Videmus nunc per speculum in enigmate. Un diario di navigazione nei mari (perigliosi) dell'informazione economico-finanziaria. Oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre la dissimulazione e la censura, oltre i BLUFF(s) e le tifoserie. E' un Blog ("passionalmente") razionale&pragmatico di "filosofia macro-socio-economica" (il trading c'entra solo "incidentalmente"...o forse no...)
giovedì 8 aprile 2010
E Forza Grecia, per fare e per crescere... E Forza Grecia, è tempo di credere...
Il CDS (credit defaul swap) della Grecia, ovvero la scommessa-assicurazione sul suo Default, è schizzato a 421 punti, sorpassando addirittura il livello di Rischio della "crakkata" Islanda...
Sì sì va bene...lo so...non vale....il CDS della Grecia è peggiorato parecchio mentre nello stesso tempo quello dell'Islanda è assai migliorato (2 mesi fa stava ad oltre 600)....
Però Atene dovrebbe (almeno in teoria) essere protetta dall'ombrellone dell'Euro e non dall'ombrellino di una corona islandese qualunque....
(sui CDS vedi Nota a fondo articolo)
...L'Euro infatti....è al quinto giorno di calo nei confronti del Dollaro ed ha infranto anche la soglia dell'1,33 (1,329).
Intanto continua ad inabissarsi il titolo di stato decennale della Grecia: il rendimento è salito al 7,509%, mentre un bund decennale tedesco può permettersi di offrire un microscopico 3%.
E pensare che entrambi i titoli di stato appartengono alla stessa fantomatica Famiglia dell'Euro...
Tanto che il Premier greco Papandreou recentemente aveva fatto notare con invidiabile disinvoltura:
....con le misure intraprese finora la Grecia, ha dimostrato volontà di risolvere i problemi e impegno a mantenere la stabilità della moneta unica.
" Ci dovrebbe essere consentito di prendere a prestito a tassi normali", (NdR ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah).....
Lo spread con il Bund (ovvero il premio chiesto per accettare i bond di Atene rispetto agli omologhi tedeschi) ha raggiunto IL MASSIMO STORICO IN AREA EURO: i 442 punti base. Soffrono anche i paesi finanziariamente più deboli dell'area euro: il rendimento del titolo di stato del Portogallo sale di 9 punti base a 4,34%, il CDS sul default dell'Italia in questi giorni si è allargato in modo sensibile.
Ogni tanto IL MERCATO ANESTETIZZATO si sveglia dal sonno bullish e si ricorda che esiste una regoletta sacra che si chiama "rapporto rischio/rendimento": maggiori sono i rischi di un asset, maggiori devono essere i rendimenti pagati per riuscire a piazzarlo.
Ecco perchè la Grecia è costretta a smollare il 7,5% d'interessi per piazzare i suoi rischiosi e vacillanti titoli di stato.
Peccato che negli ultimi 12 mesi di orgia rialzista e di anestetizzazione del rischio (grazie ai tassi a zero ed all'enorme liquidità gratis gentilmente offerta dai contribuenti...) un sacco di assets SPAZZATURA muy muy rischiosi sono stati piazzati, offrendo in cambio tassi assolutamente inadeguati.
E molti investitori "non professionali" dell'ultima ora hanno pensato pure di essere dei furboni ad accaparrarseli, solo perchè hanno scampato il pericolo senza nemmeno rendersene conto....
Argentina NON DOCET....
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Contromano in Autostrada
Ma voi li avreste comprati 'sti bond decennali greci?
Ecco la Top-Ten aggiornata dei CDS Stati Sovrani a maggiore rischio Default
(clicca sull'immagine per ingrandirla)
Come avevo anticipato, il piano di "salvataggio" (tra virgolette) della Grecia NON MI CONVINCEVA PER NULLA...e non ha convinto nemmeno il Mercato...
...Sulla zona Euro continua a pesare l’elevata incertezza che circonda il “salvataggio” della Grecia da parte di Unione europea e Fondo Monetario Internazionale.
Il piano, annunciato il 25 marzo, prevede aiuti del Fondo e prestiti bilaterali volontari da parte di singoli stati, a condizioni di mercato ma solo nell’ipotesi che alla Grecia sia precluso l’accesso ai mercati, ed appare solo un espediente politico per prendere tempo.
La Grecia continua a finanziarsi sui mercati a condizioni proibitive, anche in relazione alla crescita negativa del proprio Pil...
Per giunta ieri sono usciti i dati sul PIL ellenico: naturalmente sono peggiori delle attese, in barba alle solite virtuose promesse.
Il rapporto deficit/PIL è addirittura peggiorato ed oggi è al 12.9%.
A parte la difficoltà oggettiva di applicare i tagli draconiani promessi, come scrivevo tempo fa "senza crescita" l'è dura migliorare i conti pubblici...
...Se non c’è crescita, prima o poi i debitori saltano.....
.....Il punto è esattamente quello, e non servono Ph.D. in economia per comprenderlo.
