Tanto chi legge 'sto blog già lo sa...
(chi invece continua a "bersi" la disinformazione tranquillizzante in stile Pravda/Istituto Luce continua a non sapere ed a non capire...)
La DE-INDUSTRIALIZZAZIONE dell'Italia avanza e si approfondisce
non solo per le ragioni ben note, tra le quali spicca un'insostenibile tassazione reale al 70% ed una burocrazia kafkiana
non solo perché le imprese chiudono e/o falliscono in massa
ma anche perché sempre più imprese SE NE VANNO (per sopravvivere)
facendo avvitare sempre più il processo di desertificazione.
Ma facciamola breve
attraverso alcuni tweet
con annessi&connessi dati freschi freschi
che però sanno di pesce marcio...
ed a seguire un po' di grafici di riferimento&contesto...
#cambiaverso #staisereno e vai di POS obbligatorio...e di 80 "euri"...Ed a seguire la GALLERIA degli orrori.............................
Italia: produzione industriale a maggio -1,2% mensile, -1,8% annuo (dopo -25% in 6 anni)
http://t.co/zri7Th2w4b
la ripresaaaa cazzo la ripresaaaaa
Italian Industrial Production (May) M/M -1.2% vs. Exp. 0.2% (Prev. 0.7%, Rev. 0.5%)
Istat, brusco calo della produzione industriale: -1,8% annuo, -1,2% sul mese
(contro le attese per +0,2%)
e mentre ns. prod.industriale continua a crollare...appena venduti 6,5mld di BOT 12m a record low yield 0,387% vs. prec. 0,495%..ohh yeahhh!
(grazie a Draghi ed alla Grande Onda Globale di Liquidità QE+ZIRP)
.
E naturalmente
secondo il noto schema
continua il TRAVASO...
per ora progressivo e con la tecnica della "Rana Bollita" (per evitare traumi e panico)
ma, se la Magia di Draghi dovesse affievolirsi (vedi sopra l'ultima asta magica dei ns. BOT),
allora assisteremo a repentine ACCELERAZIONI...
Senza la pretesa di voler essere precisi (per
via dell’impossibilità di risalire a dati disaggregati), di seguito vi
propongo 2 tabelle tratte dal bollettino mensile delle entrate
tributarie.
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Nella prima, relativa al dicembre 2011, si osserva che il gettito derivante dalla tassazione dei risparmi, nel 2011, ammontava a circa 6 miliardi di euro.
Nella prima, relativa al dicembre 2011, si osserva che il gettito derivante dalla tassazione dei risparmi, nel 2011, ammontava a circa 6 miliardi di euro.
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Nella seconda tabella, relativa al 2013, è evidenziato il gettito prodotto per l’anno 2013 che ammonta a oltre 10 miliardi di euro, ai quali si sommano anche le imposte sostitutive sui redditi di capitale e sulle plusvalenze (2.3 miliardi di euro) e l’imposta di bollo (quasi 2 miliardi, ottenuti per differenza tra il gettito prodotto nel 2013 e quello del 2011, tenendo conto che l’incremento del gettito 2013 rispetto al 2011, derivante dalle imposte di bollo, è per lo più determinato dall’introduzione dell’imposta di bollo sui risparmi introdotta nel 2012).
Nella seconda tabella, relativa al 2013, è evidenziato il gettito prodotto per l’anno 2013 che ammonta a oltre 10 miliardi di euro, ai quali si sommano anche le imposte sostitutive sui redditi di capitale e sulle plusvalenze (2.3 miliardi di euro) e l’imposta di bollo (quasi 2 miliardi, ottenuti per differenza tra il gettito prodotto nel 2013 e quello del 2011, tenendo conto che l’incremento del gettito 2013 rispetto al 2011, derivante dalle imposte di bollo, è per lo più determinato dall’introduzione dell’imposta di bollo sui risparmi introdotta nel 2012).
Nel 2014, l’imposta di bollo sui risparmi è stata elevata
allo 0.20% (dallo 0.10% del 2012, successivamente aumentata allo 0.15%
nel 2013) con gettito aggiuntivo stimato di oltre 500 milioni di euro.
Inoltre, dallo scorso 1 luglio, come è noto è stata elevata al 26% (nel
2011 era al 12.5%) la tassazione su quelle che vengono impropriamente
definite rendite finanziarie (ad esclusione dei titoli di stato), che
dovrebbe incrementare il gettito di ulteriori 3 miliardi di euro,
portando il conto complessivo del salasso sui risparmi vicino ai 20
miliardi di euro, rispetto ai 6 del 2011....................
---------------------------------------------------Il passaggio dalla vecchia Ici al binomio Imu più Tasi ha fatto sì che nelle casse dello Stato il gettito, fra il 2011 e il 2014, passasse dai 9 ai 25 miliardi.
La batosta ha messo in ginocchio […]
A proposito di questo secondo esempio...
ci vuole un certo SADISMO DISTRUTTIVO
nel massacrare in tre anni netti il PRINCIPALE ASSET DI RISPARMIO DEGLI ITALIANI
(per giunta dopo avere per decenni incoraggiato l'acquisto della Casa di proprietà)
facendone crollare i valori, rendendolo più illiquido di un sasso (a meno che uno non svenda), mandandolo a rendimento NEGATIVO in una manciata di mesi...
Il tutto per FARE CASSA il prima possibile e nel modo più sicuro
Ed aspettate la mazzata del riforma del Catasto che manderà in leva l'IMU-TASI...
Il tutto con il timing peggiore e con una rapidità fulminante che non ha dato il tempo al mercato immobiliare di riassestarsi gradatamente
e non ha lasciato scampo al risparmiatore medio...inkastrato nei suoi immobili italioti...(a meno che uno non abbia avuto la fortuna di leggere le mie profezie immobiliari del 2010 ed abbia venduto in scioltezza per tempo...)
Tra parentesi in Italia la "casetta" è l'asset più diffuso trai piccoli e medi risparmiatori, tra la classe media e persino quella (ex)operaia...
Ma l'importante è solo FARE CASSA
#cambiaverso #staisereno
no?
Purtroppo non esistono SOLUZIONI MAGICHE ad una Spirale Strutturale del Declino, sempre più insostenibile...
#VIADIQUI! #ITALIALTROVE
.
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