Le borse mondiali stanno cercando con una "determinazione ammirevole" di smaltire a tempo di record il fattaccio Dubai: venerdì già rimbalzavano i mercati europei, oggi l'Asia si è sparata dei rimbalzi corali in area +3%...
Anche io avevo detto che Dubai non era la fine del mondo (a parte un poco probabile effetto domino) ma che comunque, se ci si pone fuori dagli schemi, era un ULTERIORE SEGNO...ma non pensavo che già in 24 ore provassero a cancellare tutto.
Però non è ancora detta l'ultima parola perchè non si può sempre sfidare la forza di gravità...o stuprare i ritmi della natura...
Ed oggi c'è ancora qualche (logica) esitazione...
Ormai siamo di fronte ad un mercato azionario anestetizzato, che ha una percezione alterata del pericolo e dei rischi grazie alla copertura statale.
E' il moral hazard che depotenzia la paura (avversione al rischio)...mentre è proprio la paura ad essere indispensabile per percepire/evitare i rischi.
Altrimenti, con la Paura anestetizzata, prendo la mia auto e vado in contromano in autostrada senza percepire i rischi del mio comportamento.
Tanto sono sicuro che prima o poi qualche banca centrale mi resuscita....MENTRE tutti i macelli ed i danni che ho provocato andando in contromano...beh quelli rimangono....
La banca centrale degli Emirati Arabi Uniti ha immesso liquidità nel sistema a favore delle banche, ma nessuno ancora ha promesso nulla sul salvataggio di Dubai World & compari.
Tra l'altro i numeri continuano a lievitare: col fuori bilancio... il conteggio provvisiorio oggi arriva a 120 miliardi, ma già si dice "or more"....
Come sempre hanno schermato totalmente e senza condizioni solo le banche, per evitare il rischio sistemico.
E dunque, a parte qualche squilibrio sui CDS del rischio Stati (in particolare la Grecia), ne stanno soffrendo realmente solo le società quotate direttamente coinvolte con Dubai, vedi per esempio società di Costruzioni Giapponesi, Coreane, Australiane etc
Oppure altre aziende nel mondo particolarmente connesse a Dubai.
Incendio circoscritto, almeno si spera...almeno nel breve...
The fallout was worst among Japanese builders like Kajima directly exposed to Dubai.
Abu Dhabi has already thrown a tarpaulin over its own banks to dampen contagion, and it is the tradesmen left with unpaid bills who will suffer most from Dubai’s problems–and the world will take little notice of their problems.
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Da Bloomberg
...Kajima, Japan’s largest publicly traded construction company, lost 16 percent to 162 yen in the week. Japan’s contractors may lose “tens of billions of yen” should they fail to receive revenue from projects, Hiroki Kawashima, an analyst at Daiwa Securities, said in a report on Nov. 27.
Leighton Holdings Ltd., Australia’s biggest construction company, fell 4.2 percent to A$34.77 in Sydney. The company said it’s confident of recovering money owed it in Dubai through its ownership of a 45 percent stake in Al Habtoor Engineering.
Woori Finance Holdings Co. sank 19 percent to 13,300 won in Seoul, the steepest decline in the MSCI Asia Pacific Index. South Korean financial companies had a combined $32 million in loans and investments associated with Dubai World and its property unit at the end of September, according to the country’s financial regulator.
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Vabbè.... digerito (o quasi) il caso Dubai con il suo rischio potenziale da almeno 120 miliardi di dollari (il crack argentino era di "soli "95 ma i tempi cambiano...come pure le unità di misura...)
Portiamoci avanti col lavoro....
Il Financial Times riporta riporta un'interessante lista di 30 colossi finanziari a rischio sistemico, che vengono strettamente monitorati dal FSB (il Financial Stability Board presieduto da Mario Draghi) e dai Regolatori nazionali.
Su queste too-big-to-fail ci si tiene pronti ad ogni evenienza: anche se cadesse un meteorite sulla sede centrale o se anche questi colossi finanziari facessero sballati investimenti in ghiaccioli al polo sud ed in sabbia nel Sahara...ebbene verebbero salvati lo stesso AD OGNI COSTO...perchè chi sbaglia NON PAGA se è inserito in questa lista d'INTOCCABILI.
Il bello è che nella lista non ci sono solo Banche ma anche Assicurazioni: infatti ormai è molto spesso difficile tracciare una linea di confine tra le due realtà...
