Videmus nunc per speculum in enigmate. Un diario di navigazione nei mari (perigliosi) dell'informazione economico-finanziaria. Oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre la dissimulazione e la censura, oltre i BLUFF(s) e le tifoserie. E' un Blog ("passionalmente") razionale&pragmatico di "filosofia macro-socio-economica" (il trading c'entra solo "incidentalmente"...o forse no...)
martedì 29 dicembre 2009
Aste di titoli di stato USA per 118 miliardi & Buchi Neri
Come sapete sono in Vacanza ma, quando trovo un po' di tempo, butto rapidamente qualche informazione dentro al Blog.
Non aspettatevi dunque il mio solito marchio di fabbrica ovvero l'elevato livello di approfondimento. Sorry.
Questa settimana in USA è prevista una "tornata record" di aste di "beneficenza": 118 miliardi di dollari di t-bills e di t-bond.
Solo ieri in un colpo solo gli USA hanno battuto cassa per 101 miliardi ma erano titoli di stato a breve-brevissimo: in ogni caso l'asta da 44 miliardi di t-bond a 2 anni è stata debolina.
Teniamo d'occhio soprattutto i risultati dell'asta di t-bond a 7 anni in programma per domani.
$28 Billion in 13 Week Bills on December 28
$29 Billion in 26 Week Bills on December 28
$44 Billion in 2 Year Bonds on December 28
$42 Billion in 5 Year Bonds on December 29
$32 Billion in 7 Year Bonds on December 30
Molto interessante anche la vicenda dei due "buchi neri" ovvero Fannie Mae e Freddie Mac anche se non ho avuto tempo di approfondirla come faccio d'abitudine.
Le due sorelline statalizzate che regalano mutui a cani&porci per stare a galla hanno ricevuto un assegno in bianco per i prossimi anni: erano già coperte dallo Stato per 400 miliardi di dollari ma non bastavano...
Adesso la copertura dello Stato è diventata ILLIMITATA.
Fannie And Freddie Receive Unlimited Future Funds To Stay Afloat
The 400 Billion Fannie Mae and Freddie Mac Robbery
Come scrivevo 2 mesi fa in Notizie da Marte: Episodio IV - Fannie Mae:
...Il detonatore della Crisi (che ha cause molto più complesse e strutturali) sarebbero stati i cosiddetti mutui sub-mars-prime ovvero i mutui regalati ad una massa di marziani ad alta probabilità d'insolvenza.
I pacchetti regalo venivano offerti un po' da tutti ma principalmente da un paio di agenzie semi-governative dai nomi pittoreschi: Freddie Mac e Fannie Mae.
I due carrozzoni politicizzati che facevano regali a scopi elettorali, naturalmente si sono ritrovati con qualche "piccola" voragine nei bilanci...
Nessun problema: grazie alla filosofia marziana del too-big-to-fail le voragini sono state prontamente colmate dai soldi dei contribuenti marziani ed i due carrozzoni sono stati nazionalizzati.
A questo punto uno avrebbe potuto pensare che Freddie Mac e Fannie Mae avrebbero iniziato a fare le virtuose...
Niente di tutto ciò: i marziani sono dei recidivi che difficilmente imparano dai loro errori. Per impedire in New-Usa un crollo troppo profondo dell'immobiliare ovvero per impedire che il mercato facesse il suo corso ritrovando un equilibrio, i due carrozzoni hanno ri-cominciato a REGALARE MUTUI come prima e più di prima....a tassi bassissimi ed a chiunque.
Tanto copre lo stato, tanto coprono i contribuenti. ...
Ed ecco che Fannie Mae, una delle due sorelline, ha presentato una trimestrale in profondo rosso, con perdite monstre da 18,9 miliardi di martian-dollars...addirittura peggio del trimestre precedente che si era sparato una perdita da 14,8 miliardi.
Inoltre continua ad aumentare drammaticamente il livello di "spazzatura" a bilancio, i cosiddetti non-performing loans: in soli 9 mesi si è passati da 119 miliardi tossici a ben 198 miliardi tossici.
Naturalmente Fannie è andata da Zio Sam a chiedere aiuto: altri 15 miliardi di soldi dei contribuenti dopo che le due sorelline ne hanno già ricevuti centinaia....
aggiornamento ore 15.41
L'indice S&P/Case Shiller che monitora i prezzi degli immobili in USA continua il suo trend di miglioramento passando su base annuale dal -9,27% di Settembre al -7,28% di Ottobre.
...Da due mesi il calo e' di una sola cifra dopo venti mesi consecutivi di flessioni a due cifre...
Invece mese su mese i prezzi delle case delle principali città americane rimangono invariati deludendo le attese.
Prezzi immobiliari invariati a ottobre per 20 aree metropolitane, secondo l'indice Standard & Poor's/Case-Shiller.
Il consensus degli analisti interpellati da Reuters puntava invece a un rialzo dello 0,2% che avrebbe permesso all'indice di incassare il sesto aumento mensile consecutivo.
La corretta chiave di lettura come sempre viene fornita da Calculated Risk
...The impact of the massive government effort to support house prices led to small increases in prices over the Summer, and the question is what happens to prices as these programs end over the next 6 months. I expect further price declines in many cities. I'll have more ...
E' semplicemente impressionante la lista delle protesi messe in campo dal governo USA per contrastare l'esplosione della bolla immobiliare e sostenere il mercato delle case...
1- Housing Tax Credit...
2- Federal Reserve MBS Purchase Program...
3- Treasury MBS Purchase Program...
4- HAMP Trial Programs Extended...
5- Support for Fannie and Freddie...
6- Fannie / Freddie Low-Cost Refinancing program...
7- FHA Loose Lending Standards...
8- Various Holiday Foreclosure Moratoria...
Per leggere i particolari (in inglese): Government Housing Support Update
Ma le PROTESI non possono durare in eterno...
E' incredibile pensare che per salvare baracca&burattini il Governo USA e la FED siano costretti a tamponare una BOLLA (immobiliare) a grave detrimento del debito pubblico.
Vedi in questo Blog: Bolle ri-gonfiabili
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lunedì 28 dicembre 2009
Il "Manometro"
Nelle Borse di tutto il Mondo è appena andato in scena il rally pre-natalizio.
Oggi invece è iniziato il rally di fine anno, al quale seguirà il rally della Befana e poi quello dei "giorni della Merla" ...etc etc etc
Sono Rally iper-annunciati che si auto-avverano: molti li vogliono e MOLTI NE HANNO BISOGNO.
