martedì 3 novembre 2015

¡Que Viva Poste Italiane! (pseudo-privatizzate...) + I miei soldi sono "al sicuro" sulla mia banchetta (fallita...)


Vi rilancio rapidamente due ottimi post
UTILISSIMI
e dunque INUTILI.... ;-)
in una FallitaGlia che in maggioranza ormai vive fuori dalla Realtà...
spesso ancora negli anni '70...
con un sacco di cazzari e/o furbetti che cavalcano questo irrealismo
promettendo di mantenere 'sti mitici quanto ormai insostenibili anni '70....
e facendo dunque ben più danni addirittura di Renzi...
ullallaà!...
NON PERDERE il mio post: Semplice (e spietata) Matematica del DECLINO
Ecco qua...
Anche se sarebbe tutta colpa del neo-liberismo selvaggio...mentre invece già il pppbbbublico era il peggio del peggio...
ed un sacco di furbetti cavalcano gli slogans  
"più stato(fallito)"
"più pppubbblico(non più sostenibile)"
per scopi di consenso visto che.... in Italia oltre il 60% "vive" ancora di Stato (ormai "fallito" ed insostenibile...)
Anche se sarebbe tutta colpa delle privatizzazioni
che in FallitaGlia in realtà sono Feudalizzazioni...
perchè siamo in un Paese non solo (pseudo)Statalista-Illiberale (come ormai nemmeno la Cina...)
ma perfino Feudale/Corporativo
non solo al top ma anche al livello della massa di servi della gleba
vedi il mio post: (tutta colpa della Merkel...) Pedemontana: l’autostrada da 1 euro per 4 km, 3 euro per 14
Anche se sarebbe tutta colpa dell'euro, della Merkel, del complotto anglo-americano-massonico con infiltrazioni rettiliane... 
Una storia italiana di successo
Invio di lettera attraverso il sito di Poste Italiane. Ora la corrispondenza ordinaria si chiama Posta4 e, come si legge dalla descrizione del servizio, prevede la consegna degli invii
– In quattro giorni lavorativi successivi a quello di accettazione per almeno il 90% dei casi
– In sei giorni lavorativi successivi a quello di accettazione per almeno il 98% dei casi
Che in effetti è un tempo di spedizione molto celere, e che forse esprime la ribellione dei nuovi umanisti contro i ritmi vorticosi delle nostre stressate esistenze.
Dopo lo slow food, ecco la slow mail.
Le tariffe? ......................
.


