mercoledì 8 giugno 2016

Preziosi Consigli per Giovani di un Paese in Declino Irreversibile

Mi fa piacere di non essere l'unico che da anni offre consigli pragmatici
spingendo le nuove generazioni ad adattarsi al nuovo contesto globale
e/o i genitori a preparare i loro figli al nuovo contesto globale.
Non è questione di dare giudizi moralistici/ideologici come vi hanno (de)formato fin da piccoli
non è questione di ciò che vorreste che sia
ma solo di individuare i TREND globali, di capire che NON sono reversibili e dunque di anticiparli, adattandosi e cavalcandoli...invece di prenderseli sui denti, aspettando chissà cosa e nel frattempo perdendo tutti i treni.

Dunque rileggetevi il mio post: Gioca sporco la "retorica ufficiale" quando definisce i Giovani italiani "in FUGA"...
E poi ascoltate l'opinione di Alberto Forchielli: imprenditore, manager, economista ma soprattutto un globalist esperto del Mondo, che riesce a vedere l'Italia da fuori e da dentro...
...an expert in international business development, drawing on 30 years of experience around the world....
Perché certe cavolate retoriche da I Guerra Mondiale in stile il Piave mormorò
ormai le può sparare solo chi non ha mai messo il naso fuori dall'Italia e non ha il minimo senso della prospettiva (globale).
L'unica scelta NON è rimanere in FallitaGlia a combattere per il proprio Paese: questa è la vera FUGA ed è fuga dalla Realtà (del declino, del prossimo Default e della messicanizzazione...a parte qualche nicchia di eccellenza oppure trovarsi qualche rendita statale/corporativa).
La scelta più pragmatica è quella di adattarsi al contesto Globale e di cogliere le opportunità ovunque si presentino: questa la chiamano Fuga....ma in realtà è scelta razionale/adattiva.
Allo stesso tempo è fondamentale scegliere bene "le competenze" che da qui a 10 anni saranno le più richieste nei luoghi top al Mondo.
Ecco perchè, senza dare giudizi ideologici, bisogna cogliere in anticipo i trend in atto e scegliere i settori in cui buttarsi: coding, applicazioni della blockchain, robot (persino la Cina li sta adottando con un costo del lavoro ad 1/3 del nostro...), controllo via apps delle I.A., finanza/banking globali gestiti da software, biotecnologie etc etc
Altro che piangersi addosso perchè "i robot ci toglieranno il lavoro" e dunque avremo bisogno dell'elemosina di un reddito di cittadinanza!....
vedi il mio post: I Robots stanno arrivando e vi prenderanno il vostro lavoro (mentre la maggioranza di voi vive ancora negli anni '70)

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Stessa spiaggia, stesso mare?
Alberto Forchielli, Mandarin Capital Partners

Sta terminando l’ennesimo anno scolastico e mi sembra opportuno cavalcare uno dei miei consueti cavalli di battaglia dinanzi un quadro che non migliorerà né con la lunga estate alle porte né con l’autunno e la prossima stagione nelle scuole d’Italia.
La disoccupazione giovanile è strutturalmente cronica e serviranno generazioni perché possa essere risolta.
Mentre nel mondo esistono degli squilibri tra domanda e offerta di lavoro in molte aree decisamente importanti e sviluppate e non credo che valga la pena di far marcire i nostri giovani in Italia.
Perché il dato di fatto è questo: qui studiano e non trovano lavoro.
E io sono in prima linea di fronte a questo enorme problema.
Ricevo mail strazianti di ragazzi che mi scrivono ..........................
.