Sono rally che si sviluppano su volumi "ectoplasmatici".
Sono rally quasi del tutto auto-referenziali: impermeabili alle pessime notizie ed iper-infiammabili alle buone notizie.
Sono rally perfettamente coordinati e globalizzati su tutti i mercati del mondo (quasi per magia...).
Insomma sono Rally che, in un'atmosfera rarefatta e vacanziera, mettono a NUDO il GIOCO che è in atto da mesi nelle Borse Mondiali.
Chi pratica il Trading fa benissimo a sfruttarli ed a cavalcarli.
Questo BLOG però non è mirato al trading: ho fatto questo cappello introduttivo solo perchè il discorso che segue rischiava di sembrare un po' troppo SURREALE...anche se in effetti è perfettamente logico e consequenziale.
Come ripeto da tempo le Borse di Stato per ora salgono quasi esclusivamente sulle "PIL-protesi" una tantum a spese dei debiti pubblici, in applicazione del keynesianesimo più sfrenato e socialistoide (vedi un paio di esempi qualunque: numero 1 e numero 2).
Infatti "camminare sulle proprie gambe e senza stampelle" rimane tuttoggi una pura utopia: persino una "locomotiva" come la Cina, stando alle ultime dichiarazioni, non è minimamente intezionata a diminuire il "pompaggio statale" dell'economia.
- Gli Stati, dopo aver tamponato il sistema bancario con una marea di denaro dei contribuenti, fanno a gara a chi stimola di più l'economia con piani faraonici che dopano i vari settori considerati "strategici" ed allo stesso tempo fanno peggiorare il rapporto debito/PIL del +50%/+100% in pochi mesi...
Persino Craxi nei mitici anni '80 ebbe bisogno di almeno 4 anni per inaugurare la china discendente del debito pubblico italiano....
- Le Banche Centrali hanno messo in campo le politiche monetarie più espansive della Storia dell'Uomo: con tassi a zero a tempo indeterminato, riacquisto di titoli di stato, stampa di denaro dal nulla, enormi iniezioni di liquidità gratis, tecniche intensive per rendere i mutui artificiosamente regalati etc etc
Tutte queste misure statali si stanno scontrando CON LE TENDENZE NATURALI dell'economia, dei consumi, del credito etc che andrebbero in tutt'altra direzione: si sta cercando di forzare la mano ai NATURALI PROCESSI DI AGGIUSTAMENTO socio-economici e finanziari.
E l'uomo, animale rapace per eccellenza, ne sta approfittando alla grande..semprechè si trovi nella posizione giusta per approfittarne, un po' come succedeva alla burocrazia d'apparato dei tempi dell'URSS....
La SCOMMESSA è ardita quanto pericolosa: stuprare la NATURA e pensare che si possano guidare tendenze socio-economiche iper-complesse con un semplice dualismo pompo/smetto di pompare e con la scelta del timing/dose da somministrare.
Il tutto a spese di un pesante sfondamento dei debiti pubblici che in teoria verranno corretti nel tempo grazie all'innesco di una Ripresa consistente/continuativa e grazie ad una futura (molto futura) politica di tagli e risparmi pubblici....dopo aver scialato tutto lo scialabile.
Nemmeno Hari Seldon con la sua Psicostoria era stato così determinista e dirigista: nelle sue previsioni sul futuro dell'Impero Galattico aveva comunque messo in conto il clinamen, l'imprevisto.
Ma Seldon, nella fantasia di Asimov, era uno scienziato imparziale, guidato solo dalle sue teorie...e non dalle lobbies, dalla pagnotta e dal mantenimento dello status quo e dei privilegi acquisiti.
La SCOMMESSA infatti è fallace e non-imparziale: una strategia di mantenimento del sistema grazie alla SOCIALIZZAZZIONE delle perdite a vantaggio di pochi, viene presentata come imprescindibile ed a vantaggio di tutti.
Vabbè...bando alle masturbazioni mentali e passiamo alle preoccupazioni dei "non-del-tutto-integrati integralisti-keynesiani"...come il premio Nobel per l'economia Paul Krugman (insieme al suo "compare" Stigliz)
Il nostro Paul considera lo sbracamento del debito pubblico come un trascurabile effetto collaterale anzi come un qualcosa di eccitante e stimolante...
Dunque Krugman è molto preoccupato non tanto dallo sbracamento dei 12.100.000.000.000 miliardi del tetto di spesa pubblica USA aumentati di recente a 12.400.000.000.000...ma è preoccupato piuttosto dal fatto che i driver una tantum della crescita (stimoli statali e re-stocking) si stiano rapidamente esaurendo e che svaniranno dopo il primo semestre 2010.
Il rischio dunque è che la Ripresa metta la marcia indietro trasformandosi in una seconda gamba a "W" della Recessione (un po' meno del 50% di possibilità secondo il buon Paul).
Infatti come diceva il grande Vecchio della FED Paul Volcker: There's No Growth Other Than What The Fed's Pouring Into The Economy (Non c'è altra crescita oltre a quella che la FED sta riversando nell'economia).
Ebbene...è necessario pensare quanto prima ad un secondo mega-piano di stimolo marca "Obama" perchè il primo da 800 miliardi di dollari si sta esaurendo...
Bisogna dunque imitare l'esempio del Giappone che ha varato un nuovo piano di stimoli per contrastare l'esaurimento di quelli precedenti: la borsa Giapponese in un amen è passata dai 9100 punti ai 10.600 punti...una vera e propria manna per i "soliti noti".
Krugman: 'Reasonably High Chance' Economy Will Contract Next Year (VIDEO)
Economist Paul Krugman said on Sunday that there's a "reasonably high chance" the economy will contract in the second half of next year.
Appearing on ABC's "This Week," Krugman said he agreed with fellow economist (and Nobel prize winner) Joseph Stiglitz. "The things we know about are all gonna be negative in the second half of next year," he said. But he said the chance, while significant, was "less than fifty-fifty odds."
"I would basically go with Joe Stiglitz," Krugman added, "I'm really worried about the second half."
Stiglitz has been calling for a second stimulus.
Ed ancora vi consiglio di leggere (in inglese) questa istruttiva Krugman-disamina di come funziona e di come si distribuisce nel tempo un super-piano di stimolo socialista-keynesiano, con tabella annessa....
