Un paio di giorni fa passavo
da Dogliani...
e nell'aria di quel luogo, insieme ai profumi del "Dolcetto"...;-)
ho "acchiappato dei pensieri a volo...come fossero farfalle..."
La libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica.
Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli.
Il denaro dei contribuenti deve essere sacro.
Chi avrà ma scritto delle perle di saggezza del genere?
E' stato Luigi Einaudi.
Carneade...Ma chi era costui?....
Credo che tutti si ricordino di Luigi Einaudi come Presidente della Repubblica (il secondo della ns. storia repubblicana).
O si ricordino il suo cognome visto che il figlio Giulio fondò la celeberrima casa Editrice Einaudi.
Purtroppo però sono andati dimenticati i suoi insegnamenti economici, che s'iscrivono nel solco del pensiero liberale e liberista.
Infatti hanno vinto i
catto-comunisti....
e, sul lungo periodo, in un'Italia ormai allo SFACELO
OGGI possiamo "apprezzare" i risultati di questa vittoria e della conseguente omogeneizzazione culturale.
La vittoria e la prevalenza catto-comunista
non è tanto e non è solo ideologica ma soprattutto culturale, con un profondo radicamento nei meccanismi sociali e del modo di pensare di questa Italia in declino.
(Per carità! Ogni schema di pensiero ha pro&contro, nessuno schema è
il male assoluto...ma la prevalenza assoluta, l'appiattimento,
l'omogeneizzazione culturale sono la configurazione che più si avvicina
al male assoluto o se preferite sono una delle configurazioni meno
efficienti e meno "produttive")
Non ci credete?
RIFLETTETE A FONDO su questa frase recente di Papa Francesco che ci FA CAPIRE MOLTE COSE...
E CHE RIASSUME APPIENO il
"rallenty medioevale basato sul SINCRETISMO CATTO-COMUNISTA-(IPOCRITAMENTE)PAUPERISTA" che prevale in Italia...
“Marx non ha inventato niente, la Chiesa da sempre pensa ai deboli – continua - i comunisti ci hanno derubato la bandiera. La bandiera dei poveri è cristiana. La povertà è al centro del Vangelo. Marx non ha inventato nulla”.)
Risultato?
Un'Italia totalmente INETTA di fronte alla competizione globale,
passiva, abbarbicata ai suoi "piccoli orticelli" (a ciascuno il suo),
senza nessuna spinta al cambiamento al rinnovamento ma rivolta solo al mantenimento ed al tirare a campare,
PRIVA della minima capacità di adattamento.
Un Paese morto, zombie, cristallizzato, feudale&corporativo,
in cui la sua incredibile bellezza, la sua superiorità culturale, i suoi fasti (passati)
puzzano ormai di fiori marciti ed appassiti...quell'odore forte ed acre che senti nei cimiteri...
Io non sento il profumo frizzante dell'aria fresca...
o meglio...l'ho sentito per un po'...
Nella vita delle nazioni di solito l'errore di non saper cogliere l'attimo fuggente è irreparabile (Luigi Einaudi)
ed adesso ...di nuovo il puzzo di fiori marciti ed appassiti...
anche se spesso spacciati come aria fresca,
come il vento del Nuovo (potenza del marketing politico e del basso livello d'indipendenza della ns. informazione).
ECCO PERCHÉ' ORMAI L'ITALIA E' ALTROVE.
Chissà che Italia avremmo potuto avere OGGI..............................