Videmus nunc per speculum in enigmate. Un diario di navigazione nei mari (perigliosi) dell'informazione economico-finanziaria. Oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre la dissimulazione e la censura, oltre i BLUFF(s) e le tifoserie. E' un Blog ("passionalmente") razionale&pragmatico di "filosofia macro-socio-economica" (il trading c'entra solo "incidentalmente"...o forse no...)
mercoledì 17 febbraio 2010
Grecia: operazione Rimozione & Salvataggio (con discrezione)
vedi aggiornamento a fondo articolo
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Devo ammettere che attualmente mi ritrovo un po' disorientato in mezzo al labirinto greco.
Ho seguito con attenzione la vicenda fin dall'inizio, ho anticipato e previsto i futuri sviluppi con lucidità ma in questi ultimi giorni ho perso il filo di Arianna della vicenda...
Ero rimasto qualche giorno fa al rimbalzo delle borse in orgasmica ed ottimistica attesa dell'incontro dei leader UE che avrebbero dovuto annunciare ufficialmente il "bailout" (salvataggio) promesso da Germania & Francia.
Invece se ne sono usciti con una barzelletta "massimalista": "la Grecia deve cavarsela da sola (come predicano da 3 mesi a questa parte) ma se sarà il caso le daremo una mano".
Al leader ellenico Papandreou sono girati un po' i maroni: tutto qui?? Dopo che nei giorni precedenti Germania e Francia avevano quasi garantito il bailout?...........
Sull'onda della delusione, Papandreou ha avuto la faccia tosta di criticare la UE dichiarando:
...All'indomani del vertice Ue che si è limitato a sostenere politicamente Atene senza entrare nel dettaglio degli aiuti, il premier George Papandreou si è lamentato di una mancanza di coordinamento tra le istituzioni europee. "C'è stata - dice - una mancanza di coordinamento tra le varie istituzioni dell'Unione europea: la commissione, gli stati membri, la Bce. E ci sono anche state opinioni divergenti all'interno di questi istituzioni".
In ogni caso, lasciando un attimo da parte la mitologica faccia di bronzo, Papandreou ha centrato in pieno il problema che paralizza la UE ovvero mancanza di coordinamento e presenza di forti interessi divergenti.
Il mercato è rimasto un tantino deluso dall'indeterminatezza di tale surreale proposizione...ma ha deciso di non scomporsi più di tanto in attesa dell'incontro dei ministri finanziari UE che "sicuramente" avrebbero fornito i particolari del piano di salvataggio...
Invece anche i ministri hanno ribadito che la Grecia deve cavarsela da sola ed hanno rincarato la dose: taglio il deficit entro il 2012, imponendo misure ancora più severe di quelle prospettate dal piano greco. Marcatura stretta da parte della UE con primo controllo a maggio. Non si è fatto cenno o quasi al bailout...
La Grecia ha risposto trai denti che il piano va bene così com'è e che dunque la UE non deve scassare i cabasisi più di tanto...anche perchè hanno già abbastanza casini, con mezza Grecia in piazza a bruciare bandiere UE e ad incendiare cassonetti.
Sono scesi in piazza addirittura gli impiegati del ministero delle finanze che reputano improponibile il piano lacrime&sangue proposto dal Governo (tra di essi anche i funzionari del criticato ufficio di statistica che avrebbe taroccato i conti...).
Nel frattempo Papandreou ha pensato bene di giocare di sponda andando a trovare Putin...
Messaggio per la UE: se non ci pensanate Voi a darci una mano...la Grecia può vendersi al miglior offerente.
Ma anche Putin ha ribadito che di bailout in salsa ellenica non se ne parla, che se la caveranno da soli e che in fondo non sono messi peggio degli USA. A ruota è partito con un pistolettone dicendo che tutti i mali di questa Grande Crisi provengono da oltre-Atalantico: anche se c'è un fondo di verità in quello che dice...la faccia di bronzo di Putin nel strumentalizzare le situazioni contigenti fa impallidire quella di Papandreou.
Nel frattempo sondaggi from Germany mostrano come il popolo tedesco non tollererebbe un bailout della Grecia nemmeno dipinto, ed anche l'iter parlamentare di tale opzione si presenta irto di pericoli.
Insomma io non ci ho capito una mazza: come dicevo ho perso il filo...
Ma ufficialmente il bailout c'è stato oppure no? A me sembra di NO.
La situazione è più chiara e tranquilla di 15 gg fa? A me sembra di NO, anzi è più confusa e contraddittoria.
INVECE...
Nel frattempo l'euro ha recuperato di botto da 1,35 a 1,375 contro il dollaro (e non solo), le borse di tutto il mondo sono esplose al rialzo, l'asset inflation ha avuto un ritorno di fiamma spettacolare con oro, petrolio, materie prima, azionario, lupini & cozze che hanno ricominciato a salire tutti insieme appasionatamente.
Come se nulla fosse, come se il caso Grecia non esistesse più: digerito in 15 gg circa, con qualche affaticamento di stomaco e con qualche ruttino in più rispetto ai 3 gg per digerire Dubai.
Io naturalmente non appartengo al partito dei prozac-ottimisti che consideravano e che considerano la Grecia una semplice bufala, una scusa per correggere e consolidare il rialzo dei mercati.
Il caso Grecia è serio e reale, ma soprattutto è la punta dell'Iceberg dei subprime-debiti-pubblici...
Non parliamo poi della mina vagante spagnola che non mostra alcun segno di miglioramento anche se tutti da 48 ore a questa parte fanno finta di nulla.