Quando entri in una banca (o viceversa) il funzionario ti chiede: "...ha bisogno di servizi bancari od assicurativi.,." ed in base alla tua risposta....il solerte dipendente pesca uno dei due cappellini riposti nel cassetto con su scritto "Servizi Bancari" o "Servizi Assicurativi"...se lo calca sulla testa...si schiarisce un attimo la voce...ed inizia a fornirti la consulenza ed i servizi richiesti...indistintamente.
In ogni caso, anche se le lasciasssero fallire tutte e 30 contemporaneamente, le borse andrebbero giù per 24 ore e poi tutto come prima....tanto ormai sono "Borse di Stato" ed hanno praticamente la stessa tenuta agli shock dei titoli di stato...
Almeno finchè gli Stati stessi tengono....
Ma come diceva Fra' Cristoforo a Don Rodrigo..."Verrà un giorno!"....
Thirty financial groups on systemic risk list
FT, 29 Novembre 2009
Thirty global financial institutions make up a list that regulators are earmarking for cross-border supervision exercises, the Financial Times has learnt.
The list includes six insurance companies – Axa, Aegon, Allianz, Aviva, Zurich and Swiss Re –
which sit alongside 24 banks from the UK, continental Europe, North America and Japan.
The list has been drawn up by regulators under the auspices of the Financial Stability Board, in an effort to preempt systemic risks from spreading around the world in any future financial crisis.....
Insurers are considered systemically important for a variety of reasons: they might, for example, have a large lending arm, such as Aviva, or a complex financial engineering business, akin to that of Swiss Re. AIG of the US, the failed insurance group, was proven to be a vast systemic risk last year, in large part because of its diversification from insurance into complex financial engineering.....
The list, which is not public, contains many of the multinational bank names that would be widely expected:
Goldman Sachs, JPMorgan Chase, Morgan Stanley, Bank of America Merrill Lynch and Citigroup of the US;
Royal Bank of Canada;
UK groups HSBC, Barclays, Royal Bank of Scotland and Standard Chartered;
UBS and Credit Suisse of Switzerland;
France’s Société Générale and BNP Paribas;
Santander and BBVA from Spain;
Japan’s Mizuho, Sumitomo Mitsui, Nomura, Mitsubishi UFJ;
Italy’s UniCredit and Banca Intesa;
Germany’s Deutsche Bank;
and Dutch group ING.
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aggiornamento delle ore 16
Appena ho tempo ragioniamo sul "Picche" del Governo di Dubai (e dunque di "paparino" Abu Dhabi) a proposito del salvataggio di Dubai World...
In particolare in merito a queste frasi spettacolari ed inusitate (di questi tempi...)
...In ogni caso, i creditori devono assumersi la responsabilità delle proprie decisioni nella concessione del credito.
"I creditori devono assumersi parte della responsabilità per la loro decisione di dare credito a queste società....
30 novembre (Reuters) - Il governo del Dubai non garantirà il debito della holding pubblica Dubai World.
Lo ha detto a Dubai TV Abdulrahman al-Saleh, direttore generale del dipartimento delle Finanze, aggiungendo che le banche locali non hanno bisogno di ulteriori iniezioni di liquidità da parte della banca centrale.
....La ristrutturazione della holding pubblica, secondo il funzionario, avrà inoltre delle ripercussioni per i creditori nel breve termine ma dei benefici sul lungo periodo. In ogni caso, i creditori devono assumersi la responsabilità delle proprie decisioni nella concessione del credito.
"I creditori devono assumersi parte della responsabilità per la loro decisione di dare credito a queste società. Pensano che Dubai World faccia parte del governo, che non è corretto", ha detto...
30 novembre (Reuters) - Moody's: Sarà "inevitabile" per Abu Dhabi essere colpito dagli effetti del contagio derivanti dalla ristrutturazione del debito di Dubai World.
Lo sostiene l'agenzia di rating Moody's, aggiungendo che la ristrutturazione potrebbe portare a downgrade del merito di credito delle banche degli Emirati arabi uniti....
"La modalità della ristrutturazione del debito che sarà proposta potrebbe aumentare la probabilità di downgrade dei rating sulla forza finanziaria delle banche per gli istituti degli Emirati che sono già sotto review"...
Moody's spiega che il possibile default del semi-governativo Dubai World "cambia le assunzioni di mercato riguardo il supporto implicito del governo ai creditori locali".
Dubai: Government Will Not Stand Behind Dubai World DebtFrom MarketWatch: Dubai World debt not backed by government:official