La "Ripresina" Italiana continua a smosciarsi...
Già stiamo andando assai più lentamente dei nostri cugini europei
PMI manifatturiero di Novembre
Italia 52
Francia a 57,9
Germania a 58,1
media UE a 55,3
UK 58...
ed in più stiamo rallentando ulteriormente....
Ecco la principale ragione per la quale il Mercato dei temibili speculatori internazionali ci ha messo nel MIRINO....
La CARENZA (cronica) di CRESCITA da parte dell'Italia:
ai tempi delle vacche grasse era un vizietto veniale...
mentre adesso rischia di essere un vizietto ferale...
visto che abbiamo una colossale palla al piede da 1844 miliardi di euro di DEBITO (in "appesantimento" continuo)
e che il rapporto della "palla al piede" rispetto al PIL è stato rivisto al rialzo sia per il 2010 che per il 2011...
***Italia: Ue porta stime debito/Pil 2011 da 118,9 a 120,2%***
da Finanzaonline - 29/nov/2010 (2 giorni fa)
***Italia: Ue alza stime debito/Pil 2010 dal 118,2 a 118,9%***
Per questa semplice ragione al BlogEconomy Day Oscar Giannino ha "strigliato" Tremonti***Italia: Ue alza stime debito/Pil 2010 dal 118,2 a 118,9%***
da Finanzaonline - 29/nov/2010 (2 giorni fa)
dicendogli che tenere i conti pubblici "solo" sotto controllo o meglio fare in modo che non si gonfino troppo, pur essendo un risultato assai virtuoso in mezzo ad una casta politica di spreconi&mangioni, NON BASTA o meglio non basta più...
...anzi E' UN GRAVE ERRORE.
La Politica DEVE ANTICIPARE e NON INSEGUIRE: dunque è necessario
a- Tagliare il Debito/Spesa (che invece continuano a crescere)
b- Rilanciare la Crescita, in un modo o nell'altro (poi si possono anche non condivedere le "ricette" di Oscar....)
Vedi anche la fine del seguente Video nel quale Oscar Giannino al BlogEconomy Day suggerisce qualche altra "ricetta"
BlogEconomy Day 06 Paolo Barrai, Oscar Giannino
Mi rendo conto che l'Italia si sia GIA' giocata la maggior parte delle sue CARTUCCE dai tempi di Craxi in poi: del resto le Cicale durante i freddi e lunghi inverni rischiano di morire di fame, visto che si sono mangiate tutto il cibo nei bagordi estivi....
Dunque stiamo parlando di MISSIONI difficilissime, quasi "impossible"
ma è necessario almeno PROVARCI, anche a costo di fare scelte IMPOPOLARI
e NON pensare solo alla poltrona....
Infatti pare che Tremonti abbia confessato a Giannino che, dopo le ramazzate di qualche anno fa quando ancora affrontava i problemi di petto, si sia dato una calmata ed abbia deciso che in Italia non c'è altra alternativa che traccheggiare, rimanendo buoni e tranquilli senza pestare troppi piedi.
Capisco benissimo il povero Giulio, impelagato come noi tutti nella palude italiana delle corporazioni medioevali....ma ormai LA POSTA IN GIOCO è troppo alta, ed è necessario RISCHIARE (anche la poltrona).
Ed in effetti con questo Governo in precario equilibrio bunga-bunga, risulta assai difficile mettere in campo strategie "con le palle"....
Italia: Pmi manifatturiero di novembre a 52 punti, sotto attese
mercoledì, 1 dicembre 2010 - 8:50
Il Pmi manifatturiero italiano di novembre è sceso a 52 punti dai precedenti 53 punti.
Il dato è inferiore alle attese degli analisti che indicavano 53 punti.
Italia, Pmi manifattura novembre rallenta su contrazione ordini
mercoledì, 1 dicembre 2010 - 9:54
Rallenta più delle attese l'espansione del comparto manifatturiero italiano a novembre, indebolito per la prima contrazione da settembre 2009 dei nuovi ordini e per l'occupazione, che si contrae per il quarto mese di fila. .....
Il sottoindice dei nuovi ordini nel mese appena trascorso vede una contrazione, scendendo a 49,8 da 51,1. (N.d.R. il sotto-indice leading dei new orders dunque è passato in NEGATIVO...preannunciando un futuro prossimo poco incoraggiante)
"Secondo le imprese intervistate, la diminuzione è stata provocata dalla debole domanda e dai pochi ordini ricevuti dal settore pubblico"
Continua invece per il tredicesimo mese di fila la crescita della domanda estera, anche se a un ritmo più lento, come non si vedeva dallo scorso aprile.
