Promesso! Un ultimo "aiutino" a spese dei contribuenti...poi basta.
Forza...su...un ultimo sforzo per permettere LORO di continuare a fare miliardi col trading.
Per continuare imperterriti sulla strada del too-big-to-fail, del moral hazard, della socializzazione delle perdite a fronte della privatizzazione degli utili, dei salvataggi di stato senza chiedere nulla in cambio e senza cambiare una virgola...
Ci hanno raccontato che QUESTA era l'unica soluzione percorribile per "salvarci"...ma non è vero: c'erano altre soluzioni percorribili come ho descritto più volte in questo Blog, ma non si è voluto/potuto percorrerle...
Lo dice la stessa Sheila Bair, la capa della FDIC americana e non il solito Blogger rompiscatole: Bair says U.S. bank bailout "not a good thing"
Lo dice il premio nobel per l'economia Stigliz, lo dice l'ex-capo della FED Volkner, lo diceva anche il premio nobel per l'economia Krugman (adesso un po' meno), lo dicono in tanti ai massimi livelli...e non solo il popolo iper-critico dei Blog.
Tutto tornerà come prima....tutto o quasi....
Forse i debiti pubblici...e noi tutti non torneremo esattamente come prima....
Olanda, dal governo «l’ultimo aiuto» a ABN Amro - 20/11/2009
Il governo olandese sta pianificando nuove iniezioni di liquidità per ABN Amro e Fortis Bank Nederland.
Il governo olandese sta pianificando nuove iniezioni di liquidità per le due banche nazionalizzate nei mesi della crisi finanziaria globale: ABN Amro e Fortis Bank Nederland. Nelle casse dei due istituti di credito andranno infatti ulteriori capitali per 4,4 miliardi di euro (3 a favore di ABN): si tratta, secondo quanto dichiarato dall’esecutivo di Amsterdam, dell’«ultimo salvataggio».
Un anno fa il Tesoro olandese aveva sborsato 16,8 miliardi per garantire la permanenza in vita delle due banche. ABN, durante la scorsa estate, ha poi ricevuto un ulteriore aiuto con fondi pubblici pari a 2,5 miliardi di euro.
Complessivamente, con l’ultima operazione, il salvataggio è costato alle casse del governo olandese quasi 24 miliardi di euro.
Wouter Bos, il ministro delle Finanze, ha spiegato che d’ora in poi la sua porta «rimarrà chiusa» qualora ABN Amro dovesse necessitare di ulteriore liquidità. Nonostante ciò, tuttavia, il membro dell’esecutivo ha sottolineato come un’ultima ricapitalizzazione sia «necessaria e utile».
Il momento di ABN è infatti particolarmente delicato. In gioco - riferisce l’agenzia Reuters - c'è infatti una vendita di asset a lungo negoziata con Deutsche Bank per 700 milioni di euro, che potrebbe venire meno se il parlamento non dovesse esprimere la sua approvazione entro il 31 dicembre prossimo.
La nuova iniezione di capitale, insieme a quella della scorsa estate, si tradurrà probabilmente nell'aumento di mezzo punto del rapporto debito/pil del Paese, ha aggiunto in una nota il ministero delle Finanze.
LA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA....come viene ben riassunto in questo articolo
....Qualche giorno fa, un ragazzo che di nome fa Piergiorgio Alessandri, che lavora alla Bank of England, scriveva un report, dall’alto dei suoi 34 anni, che ha riscosso elogi e pareri favorevoli ovunque. Il report, che potete visionare CLICCANDO QUI , si intitola “Banking in the State” e, in modo molto sommario , dice una grande verità: a seguito della grande Crisi, il rapporto tra banche e Stati non è più lo stesso. Da sempre queste due istituzioni sono legate da un chiaro cordone ombelicale, ma la situazione del rapporto si è diametralmente capovolta.
Lo Stato, oggi, è diventato il finanziatore “d’emergenza” delle Banche e il più grande rischio percepito dai Governi è il fallimento degli Istituti di Credito. Prima della grande crisi, lo scenario era assolutamente a parti invertite. Infatti, continua Alessandri, le banche hanno ricevuto in dote la cifra di 14.000 miliardi di dollari, pari a circa il 25% del PIL mondiale. Un sostegno mai visto nella storia....
Oggi non sono più i Governi e gli Stati a comandare la finanza globale, ma le banche.
