;-)
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A proposito di fonti indipendenti di informazione...
ma Veramente non hai ancora letto
il Manuale Wiki-Blog
(ed un po' Wikileaks)
= Una Guida ragionata all'informazione indipendente di economia&finanza della rete...
??????????
Ecco qui cos'è
e come ottenerlo
http://www.ilgrandebluff.info/2016/10/il-manuale-wiki-blog-e-prontoooooo.html
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Vabbè....
lo so che dico una cosa che va contro i luoghi comuni radicati del 99%
ma la mission del mio BLOG è quella
come scritto in alto sotto al titolo...
Ecco qui un po' di dati
e non il solito pippozzo dell'1% ricco vs. il 99% povero
e mi raccomando
siate PROATTIVI
altrimenti verrete comunque equalizzati a livello terra, con o senza lamentationes sul web...
Per esempio la maggioranza di voi
nemmeno ha ancora capito la RIVOLUZIONE BITCOIN/BLOCKCHAIN
che potenzialmente potrebbe essere la maggiore rivoluzione monetaria della Storia...
Di nuovo abbiamo OCCASIONI/STRUMENTI che solo OGGI ci sono
sta a noi saperli cogliere al MEGLIO
che cose così .... già solo i nostri NONNI se le sognavano mentre zappavano la terra alle 5 del mattino....
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Il mondo? E’ molto meglio adesso.
Questi 6 grafici provano che i pessimisti hanno torto
Max Roser, economista di Oxford che cura Our World In Data, ha dedicato la propria carriera a diffondere una visione statisticamente informata dello sviluppo globale.
Registra come le cose sono veramente cambiate nel corso della storia, dice, e scoprirai che abbiamo fatto molta strada.
Perché importa che il mondo sia migliore?
Perché molte persone pensano non sia così.
Rosling cita un sondaggio che chiedeva alle persone se pensavano se il mondo stesse migliorando, peggiorando o restando uguale.
Solo il 6% degli americani diceva che il mondo stava migliorando (il 4% dei tedeschi e il 10% degli svedesi).
Roser ha pubblicato da poco uno studio sugli ultimi due secoli.
Riassume il progresso mondiale con i sei grafici seguenti:
Se nel 1820 ogni 100 persone nel mondo 94 vivevano in povertà, nel
2015 il rapporto si è quasi invertito: gli estremamente poveri sono uno
ogni 10.
Questo dato è molto poco percepito: un sondaggio,
parte del Gapminder’s Ignorance Project, ha rilavato che il 66% degli
americani pensa che la povertà globale è quasi raddoppiata negli ultimi
20 anni; in realtà, si è quasi dimezzata.
In questo caso il rapporto di è più che rovesciato: da 83 che non avevano alcun accesso all’istruzione nel 1820 e 86 che nel 2015 avevano almeno un’istruzione di base.
Un’altra faccia della stessa medaglia è data dall’alfabetizzazione:
solo 12 persone su 100 in tutto il mondo sapevano leggere nel 1820. Nel
2014 erano invece 85.
In questo caso la crescita non è stata diretta
come per le altri parametri presi in considerazione: il picco è stato
raggiunto qualche anno fa. Ma la progressione è comunque impressionante:
da 1 abitante del pianeta su 100 che viveva in una democrazia nel 1820
a 56 nel 2015.
Nonostante gli incredibili risultati in termini di prevenzione e di
sconfitta di malattie terribili, c’è ancora molto da fare, anche a
livello mediatico, vista l’incredibile e potenzialmente pericolosa
campagna antivaccini che da qualche anno viene portata avanti anche in
Italia.
È difficile pensare cosa potrebbero sostenere i pessimisti per ribattere a queste tendenze.
Mentre non è garantito che il progresso continuerà, la situazione non è mai stata così favorevole per affrontare i problemi, dice Roser.
“Risolvere problemi — grandi problemi — richiede sempre collaborazione”, scrive, “e il gruppo di persone che è capace a lavorare insieme oggi è un gruppo molto più forte rispetto a quanti ce ne siamo mai stati sul pianeta”.
Il pessimismo è un ostacolo alla libertà
Si possono incolpare i media perché si concentrano sulle cose negative oppure semplicemente la tendenza delle persone a lamentarsi; di qualsiasi cosa si tratti, si è diffusa un’incomprensione fondamentale della storia mondiale.
