Allora mi raccomando...ssstttt...non dite niente all'Electrolux dell'Albania...
che a due centimetri dall'Italia si sta proponendo sempre di più (e sempre meglio) come meta di delocalizzazione per le ns. imprese...
Imprese italiane, “aprite in Albania”. Il premier offre capannoni a un euroVi ricordate quando il Comune di Chiasso invitò le imprese italiane a trasferirsi da loro ed organizzò un evento di presentazione?
“Aprite qui in Albania“.
E’ il messaggio rivolto dal primo ministro Edi Rama alle imprese italiane, a cui offre di affittare spazi a un euro per tutta la vita.
“Siamo pronti ad accogliere gli imprenditori mettendo a disposizione strutture esistenti da riqualificare, come capannoni e basi militari, che affitteremo a un euro, indipendente dai metri quadri locati, con contratti che durano per sempre”, ha spiegato il presidente in occasione dell’incontro con gli imprenditori alla Bosch di Milano, sottolineando che l’Albania ha bisogno di “sviluppare il settore privato e di creare posti di lavoro”.....
Doveva essere una cosuccia da 150 posti, nemmeno troppo pubblicizzata...ed invece in un amen si trasformò in un assedio di 900 imprenditori, artigiani, liberi professionisti.
La Svizzera però non è aperta a tutti ma è molto selettiva................:
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beati loro che possono permetterselo perchè hanno la coda di gente alla frontiera, visto il livello di affidabilità ed efficienza.
Dunque la Svizzera imprese decotte, sull'orlo del fallimento, con business a basso valore aggiunto e che cercano solo vantaggi competitivi NON LE VOGLIONO...
La Svizzera vuole imprese sane, ad alto valore aggiunto, ad alta redditività, innovative e che siano in grado di reggersi tranquillamente anche con un costo del lavoro elevato...tanto, con la pressione fiscale moooolto più bassa e con l'efficienza mostruosa della burocrazia, alla fine la somma è sempre positiva.
Ben diverso il discorso Albania (et similia).
In questo caso i ns. Imprenditori, che qui stanno morendo (anche letteralmente, via suicidi...), non hanno più scuse...
A pochi centimetri dall'Italia hai un Paese nel quale delocalizzare è la soluzione a portata di mano per tante ns. imprese, non solo nella manifattura e nell'idroelettrico ma persino nel campo del turismo o dell'agricultura.
E' un po' come avere qui vicino una nuova frontiera, tutta da esplorare...
in un'Albania che poco alla volta si sta sviluppando, tanto che i gommoni albanesi hanno iniziato ad invertire la rotta ed a tornare verso casa....
Non dico che l'Albania sia la soluzione a tutti i problemi o che sia un Paradiso Terrestre per l'Impresa Italiana.
Infatti la corruzione è a livelli elevati....un po' come in Italia (Corruzione: da sola l’Italia rappresenta la metà dell’intera UE) solo che in Albania le mazzette costano meno...;-)
Infatti la Burocrazia albanese è ostica, da classico Paese ex-comunista...insomma...un po' come in Italia...;-)
Italia: Comprare un camion nuovo, 12 inchini al burocrate. Poi dice che vanno all’estero
Però ci sono delle solide ragioni
per sobbarcarsi qualche rischio ed affrontare qualche inconveniente...
come il costo del Lavoro trai più bassi in Europa (secondo i dati 2010 della Banca centrale albanese, un operaio guadagna al mese dai 170 ai 425 euro, un ingegnere dai 253 ai 630 euro)
o come la tassazione sui redditi d'impresa al 15%, che fino al 2013 era al 10%....e già si sono tutti inkazzati per questo esoso aumento...;-)
L'Albania è solo un esempio ma ce ne sono molti altri.
Invece spiegatemi voi quali sarebbero le solide ragioni che giustifichino il pagare in Italia un insostenibile 70% di tasse...
Istituzioni affidabili al 100%?
Stato&Burocrazia più efficienti che in Norvegia, Danimarca e Svizzera messe assieme?
Infrastrutture e tecnologia da Silicon Valley?
Costo del Lavoro "polacco"?
Boh? Ditemelo voi...
Purtroppo la maggioranza dei ns. imprenditori continua a nutrire istinti masochistico-suicidi, come questi qui...: "Le pmi scendono in piazza a Roma il 18 Febbraio per chiedere aiuto alla politica"
AH AH AH AH!...(scusate...mi è scappata...)
I ns. Imprenditori continuano a credere alle Balle di Leptas&Sakkomannis sulla Ripresa, tenendo duro e sperando in cose impossibili...
Oppure continuano a stare dietro alle "Sirene" della MMT, dell'uscita dall'euro, dell'indipendenza regionale, dello sciopero fiscale...etc etc
Tutte cose che, nel contesto attuale, pragmaticamente sono quasi impossibili ...ma che comunque comporterebbero MOLTO TEMPO, mentre le ns. imprese NON NE HANNO PIU'...
E vabbuò...ciascuno sceglie liberamente di che morte vuole morire...
Invece gli imprenditori italiani più smart hanno capito da tempo che la delocalizzazione ormai è l'unica strada per non chiudere, per non fallire, per non farsi comprare dai Tedeschi per un tozzo di pane, per non buttare al vento il nostro prezioso "capitale imprenditoriale"...
L'Italia svende le sue imprese. Chi le compra? La Germania
"Imprese: nel 2013 record di fallimenti, superata quota 14mila" http://
Salvarsi è UN DOVERE ECONOMICO E MORALE: L'ITALIA ORMAI E' ALTROVE....
Farsi distruggere non è utile per nessuno,
né per se stessi né per la massa zombie-italiota da 5000k su c/c che ti tifa pure contro e ti spernacchia, come gli hanno "insegnato"...ma capiranno....ohhh se capiranno...;-)
Per approfondire leggi anche i seguenti articoli
Albania, Edi Rama e l'operazione rilancio
Albania, la Cina vicina che fa le scarpe all’Italia.
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