Ci hanno però pensato altri...
anche se io sarei stato un po' più sfumato ed un po' meno determinista.
Infatti non va sottovalutato l'immenso potere dell'Onda QE-ZIRP sollevata da tutte le principali Banche Centrali del Globo.
Bisogna comunque stare in campana...perchè il venticello primaverile "tutto rose&fiori" potrebbe smettere di soffiare (almeno per un po'...).
Siamo vicini alle insolvenze di Stato… e l’Italia farà default
da L'Indipendenza
Il capo della Bundesbank, Jens Weidmann, che giovedì ha laconicamente augurato "buona fortuna al Giappone per i suoi esperimenti"
Che la vostra stampa ha debitamente ignorato, troppo occupata com’è a non disturbare il governo Letta.
Per Weidmann
Ma cosa intendeva, Weidmann?
Proviamo a capire.
Sempre ieri sono arrivate due notizie poco incoraggianti, sul fronte eurozona.
La prima è che le banche spagnole dovranno mettere da parte 10 miliardi di euro più del previsto per far fronte alle sempre maggiori sofferenze bancarie di chi fatica a ripagare mutui e prestiti, quindi il governo garantirà sempre più obbligazioni di quelle banche (aumentando il debito pubblico, di fatto), affinché possano essere utilizzate come collaterale presso la Bce per prendere i soldi necessari a creare quelle riserve.
Seconda, l’autorità di controllo sulla Borsa spagnola aprirà un’inchiesta sulla seduta di Borsa di giovedì 23 maggio, dove il titolo dell’istituto di credito Bankia – nato dalla fusione di sette casse di risparmio sull’orlo del fallimento – ha perso oltre il 50%. .........................
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Osservando i volumi di scambio, non serve Sherlock Holmes per capire che la speculazione internazionale sta cominciando a muoversi e ha individuato il suo primo bersaglio: come spiegare, infatti, scambi per 49,39 milioni a fronte di un capitale di 19,93 milioni?
Strano caso, proprio ora che la banca si appresta a lanciare due aumenti di capitale per un totale di 15,54 miliardi di euro.
Attenzione, la tregua sui mercati è finita.
Anche per l’Italia, temo, come dimostra questo grafico di Diapason su dati Bloomberg.
Compara la crescita delle sofferenze bancarie italiane (linea nera) con lo spread tra Btp e Bund tedeschi (linea rossa), ultimamente molto basso e totalmente assente da scossoni.
Bene, negli ultimi giorni invece sia il vostro spread che quello portoghese e spagnolo, i cosiddetti “periferici”, hanno conosciuto aumenti nell’ordine di una decine di punti base e il trend sembra proseguire. ........
Sta accadendo ciò che è normale, ovvero con un ritardo di 6-8 settimane, dovuto all’esuberanza da ricerca del rendimento che ha drogato i mercati .....gli investitori cominciano a prezzare l’aumento delle sofferenze bancarie, tramutando gli istituti di credito europei – vedi Bankia di cui abbiamo parlato prima – nel cosiddetto elefante nella stanza.
Come vedete dal grafico, finora i due andamenti sono stati più o meno regolari, ovvero hanno conosciuto una medesima traiettoria.
Poi, da metà del 2012, le traiettorie sono divenute nettamente divergenti: le sofferenze crescevano, lo spread si comprimeva grazie ai soldi della Bce che permettevano alle banche europee di comprare titoli di Stato, alla liquidità nel sistema e alle riserve della Fed per le filiali Usa delle banche europee che facevano lo stesso, alla promessa di Draghi di difendere l’euro a ogni costo e in ultimo all’operazione di stimolo del Giappone, leva psicologica per portare tutti a comprare qualsiasi cosa, purché garantisse un rendimento.
Bene, senza questo doping – che come ci ha fatto capire Bernanke potrebbe finire o rallentare, mentre la Bce non ha nemmeno gli strumenti legali per acquistare bond sovrani attraverso il fondo ESM – l’attuale spread italiano non sarebbe attorno ai 270 punti base com’è ma, seguendo quella traiettoria tendenziale quasi sempre rispettata nel tempo, in area 615-620.
Vuol dire default. Vuol dire per lo Stato pagare l’8% di interessi e non il 4,16% attuale (quindi moltopiù degli attuali 80 miliardi annui di servizio del debito), vuol dire che le vostre banche, che a fine febbraio avevano in pancia la cifra record di 351,6 miliardi di titoli di Stato italiani (cifra destinata a salire, visto lo spread fermo di questi ultimi tre mesi che significa acquisti senza fine), rischiano di dover scontare a bilancio perdite di valore di quei bond che possono portare al dimezzamento del prezzo pagato.
Vuol dire la fine.
Alla luce di questo, rileggete le parole di Weidmann:
E si capisce perché sia BlackRock che Pimco stanno alleggerendo l’esposizione al vostro debito e non hanno partecipato all’asta per il Btp Italia di qualche settimana fa. Fossi in voi mi preoccuparei delle banche, non della procedura di infrazione sul deficit.
L’Italia è già fallita, almeno salvate il salvabile.
Crollo in Borsa di Bankia : -50%. In Spagna aperta un’inchiesta
L’istanza di controllo vuole analizzare le compravendite. E’ possibile che la banca sia stata oggetto di trame speculative: Bankia è nata di recente dall’unione di sette casse di risparmio fortemente esposte nei confronti di titoli tossici legati al settore immobiliare.
Una situazione che è andata peggiorando, costringendo il governo spagnolo ad annunciare un piano di salvataggio nel giugno del 2012, che ha portato alla nazionalizzazione dell’istituto.
Il momento attuale è poi delicato anche perché la banca si appresta a lanciare due aumenti di capitale per un totale di 15,54 miliardi di euro.
(Fonte : Valori.it)
Su Bankia, Spagna etc vedi mio "antico post"
Sulla Spagna vi avevo già anticipato tutto 2 anni fa...
Why Italian Bonds Have A Long Way Down To Go
As we hinted last night, and as the market is starting to realize, one of the bigger downstream casualties of the first rumblings that Abenomics is starting to crack, have been peripheral bond yields, with Spanish, Italian and Portuguese yields all wider by 10 bps and rising: after all who will buy this worthless garbage (in which Spain's pension fund has gone all in) if the Japan hot money flows stop or even reverse?
However, that is only half the story.
The other half is that, with its usual 6-8 week delay, the market is finally grasping the biggest danger in Europe - one which we have been pounding the table on week after week after week (most recently here): the soaring non-performing loans held by European banks. In fact, it took the FT to confirm what we have been warning about all along.
And just so the market has a sense of how much downside may be imminent if indeed reality reasserts itself and frontrunning the Japanese carry trade both occur at the same time, here is a rather unpleasant chart courtesy of Diapason, of what expects all those who bought up Italian bonds in the recent dash-for-trash, oblivious of the collapsing fundamentals, and driven purely by FOMO.
The downside could be big to quite big.
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