.....Riflettori puntati sulla Spagna. L'Istituto Nazionale della Spagna (INE) ha comunicato che il Pil nel quarto trimestre nel paese iberico è scivolato del 3,1% su base annua in linea con quello che era il dato preliminare. In calo dello 0,1% su trimestre in linea con la stima preliminare.
Ricordiamo che ieri la Spagna ha emesso bond per un ammontare totale di 6,5 mld euro, mentre l'Irlanda ha emesso 1,5 mld euro di titoli. I due Paesi stanno facendo un massiccio ricorso alle emissioni governative.
Con il collocamento l'Irlanda ha emesso circa il 40% dell'ammontare prefissatosi nel 2010, mentre la Spagna, più indietro rispetto a Dublino, starebbe pensando al collocamento di un nuovo bond a 15 anni...
Ma l'operazione RIMOZIONE è partita alla grande...come se tutto fosse stato risolto, come se ci fosse stato effettivamente il bailout, prima promesso e poi negato.
A questo punto mi si accende la lampadina o meglio mi si era già accesa tempo fa quando anticipai questa ipotesi: il bailout è stato effettivamente messo in pista ma SOTTOTRACCIA perchè quello ufficiale avrebbe provocato troppi mal di pancia.
In mezzo alla farsa di questi giorni è stato fatto passare il messaggio che le prossime aste dei PIIGS andranno casualmente lisce come l'olio...magari pagando un po' d'interessi in più, ma di aste deserte manco a parlarne.
Vedi il recente esempio del Portogallo:
Il Portogallo fa il pieno col nuovo bond benckmark
Il Portogallo al termine di una settimana difficile per i PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, i “periferici” di Eurolandia) è riuscito a emettere il nuovo benchmark 2010, con un volume lievitato dagli originali 3 miliardi di euro ad un controvalore complessivo di 13 miliardi grazie alla forte domanda da parte di fondi pensione (24% degli acquirenti totali), delle banche centrali e istituzioni pubbliche (11%) e delle banche commerciali (26%).
La parte preponderante della domanda è stata dall’estero, con gli investitori locali che si sono aggiudicati a stento il 17% dell’emissione.
Il mercato, notano stamane gli analisti di AbaxBank (gruppo Credem) ha mostrato di apprezzare la nuova emissione nonostante il Portogallo figuri nella “lista nera” ufficiosa, insieme a Grecia e Spagna (i “tre moschettieri”), dei paesi che hanno un notevole deficit fiscale e che potrebbero ricevere aiuti dagli altri membri dell’Unione Europea anche se ancora non si capisce come e quando.....
Brindiamo dunque alla nascita conclamata della MANINA UE che cercherà di tenere in piedi la baracca dell'euro sostenendo il DEBITO con altro DEBITO.
Dalle colossali iniezioni di liquidità della BCE del 2009, si passa ad un metodo maggiormente "discrezionale: la MANINA della FED docet...
IL PUNTO FOCALE E' SEMPRE LO STESSO: in questa Grande Crisi si usano Protesi, Manine, Sostegni, Garanzie in stile mafioso etc etc semplicemente per RISTABILIRE LA CONFIDENCE DEL MERCATO.
E chissenefrega se per es. Citigroup, o la Grecia o mio nonno sono tecnicamente falliti: tanto sussiste la consapevolezza che TUTTI vengono tenuti in piedi (in modo manifesto: vedi TARP, od in modo non-manifesto: vedi Manine).
Ecco che dunque domina sovrano il moral hazard: gli Investitori possono permettersi di fare acquisti sboroni ignorando (consapevolmente od inconsapevolemente) il RISCHIO (temporaneamente anestetizzato) ed ignorando la QUALITA' SPAZZATURA di molti assets.
Alla faccia del flight to quality...è diventato MOLTO PIU' REDDITIZIO investire sui CESSI e sugli ZOMBIE (tenuti in piedi socializzando le perdite) che sui pochi esempi di virtù e continenza...
Molti fanno questo giochino PROFESSIONALMENTE e consapevolmente sapendo di avere le spalle coperte e valutando i rischi che stanno correndo.
Ma allo stesso tempo ci sono moltissimi IGNAVI (i forum di finanza ne sono pieni) che si vantano di aver fatto succose perfomances investendo in dei CESSi di asset rischiosissimi, senza nemmeno rendersi conto del rischio corso o del fatto che avrebbero dovuto guadagnare almeno il doppio considerando il baratro sul quale stanno sospesi i suddetti "investimenti-spazzatura". Beata INCOSAPEVOLEZZA....
Nello stesso tempo I PROBLEMI STRUTTURALI POSSO TRANQUILLAMENTE ESSERE RIMANDATI E NON RISOLTI (per ora).
Ma lo ribadisco: questa volta non sarà facile mettere la polvere sotto al tappeto come è stato fatto per le banche nel 2009...non sarà facile.
E prima o poi i nodi vengono sempre al pettine.
aggiornamento delle 14.12
Ecco un altro lampante sempio di RIMOZIONE: adesso va tutto bene e le borse salgono a stecca.
Anestesia Totale: ormai potresti anche annunciare che la "Madonna" ha dichiarato fallimento...ed i mercati salirebbero comunque.
E' uno dei miracoli del Moral Hazard e della assets inflation...
Spagna: Resta In Recessione, Governo Fa Appello a Unita'
mercoledì, 17 febbraio 2010
La Spagna resta in recessione e il governo lancia un appello all'opposizione affinche' appoggi le misure di austerity. Il Pil nel quarto trimestre arretra dello 0,1% su base annuale, la settima contrazione trimestrale consecutiva.
Il premier Zapatero chiede all'opposizione di appoggiare le misure varate dal governo per contenere il deficit. Ma dall'opposizione gli rispondono con una richiesta di dimissioni.
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