Stimulus timing
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E sapete cosa ho scoperto proprio mentre scrivevo questo articolo...solo DOPO aver citato spontaneamente la Psicostoria di Asimov????
Ho scoperto che Paul Krugman si è avvicinato all'economia proprio grazie alla sua passione per la Psicostoria di Hari Seldon! Quale migliore conferma per il determinismo "fantascientifico" della scuola keynesiana?
...According to Krugman, his interest in economics began with Isaac Asimov's Foundation novels, in which the social scientists of the future use "psychohistory" to attempt to save civilization. Since "psychohistory" in Asimov's sense of the word does not exist, Krugman turned to economics, which he considered the next best thing...
Nel frattempo i "libertari" seguaci di Von Mises e della scuola "austriaca" ed i seguaci della scuola liberista di Chicago a larghi giri volteggiano come "avvoltoi" sull'attuale trionfo dell'assistenzialismo keynesiano a spese del debito pubblico...in attesa della loro "revanche" dall'alto dei loro"sacri pilastri di saggezza":
- Non c'è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un'espansione creditizia.
La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell'abbandono volontario di un'ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto" (Von Mises)
- ....la superiorità del libero mercato rispetto alla pianificazione economica statale.
Sosteneva l'impossibilità in regime socialista di calcolare il complesso economico, teoria poi ripresa da un allievo di Mises, Friedrich von Hayek, il quale sosteneva, come già faceva a suo tempo Mises, l'inevitabile crollo dell'Unione Sovietica proprio per questo motivo.
Certo che, al di là delle scelte di campo, a me spaventa sommamente una filosofia che pensa di gestire le iper-complesse tendenze socio-economiche globali manovrando millimetricamente un MANOMETRO.
Anche perchè tale MANOMETRO è assai pretestuoso e TARATO sulle lobbies dominanti.
In ogni caso, anche essendo "keynesiani & ottimisti", il cammino della Ripresa post-Crollo rimane ancora molto lungo come fa notare il solito Krugman nel suo "L'Era delle Aspettative diminuite" (Age of diminished expectations)
...Sorry, But 3.5% Growth Is Not A "Surge"....
“Economy poised for surge as most accurate economist see U.S.” reads the Bloomberg headline. So it’s a major disappointment to read what Bloomberg considers a “surge”: 3.5 percent growth in 2010.
Um, that’s really subpar for recoveries, let alone recoveries from deep slumps:...........
...Misurato in termini di trimestri persi, cioè di quanto indietro nel tempo sono tornati i livelli della produzione, la maggiore gravità della situazione italiana risulta evidente: i 12 e 13 trimestri di Francia e Germania si confrontano con i quasi 100 dell’Italia....
...Nello specifico, e rimandando il lettore alle tavole 1 e 2 del paper, il livello di produzione industriale italiana è tornato al secondo trimestre 1986, quello tedesco al quarto trimestre 1999, quello francese al primo trimestre 1994.
Come si nota, quello italiano è un autentico crack, che conferma (se mai ce ne fosse stato bisogno) che affermare che il nostro paese ha navigato in questa crisi meglio dei nostri concorrenti è una fallacia assoluta.
Dal lato più generale del Pil, l’Italia in questa crisi è tornata indietro di 34 trimestri, contro i 13 e 12 rispettivamente di Germania e Francia.
Naturalmente la notizia è rimasta sepolta nella cronaca natalizia, e forse è meglio così, visto quanto è inquietante.
....Uno degli errori più comuni commessi dalla stampa e dai commentatori politici è quello di considerare solo le variazioni di una grandezza, non i suoi livelli. In tal modo l’analisi finisce col perdere profondità prospettica. Sono ancora e sempre troppo pochi quelli che riescono a realizzare che, quando una grandezza perde il 50 per cento, necessiterà di una ripresa del 100 per cento solo per tornare al livello di partenza. Non sorridete, in questo paese abbiamo un disperato bisogno di partire dalle nozioni di base.....
mercoledì 23 dicembre 2009
Buone Feste!
Carissimi lettori,
sono passati quasi 10 mesi dall'apertura di questo BLOG.
Non so quanti di Voi mi stiano seguendo dai tempi della "genesi" nei quali ero già contento quando vedevo 100-200 lettori giornalieri....
Adesso siete veramente TANTI per un Blog molto "specialistico" come questo dove non si parla di Corona&Belen .....
(quasi 2.500 visitatori giornalieri e circa 18.000 lettori unici mensili - fonte Google Analytics).
Il mio BLOG è diventanto un PUNTO DI RIFERIMENTO nel Web (e non solo), seguito anche da molti "professionisti" sia del mondo dell'informazione che del mondo della finanza e dell'impresa.
Ma è solo normale visto che nella Rete domina L'INTERSCAMBIO E LA CONDIVISIONE di informazioni e di punti di vista: anche io sono una vera e propria SPUGNA...
Proprio grazie alla sua autorevolezza ed influenza, il mio BLOG è entrato nei primi posti dei Top Blogs di Wikio come uno dei più citati nella Rete.
Abbiamo seguito quotidianamente lo svolgersi di questa Grande Crisi seguendo la missione di questo BLOG scolpita a lettere d'oro nella Home Page
Un diario di navigazione nei mari dell'informazione sulla Grande Crisi economico-finanziaria del 2008-2009. Oltre il livello letterale, oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre le dissimulazioni e la censura. E' un Blog di "filosofia macro-economica", un luogo di riflessione, un Peripato aristotelico: nulla a che fare col trading, con la speculazione e con gli investimenti.
E' stato fatto molto ma si poteva fare molto di più: nella penna mi sono rimasti moltissimi articoli solo abbozzati...ma l'essenza del Web tutto-free e lo scarso peso dell'advertising in Italia non mi hanno permesso di andare oltre.
In ogni caso non amo nè fare bilanci nè fare zuccherosi auguri....
Vi AUGURO semplicemente BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO!
Naturalmente non garantisco più l'aggiornamento quotidiano del BLOG fino alla prima settimana di Gennaio.
Ma come sempre, quando troverò il tempo, anche in questo periodo festivo "vi delizierò" con i miei articoli, cercando di non guastarvi troppo le vancanze con il mio "cinico realismo"...
Le Borse, galleggiando su volumi ectoplasmatici, stanno stabilendo i nuovi massimi degli ultimi 12-14 mesi....e naturalmente se ne sbattono altamente di una serie impressionante di dati macro "peggio delle attese" o per nulla beneauguranti...
