venerdì 5 febbraio 2010

Un PESSIMO rapporto occupazionale U.S.


Aggiornamenti a fondo articolo:
vedi Precisazione

vedi "Illusione del Tasso di Disoccupazione"

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Sono solo di passaggio.
Per cui sarò velocissimo: mi riprometto di verificare in seguito le mie affermazioni...anche se il "mio fiuto" difficilmente sbaglia.
Il Rapporto Occupazionale USA del BLS per me è UN PESSIMO RAPPORTO.

Tutti faranno quaquaqua cavalcando il Paradosso della discesa del tasso di disoccupazione dal 10% al 9.7%...anche se si perdono in Gennaio altri 20mila posti di lavoro (contro un'attesa per un gain da +15mila).
Invece il paradosso è spiegabilissimo ma NON E' UN BUON SEGNO!
Infatti se il tasso scende anche se l'emorragia continua, vuol dire che la forza lavoro sulla quale si calcola la percentuale si è ridotta parecchio, sia per la continua fuga degli scoraggiati sia per l'uscita dalle statistiche dei "lungo-degenti"...
Among the marginally attached, there were 1.1 million discouraged workers in January, up from 734,000 a year earlier.
The average duration of unemployment rose to 30.2 weeks from 29.1 and points to the problem of long term unemployment.

The number of long-term unemployed (those jobless for 27 weeks and over)
continued to trend up in January, reaching 6.3 million.

Insomma tutto il contrario di quello che dovrebbe succedere in una VERA Ripresa
- nella quale all'inizio la forza lavoro aumenta perchè la gente riprende fiducia e si rimette a cercare
- non si continuano a PERDERE posti di lavoro mentre il tasso scende...
- ma poco per volta si rincominciano a GUADAGNARE posti di lavoro
- e quindi paradossalmente il tasso disoccupaz. sale per un pochetto perchè il livello di assunzioni delle aziende per un po' non compensa ancora l'aumento della forza lavoro.
(questo è lo schema classico, già più volte riscontrato nel passato)

In questa Ripresa jobless, jobloss, tecnica, statistica che va a braccetto con una Depressione Umana...per adesso STA SUCCEDENDO TUTTO IL CONTRARIO.
Stiamo assistendo al "paradosso" sbagliato...che non mi piace per nulla (sudamericanizzazione, non sostenibilità della ripresa etc)
vedi nel mio blog Sudamericanizzazione: il dubbio si diffonde...", Turnover dei consumatori e Autopsia dell'Occupazione Americana
Spero pertanto che quanto prima avvenga un'evoluzione verso "il paradosso buono e giusto"...

Se poi aggiungiamo che le ore lavorative settimanali medie sono salite quasi di nulla, per cui se non inizi a spremere di più i lavoratori esistenti, figurati se inizi a riassumere...
Se poi aggiungiamo che la perdita di posti lavoro in dicembre è stata rivista con un quasi-raddoppio: ..the change for December was revised from -85,000 to -150,000...
Se poi aggiungiamo che i nuovi disoccupati creati dalla Grande Crisi sono schizzati da 7,2 milioni ad 8,4 milioni grazie alla preannunciata revisione del "magic-model" birth-death: se ho capito bene (sono di fretta) parliamo di +1,2 milioni di disoccupati in più contro una stima che ne prevedeva "solo" +824mila...
Se poi aggiungiamo il report di qualche giorno fa nel quale risulta un secco aumento degli annunci di prossimi licenziamenti (altro che riassumere!)...
On the Challenger job-cut report from MarketWatch: Planned layoffs rise for first time since July: Challenger Gray Planned layoff announcements at major U.S. corporations increased 59% in January, reaching 71,482 from a nine-year low of 45,094 seen in December, according to the latest job-cut tally by Challenger Gray & Christmas.

Insomma cosa altro devo aggiungere per giustificarvi la mia qualifica di PESSIMO RAPPORTO OCCUPAZIONALE?

Con un rapporto così deprimente il dollaro potrebbe anche indebolirsi sull'euro, permettendo un (breve) revival del "giochino" che tanto ha pompato le borse negli ultimi mesi.
Ma l'Area Euro ha problemi molto più IMPELLENTI in area P.I.I.G.S. (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna) che potrebbero ampiamente controbilanciare l'indebolimento del dollaro (fino a quando non verrà tirata fuori dal cilindro una bella soluzione).
Insomma...ormai è una gara a chi lamenta acciacchi peggiori e dunque una valuta più debilitata...
E la situazione al momento è VERAMENTE IN BILICO.

Aggiornamento di Sabato 6 febbraio
Precisazione
Questa volta la diminuzione del tasso di disoccupazione è dovuta principalmente al fatto che il rapporto BLS è composto da due differenti rilevamenti (CPE e CES) che questa volta sono in contraddizione tra loro.
E' spiegato bene qui
Jobs Are Up! I Mean Down! Whatever …
In ogni caso, il discorso della diminuzione della forza lavoro impostato nel mio articolo rimane valido ed applicabile, anche se in modo meno rilevante per quest'ultimo rapporto BLS.

Aggiornamento di Domenica 7 febbraio
Ciascuno fornisce la sua interpretazione del paradosso manifestatosi nel rapporto BLS di venerdì ovvero tasso di disoccupazione che scende sensibilimente al 9.7% mentre si perdono altri 20mila posti di lavoro.
Eccone un'altra: the unemployment rate downtick .....is an statistical aberration due entirely to seasonal adjustments in the household survey in the number of people employed and unemployed.
Il rapporto BLS su base mensile non è mai stato molto affidabile ed è soggetto a revisioni molto rilevanti (spesso anche su base annuale ci sono problemi di affidabilità!).
Il rapporto di Gennaio tipicamente è ancora meno afidabile: ha troppi "rumori di fondo" per suonare chiaro (aggiustamenti stagionali, revisioni annuali etc).
Questi rapporti servono più che altro a leggere le tendenze generali che io considero ancora PESSIME.

Si potrebbe utilizzare anche un'altra INTERPRETAZIONE: esiste una teoria che si chiama "Illusione del Tasso di Disoccupazione".
Si sostiene che con un maggiore tasso (sopra alle due cifre percentuali) i consumi, la fiducia, gli investimenti soffrono e languono mentre con un minore tasso tutti questi fattori iniziano a migliorare ( e mi sembra anche logico).
Pertanto politicamente si potrebbe essere invogliati a "ritoccare" in meglio il tasso di disocupazione per creare un maggiore clima di fiducia: quale migliore occasione per farlo di fronte a delle succose e fumose aberrazioni statistiche?

In ogni caso dal punto di vista occupazionale (ma non solo) in USA siamo di fronte alla peggiore CRISI dalla 2° Guerra Mondiale (e dal 1929 aggiugerei io).












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