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Forza...su...un ultimo sforzo per permettere LORO di continuare a fare miliardi col trading.
Per continuare imperterriti sulla strada del too-big-to-fail, del moral hazard, della socializzazione delle perdite a fronte della privatizzazione degli utili, dei salvataggi di stato senza chiedere nulla in cambio e senza cambiare una virgola...
Ci hanno raccontato che QUESTA era l'unica soluzione percorribile per "salvarci"...ma non è vero: c'erano altre soluzioni percorribili come ho descritto più volte in questo Blog, ma non si è voluto/potuto percorrerle...
Lo dice la stessa Sheila Bair, la capa della FDIC americana e non il solito Blogger rompiscatole: Bair says U.S. bank bailout "not a good thing"
Lo dice il premio nobel per l'economia Stigliz, lo dice l'ex-capo della FED Volkner, lo diceva anche il premio nobel per l'economia Krugman (adesso un po' meno), lo dicono in tanti ai massimi livelli...e non solo il popolo iper-critico dei Blog.
Tutto tornerà come prima....tutto o quasi....
Forse i debiti pubblici...e noi tutti non torneremo esattamente come prima....
Olanda, dal governo «l’ultimo aiuto» a ABN Amro - 20/11/2009
Il governo olandese sta pianificando nuove iniezioni di liquidità per ABN Amro e Fortis Bank Nederland.
Il governo olandese sta pianificando nuove iniezioni di liquidità per le due banche nazionalizzate nei mesi della crisi finanziaria globale: ABN Amro e Fortis Bank Nederland. Nelle casse dei due istituti di credito andranno infatti ulteriori capitali per 4,4 miliardi di euro (3 a favore di ABN): si tratta, secondo quanto dichiarato dall’esecutivo di Amsterdam, dell’«ultimo salvataggio».
Un anno fa il Tesoro olandese aveva sborsato 16,8 miliardi per garantire la permanenza in vita delle due banche. ABN, durante la scorsa estate, ha poi ricevuto un ulteriore aiuto con fondi pubblici pari a 2,5 miliardi di euro.
Complessivamente, con l’ultima operazione, il salvataggio è costato alle casse del governo olandese quasi 24 miliardi di euro.
Wouter Bos, il ministro delle Finanze, ha spiegato che d’ora in poi la sua porta «rimarrà chiusa» qualora ABN Amro dovesse necessitare di ulteriore liquidità. Nonostante ciò, tuttavia, il membro dell’esecutivo ha sottolineato come un’ultima ricapitalizzazione sia «necessaria e utile».
Il momento di ABN è infatti particolarmente delicato. In gioco - riferisce l’agenzia Reuters - c'è infatti una vendita di asset a lungo negoziata con Deutsche Bank per 700 milioni di euro, che potrebbe venire meno se il parlamento non dovesse esprimere la sua approvazione entro il 31 dicembre prossimo.
La nuova iniezione di capitale, insieme a quella della scorsa estate, si tradurrà probabilmente nell'aumento di mezzo punto del rapporto debito/pil del Paese, ha aggiunto in una nota il ministero delle Finanze.
LA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA....come viene ben riassunto in questo articolo
....Qualche giorno fa, un ragazzo che di nome fa Piergiorgio Alessandri, che lavora alla Bank of England, scriveva un report, dall’alto dei suoi 34 anni, che ha riscosso elogi e pareri favorevoli ovunque. Il report, che potete visionare CLICCANDO QUI , si intitola “Banking in the State” e, in modo molto sommario , dice una grande verità: a seguito della grande Crisi, il rapporto tra banche e Stati non è più lo stesso. Da sempre queste due istituzioni sono legate da un chiaro cordone ombelicale, ma la situazione del rapporto si è diametralmente capovolta.
Lo Stato, oggi, è diventato il finanziatore “d’emergenza” delle Banche e il più grande rischio percepito dai Governi è il fallimento degli Istituti di Credito. Prima della grande crisi, lo scenario era assolutamente a parti invertite. Infatti, continua Alessandri, le banche hanno ricevuto in dote la cifra di 14.000 miliardi di dollari, pari a circa il 25% del PIL mondiale. Un sostegno mai visto nella storia....
Oggi non sono più i Governi e gli Stati a comandare la finanza globale, ma le banche.
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