Tanto per...
Pesante tonfo nel comparto immobiliare in USA. Il dato di novembre, pari a 355 mila unita', e' risultato nettamente inferiore alle stime degli economisti. Le stime erano per un valore di 438 mila unita’. Il dato finale di dicembre risulta in progresso rispetto al mese scorso. In calo pero’ rispetto alla stima precedente di 73.4 punti e alle attese degli analisti (73.8). Entrambi i dati risultano inferiori alle attese (stime: +0.7% e +0.5% rispettivamente). L'indice PCE core al tasso annuale sale +1.4%, leggermente sotto le attese (+1.5%).USA: indice mutui casa in netto calo. Forte contrazione anche per rifinanziamenti
Ma anche la BOLLA ha il diritto di festeggiare...!
Negli ultimi 9 mesi hanno fatto di TUTTO per tranquillizzarci ed un crolletto di Natale non sarebbe stato "politicaly correct"...
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martedì 22 dicembre 2009
Mamma! Mi si è ristretto (di nuovo) il PIL USA...
A sorpresa la 3° lettura del PIL USA del terzo trimestre 2009 è stata ULTERIORMENTE rivista al RIBASSO.
Riassumiamo
1° lettura: +3,5%
2° lettura: +2,8%
3° lettura: +2,2%
Per fortuna che per adesso non sono previste altre revisioni...altrimenti rischiavamo che il PIL americano si restringesse ai minimi termini.
Le Istituzioni ed i gossip-tiggì strombazzerano a tutto spiano:
"Dopo il -6,4% del primo trimestre ed il -0,7% del secondo, assistiamo comunque al primo trimestre col segno più"...
Insomma la fine tecnica della Recessione e l'inizio della Ripresa tecnica & jobless....
PECCATO che al netto dei mega-interventi statali che hanno sbracato il debito pubblico ed al netto di altri fattori straordinari ed una tantum
IL PIL AMERICANO DEL TERZO TRIMESTRE 2009 RISULTA ESSERE ANCORA IN NEGATIVO DEL -1% (circa).
(vedi i calcoli "a sottrazione" fatti nel mio articolo PIIIIIIIILLLLL !! e Mamma! Mi si è ristretto il PIL USA...)
Ma ssssshhhhhhhh....silenzio....non si deve sapere....
Con un PIL americano che sulle sue sole gambe sarebbe ancora in rosso...gli indici DELLE BORSE DI STATO naturalmente non si sono scomposti più di tanto e si avviano verso nuovi massimi di periodo scommettendo sui prossimi trimestri "stimolati al fulmicotone" ed approfittando dei bassi volumi pre-festivi.
aggiornamento ore 16.30
Per capire come la vedono in USA sull'ennesimo restringimento del PIL...mentre le borse continuano a correre a rialzo.
Economists React: GDP Revision “Surprisingly Large”
La cara vecchia Moody's ci mette una pezza...
Spettacolare!
Moody's ha declassato il debito della Grecia "solo" ad A2 e non a B.
Dunque les jeux son fait: i titoli di stato greci potranno essere parcheggiati presso la BCE in cambio di liquidità anche nel 2011, quando dovrebbero nuovamente restringersi i parametri di "accettazione" da B ad A.
Evidentemente perchè Moody's ti declassi a B devi essere minimo lo Zimbabwe...
Per meritarsi una più severa bocciatura
non è bastato che la Grecia abbia mentito spudoratamente negli ultimi anni sui conti pubblici e sui piani di previsione/rientro del deficit,
non è bastato avere un debito/PIL al 121% ed un deficit/PIL al 12,7%,
non è bastato avere un'economia ancora anacronistica che non permette certo recuperi stellari (Il problema debitorio della Grecia, si legge ancora nella nota di Moody's, non può essere risolto solo affidandosi alla crescita economica)....
...il tutto condito con "la salsa" di un piano Papandreou di risanamento assolutamente insufficiente e da una situazione socio-politica esplosiva (Nella nota dell'agenzia si legge che "i rischi di lungo termine del Paese sono stati solo in parte controbilanciati dalle politiche di risposta annunciate dal governo").
NATURALMENTE SONO TUTTI D'ACCORDO: è tutta una "MAFIA" globale....
Si potrà sempre declassare in futuro, ma per adesso si getta acqua sul fuoco e si tranquillizzano i mercati per agevolare il rally di fine anno.
Non sono ammesse nè tensioni nè preoccupazioni....
Come sempre la polvere finisce sotto al tappeto e le vere soluzioni ai problemi vengono RIMANDATE.
Con grande faccia tosta hanno adottato la scappatoia come avevo preannunciato 4 giorni fa in La Grecia (e non solo) nelle mani di Moody's (?)
...Ma la cosa che ho scoperto è questa: alla BCE basta che anche una sola delle tre sorelle-zoccole del rating (S&P, Moody's, Fitch) mantenga la lettera A, anche una sola. Visto che Moody's non si è ancora espressa...il futuro prossimo del debito della Grecia ed una spinosissima questione dell'area euro (e dunque dei mercati mondiali) è nelle mani di un'agenzia di rating privata.
Nota a margine: visto che il caso Grecia è un importantissimo ed intricatissimo "banco di prova" della tenuta dell'area euro...non è che il giudizio di Moody's opportunamente "telecomandato" potrebbe diventare una comoda scappatoia per guadagnare tempo oltre al gennaio 2011? Certo che mantenere la A alla Grecia sarebbe veramente ECLATANTE....non meno però del mantenimento della tripla AAA di USA ed UK....per cui tutto è possibile anche se improbabile....
E non si fanno nemmeno scrupoli a dirlo apertamente...
...Il capo dell'Agenzia del debito greca commenta spiegando che "il rating A2 riflette meglio le prospettive dell'economia del Paese e aiuterà la Grecia con le emissioni nel 2010". ....Un merito di creditizio a livello A2 non minaccia la possibilità per la Grecia di accedere ai fondi della Bce alla fine del prossimo anno.
Ma qualora Moody's, entro la fine del 2010, dovesse ridurre di due ulteriori gradini il rating di Atene, in territorio "B", così come già fatto da Fitch e S&P, diventerebbe impossibile per le banche ottenere liquidità in cambio di titoli di stato greci nelle operazioni di rifinanziamento della Bce.
