lunedì 16 dicembre 2013

Un post INUTILE... (perchè dedicato a chi ancora si ostina a tenere i propri risparmi sulle banche italiane più a rischio)

Aggiornamento di Martedì 17 Dicembre
Siete sicuri che eventuale Nazionalizzazione avverrà a costo ZERO per bondholders e correntisti di Monte dei Pacchi?
Mps, Profumo: “Aumento di capitale a gennaio o banca sarà nazionalizzata” 
Se penso che da MPS non c'è stato nemmeno un vero bank run...
segno inequivocabile di come ITALIA sia ad assoluta maggioranza ITALIOTA
(curiosità antropologica: chissà quanti correntisti di MPS sono andati immancabilmente alle primarie del Piddì...)
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Questo Post in effetti è inutile...ma ho 5 minuti da buttare...
Inutile perchè allarmi di possibili prelievi forzosi sui c/c delle Banche Italiane a rischio ve ne sto lanciando a iose fin dai tempi dell'esproprio Cipriota (diventato "il precedente" per una legge europea sul bail-in).
Inutile perchè, CHI ancora avesse tutti i propri risparmi su Monte dei Pacchi&affini (...e ce ne sono parecchie altre di banchette italiane a rischio),
o è il tipo d'italiota che non legge questo blog
o è totalmente lobotomizzato
o è un masochista estremo
o è un malato di gioco d'azzardo che ama la roulette russa dei propri risparmi...
e dunque, in ogni caso, non posso aiutarlo...
Inutile perche il 95% di chi legge la blogosfera ha dai 5.000 ai 50.000 euro in banca...(ovvero solo "spiccioli", messi da parte dopo anni ed anni di lavoro...mentre in Italia, fino a non molto tempo fa, persino un operaio in pochi anni riusciva a mettere da parte somme maggiori. Meditate gente...meditate...)
e dunque non posso aiutarlo...

Dopo la mia sfilza di post che lanciavano allarmi "a prova d'idiota"...................
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- Come fare a difendersi in un Mondo post-Cipro-Atomico?...
- Ma a questo punto che senso ha lasciare ancora i propri risparmi in banca (soprattutto se italiana)?
- Post Tecnico: chi continua a tenere più di 100mila euro liquidi su un c/c italiota E' UN PIRLA...
- Mettiamo nella giusta prospettiva lo "spauracchio" del prelievo forzoso sui c/c
- vedi anche l'ultima parte del mio post: Se sta arrivando un terremoto...meglio saperlo PRIMA o solo quando la casa ti sta già cadendo sulla testa?

...eccovi una descrizione precisa e puntuale
di come stiano mettendo a punto il meccanismo europeo di bail-in delle banche più disastrate (compreso il prelievo forzoso sui c/c)...
Io ve lo anticipai fin dai tempi del grande esproprio di Cipro e delle prime versioni in bozza.
Di questi tempi la scelta della "Banca Giusta" è quantomai FONDAMENTALE,
meglio ancora se fuori da questa "nave dei folli" che è l'Eurozona...
andando lassù...in Svizzera od altrove...
(Nota: se penso a quei fessacchioti che hanno creduto di proteggersi aprendo un c/c in Austria...vedi la fine di questo post...).
Non pensate dunque che continueranno a salvarvi sempre il culo, anche se siete dei pigri, incoscienti, inconsapevoli ed abitudinari...
Lassù stanno lavorando per Voi ....;-) e per mettervi meglio a pirgrecomezzi.
Ecco la descrizione "tecnica" che capiranno al massimo in 4 gatti
e che indurrà solo 2 gatti a prendere le dovute precauzioni...
Ma, guarda caso, saranno proprio quei due gatti gli unici che si salveranno il culetto...;-)
....Nel frattempo sarebbe stato raggiunto un accordo tra parlamento europeo e stati membri Ue sul trattamento delle banche in dissesto.
La Banking Recovery and Resolution Directive prevede l’anticipo al 2016 del nuovo regime, basato sul principio che la copertura delle perdite di banche insolventi peserà, nella maggior misura possibile, sugli investitori privati e non sui contribuenti.
Prevista la protezione dei depositanti assicurati, cioè di quelli sotto i 100.000 euro, e la nascita di un fondo di risoluzione bancario, da mandare a regime su un arco temporale decennale, finanziato dagli istituti (e quindi con oneri che ricadranno fatalmente sui clienti) per l’1% del totale dei depositi assicurati.

Nella procedura di bail-in potranno essere coinvolti anche gli obbligazionisti senior, come richiesto dalla Germania e del blocco dei paesi del Nord Europa.
L’accordo prevede che, prima di usare il fondo di risoluzione, sarà obbligatorio procedere all’abbattimento di almeno l’8% delle passività della banca coinvolta.
Dopo aver applicato il bail-in minimo dell’8%, gli stati nazionali potranno fare ricorso al fondo di risoluzione (alimentato dai versamenti delle banche) o a fondi pubblici per ricapitalizzare la banca o proteggere altre categorie di creditori ma solo dietro autorizzazione di Bruxelles e comunque entro la soglia del 5% delle passività totali della banca.
Ciò significa che, nei casi più gravi di dissesto, serviranno dei bail-in ben superiori al minimo dell’8%.

La sintesi, dietro le tecnicalità, è che resta la linea nazionale di risoluzione delle banche in dissesto ma, viste le crescenti pressioni per spezzare il legame banco-sovrano, il futuro prevede che a pagare il conto saranno soprattutto i risparmiatori-investitori privati, in primo luogo tutti gli obbligazionisti e poi i depositanti non assicurati.
Le nazionalizzazioni bancarie diverranno molto più difficili, e con esse anche le ricapitalizzazioni prudenziali (con soldi pubblici) di banche che hanno coefficienti patrimoniali entro la norma.
Anche in questo caso, comunque, l’orientamento è quello di far pagare preventivamente almeno gli obbligazionisti subordinati.
Soprattutto, l’ipotesi di usare fondi comunitari come quelli dell’ESM per operare salvataggi bancari diviene sempre più remota, e di fatto si dissolve.

Nel frattempo, in Austria c’è un buco nero bancario di nome Hypo Alpe Adria, che ha debiti garantiti dallo stato-regione della Carinzia per 15 miliardi di euro.
Dov’è il problema? Che la Carinzia ha debito pubblico per 2,6 miliardi di euro, e un gettito fiscale autonomo di poco più di due miliardi annui.
Una contingent liability devastante, che la Carinzia non potrà ovviamente gestire, e che alla fine spingerà lo stato austriaco ad intervenire, probabilmente concambiando obbligazioni di Hypo Alpe Adria garantite dalla Carinzia con altre, garantite dal sovrano austriaco.
L’advisor Oliver Wyman ipotizza che questo concambio, su base “volontaria”, debba avvenire con un haircut di un terzo.
In soldoni, se siete obbligazionisti della banca, perderete un terzo dei vostri soldi per avere la solida garanzia di Vienna e non quella di cartone della Carinzia.

Questo per far capire che le banche in Europa restano un’attiva area di crisi e che il conto dei salvataggi, viste le ristrettezze dei conti pubblici, avverrà sempre più a carico dei privati......
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