Io ve lo ripeto un giorno sì e l'altro pure fin dal 2009...
in centinaia di post:
- bolle ri-gonfiabili,
- climax ascendente di bolle man mano più grandi&"tirate" per rimpiazzare l'esplosione di quelle precedenti,
- ciclo bubble-burst-bubble-burst in crescendo,
- bolle telecomandate e "garantite" da Banche Centrali e Governi (Moral Hazard a livelli mai visti prima)
- esplosione della Bolla "Lehman Brothers" che si trasferisce sui Debiti Pubblici mandandoli in Bolla
- bolle ormai indispensabili per la crescita delle economie avanzate (altrimenti saremmo in stagnazione o recessione),
- the Big Bubble = la più grande bolla di sempre ed il suo Territorio Inesplorato...
- Benefici stellari all'1% vs. 99%
- etc etc etc ... (segui i vari link per leggere le mie "profezie"...)
e ti (ri)scoprono l'acqua calda...
Per di più (ironia della sorte od ironia della presa per il culo)
questi "Soloni" sono pure di Deutsche Bank ovvero....................
.
uno dei maggiori Epicentri delle ultime Bolle
nonché uno dei Colossi Bancari too-big-to-fail maggiormente "sostenuti" da questa Bolla
altrimenti con il suo leverage 1:50 (o forse più), la sua massa di scommesse sui derivati e le sue voragini tamponate dalla Big Bubble
che però subito dopo finirebbero in mezzo ad una strada con un bello scatolone contenente "le cose" della loro scrivania...
insieme a tutto il carrozzone-in-leva della Finanza Globale...
(non accadrà mai...state tranquilli...pagherete sempre voi...)
E vabbuò...
del resto vuoi mettere se una cosa te la sostiene un blogger catastrofista qualunque
o se la stessa cosa te la sostiene un team di Analisti laureati ad Oxford&dintorni?
Un po' come quando l'informazione indipendente vi anticipa da secoli che l'Italia è fallita, morta&defunta...
e poi arriva Mediobanca a dirlo ...e tutti a fare titoloni sui giornali ...e la massa italiota a preoccuparsi per ben 5-10 minuti...poi basta... c'è da leggere La Gazzetta dello Sport del Lunedì...ecchecazzo!
vedi il mio post: No way out for Italy: la parabola dei 3 Default
Deutsche Bank : solo una BOLLA può mantenere il sistema finanziario attuale
(N.d.R. ed ormai deve pure essere bella BIG...)
15 settembre 2014
Un team di analisti del colosso bancario tedesco Deutsche Bank ha condotto uno studio sui rendimenti delle diverse classi di attivi sui mercati finanziari, concludendo che negli ultimi 20 anni i mercati finanziari hanno creato e mantenuto in vita bolle economiche perché ne avevano bisogno.
“Negli ultimi due decenni, l’economia mondiale ha navigato di bolla in bolla con eccessi che non hanno mai avuto la possibilità di attenuarsi. Risposte politiche aggressive hanno incoraggiato a produrre nuove bolle. Questo ha contribuito a fare del moderno sistema finanziario un tema di preoccupazione permanente.”
Secondo gli autori dello studio, le bolle sarebbero più evidenti nel mercato delle obbligazioni sovrane.
In questo modo, i tassi d’interesse sui mercati europei sono ai minimi storici.
Affermano che la bolla è una condizione necessaria per mantenere il sistema attuale di gestione delle crisi, che negli ultimi 20 anni ha prodotto gran parte del debito pubblico.
Il problema è che questa bolla non può andare da nessuna parte, perché è nelle mani di governi e banche centrali, con regolatori che si assicurano che altri grandi acquirenti rimangano recettivi.
Secondo lo studio, malgrado che la bolla perdura per assicurare la solvibilità dell’attuale sistema finanziario, lo scenario più ottimista sarebbe lo scoppio lento, attraverso rendimenti reali negativi per i portatori di obbligazioni.
Lo scenario più pessimista sarebbe una futura ristrutturazione.
Siccome i tassi di interesse tendono ad abbassarsi in gran parte del mondo, in parte per una debole crescita, e che l’indebitamento pubblico tende a svilupparsi, è poco probabile che i portatori di obbligazioni sovrane realizzino un profitto sul medio o lungo termine, a causa della possibilità dell’inflazione o di una ristrutturazione.