Eh sì...la Grecia-Lucignolo un aiuto per le emissioni del 2010 se lo meritava proprio.
Considerando che ha dimostrato di essere uno stato veramente virtuoso...si è meritato "la manica larga".
Naturalmente, in questa scelta di Moody's, l'aiuto indiretto alla UE ed all'Euro non c'entrano nulla...
Devo dire che spesso mi chiedo a cosa cavolo serva il mio BLOG: mi sento veramente Don Chisciotte contro i Mulini a vento.
Ed anche per voi lettori...a cosa serve un po' di CONSAPEVOLEZZA IN PIU'?
A nulla! Vi rovinate solo la bella ed inconsapevole vita nel MATRIX per vivere sottoterra in quel cesso di ZION ma senza nemmeno la speranza di liberare la razza umana dal dominio delle macchine....
Nel frattempo le Borse come da copione salgono sul NULLA di news e di volumi, per chiudere il bellezza la SCORCIATOIA DELLA BOLLA anno 2009....
Mentre anche altri problemi finiscono sotto al tappeto...
Dubai World fails to seal deal
Dubai World on Monday failed to reach agreement on a suspension of its $22bn debt repayments after a day of talks with more than 90 banks, reports The Times....
O mentre girano notizie incoraggianti e surreali come questa:
Costa caro il rafforzamento di capitale a Lloyds Banking Group
Per aumentare il capitale di 2 miliardi di dollari a livello di Tier1 Lloyds Banking Group Plc, controllata al 43% dal Tesoro britannico, dovrà pagare non meno di 3,6 miliardi di dollari sugli strumenti ibridi collocati lo scorso 15 dicembre e che rendono il 12% (ossia 240 milioni di dollari circa) l’anno fino al 2024.
Lo sottolinea oggi l’agenzia Bloomberg notando come si tratti di un interesse superiore a quello pagato dal produttore di biciclette TriMas Corp. sulle proprie obbligazioni senior, il cui rating per Moody’s non va oltre il livello di “Caa1”, ossia sette notch sotto la soglia dell’investment grade...
lunedì 21 dicembre 2009
Come le mosche...(e siamo a 140)
Cari amici vicini e lontani....rieccoci qui con la nostra telenovelas settimanale sui fallimenti delle banchette (si fa per dire) americane.
Per "banchette" infatti s'intendono TUTTE le banche USA "coperte" dalla FDIC (Fondo di Garanzia dei Depositi), ESCLUSE le prime 10 banche too-big-to-fail che invece sono coperte direttamente dal Governo, in tutti i sensi....
Questo week-end abbiamo assistito ad una "puntata" molto densa e drammatica: sono saltate ben 7 banche ovvero 3 mosche + 4 mosconi belli grossi.
Tutti questi avvenimenti hanno comportato da parte mia un notevole supplemento di fatica pre-natalizia ed il risultato, come spesso accade in questo Blog, non ha eguali nel panorama informativo italiano.
Non per nulla un certo numero di miei lettori sono ormai diventati anche miei "attivi sostenitori" attraverso libere contribuzioni: li voglio RINGRAZIARE PUBBLICAMENTE per il loro tangibile riconoscimento del mio impegno.
Speriamo che anche tanti altri "liberi lettori" capiscano l'antifona....
Prima della solita "lista dei caduti" vediamo insieme cosa c'è "di nuovo" nella nostra Telenovelas, oltre alle solite drammatiche vicende che gli aficionados della serie ben conoscono per es. che la FDIC ormai opera in ROSSO ed altre cosette così...(vedi puntate precedenti).
- Tra le 7 banche fallite 2 non facevano parte del listone da 551 banche a rischio redatto dalla FDIC: sono delle "surprises"...come a dire che la situazione è talmente a rischio e suscettibile di repentini peggioramenti che i fallimenti possono verificarsi anche all'interno delle banche ritenute "più sane"....
Oppure la listona "pre-fallimentare" della FDIC ha utilizzato parametri un po' troppo "lascivi"...
Scegliete voi.
- Rimane molto diffuso un luogo comune (di comodo) che ho già sfatato più volte:
...vengono fatti dei paragoni tranquillizzanti ma FUORVIANTI quando Sheila (NdR la "capa della FDIC) compara l'enorme numero di banche fallite durante la crisi delle Saving&Loans con il numero inferiore di fallimenti di questa Crisi.
E' vero da un punto di vista quantitativo: le banche fallite in questo periodo sono in numero inferiore alla moria negli anni '80-'90 delle Saving & Loans (simili alle nostre casse di risparmio).
Ma il numero non è l'unico parametro da considerare: le banche di oggi sono mediamente molto più ramificate ed hanno molti più assets e depositi. Per capirci si potrebbe dire che una banca che fallisce oggi può anche "valere" come 10 fallimenti di 20 anni fa.
Finalmente in un recente rapporto dei Supervisori del TARP ho trovato un'interessante confronto qualitativo e non quantitativo tra i fallimenti bancari della Crisi delle Saving & Loans ed i fallimenti della Grande Crisi attuale: i dati comprovano quanto sostengo da tempo.
...il grafico mostra che.... although the number of failed banks was significantly higher in the late 1980s than it is now, the aggregate assets of failed banks during the current crisis far outweighs those from the 1980s.
At the high point in 1988 and 1989, 763 banks failed, with total assets of $309 billion.
Compare this to 149 banks failing in 2008 and 2009, with total assets of $473 billion.
Insomma in questa Crisi numericamente è fallito "solo" 1/5 delle banche rispetto alla crisi degli anni '80 ma il totale degli assets coinvolti è di 473 miliardi di dollari contro 309 miliardi, +50%!
(le due cifre naturalmente sono comparabili perchè sono state "aggiustate all'inflazione": ...This is in 2005 inflation-adjusted numbers...)
- La "capa" della FDIC Sheila Bair ha già anticipato che nel 2010 il numero delle banche destinate a saltare dovrebbe essere maggiore di quello del 2009: per la serie "il peggio è passato"....
Per fare fronte alla futura moria, nella FDIC aumenteranno addirittura lo staff di 1643 unità: che sia un modo un po' originale per combattere la disoccupazione?....
Sheila Bair "prepared to handle an ever-larger number of bank failures next year"
Earlier this week, the FDIC boosted its 2010 budget by 56 percent to $4 billion to manage further shutdowns.
The total budget will increase from $2.6 billion and the set-aside for bank failures doubles to $2.5 billion over this year, according to a proposal approved by the FDIC board.