Se un debitore non guadagna abbastanza per rimborsare gli ingenti debiti contratti, il default non è questione di se, ma di quando...........
E quella "vecchia Baldracca" di Moody's ci aveva visto lungo già una settimana fa, aprendo le danze....
Altra tegola sulla Grecia, Moody's declassa cinque banche
L'agenzia ha declassato cinque banche greche sulla base di un progressivo indebolimento del quadro macroeconomico del Paese, che si prevede abbia un impatto negativo sulla qualità degli asset degli istituti, e dell'umore negativo dei mercati nei confronti di Atene.
Questo limiterà ulteriormente l'accesso degli istituti di mercati dei bond e dei prestiti interbancari.
La Grecia ha in programma l'emissione di un global bond in dollari a fine aprile o all'inizio di maggio, ha la necessità di raccogliere 11,5 mld entro fine maggio....
La situazione in soli 8 giorni è peggiorata di brutto: si riaffaccia lo spettro delle CODE agli sportelli delle Banche Greche...come non si vedevano dai tempi della mitica banca inglese Northern Rock che è stata l'apripista del collasso bancario di fine 2008-inizio 2009.
......Grecia – corsa agli sportelli?
Il Financial Times di oggi riporta che le quattro maggiori banche greche avrebbero chiesto al governo di accedere a linee di liquidità d’emergenza a causa dell’emorragia di depositi che stanno sperimentando.
Ieri sul mercato sono stati scaricati, da parte delle stesse banche, quantitativi ingenti di titoli a brevissimo termine, a partire dal bond in scadenza questo 20 aprile.
La situazione si sta letteralmente avvitando su se stessa, con i livelli di spread su bund ed il CDS verso i massimi storici.
Nel frattempo, il governo greco continua a cercare di rinegoziare i termini dell’accordo con l’Eurogruppo per cercare un miglioramento delle condizioni e ad accusare gli “speculatori internazionali”....
....le vicende elleniche tengono ben presente all’attenzione generale i rischi ed i costi associati ai “salvataggi” operati dai governi nazionali, trasferendo debito dal settore privato a quello pubblico.....
Naturalmente sono in netto calo i titoli del settore bancario alla Borsa di Atene.
Alle 10,45 italiane l'indice del settore bancario greco è in calo di oltre il 5%.
"Le banche stranno trascinando in giù il mercato, la loro reddititività dovrebbe soffrire ulteriormente a causa dell'allargamento degli spread, che riflette i timori del mercato su un'economia che entra in profonda recessione e sul governo che non sarà in grado di sostenere la crescita e realizzare il piano di risanamento fiscale" commenta Takis Zamanis si Beta Securities.
Da metà ottobre i titoli bancari greci hanno perso circa il 50% in Borsa, mandando in fumo circa 24 miliardi di capitalizzazione.
Una volta tanto IL MERCATO E' STATO EFFICIENTE, come raramente accade da 12 mesi a questa parte...
Ed in quel colabrodo pieno di PIIGS che è ormai diventato l'AREA EURO post-Grande-Crisi tutti sanno perfettamente quali potrebbero essere i prossimi punti critici, dopo la Grecia off course.
Eccone due esempi freschi freschi...
Spagna, produzione industriale in calo 1,9% a febbraio
08/04/2010
La produzione industriale spagnola è scesa dell'1,9% in termini corretti per il calendario in febbraio segnando il ventiduesimo mese consecutivo di contrazione.
La caduta è superiore a quella anticipata dagli analisti, che avevano stimato una flessione dell'1,2% dopo il calo del 2,9% registrato in gennaio (dato rivisto da -2,5%).
Bruxelles in soccorso di Anglo Irish bank e Irish Nationwide Building
31 marzo 2010
Disco verde dalla Commissione Ue alle misure di ricapitalizzazione d'urgenza per massimi 10,44 miliardi di euro e 2,7 miliardi di euro in favore rispettivamente dell'Anglo Irish bank e dell'Irish Nationwide Building Societay (Inbs).
Le misure eccezionali sono state disposte per ragioni di "stabilità finanziaria". Ha spiegato l'esecutivo europeo a Bruxelles.
Le misure sono state approvate per un periodo di sei mesi. Allo stesso tempo la Commissione ha deciso di aprire un'inchiesta approfondita sul totale di aiuti percepiti fino ad oggi dalla Anglo Irish Bank e sul suo piano di ristrutturazione.
Non che gli USA siano messi molto meglio della UE a livello di debito, deficit etc etc etc
Diciamo solo che gli Stati Uniti riescono a mostrare di essere molto più Uniti...e che nello stesso tempo hanno qualche "mezzuccio di pressione" in più per IMPORSI sui mercati internazionali del credito.
NOTA: visto che i CDS sono un termometro che va preso con le pinze, vi rimando alle "istruzioni d'uso" descritte in due miei articoli
Foto dall'Europa Occidentale (dei Credit Default Swap)
Le scommesse dei CDS