Secondo Roser questo scollegamento sta limitando le nostre capacità di affrontare sfide future (ad es., eliminare la povertà, aumentare la libertà e proteggere l’ambiente).
“Quello che ci diciamo a proposito della nostra storia e del nostro tempo ha importanza”, scrive. “Essere consapevoli dei molti passi nel migliorare le condizioni di vita e della nozione dell’utilità del nostro lavoro equivale ad avere autostima per gli singoli individui. È una condizione necessaria per migliorarsi.
Roser dice che anche il pessimismo è d’ostacolo alla libertà.
“La libertà è impossibile senza la fede nelle persone libere”, scrive. “E se non siamo consapevoli della nostra storia e crediamo falsamente l’opposto di ciò che è vero rischiamo di perdere la fiducia gli uni negli altri”.
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Perché molte persone pensano non sia così.
Rosling cita un sondaggio che chiedeva alle persone se pensavano se il mondo stesse migliorando, peggiorando o restando uguale.
Solo il 6% degli americani diceva che il mondo stava migliorando (il 4% dei tedeschi e il 10% degli svedesi).
Roser ha pubblicato da poco uno studio sugli ultimi due secoli.
Riassume il progresso mondiale con i sei grafici seguenti:
1. La povertà estrema è crollata
- Lo Slum “Hill 3”, Mumbai, India. Amos Chapple
- ourworldindata.org. Fonte: Max Roser based on World Bank and Bourguignon and Morrisson (2002)
2. L’educazione di base e l’alfabetismo sono esplosi.
- London, 1905. Lezione di geografia. Heritage / AGF
- ourworldindata.org Fonti: Literacy rates for 1800 to 1990 from OECD (2014) – How Was Life? – Global Well-being since 1820. The observation for 1820 is used for 1800 and 1820. Literacy for 2004 to 2014 from UNESCO (this is adult (15 and older) literacy rate for both sexes).
- ourworldindata.org. Fonti: come grafico precedente.
3. La democrazia, misurata secondo gli standard del progetto Polity IV, si è diffusa rapidamente nel mondo
- “La democrazia non è in vendita” è scritto sul cartello di un manifestante a Washington. Drew Angerer/Getty Images
- ourworldindata.org. Indice Polity IV
4. I vaccini contro alcuni dei peggiori killer della storia dell’uomo sono praticamente universali
- Afghanistan: vaccinazione antipolio. La poliomielite malattia, una volta una piaga mondiale, è ora endemica solo in tre Paesi: Afghanistan, Nigeria e Pakistan. Noorullah Shirzada/AFP/Getty Images
- ourworldindata.org. Fonte: OMS
5. La mortalità infantile è crollataAnche in questo caso i dati parlano da soli. Merito di migliorate condizioni igieniche, di nuove scoperte in campo medico e delle campagne di vaccinazione.
- ourworldindata.org. Fonte: Gapminder fino al 1960. Banca mondiale dopo il 1960
Mentre non è garantito che il progresso continuerà, la situazione non è mai stata così favorevole per affrontare i problemi, dice Roser.
“Risolvere problemi — grandi problemi — richiede sempre collaborazione”, scrive, “e il gruppo di persone che è capace a lavorare insieme oggi è un gruppo molto più forte rispetto a quanti ce ne siamo mai stati sul pianeta”.
Il pessimismo è un ostacolo alla libertà
Si possono incolpare i media perché si concentrano sulle cose negative oppure semplicemente la tendenza delle persone a lamentarsi; di qualsiasi cosa si tratti, si è diffusa un’incomprensione fondamentale della storia mondiale.
Secondo Roser questo scollegamento sta limitando le nostre capacità di affrontare sfide future (ad es., eliminare la povertà, aumentare la libertà e proteggere l’ambiente).
“Quello che ci diciamo a proposito della nostra storia e del nostro tempo ha importanza”, scrive. “Essere consapevoli dei molti passi nel migliorare le condizioni di vita e della nozione dell’utilità del nostro lavoro equivale ad avere autostima per gli singoli individui. È una condizione necessaria per migliorarsi.
Roser dice che anche il pessimismo è d’ostacolo alla libertà.
“La libertà è impossibile senza la fede nelle persone libere”, scrive. “E se non siamo consapevoli della nostra storia e crediamo falsamente l’opposto di ciò che è vero rischiamo di perdere la fiducia gli uni negli altri”.
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