The agency staff will increase to 8,653 next year from 7,010 this year.
‘Larger Number’ of Failures
The budget “will ensure that we are prepared to handle an ever-larger number of bank failures next year, if that becomes necessary,” FDIC Chairman Sheila Bair said in a statement.
- All'interno delle 7 banche saltate, tre di esse non hanno trovato un acquirente che garantisse continuità all'attività della banca fallita e che coprisse integralmente i conti correnti e gli assets, insieme al concorso della FDIC.
Questo ha comportato delle spiacevoli situazioni per CHI aveva sul conto corrente più di 250mila dollari liquidi: infatti la FDIC normalmente garantiva fino a 100mila dollari per depositante ma Obama ha innalzato temporaneamente il limite a 250mila dollari per meglio contrastare la situazione di emergenza, fino a fine 2013 (ripeto fino a fine 2013...altri 4 anni...per la serie il peggio è passato).
Insomma c'è parecchia gente che per prudenza ha deciso di tenere i propri risparmi liquidi e disinvestiti (come biasimarli...?) ma queste persone sfortunatamente non hanno letto il mio BLOG dove secoli fa affermavo a chiare lettere nel mio articolo Ma le banche possono fallire?...
...come consiglio ormai da settembre 2008
di FRAZIONARE i propri risparmi SU BANCHE DIVERSE e su conti correnti/deposito co-intestati (scegliendo le banche "più solide" ed evitando le banche-zombie, ne parlerò prossimamente su questo blog)
e/o DIVERSIFICARE I PROPRI RISPARMI su diverse soluzioni "sicure" d'investimento mobiliare che offrano garanzie differenti
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Il tutto con un occhio di riguardo nei confronti della la sicurezza piuttosto che nei confronti del rendimento
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Insomma non è buona norma tenere tutti i propri risparmi in una singola banca o su singolo prodotto d'investimento nemmeno in tempi d'oro,
a maggior ragione FARLO in questo tempi di crisi epocale e di collasso del sistema bancario E' MOLTO IMPRUDENTE (per usare un eufemismo...)
Anche i cani, con il loro semplice istinto, seppelliscono i loro "sudati ossi" in punti diversi del giardino...
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Questi sfortunati correntisti americani rischiano dunque di perdere i loro risparmi in eccesso ripetto ai 250mila dollari coperti dall'assicurazione (non si sa nemmeno quanti siano i correntisti coinvolti, stanno ancora indagando....).
Gli "sfortunati" diventeranno creditori della banca fallita ed al massimo recupereranno il 40%: aspetta & spera....
Depositors with funds that exceed the insured limits become essentially creditors of the failed bank. They will eventually recover some of their money, but the amount can range from 40 cents on the dollar up to the full amount. Recovery can take months.
Nel frattempo possono sempre attaccarsi al telefono e comporre il numero verde...
Customers with accounts in excess of $250,000 should contact the FDIC toll-free at 1-800-350-2746 an appointment to discuss their deposits.
- Per "i più fortunati", che avevano meno di 250mila dollari sui conti correnti delle banche fallite senza acquirenti, è in arrivo per lunedì un bell'assegnetto che rappresenterà tutti i loro risparmi liquidi...(e se lo perdi? ). M'immagino che molti americani riporranno il prezioso assegnetto in una cassettina e che scaveranno nel loro giardino una bella buca per riporci dentro il tesoro.....Di questi tempi...sarà probabilmente più a sicuro che in una banca.
The FDIC was unable to find another financial institution to take over the banking operations of RockBridge Commercial Bank. As a result, checks to the retail depositors for their insured funds will be mailed on Monday.
- Sempre in questo marasma di fallimenti, si sono create delle situazioni un po' paradossali e da panico: i correntisti di una banca fallita senza acquirenti hanno solo 45gg per sbrigarsi ad aprire un altro conto corrente in una banca "sana" e colà trasferire i loro risparmi.
E' stata infatti approntata "una banca ponte d'emergenza" che permetterà di non congelare i conti per un po' di tempo lasciando così exit strategy per i correntisti; nel frattempo la FDIC sta affanosamente cercando un'acquirente. In bocca al lupo.
...For Independent Bankers' Bank, the FDIC set up a temporary "bridge bank," which the agency will operate as it continues to seek a buyer. The FDIC also set up a "bridge bank" for Citizens State Bank, which will continue to operate for about 45 days to allow customers access to their deposits and open accounts at other banks. It will be operated by Huntington National Bank of Columbus, Ohio, under a contract with the FDIC....
Tutte queste "cosette" non fanno certo bene alla FIDUCIA dei risparmiatori americani e possono ingenerare dei bei attacchi di ANSIA...
Anche se la Sheila Bair aveva affermato in scioltezza che i cittadini non perderanno un cent ed aveva messo in giro dei video che scoraggiavano gli americani dal mettere i soldi sotto al materasso...
MA ECCO LA LISTA DEI CADUTI....
(ricordate che i billions sono miliardi)
1- OneWest Bank, FSB, Pasadena, California, Assumes All of the Deposits of First Federal Bank of California, Santa Monica, California
As of September 30, 2009, First Federal Bank of California had approximately $6.1 billion in total assets and $4.5 billion in total deposits.
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $146.3 million. That makes seven today ...
2- City National Bank, Los Angeles, California, Assumes All of the Deposits of Imperial Capital Bank, La Jolla, California
As of September 30, 2009, Imperial Capital Bank had approximately $4.0 billion in total assets and $2.8 billion in total deposits.
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $619.2 million.
3- Hancock Bank, Gulfport, Mississippi, Assumes All of the Deposits of Peoples First Community Bank, Panama City, Florida
As of September 30, 2009, Peoples First Community Bank had approximately $1.8 billion in total assets and $1.7 billion in total deposits. ...
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $556.7 million.
4- FDIC Creates a Deposit Insurance National Bank to Facilitate the Resolution of Citizens State Bank, New Baltimore, Michigan
As of September 30, 2009, Citizens State Bank had $168.6 million in total assets and $157.1 million in total deposits.
The cost to the FDIC's Deposit Insurance Fund is estimated to be $76.6 million.
5- Beal Bank, Plano, Texas, Assumes All of the Deposits of New South Federal Savings Bank, Irondale, Alabama
As of September 30, 2009, New South Federal Savings Bank had approximately $1.5 billion in total assets and $1.2 billion in total deposits. ...
