Forse forse la Grecia verrà lasciata fallire (anche se verrà usata un'etichetta meno traumatica)
interrompendo (almeno parzialmente) l'accanimento terapeutico
che a tutti potrebbe servire meno che alla Grecia stessa....
Ieri è arrivato l'ennesimo downgrade, questa volta di S&P che ha "tagliato" addirittura fino a CCC, ad un passo dal Default di fatto.
Ma ormai questi giudizi hanno solo un certo effetto "aggiuntivo" sui mercati ma sostanzialmente non cambiano nulla: la situazione ellenica è già chiara e definita da tempo, come vado ripetendo da secoli su questo Blog, mentre tutti ancora annaspavano nella rete di mistificazioni costruita attorno alla Grecia (e non solo...).
IERINaturalmente anche gli altri "morti che camminano" dell'eurozona stanno subendo l'effetto domino ellenico...
Immediata la reazione dei rendimenti dei titoli di stato della Grecia:
Rendimento a 10 anni è salito al 16,97%
Rendimento a 5 anni è salito al 18,53% ( nuovo record storico)
Rendimento a 2 anni è salito al 26,14%
Il Rendimento a 10 anni dei titoli di stato del Portogallo è salito al 10,67% (nuovo record storico)
Il Rendimento a 10 anni dei titoli di stato dell'Irlanda è salito all'11,35% (nuovo record storico)
Se vuoi un tool per monitorare al meglio la situazione dei PIIGS-titoli-di-stato
vedi il mio post Ambarabà Ciccì Coccò...(in versione tabellare)
Vi ricordo che entrambe queste Nazioni sarebbero state "salvate" attraverso prestiti tampone miliardari...
Eppure i rendimenti schizzano lo stesso alle stelle, come se nulla fosse.
INFATTI il mercato si sta facendo i suoi calcoli
sia sul Teorema di PIIGS (che non viene applicato solo alla Grecia ma anche a casi "simili"):
ce la racconta bene Cobraf:
Pur con tutte le fragilità e le incognite del caso.
Ma la tentazione che viene dall'Islanda è forte...anche per i paesi rinchiusi nella gabbia dell'Euro.
Infatti per alcuni Paesi l'Euro è stato un affare, calibrato proprio sulle loro esigenze (predominanti)...mentre per altri è stata la classica forzatura del vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro.
Ed alla prima Crisi degna di questo nome i limiti strutturali sono diventati evidenti.
vedi il mio post Ambarabà Ciccì Coccò...(in versione tabellare)
Vi ricordo che entrambe queste Nazioni sarebbero state "salvate" attraverso prestiti tampone miliardari...
Eppure i rendimenti schizzano lo stesso alle stelle, come se nulla fosse.
INFATTI il mercato si sta facendo i suoi calcoli
sia sul Teorema di PIIGS (che non viene applicato solo alla Grecia ma anche a casi "simili"):
LEZIONE NUMERO 5: come buttare nel cesso 100/200 miliardi di Bailout....sia sulla sempre più irresistibile Tentazione che viene dall'Islanda....
APPLICAZIONE PRATICA: Caso Grecia
TEOREMA di PIIGS: senza crescita economica, i soldi di un salvataggio comprano solo tempo ma è altamente probabile che vengano buttati nel cesso
TEOREMA RINFORZATO: con un continuo peggioramento della situazione economica, i soldi di un salvataggio sono sicuramente buttati nel cesso
ergo chi decide il salvataggio o è un deficiente totale oppure mira ad altri interessi di parte...
ce la racconta bene Cobraf:
....un buco di 50 miliardi pari a quattro volte del prodotto nazionale dell'Islanda e il buco totale era pari a quasi DIECI VOLTE IL REDDITO NAZIONALE.In effetti, guardando agli ultimi dati, pare proprio che la Via Islandese funzioni: +2,2% di PIL nel 1 trimestre 2011....
