giovedì 4 ottobre 2012

Maroni for President (?)...(ma guardate come mi sono ridotto...)

Mala Tempora Currunt...ed infatti guardate come mi sono ridotto...;-)
Dopo il mio post: Siamo così alla frutta che anche Berlusca-redivivo sembra raccontarci cose ragionevoli..., adesso pure il pensiero "apparente" di Maroni mi sembra ragionevole&condivisibile.
Dico "apparente" perchè ne contano tante, mentre poi poi ne realizzano al massimo l'1%.
E la Lega è stato proprio uno dei partiti più banfoni della storia italiana:.......

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per ottenere il consenso (populista) ha promesso mari&monti, illudendo tante persone "del Nord"
ma poi non ha fatto quasi nulla di quanto sbandierava ai quattro venti.
In compenso "ha piazzato" un sottobosco di "sub-padani" che hanno arraffato più che potevano
perchè, finito il loro mandato, sapevano benissimo di avere capacità, competenze e curricula adatti al massimo per pulire e stalle...
E sapete chi mi ha testimoniato tutto questa delusione e questo j'accuse nei confronti della Lega?
Proprio parecchie mie conoscenze nelle amministrazioni locali&territoriali, dove la Lega (sulla carta) avrebbe dovuto essere la più adatta a "fare la differenza".
Ed invece...peggio degli altri partiti, che almeno "non hanno mai deluso" nella loro inefficienza e nelle loro ruberie: tutti se l'aspettavano e loro hanno sempre confermato le peggiori attese...;-)
Invece la Lega, con la sua supposta ventata di novità e di cambiamento, ha deluso veramente...

E vabbè...
ma torniamo a Maroni ed al suo condivisibile pensiero "apparente" (deve avere letto il mio post Sarebbe comodo se fosse tutta colpa della Germania, vero?...)
Del resto si sa: la speranza è sempre l'ultima a morire...addirittura nei confronti dei nostri politici...
Maroni: la Padania come la Catalogna, la strada è l’autodeterminazione
La Padania come la Catalogna, “anche se si tratta di due realta’ molto differenti”. Ma la strada per l’indipendenza” anche per le regioni del Nord deve passare per l’autodeterminazione.
La strada da battere non e’ quella della rottura istituzionale, della secessone o della lotta armata”, bensi’ “un processo di riforma costituzionale, come in Catalogna o Scozia”.
Lo chiarisce il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni, rispondendo alla domanda di un giornalista spagnolo che gli chiede un parere su quel che sta succedendo in queste settimane in Catalogna.
“Noi sosteniamo le ragioni di chi chiede di rispettare le proprie identita’ – chiarisce Maroni – La Catalogna vive una realta’ diversa dalla nostra, ha legami di lingua che noi non abbiamo: il nostro e’ un legame culturale, storico e socio-economico”.

“L’Europa dei 27 ha esaurito il suo compito.
Non e’ stata in grado di risolvere il problema della Grecia, un Paese che conta 11 milioni di abitanti, vedo difficile che riesca a risolvere problemi piu’ seri.
Questa Ue dei 27 deve cedere il passo all’Unione delle regioni e dei popoli”.

Maroni, in un incontro con la stampa estera, invita alla ‘rottamazione’ di “Commissione Ue, Parlamento e Consiglio europeo”.
“Noi non siamo euroscettici – assicura Maroni – ma eurocritici, noi dall’Europa non vogliamo uscire ma chiediamo una nuova Europa, piu’ democratica e federalista. Vogliamo un modello simile a quello Usa, con un premier eletto direttamente dai cittadini e con dei poteri reali, mentre le macroregioni dovranno governare sul territorio.
Altrimenti – osserva il ‘lumbard’ – vince il piu’ forte, come nel caso della Germania, e’ non e’ giusto”.
Con questo spirito, la Lega “guarda non solo alle politiche 2013, ma anche alle elezioni europee del 2014″, con l’intento di creare “un fronte europeo di vari Paesi eurocritici”.
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