Anche Scenarieconomici.it
in modo assai più dotto
ma "un filino" meno "digeribile" per i più...;-)
arriva alle stesse conclusion del sottoscritto
nel suo post di ieri Per meglio capire l'essenza della "mossetta di Renzi" che mercoledì all'ora "X" taglierà le tasse....Ohhh Yeahhhh!
ovvero
dare una "mancetta" da 50-80 euro al nuovo sotto proletariato di questa Italia in declino ed alla deriva
NON SERVE AD UNA CIPPA...
nè tantomeno serve proprio ai "diretti interessati" beneficiari della suddetta mancetta...
Ecco invece cosa andrebbe fatto.
-------------------------------------------
L’autore ritiene che e’ preferibile un taglio all’IRAP (tasse su Imprese)
rispetto ad un taglio all’IRPEF (tasse su lavoratori).
Ebbene, lo ritengo anch’io.
I motivi sono i seguenti.....................
.
A) Abbiamo spiegato in tutte le salse che il Problema numero uno dell’Italia e’ la PERDITA DI COMPETITIVITA’. Il fattore numero UNO e’ legata ad un elevato Costo del Lavoro per Unita’ di Prodotto (CLUP). Coi cambi fissi, vince chi svaluta il COSTO DEL LAVORO (chiedere a Germania). Riducendo l’IRAP riduci il CLUP e quindi sei piu’ competitivo, se riduci l’IRPEF, non riduci il CLUP, per cui il problema competitivita’ resta tale e quale. Vediamo l’andamento di Germania, Italia e Spagna. Notate bene che l’Italia ha accumulato un GAP del 23% su CLUP verso Germania nell’era Euro, ed una riduzione dell’IRAP di 10 miliardi ridurrebbe il CLUP medio nostrano di un misero 1,5% (se si agisce su IRPEF l’impatto e’ ZERO).
B) L’Italia ha un problema enorme di Disoccupazione (13% ufficiale, circa 22% reale). La priorita’ e’ ridurla. Alzare i salari netti in epoca di disoccupazione abnorme, significa premiare i pochi che il lavoro ce l’hanno. Meglio agire su l’Irap, che riduce il CLUP, e quindi aumenta competitivita’ e produzione, e quindi spinge ad assumere.Detto questo suggeriamo a Padoan e Renzi di ridare uno sguardo alle nostre proposte di Tagli alla Spesa Pubblica, in quanto una riduzione della tassazione ben superiore a 10 miliardi, sarebbe auspicabile.
C) I famosi 80 euro al mese in piu’ nelle buste paga, sono un evidente panzana.
La matematica non lascia scampo.
Se si agisse (rimodulando le detrazioni), per esempio, sui soli lavoratori con redditi sotto i 50.000 euro, avremo comunque una platea di circa 20 milioni di persone.
Se si usassero tutti e 10 miliardi su costoro (escludendo i pensionati) il vantaggio fiscale medio e’ di circa 40 euro al mese.
Se un lavoratore guadagna per esempio 1.400 euro al mese, e se ne vede 40 in piu’, non e’ affatto detto che non li metta in “risparmio” e non in “consumi”.
Inoltre, storicamente in Italia, ogni 100 euro di maggiori consumi, circa 50 se ne vanno in Importazioni, per cui l’impatto su PIL e’ dimezzato (l’import, pur pesando il 30% su PIL, si comporta in modo strano: in caso di calo/aumento della Domanda Interna, tende a pesare circa il 50% della Variazione della Domanda Interna stessa).
In pratica una riduzione IRPEF potrebbe avere modesti impatti sul rilancio del PIL e potrebbe avvantaggiare l’Import.
Magari trovano ispirazione.
CONTINUA A LEGGERE
Riduzione Cuneo Fiscale: meglio ridurre IRAP e mettere sul piatto molti piu’ soldi (ecco come)
. .
PER UN BLOG E' MOLTO IMPORTANTE CHE FACCIATE ALMENO LO SFORZO MINIMO DI CLICCARE SUI TASTI SOCIAL "MI PIACE", "TWEET" ETC CHE TROVATE QUI SOTTO...GRAZIE.
(sul sostegno attivo - donazioni/pubblicità - già conoscete alla nausea il mio punto di vista...)