Ma l'Islanda ha clamorosamente rifiutato puramente e semplicemente di pagare debiti delle sue banche (che l'avrebbero mandata in bancarotta) e ha respinto in toto tutto quello che volevano la UE, il FMI, la Banca Mondiale, il G8.
Un mese e mezzo fa il NY Times aveva un editoriale "Iceland’s Way" in cui ammette
"...il suo rifiuto di assumersi i debiti delle banche forzando i creditori a prendersi le perdite sembra ora una decisione molto intelligente...i suoi creditori recuperano 27 centesimi su 100.."
(But its refusal to take on bank debts, forcing creditors to take losses and share in the pain, looks increasingly smart as Iceland’s economy begins to recover...Some foreign creditors could get as little as 27 cents on the euro. ").
Non è un caso però che si parli il meno possibile dell'Islanda
.........Ma a quel punto in Islanda è successa una cosa incredibile che incredibilmente non viene mai discussa o menzionata.
Ovviamente appena è successo il crac sono arrivati il Fondo Monetario, la UE, la BCE, il G20, la Banca Mondiale e premevano perchè l'Islanda si assumesse tutti i debiti.....come faceva l'Estonia o l'Irlanda che hanno accettato tagli di spesa pubblica e aumenti di tasse che hanno ridotto il reddito nazionale del -30% e -20% rispettivamente.
Ma un cantante Torfason Hördur con la chitarra e il microfono si è installato nella piazza del Parlamento di Reykjavik e ogni giorno ha invitato la gente a venire a discutere cosa succedeva e ribellarsi.
Non racconto tutta la storia che trovi ad es qui ma alla fine è nato un movimento popolare spontaneo, ci sono state elezioni anticipate, il governo in carica è stato annientato e il nuovo governo HA RIPUDIATO TUTTI I DEBITI E SVALUTATO DEL -50% LA VALUTA
Il governo laburista di Blair e Brown ha cercato di sequestrare gli asset irlandesi usando leggi anti-terrorismo perchè le banche inglesi erano i maggiori creditori della banca dei fratelli Tchenguiz.
Ma gli islandesi hanno detto vaff.. e non hanno pagato un euro. Ora se guardi l'economia islandese sta andando benissimo.......
Pur con tutte le fragilità e le incognite del caso.
UPDATE 1-Iceland economy expands 2.2 pct yr/yr in Q1L'Islanda è un caso particolare visto che sono 4 gatti e che hanno ancora la loro valuta.
* Q1 GDP expands 2.2 pct yr/yr vs 0.1 pct growth in Q4
* Q1 GDP grows 2.0 pct q/q after contraction in Q4
STOCKHOLM, June 8 (Reuters) -
Iceland's economy grew at its quickest annual pace in almost 3 years in the first quarter as the country recovers from the collapse of its banking sector.
Iceland's GDP grew at a 2.2 percent year-on-year clip in the first quarter, after expanding just 0.1 percent expansion in the preceding quarter, the statistics office said on Wednesday.
..... Annual growth was the strongest since a 7.3 percent expansion in the second quarter of 2008, just months before the country's top banks collapsed under a mountain of debt during the global credit crunch.
Iceland's crown currency has since stabilised and the cost of insuring against the country defaulting on its debt have shrunk.
But the domestic economy remains fragile due to high unemployment and rising inflation while capital controls continue to hinder new investments.
Iceland's government hopes to start easing controls this year, but that process has been slow going due to a dispute with Britain and the Netherlands over more than $5 billion in debts from the Icesave savings accounts offered by one of its failed banks......
Ma la tentazione che viene dall'Islanda è forte...anche per i paesi rinchiusi nella gabbia dell'Euro.
Infatti per alcuni Paesi l'Euro è stato un affare, calibrato proprio sulle loro esigenze (predominanti)...mentre per altri è stata la classica forzatura del vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro.
Ed alla prima Crisi degna di questo nome i limiti strutturali sono diventati evidenti.