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $212.3 million.
6- FDIC Creates Bridge Bank to Take Over Operations of Independent Bankers' Bank, Springfield, Illinois.
As of September 30, 2009, Independent Bankers' Bank had approximately $585.5 million in assets and $511.5 in deposits.
At the time of closing, the bank had an estimated $269,000 in uninsured funds.
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund will be $68.4 million. Three banks today with no buyer!
The FDIC was unable to find another financial institution to take over the banking operations of RockBridge Commercial Bank. ...
As of September 30, 2009, RockBridge Commercial Bank had approximately $294.0 million in total assets and $291.7 million in total deposits.
At the time of closing, the bank had an estimated $2.1 million in uninsured funds.
The FDIC estimates the cost of the failure to its Deposit Insurance Fund to be approximately $124.2 million. No buyers - a bad sign.
And $2.1 million uninsured?
Cadono dunque come le mosche le banche "minori" degli Stati Uniti (che come abbiamo visto poi tanto "minori" non sono...).
Aggiorniamo brevemente la contabilità delle banche fallite in USA nei primi 12 mesi del 2009.
Siamo arrivati a numero 140.
Secondo stime affidabili il conteggio potrebbe salire a più di 500 alla fine della fiera...
Ecco la lista aggiornata delle banche fallite in USA che hanno richiesto l'intervento del FDIC, il fondo di garanzia americano dei correntisti - http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/banklist.html
Dal 2000 al 2007 sono "saltate" 27 banche USA
Nel solo 2008 ne sono "saltate" 25
Nel 2009, fino ad oggi, ne sono "saltate" 140.
Negli ultimi 21 mesi di Crisi le banche "saltate" sono 165.
sabato 19 dicembre 2009
Anteprima: Come le mosche...(e siamo a 140)
Il prima possibile vi aggiornerò come d'abitudine sulla Telenovelas "Come le mosche".
Questo week-end è stato un "bagno di sangue" nel quale sono saltate 7 "banchette" americane...
"Banchette" un cappero!
Quattro di esse sono dei mosconi veramente grossi....veramente grossi.
Inoltre nella Telenovelas ci sono interessanti e drammatici sviluppi dei quali vi renderò conto.
E siamo a 140....
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"La Grande Crisi" nei Top Blogs di Wikio
Due giorni fa mi è arrivata una gradita e-mail da parte di Wikio, il famoso motore di ricerca:
Salve Beatotrader,
Sai che il tuo blog La Grande Crisi appare nella 7° posizione della classifica Economia?
Si tratta di una nuova categoria proposta da wikio dal mese di Dicembre.
Troverai più dettagli a riguardo sul nostro blog.
E' dunque con gran piacere che noi ti diamo il benvenuto in questo nuovo Top Blogs.
A Wikio abbiamo più di 200,000 fonti in lingua italiana, e siamo il primo sito europeo d'indicizzazione di blogs.
Le varie classifiche sono disponibili qui..........
Beh...che posso dire...una bella soddisfazione!
Anche perchè la categoria economia è molto ampia e comprende anche Blog di marketing&affini, ben poco omogenei con il mio Blog.
Se escludiamo queste tipologie, la Grande Crisi risulta essere uno dei primi 3° Blog italiani.
Inoltre va considerato che molti di questi Blog hanno "dietro" un giornale, un magazine, un network di blog, una società editoriale, una fondazione e dunque possono contare su una redazione composta da numerose persone e su varie "risorse" aggiuntive.
Invece il mio Blog è creato e gestito solo da "me medesimo" come privato cittadino...con un grande impegno quotidiano e (quasi) senza soste.
Infine il mio Blog è un "bebè" di soli 9 mesi per cui la sua affermazione nella Rete è stata "fulminante".
Per compilare questa classifica Wikio non usa il criterio quantitativo ovvero il classico numero di accessi, ma piuttosto una valutazione "qualitativa" basata sul numero di citazioni e di link che nella Rete puntano al Blog.
Viene fatta dunque una valutazione dell'influenza, risonanza ed autorevolezza all'interno del Web: in definitiva, "tirandomela un pochino", potrei azzardare che è la qualità dei contenuti a contare in questa classifica.
Succede anche in letteratura: se un autore/opera vengono citati con molta frequenza è perchè sono diventati "un punto di riferimento" (nel bene o nel male...).
Grazie alla mia lunga esperienza nel Web mi rendo perfettamente conto che queste classifiche sono un po' aleatorie ed effimere: sono buone soprattutto a mo' di "biglietto da visita"...
Ma sono comunque un riconoscimento del tuo impegno ed è concesso gongolare per almeno 72 ore...passate le quali "Sic transit gloria web"...
In ogni caso: GRAZIE A TUTTI I MIEI NUMEROSI LETTORI E SOSTENITORI!
E grazie a tutti quelli che mi citano "continuamente" in giro per la rete od in giro per il mondo....
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venerdì 18 dicembre 2009
La Grecia (e non solo) nelle mani di Moody's (?)
aggiornamento domenica ore 12.30
Le informazioni in mio possesso sul "sentiment" del popolo greco a quanto pare erano corrette...
Maggioranza greci dice no a sacrifici per uscire da crisi
Almeno due terzi dei greci non intendono fare sacrifici finanziari personali per aiutare il governo a trovare un modo per uscire dalla crisi fiscale. Lo dice un sondaggio diffuso oggi.
aggiornamento di sabato alle ore 11
Mi ero dimenticato di fare questa osservazione: i casi Grecia&affini stanno facendo rafforzare il dollaro sopratutto per sopravvenuta "infermità" dell'euro e non per "meriti sul campo" della valuta americana.
EUR/USD da 1.51 ad 1.43 in un amen.
Questo processo potrebbe far saltare alcuni delicati equilibri costruiti dalla FED e depotenziare parzialmente la politica USA dei tassi a zero e del quantitative easing.
Il dollaro si sta rafforzando troppo e troppo presto...il che potrebbe portare ad un bello sconquasso.
Ma è ancora troppo presto per sbilanciarsi in merito.
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Non si finisce mai d'imparare.
Come tutti sappiamo Fitch e S&P hanno tagliato il rating sul debito della Grecia a BBB+ ovvero sotto al fatidico livello A.