“Quello che nessuno dice, è che solo l’1% beneficia della bolla – scrive il portale d’informazione Zero Hedge –
La ricchezza e i redditi di tutti gli altri otterranno progressivamente minori benefici.”
(Fonte : express.be)
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La F.I.RE Economy è il logico corollario del sopracitato Teorema...
vedi il mio post del 2011 F.I.RE Economy
(questo BLOG è una vera e propria Enciclopedia di economia&finanza...non tanto nel catalogare il passato quanto piuttosto nell'ANTICIPARVI IL FUTURO...)
Guardate un po' questo Grafico della F.I.RE Economy made in USA: vale più di mille parole.
Siamo di fronte ad un continuo processo di FINANZIARIZZAZIONE dell'Economia a discapito delle attività realmente Produttive (manifatturiero etc).
Infatti F.I.RE sta per
Finance, Insurance, Real Estate (anche quest'ultimo è ormai un'attività prettamente finanziaria....)
L'incrocio (od il sorpasso se preferite) la tra linea dell'economia produttiva e la linea dell'economia finanziarizzata (F.I.RE) avvenne nel 1986....
E nei 25 anni successivi alla Manifattura non resta che mangiare la polvere....della Finanza...(notare la mega-divergenza dal punto di incrocio in poi).
Rispetto al PIL USA, nel 2009 il peso relativo era al 21,5% per la FIRE Economy contro l'11,2% per la Manifacturing Economy (NOTA: oggi questi dati andrebbero rivisti, AL RIALZO...)
...........Ed a mo' di Epitaffio....come riportavo QUI
...Mi tornano in mente come un mantra le parole del Grande Vecchio della FED, Paul Volcker:
Ommmm....innovazione finanziaria degli ultimi 15 anni di valore zero per l'economia reale
Ommmm....il bancomat (anni ’70-’80) = ultima innovazione finanziaria che ha dato benefici all’economia reale
Ommmm....2007: banche 40% come profitti della Borsa USA contro un 10% nel 1970
Ommmm....no valore aggiunto per l'economia reale ma solo arricchimento dell’élite finanziaria
Ommmm....travaso da economia reale alle tasche dei soloni della finanza
Ed a proposito di Bolle...
in prima fila c'è sempre l'Azionario Americano
a fare come al solito da direttore d'orchestra...globally... ;-)
vedi mio post: The Big Bubble: Buy the Dips & Sell the Rips forever...
Finché la Borsa USA terrà, terrà TUTTO...TUTTO.
...........Nessun indice di Borsa Primario (in parte anche il ns. FTSE MIB...) crollerà mai in modo significativo finché terranno le Borse USA.
Infatti in questa Big Bubble Globale/strettamente inter-correlata sono possibili decoupling significativi solo di Indici più marginali o "meno integrati".
DUNQUE SEMPRE OKKIO AGLI USA: solo se crolleranno LORO allora scatterà il RED ALERT...
#sapevatelo #laGrandeBolla
Guardate qui che popo' di Buybacks azionari...ulallaàààà...
Insomma...(insieme alla FED) è roba da far correre a razzo persino una tartaruga... ;-)
Del resto, come adesso ammette anche Deutsche Bank, solo una bolla può mantenere il sistema finanziario attuale .... ;-)
Edward Luce writes in The Financial Times:. .
According to William Lazonick, a scholar at the University of Massachusetts Lowell, seven of the top 10 largest share repurchasers spent more on buybacks and dividends than their entire net income between 2003 and 2012.There is more here. I would read the data this way: the rents earned by those companies stem from their preexisting intellectual property, rather than from their current managerial talents.
In the case of Hewlett-Packard, which spent $73bn, it was almost double its profits.
For ExxonMobil, which came top with $287bn in buybacks and dividends, it amounted to 83 per cent of net income.
Others, such as Microsoft (125 per cent), Cisco (121 per cent) and Intel (109 per cent) were even more extravagant. In total, the top 449 companies in the S&P 500 spent $2.4tn – or more than half their profits – on buybacks in those years.
They spent almost the same again in dividend payouts.
Taken together, they came to 91 per cent of net income.
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