Partono da 0,95 euro per invii di formato standard e peso sino a 20 grammi.
Per chi invia online, poiché in questo paese amiamo la tradizione e di conseguenza applichiamo maggiorazioni ai servizi digitali, il costo è di 1,07 euro.
Il tutto oltre Iva, che porta il totale a 1,12 euro.
Sino a poche settimane addietro il costo era di 0,92 euro, oltre Iva.
E la posta prioritaria, quella con recapito il giorno dopo?
Esiste ancora, che diamine.
Ora si chiama Posta1 ed è offerta al modico prezzo di partenza di 2,80 euro, per invii sino a 100 grammi. Peccato che la posta prioritaria, da maggio 2006, fosse lo standard di consegna della corrispondenza ordinaria, ed avesse standard di consegna al primo giorno lavorativo successivo per la città e ad secondo per tutte le altre destinazioni. Ah, e nel 2013 costava 0,80, pensate. La “rimodulazione” delle tariffe (il termine più amato dai predatori italiani, come noto), e la “risegmentazione” del “mercato” è avvenuta nelle more del processo che ha portato Poste Italiane in borsa.
Una piccola ed inutile comparazione: in Germania la posta ordinaria costa 0,62 euro, senza Iva, che non è prevista, e nel 90% dei casi viene consegnata dopo 1 giorno lavorativo, fino ad un massimo di 4 giorni per la totalità degli invii. Qui se volete sapere qualcosa di più sugli standard qualitativi di Deutsche Post.
Da queste piccole note consegue una altrettanto piccola “morale” (su note ironiche, mi raccomando):
  • Le “privatizzazioni” italiane sono sempre al servizio dell’utenza;
  • La Germania è aiutata in modo vergognoso dall’euro, come noto;
  • A noi italiani ci ha fregato il liberismo. Oltre che i parolai.
Ed ecco qua...
per chi arditamente...anzi...INCOSCIENTEMENTE
ancora pensa che sotto ai 100mila euro i suoi soldini siano protetti anche in una banchetta italiota fallita
(per evitare parolacce + razzismo darwinista ... eviterò di parlare di quelli che credono la stessa cosa addirittura sopra ai 100mila e tengono tutto in una banchetta fallita, senza frazionare, diversificare e soprattutto globalizzare)
BANCHE: MACCARONE (FITD), DA FALLIMENTI PERICOLO CORSA AGLI SPORTELLI
da Vincitori&Vinti
Signore e Signori, musica e parole del Presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, Salvatore Maccarone, che evoca addirittura il pericolo di corsa agli sportelli (lo ha detto lui, non io)
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - L'eventuale "fallimento di quattro banche sarebbe un danno per tutto il sistema; se viene meno la fiducia ci sarebbe ragionevolmente uno scenario grave anche perche' abbiamo altre banche in difficolta' tenue".
Cosi' il presidente del Fondo interbancario di tutela dei depositi Salvatore Maccarone che ha evocato anche la "corsa agli sportelli".
Il Fondo ha varato un piano di salvataggio da 2 miliardi per Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti che va avviato entro la fine dell'anno.
Per partire manca pero' il recepimento nella normativa italiane dei decreti delegati del bail-in.
"E' una situazione vissuta con affanno anche dalle Autorita' coinvolte" ha detto Maccarone senza citare espressamente la Banca d'Italia.
"L'arco di tempo e' molto ristretto, sarebbe una sconfitta se non riuscissimo a farlo avendone la possibilità'".
Ora dico io: ma chi ve lo fa fare, avere ancora depositi o risparmi in queste banche?? D'altra parte sapete benissimo che le banche per le quali si sta lottando contro il tempo per giungere al salvataggio (che comunque, nella migliore delle ipotesi, sarà fatto pagare agli azionisti e anche agli obbligazionisti) sono: Banca Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara e Banca Popolare dell'Etruria.
N.d.R: ed un'altra bella lista di banchette...
Ecco qua...

clicca sull'immagine per ingrandirla
Ad occhio, le tre banche in dissesto detengono dai 18 ai 20 miliardi di euro di depositi.
Sapete anche che le risorse a disposizione del FITD ammontano a circa 2 miliardi di euro e cioè più meno un decimo di quanto necessario per rimborsare i depositanti, ammesso che questi siano da considerarsi tutti rimborsabili (ossia sotto ai 100 mila euro). (AGGIORNAMENTO: Maccarone precisa che i depositi garantiti sono 12 miliardi di euro, per tutte e quattro le banche coinvolte nel salvataggio. Aggiunge anche che "questi miliardi non li abbiamo e non li avremo mai" come abbiamo sempre detto in questi pixel)
Se siete arrivati a questo punto, dovreste anche chiedetevi (e capire) perché il Fitd ha deliberato di entrare nel capitale (sottolineo: entrare nel capitale) delle banche in questione con una cifra che si aggira introno a 1.8 mld.
Se ve lo siete chiesti e vi siete dati delle risposte, dovreste chiedervi anche
1) cosa accadrebbe se qualche altra banca (magari una di quelle già commissariate) dovesse trovarsi nelle condizioni delle tre banche citate?
2) cosa accadrebbe se dovesse verificarsi una nuova recessione o una nuova crisi finanziaria, non necessariamente su larga scala come quella del 2008?................


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