Come preannuncio da secoli nel mio Blog attraverso la telenovelas "Boom Boom Debito Pubblico", le note dolenti ormai arrivano e continueranno ad arrivare dai DEBITI PUBBLICI...la Bolla Finale...
E sulla Grecia avevo già suonato l'allarme secoli fa, in mezzo al silenzio ovattato "dell'informazione"...
Grecia, Fitch taglia rating a 'BBB+', outlook negativo
8 dicembre 2009
Fitch ha abbassato il rating della Grecia a 'BBB+' da 'A-', con outlook negativo. Lo ha comunicato l'agenzia di rating, precisando che il taglio riflette le preoccupazioni sulle prospettive delle finanze pubbliche nel medio termine.E' la prima volta in dieci anni che una delle tre maggiori agenzie di rating riduce il merito di credito della Grecia al di sotto del livello A.
"Il taglio riflette i timori sull'outlook a medio termine per le finanze pubbliche, data la scarsa credibilità delle istituzioni fiscali e il quadro politico in Grecia, acuiti dall'incertezza sulle prospettive per una ripresa economica equilibrata e sostenuta" ha detto Fitch.
Il cerchio si stringe intorno alla Grecia
Nella giornata di ieri l’agenzia di rating Standard&Poor’s ha post in creditwatch negative, cioè sotto osservazione con implicazioni sfavorevoli, la qualità del debito sovrano della Grecia. Il periodo di osservazione è stato ridotto dagli abituali 90 a 60 giorni al termine dei quali, in assenza di misure “sufficientemente aggressive” da parte del governo di Atene per assicurare la flessione dell’onere del debito pubblico, il rating potrebbe subire un downgrade di un livello, al livello di BBB+.......
Oggi, le banche greche sottoscrivono in massa i titoli del Tesoro di Atene, e li finanziano presso la Bce, usandoli come garanzia.
Se questa possibilità venisse interrotta dalla perdita dello status di stanziabilità dei titoli di stato greci, come riuscirà il paese a finanziare il proprio imponente deficit e debito? Questo è il punto, in un paese scosso da profondo malessere sociale, e che appare assai poco disposto a bere l’amara medicina che gli irlandesi hanno accettato, e che potrebbe comunque non bastare: tagli alle retribuzioni nominali del settore pubblico, aumento di tassazione, riforma delle pensioni.
...... crediamo che la possibilità di un intervento del Fondo Monetario Internazionale non sia così remota. In quel caso apparirebbe definitivamente chiaro che l’euro, da solo, è condizione necessaria ma non sufficiente per restare nel club dei paesi dalla finanza pubblica virtuosa.
L’illusione è finita, da questo momento occorre rimboccarsi le maniche e lavorare per il risanamento fiscale e la crescita.......
L'Italia per ora l'ha scampata ma se si continua con questa politica dell'inazione e del minimo galleggiamento, con la filosofia dell'ASPETTA & SPERA...mentre il debito pubblico continua a crescere ininterrottamente...il BBB si avvicina anche per noi (e non dimentichiamoci dell'Irlanda).
Italia: S&P conferma il rating con outlook stabile
L'agenzia internazionale Standard & Poor's ha mantenuto invariato il rating A+ di lungo termine e quello A-1+ di breve sul merito di credito della Repubblica italiana. Resta stabile anche l'outlook sul rating. La decisione è stata presa in considerazione di una prevista stabilizzazione dello stock di debito entro il 2011.
L'agenzia di rating riscontra che il rating sovrano di Tripla A assegnato a Stati Uniti e Gran Bretagna appare relativamente più fragile, alla luce del peggioramento delle rispettive condizioni di finanza pubblica. Entrambi i Paesi hanno un rating di Tripla A ''resilient'' in opposizione a quello ''resistente'' di Germania, Francia e Canada. Il vigore della ripresa, assieme all'andamento dei tassi di interesse, ora ai minimi, influenzeranno la capacità dei Paesi a gestire i significativi aggravi di debito derivanti dalla crisi economica
6 mesi non basteranno a Dubai World, rischio nuove ristrutturazioni
La holding dell'emirato sta negoziando con le banche creditrici per una nuova scadenza per il debito di 3,5 mld di dollari che giungerà a maturazione il prossimo 14 dicembre.
Sei mesi sarebbero comunque troppo pochi per ristrutturare la conglomerata di Stato, a detta del capo delle finanze dell'emirato.
Nel frattempo altre holding controllate da Dubai potrebbero unirsi alla richiesta avanzata da Dubai World di ristrutturare il debito facendo così lievitare il conto della crisi di liquidità che sta mettendo in crisi il Paese arabo....
e per l'ennesima volta
Borsa: Chiusure Negative Per i Mercati Arabi Del Golfo
Dubai, 8 dic - Chiusure negative oggi per le borse dei paesi arabi del Golfo. L'ultima a terminare le contrattazioni e' stata la borsa di Riad che ha segnato un -2,43%.
La performance peggiore spetta pero' ancora alla borsa di Dubai, che segna un -6,12% raggiungendo quota 1638 punti......
Crisi: Tokyo, exit strategy lontana Ansa (08/12/2009 15:10)
Ericsson, in arrivo sforbiciata alla forza lavoro Finanza.com (08/12/2009 15:10)
Ericsson, in arrivo sforbiciata alla forza lavoro Finanza.com (08/12/2009 15:10)
...il ricorso alla Cassa integrazione, rileva il Rapporto, nei primi dieci mesi del 2009 ''si e' accresciuto in misura eccezionale, soprattutto nel Nord Ovest superando ampiamente il precedente picco del 1992-93....
Ed ancora good news...
8 dicembre - In tarda mattinata però è stato diffuso il dato sulla produzione industriale in Germania che ha segnato una flessione dell'1,8% ad ottobre, deludendo ampiamente le attese degli analisti che puntavano ad un rialzo dell'1%.
7 dicembre - Germania: -2,1% m/m ordini manifatturieri ottobre, sotto attese
Gli ordini del settore manifatturiero tedesco a ottobre registrano un calo mensile pari al 2,1%.
Su base annua la contrazione si attesta all'8,5%.
Il dato è peggiore delle stime degli analisti che si attendevano un rialzo mensile pari allo 0,5% mentre su base annua ci si attendeva un calo pari al 6,4%.
8 dicembre - La produzione industriale a ottobre in Gran Bretagna e' risultata invariata, con un ribasso dell'8,4% su anno. Lo rende noto l'Ufficio di statistica nazionale inglese. Il dato risulta inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un rialzo congiunturale dello 0,4%. Invariata anche la produzione manifatturiera, in calo del 7,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno
Ma la Recessione in UE è ormai alle spalle...
8 dicembre - Barroso ritiene che la recessione nell'Ue sia 'alle spalle', ma c'e' 'il grande pericolo' rappresentato dalla disoccupazione.Il 2010 vedra' una crescita 'positiva' nell'Ue e i termini dei Paesi membri per rientrare nei parametri del patto di stabilita' saranno valutati caso per caso, dice il presidente della Commissione Ue....
Un applauso a Barroso che ripete a macchinetta il solo refrain che sentiamo da mesi:
IL PEGGIO E' PASSATO...
Che ripeterlo troppo porti sfiga? Oppure è solo un po' IMPRUDENTE...?