L'aumento del costo delle materie prime va a impattare sui prezzi d'acquisto, con un'ulteriore accelerazione della voce 'input' a un massimo da cinque mesi, e su quelli di 'output', ai massimi da agosto 2008. ......
Purtroppo non ho avuto tempo di costruire un bell'articolo sulla situazione italiana come vi avevo anticipato
ma almeno v'incollo tutto il materiale che ho raccolto ultimamente
perchè il "vero" lavoro del Blogger economico-finanziario è soprattutto basato sulla RICERCA e sullo STUDIO costanti
che poi sfociano in un articolo, magari anche breve ma che dietro di sé ha tutto un lungo lavorìo.
Vedendo questo bel florilegio tutto insieme
vi renderete conto che qualcosa s'ha da fare....ben oltre il semplice galleggiamento,
sia anche una Patrimoniale (perdonatemi la Bestemmia...).
Altrimenti altro che galleggiamento! Prima o poi rischiamo di andare a fondo....
Italia, Pmi servizi ottobre frena, molto male occupazione (Reuters)
Prosegue senza particolare slancio nel mese di ottobre l espansione del terziario italiano, il cui ritmo di crescita risulta il più moderato da luglio scorso nel perfetto rispetto delle aspettative dei mercati.
L'indagine mensile sui direttori acquisti a cura di Adaci e Markit Economics mostra il mese scorso per il settore dei servizi un indice generale a 51,0, tre decimi al di sotto di settembre in armonia con la mediana delle attese raccolte da Reuters.
La decelerazione dell'indice generale procede di pari passo al leggero deterioramento della voce aspettative e a un'aggressiva politica di sconti, con evidenti ricadute sul capitolo occupazione.
Il sottoindice relativo al mercato del lavoro mostra così una caduta a 47,6, minimo da dicembre dell'anno scorso e ventiquattresimo mese di contrazione degli ultimi venticinque.
Valori sotto 50 indicano contrazione, sopra tale quota espansione.
Di "drastico" rallentamento dell'espansione del terziario con l'inizio del quarto trimestre parla l'economista Markit Andrew Self, curatore del rapporto sull'Italia, che prevede ripercussioni negative sul morale e sul potere d'acquisto dei consumatori.
"I dati di ottobre evidenziano una chiara debolezza nel settore sia per il timido aumento dei nuovi ordini, nonostante la continua applicazione di sconti, sia per un aumento dei tagli all'occupazione" spiega.......
Italia, produzione settembre -2,1%, delude attese (Reuters)
A settembre la produzione industriale italiana si rimangia il sorprendente rialzo di agosto e delude le attese registrando un calo su base mensile di 2,1%.
Il calo inatteso della produzione industriale mette un'ipoteca sul PilCommercio estero: Istat, a settembre deficit 3,19 mld (MF-Dow Jones)
Il calo inatteso della produzione industriale mette un'ipoteca sul Pil
L'output industriale è sceso a settembre del 2,1%, primo calo del 2010, dopo il +1,6% di agosto e contro le attese degli economisti di -0,3%. La [...]
L'Italia cresce solo dello 0,2% nel III trimestre nonostante le 3 giornate lavorative in più
da Finanzaonline
Bankitalia: debito record settembre, 1.844,8 miliardi
da MERCATO LIBERO NEWS
L'Italia cresce solo dello 0,2% nel III trimestre nonostante le 3 giornate lavorative in più
da Finanzaonline
Bankitalia: debito record settembre, 1.844,8 miliardi
da MERCATO LIBERO NEWS
ROMA (MF-DJ)--A settembre il disavanzo commerciale risulta pari a 3,2
Italia: -0,3% m/m fatturato industriale a settembre
Italia: -0,3% m/m fatturato industriale a settembre
Gli ordini industriali in Italia sono scesi a settembre dello 0,3% su base mensile. A livello tendenziale risultano invece in progresso del 10,8%.
Italia: -0,2% m/m vendite al dettaglio a settembre
Vendite al dettaglio in calo dello 0,2 per cento su base mensile in Italia a settembre. A livello tendenziale ...
Istat: ordini industria settembre -1,2% su mese, fatturato -0,3%
Tasso disoccupazione ottobre a 8,6%, massimo da gennaio 2004
Istat: ordini industria settembre -1,2% su mese, fatturato -0,3%
Tasso disoccupazione ottobre a 8,6%, massimo da gennaio 2004
da Yahoo! Finanza: Ultime notizie - 30/nov/2010 (19 ore fa)
Confcommercio: in calo l'indicatore dei consumi
Confcommercio: in calo l'indicatore dei consumi
L’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala a ottobre 2010 una diminuzione dell’1,8% in termini tendenziali.