Prima di andarmene in vacanza per qualche giorno, vi lascio con questa "chicca di riflessione" fuori dagli schemi classici.. ;-)
L'Italia non è nemmeno un Paese "Statalista"
ma tout court un Paese "Feudale&Corporativo".
Un gruppetto di circa 2.000 persone legate (direttamente ed indirettamente) alla "politica" gestiscono l'80% del PIL Nazionale...
ed intendo i settori strategici come treni, autostrade, comunicazioni, energia etc e non la distribuzione delle caramelle...
Di base già il 50%-55% del PIL del Paese viene "intermediato" dallo Stato o meglio dal Gruppo di Baroni Feudali, vassalli, valvassori e valvassini che lo gestiscono (ed è già una soglia allucinante che soffoca qualunque iniziativa privata).
Se poi ci aggiungiamo.....................
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le varie "controllate" come ENI, Enel, buona parte delle Banche etc
che sono solo "fintamente private(privatizzate)", arriviamo tranquillamente all'80% del PIL gestito dal "Club Feudale" e dalle corporazioni ad esso collegate.
E sotto di essi, alla base della piramide Feudale Italiana, c'è una massa di circa 28 milioni di clientes (statali + pensionati) che beneficiano delle briciole del sistema piramidale.
vedi il mio post: In italia 22 milioni di anziani/pensionati e 6 milioni di dipendenti pubblici. Quasi la metà della popolazione...Più chiaro adesso?...
Man mano che si scende dal vertice della piramide verso la base, diminuisce "quello che ricevi e che ti spartisci" di quell'80% di PIL.
Ripetete con me...Il problema dell'Italia è "l'eccesso di liberismo"...il problema dell'Italia è... ;-)
Ce lo spiega benissimo Michele Boldrin in un suo intervento DA NON PERDERE.
(l'ho conosciuto anche di persona e non mi sta simpatico ...ma è uno dei pochi "economisti pragmatici" in circolazione...e dunque uno dei pochi "economisti utili"...)
Nota: il video è in inglese/italiano in contemporanea; per sentirlo in italiano senza la sovrapposizione dell'inglese, entrare nel "bilanciamento" dell'audio del proprio computer e portare a volume "zero" il canale sinistro.
E ci spiega anche benissimo l'enorme ostacolo rappresentato dalla Mentalità diffusa Italiana:
Nota: nel mio Canale Youtube potrete trovare altri interessanti video
Sembra quasi che Michele abbia letto regolarmente il mio blog... ;-)
Il punto focale è sempre lo stesso:Attenzione:
in un contesto Mondiale ormai sempre più iper-globalizzato, iper-competitivo ed iper-veloce
un'Italia FEUDALE che non solo non vuole cambiare (e/o non ha interesse di breve a farlo)
ma che non vuole nemmeno guardare in faccia la REALTÀ (cambiata radicalmente negli ultimi 25 anni)
e che dunque decide in massa di rifugiarsi nel passato, in un'altra dimensione spazio-tempo...dietro al paravento di soluzioni magiche ed illusorie
non ha NESSUNA possibilità di invertire il Declino Strutturale che la sta "piallando" ormai da 30 anni.
Come ho spiegato più volte, senza una profonda rivoluzione culturale e di mentalità
non c'è soluzione al declino strutturale italiano.
Il punto è che tale rivoluzione non è nemmeno all'orizzonte...anzi...
quello appena descritto NON va confuso con uno schema Statalista, perché in teoria ed in certi casi concreti lo Statalismo può anche essere efficiente e funzionale (vedi la Norvegia, la Svezia etc) ed avere come scopo il benessere della maggioranza dei cittadini.
Quello appena descritto è uno schema FEUDALE (mascherato da statalista)
che dunque non persegue in nessun modo l'efficienza ed il benessere a vantaggio della maggioranza dei cittadini
ma solo il massimo vantaggio per Baroni, Vassalli, Valvassori etc (il Club Feudale)
A DISCAPITO della maggioranza dei cittadini...e per fare questo usa le "forme ed i modi dello Stato" ma solo di facciata.
(Tra parentesi, più il Declino avanza e "restringe la Torta", più il Feudalesimo stringe la sua presa su "risorse nazionali" sempre minori).
A seguito dello schema interpretativo suggeritovi...
Potrete capire meglio come, con una "camicia di forza" come quella descritta, il Declino Strutturale Italiano non possa che continuare e le poche "ventate d'aria" che potranno presentarsi verranno intercettate sempre più dal "Club Feudale".
Potrete capire meglio come lo "schema feudale" sopra descritto renda FallitaGlia uno dei Paesi al Mondo meno adatti a competere nel nuovo contesto globalizzato ed iper-competitivo.
Lo schema sopra descritto non è esclusiva dell'Italia
ma l'Italia rappresenta un CASO UNICO per la rigidità e la profondità di applicazione della "Piramide Feudale".
Basandovi sullo schema sopra descritto, potrete interpretare più correttamente il 75% dei fenomeni ai quali assistete regolarmente in questa Fallitaglia Feudale.
Ecco alcuni esempi a caso trai tanti...
Dalla mia Bacheca Facebook
Il MEDIOEVO Italiano si approfondisce...
Come tutti gli anni... immancabilmente aumentano le gabelle autostradali per rimpinguare la Corporazione Feudale di turno (anche se le tasche dei sudditi italiani sono sempre più vuote)...
E poi...: distruzione partita IVA dei minimi, aumento IVA sui pellets dal 10% a 22%...abominio dell'IMU sui macchinari industriali etc etc... (vedi gli ultimi post del mio blog)
Notate qualche vaga somiglianza con le mitiche gabelle medioevali?
pedagico: tributo che si pagava per il passaggio in una strada;
polveratico: tributo che si pagava per i lavori delle strade e per la polvere sollevata al passaggio nelle vie regie;
rotatico: tributo pagato per il danno fatto dai carri alle vie pubbliche «rotabili»;
pontatico: tributo pagato per il passaggio sui ponti;
passaggio: tributo pagato dai passeggeri
Autostrade, “Dal primo gennaio aumenti dei pedaggi in tutta Italia”.
Ad affermarlo sono le associazioni Adusbef e Federconsumatori, che chiedono un congelamento delle tariffe per il 2015. "Gli aumenti potrebbero arrivare al 9 per cento"....
Italia Paese Feudale (il 70% delle Multe sono tasse&gabelle chiamate con un altro nome...)...
MULTE AUTO : + 987% ULTIMI 5 ANNI IN ITALIA
In realtà è al 70% e fischia..medioevo italiano..
Commercialisti: “In Italia la pressione fiscale effettiva è al 52%
Medioevo italiano... .
Tariffe pubbliche: in Italia i rincari trai più elevati d'Europa. Battuti solo da Spagna che però partiva da livelli tariffari più bassi
Il Pil non aumenta, anzi diminuisce, l’inflazione non aumenta, anzi diminuisce, i consumi non aumentano, anzi diminuiscono, ma c’è qualcosa in questo Paese che aumenta?
Sì! Le tariffe pubbliche.
+19,1% negli ultimi quattro anni.
E’ record europeo?
No, ci batte la Spagna (+23,7%) che però partiva da un livello più basso del nostro.
La media europea è stata dell’11,8%. Ad abbassarla, in particolare (ma avevate dubbi?), il dato della Germania le cui tariffe pubbliche sono aumentate, nello stesso periodo, soltanto del 4,2%....
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