Videmus nunc per speculum in enigmate. Un diario di navigazione nei mari (perigliosi) dell'informazione economico-finanziaria. Oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre la dissimulazione e la censura, oltre i BLUFF(s) e le tifoserie. E' un Blog ("passionalmente") razionale&pragmatico di "filosofia macro-socio-economica" (il trading c'entra solo "incidentalmente"...o forse no...)
venerdì 1 ottobre 2010
Visto che leggerete tante stronzate in giro dopo che l'ISTAT....
Visto che leggerete tante stronzate in giro dopo che l'ISTAT....
Italia: disoccupazione di agosto scende all´8,2%, livello più basso da settembre 2009
Qualcosa si muove. Il tasso di disoccupazione in Italia, calcolato dall´Istat, ha mostrato un miglioramento nel mese di agosto, scendendo all´8,2% dall´8,4% di luglio.
Il dato ha superato anche le attese degli analisti che scommettevano su una crescita all´8,5%. ....
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Resta preoccupante il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), che ad agosto è comunque diminuito al 25,9% dal precedente 26,7%. ........
...Vi fornisco la CORRETTA INTERPRETAZIONE che potrebbe servirivi da ottimo scudo contro le stronzate....
Come sempre sul tasso disoccupazione/inattività della nostra ridente penisola vi rimando all'insostituibile Phastidio
La ricetta italiana: più inattivi, meno disoccupati
........In soldoni, aumenta il numero di inattivi, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro e l’occupazione resta complessivamente stabile....
..... Nessuna sorpresa che il tasso di disoccupazione sia in calo.
A margine, sarebbe interessante capire quanta parte dell’aumento degli inattivi è frutto di spostamento verso l’economia sommersa...... .......
Per cominciare a rallegrarsi, occorre che il numero di occupati aumenti più del totale della forza lavoro.
Che poi, per dirla con i tecnici Istat, il mercato del lavoro abbia smesso di deteriorarsi ci può anche stare, ma la ripresa ha ben altra faccia.
Naturalmente, anche a questo giro dobbiamo sorbirci la dozzinale propaganda di Maurizio Sacconi, che arriva a dichiarare che “scende significativamente il tasso di disoccupazione senza che peggiori il tasso di inattività“.
Il che ci fa pensare che Sacconi abbia dati diversi da quelli pubblicati oppure viva su una sua deliziosa nuvoletta, antropologicamente positiva.
Eppure non è difficile, ministro, ci pensi: occupazione invariata, persone in cerca di occupazione meno 2,4 per cento mensile.
Quindi, lo stock di forza lavoro (occupati più in cerca di occupazione), cala dello 0,2 per cento mensile.
Casualmente, anche la disoccupazione cala in egual misura.
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