Tralasciando le altre implicazioni di queste bocciature, una delle principali conseguenze è principalmente "tecnica": la BCE per statuto non poteva stampare denaro e fare quantitative easing, pertanto ha deciso di aggirare l'ostacolo mettendo in piedi un QE mascherato...(in varie forme).
Per esempio le banche degli stati membri possono parcheggiare i titoli di stato "di casa loro" presso la BCE e ricevere in cambio liquidità ad un costo irrisorio, che poi fanno fruttare a "1000" in gran parte tradando a stecca nelle borse di stato a senso unico ed in minima parte concedendo credito (caro e salato) all'economia reale.
Un bel sistemino, non c'è che dire....ma le banche (ed i loro grandi azionisti...) hanno importanza "sistemica" mentre le aziende ed i cittadini posso pure affondare.
Ecco perchè le aste di titoli di stato che hanno un rapporto rischio/rendimento che non attirerebbe nemmeno un "pollo" sono sempre ampiamente coperte mentre invece dovrebbero andare deserte.
Il sistema è senz'altro ben congegnato soprattutto perchè il 99% della popolazione non ne conosce l'esistenza e dunque vive tranquilla e serena.
Ed ecco che arriviamo al punto: la BCE per "regalarti i soldi" una volta accettava roba tosta, almeno di rating A...poi con il peggiorare della Crisi ha incominciato a diventare "di bocca buona" accettando anche titoli di rating B (sotto c'è direttamente la spazzatura, livello junk).
Ma tale "maggiore tolleranza" è temporanea: in teoria a gennaio 2011 si dovrebbe tornare ad una maggiore selettività accettando nuovamente solo roba buona (si fa per dire) di rating A...
E 12 mesi sono veramente un tempo strettissimo per rimettere in quadro dei conti pubblici disastrati e per migliorare il proprio rating (ne sa qualcosa l'Italia che da 20 anni non riesce a far rientrare in modo sostanziale il suo mega-debito pubblico).
Ecco cosa succederebbe alla Grecia o ad altri Stati eventualmente declassati:
La banca centrale greca ha chiesto agli istituti creditizi domestici di individuare fonti di finanziamento alternativo, per essere pronte quando la Banca centrale europea inizierà a drenare la liquidità fornita al sistema.
Le banche greche hanno finora preso a prestito importi proporzionalmente maggiori di altri paesi di eurolandia: 42 miliardi di euro su un totale di 570 miliardi.
Dall’inizio della crisi la Bce ha accettato un collaterale di ridotta qualità a garanzia dei propri finanziamenti. Prima dell’inizio della crisi, infatti, il livello minimo di rating ammesso dalla Bce era la singola A, oggi siamo alla tripla B, il limite inferiore dell’investment grade, sotto il quale c’è lo status di junk, cioè spazzatura.
Quando la Bce ritirerà lo stimolo (mossa che al momento non appare imminente, ma i mercati si portano sempre avanti), le banche greche saranno costrette a cercare finanziamenti a prezzi di mercato, evidentemente ben più onerosi.
Ma la cosa che ho scoperto è questa: alla BCE basta che anche una sola delle tre sorelle-zoccole del rating (S&P, Moody's, Fitch) mantenga la lettera A, anche una sola.
Visto che Moody's non si è ancora espressa...il futuro prossimo del debito della Grecia ed una spinosissima questione dell'area euro (e dunque dei mercati mondiali) è nelle mani di un'agenzia di rating privata.
...under normal circumstances eurozone sovereign bonds are only eligible for ECB collateral as long as they have an A- rating or better from one of the three credit rating agencies...
...That means that if Moody’s were to cut Greece three notches (to Baa1+, Moody’s equivalent of BBB+) Greece would be cut off from Europe’s key financing facility on January 1, 2011...
. . . the unthinkable – that the ECB would not accept sovereign securities from a member as collateral – has become a measurable risk, and one exclusively controlled by Moody’s. Clearly untenable!
E' proprio il caso di dire: SIAMO IN BUONE MANI!.....
Nota a margine: visto che il caso Grecia è un importantissimo ed intricatissimo "banco di prova" della tenuta dell'area euro...non è che il giudizio di Moody's opportunamente "telecomandato" potrebbe diventare una comoda scappatoia per guadagnare tempo oltre al gennaio 2011?
Certo che mantenere la A alla Grecia sarebbe veramente ECLATANTE....non meno però del mantenimento della tripla AAA di USA ed UK....per cui tutto è possibile anche se improbabile.
Anche perchè il caso Grecia rischia di diventare un vicolo cieco: qualunque soluzione si adotti potrebbe rivelarsi comunque una sconfitta.
1- Se la BCE salvasse la Grecia cacciando la grana si creerebbe un terribile moral hazard pan-europeo: tutti i meno virtuosi correrebbero a chiedere soldi alla BCE mentre quelli che hanno messo in campo tagli "lacrime&sangue" (come l'Irlanda) s'inkazzerebbero come iene e per ripicca potrebbero riprendere a scialare....
2- Se invece la BCE non aiutasse od addirittura espellesse la Grecia, si aprirebbe una grave crepa nell'area euro che potrebbe trascinarsi dietro gli altri anelli deboli della catena.
Va considerato che il messaggio dell'espulsione potrebbe essere interpretato come "meritocratico" e virtuso: "la BCE aiuta solo chi fa politiche serie e rigorose di taglio del debito pubblico"....e sulla lunga potrebbe anche essere premiante per l'euro.
Variante alla soluzione n° 1: si potrebbe "dare un colpo al cerchio ed uno alla botte" cercando di far intervenire l'FMI. Ma sarebbe comunque un salvataggio di un membro dell'euro, anche se maggiormente "mediato" ed indiretto.
Do infatti per scontato che l'attuale governo socialista di Papandreou, eletto dai cittadini proprio nella speranza di mantenere tutta una serie di benefits sociali, non sia in grado di mettere in piedi una politica lacrime&sangue senza sorbirsi una rivolta civile e senza cadere in 4 e 4 otto.
E dalle informazioni in mio possesso, in Grecia è diffuso un sentimento "ricattatorio" e ben poco disposto ai sacrifici.
I Greci sostanzialmenre ragionano così: noi siamo (più) poveri, non vogliamo rinunciare ai nostri pochi privilegi conquistati a fatica (e sbracando il debito pubblico aggiungerei...), sono gli altri stati (più) ricchi della UE che devono darci una mano altrimenti il "loro" euro va in pezzi....
Insomma, una bella partita...non c'è che dire.