per chiedermi consigli su cosa possono inventarsi, anche lavorando gratis.
Qualche mese fa un ragazzo che faceva uno stage nei miei uffici di Shanghai alla fine del suo periodo con noi mi ha chiesto di restare.
Gli ho risposto che purtroppo anche il Mandarin deve affrontare suo malgrado questioni di budget e lui mi ha interrotto dicendo: ma no dottore, anche gratis! Ma come gratis? gli ho risposto io.
Ormai la disoccupazione giovanile è un fatto endemico.
E non è colpa di chi è al governo adesso. Non è una situazione risolvibile da un governo perché è un problema complicato che viene da molto lontano.
L’Italia non è dentro i settori strategici: biotecnologia, software, intelligenza artificiale, robotica e avionics.
Il nostro Paese, drammaticamente, nelle aree di business rivolte al futuro, non esiste.
Allora dobbiamo smettere di illuderci che il Belpaese possa avere un futuro legato alla qualità.
Le eccellenze ci sono, sia chiaro, ma non sono abbastanza.
Belle aziende italiane ci sono ma sono troppo poche.
Nel mondo di internet, da noi, negli ultimi 15 anni è venuta fuori Yoox.
Nello stesso lasso di tempo negli Stati Uniti abbiamo assistito alla nascita di Facebook, Amazon e Twitter e alla rinascita di Apple.
Perché è andata così? La risposta è semplice.
In Italia è crollato il sistema educativo.
E senza scuola e senza università non c’è sviluppo, da questa regola non si scappa.
Tutti i grandi ecosistemi innovativi sono nati intorno alle università più importanti.
Silicon Valley è nata intorno all’Università di Stanford e a quella della California.
Le biotecnologie di Kendall Square, a Cambridge, in Massachusetts, sono nate intorno al MIT e all’Harvard Medical School.
E ne sta nascendo un altro molto forte nel triangolo inglese tra il King College di Londra, Oxford e Cambridge.
Per un meccanismo che risulta consolidato: il ricercatore universitario viene fuori con l’idea, poi l’università fa l’accordo con l’impresa che sviluppa l’idea o viceversa, con l’impresa che va dall’università e lo sviluppano insieme.
A Boston, a Kendall Square, che è vicino a casa mia, quando alzi la testa, vedi la sede della Pfizer alta 20 piani, la Novartis di piani ne conta 40.
E lì dentro ci sono un sacco di posti di lavoro, con il mondo della farmaceutica che è nato intorno a quel polo universitario.
All’Italia, invece, questa roba manca perché in 30 anni di debiti abbiamo annientato tutto.
Per la scuola e per l’università in Italia non c’è più nessuna risorsa.
Altroché ridurre l’IMU, ai ragazzi a scuola cascano i soffitti in testa, la gente che va in ospedale si deve portare le posate e ci sono dei buchi nelle strade che sono dei crateri.
Ma la nostra colpa più grande, lo ripeto allo sfinimento, è aver distrutto il sistema educativo.
Se poi ci aggiungi la burocrazia e la mancanza di merito, viene fuori un mix esplosivo.
Negli anni Settanta, quando andavo all’Università di Bologna, i problemi erano gli stessi di oggi: imprese troppo piccole, pochi fondi per ricerca e sviluppo e troppo deficit.
Problemi che adesso si sono ingigantiti e che sono diventati irrisolvibili.
Mentre alla Harvard Business School un professore può disporre, da solo, senza chiedere il permesso a nessuno, di 250mila dollari per un progetto di ricerca.
Come fai a rimetterti in riga?
Perciò il rimedio è uno solo.
Bisogna dire alle famiglie quello che ormai ripeto da anni: lavorate sui giovani, fateli studiare e poi mandateli all’estero dove il mondo corre veloce, per trovare lavori intelligenti, come l’ingegnere, il programmatore o il biologo, ma anche per fare, con competenza, i camerieri, i cuochi e i pizzaioli.
E nell’immediato fateli smettere di giocare con la Playstation e di studiare scienze delle comunicazioni perché non hanno voglia di studiare matematica o perché ingegneria è troppo difficile.
Sapete perché la Cina è la numero 115 nella posizione delle nazionali di calcio della FIFA?
Perché sfornano 30mila ingegneri all’anno!
E questi sono i nostri concorrenti del futuro, mentre i nostri figli pensano a fare le veline e i calciatori. Poi ci lamentiamo se il Paese va a ramengo.
Nel mondo di oggi stai in piedi in due modi.
O fai le robe che costano meno o fai quelle che gli altri non sanno fare.
Noi non siamo più capaci a fare le robe che costano meno e se non c’è una scuola che ci insegni a fare le robe che gli altri non sanno fare, siamo finiti.
Quindi, questa estate, basta discoteche, studiate.
A ballare ci andrete quando avrete un lavoro che vi darà soddisfazione.

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A conclusione ribadisco un estratto dal post: La fine dell’Italia. Messico&nuvole...
................... Nota lessicale: catastrofisti = come oggi vengono chiamati dalla massa di "struzzi negazionisti" i pochi realisti che anticipano/evidenziano trend irreversibili, cercando di rispondere con una strategia pragmatico-adattiva (=maggiori possibilità di "cadere dalla parte giusta") e non con la rimozione idealistico-irrealistica (=estinzione assicurata).
................Bayer ha offerto 62 miliardi in contanti per Monsanto...Se la cosa andasse in porto, si creerebbe dunque un super-colosso multinazionale.
Il processo di "concentrazione/fusione" tra multinazionali continua e crea i Nuovi Stati, globali&trasversali...
Intanto la gente rimane indietro anche di 100 anni e continua a ragionare sulla logica anacronistica degli Stati Nazionali...dice di voler combattere per il proprio Paese...che chi se ne va è un traditore...che ci vuole la sovranità monetaria nazionale...si fa il tifo sì/no sulla modifica di qualche pezzetto di una costituzione nazionale...etc
Ma ormai sono tutte cose sempre più irrilevanti rispetto al nuovo sistema Globale/Trasversale basato sulle Multinazionali (e sulla Finanza):
come al solito il mio approccio non è ideologico/moralistico dunque non voglio giudicare se sia giusto o sbagliato ... 
io vi sottolineo solo i TREND anche con anni di anticipo e sono trend al momento non modificabili...
poi sta a voi decidere se cercare di assecondarli traendone il più possibile vantaggio 
o se prenderli sui denti, mentre continuate a perdere tempo su cose che ormai si vedono solo nello specchietto retrovisore.
Considerate solo questo: Here Are The 29 Public Companies With More Cash Than The US Treasury ...
e poi tornare pure a parlare del referendum archeologico costituzionale....ah ah ah!
Vedi post allegato del 2011 La Montagna d'Oro 2
ma ne parlo fin dal 2009...fin dai tempi della Sudamericanizzazione (uno dei tanti termini che ho coniato e che poi sono diventati comuni nella rete)...
vedi il mio mitico post: Ci stanno sostituendo (od almeno ci stanno provando...)
E naturalmente tra qualche anno prima di tutto arriverà la BANCAROTTA....e poi in 10-30 anni il resto....31 Ottobre 2019 = DEFAULT DELL'ITALIA (M-A-T-E-M-A-T-I-C-O...o quasi....)
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