Ad agosto il "mini-boom" della produzione industriale italiana venne strombazzato da tutti i gossip-tiggì e dai fiction-giornali, censurando rigorosamente il dato anno su anno che rimaneva ampiamente negativo ed evidenziando il +7% mese su mese.
E noi "banda di pessimisti" come sempre ad eccepire con i nostri disfattisti "se e ma": dicevamo che era un'aberrazione statistica ferragostana...e lo diceva in verità anche l'Istat senza che nessuno o quasi lo riportasse.
Ma si sa, le bugie hanno le gambe corte...
Scommetto che questa news tinta di rosso troverà molto meno spazio nei mass-media tinti di rosa....
LEGGETE BENE TUTTO, soprattutto le parti in grassetto ed in rosso.
Industria: Istat, Produzione In Calo a Settembre del -5,3%
10 novembre 2009
Produzione industriale in calo a settembre.
L'indice, segnala l'Istat, ha registrato una riduzione del 5,3% su base mensile, la piu' ampia dall'inizio della serie storica nel 1990.
L'andamento di agosto rimane positivo ma e' stato rivisto da +7% a +5,8%. Nel terzo trimestre la produzione e' risultata in aumento del 4% rispetto ai tre mesi precedenti. L'incremento segue la riduzione del 3,3% registrata nel secondo trimestre. Si tratta del primo dato positivo dal primo trimestre 2008.
Su base annua l'indice corretto per gli effetti di calendario e' sceso a settembre del 15,7%, mentre nei primi nove mesi del 2009 la variazione rispetto allo stesso periodo del 2008 e' stata negativa per il 20,3%.
Guardando ai principali raggruppamenti di industrie, l'Istat segnala variazioni congiunturali negative del dato destagionalizzato per i beni intermedi (-7,9%), per i beni strumentali (-5,6%), per i beni di consumo (-4,1%), per l'energia (-3,9%).
Considerando la dinamica tendenziale su settembre 2008 i dati corretti per gli effetti di calendario segnalano un calo del 21,2% per i beni intermedi, del 20,4% per i beni strumentali, del 10,5% per l'energia e del 5,5% per i beni di consumo.
A livello dei singoli settori di attività economica, l'indice della produzione industriale corretto per gli effetti del calendario ha registrato, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, variazioni tendenziali positive per i prodotti farmaceutici (+5,9%) e per le industrie alimentari, bevande e tabacchi (+0,2%).
Le diminuzioni maggiori si registrano per i macchinari e attrezzature n.c.a. (-27,5%), per la metallurgia e prodotti in metallo (-25,2%) e per i mezzi di trasporto (-20,2%).
Nel confronto tra i primi nove mesi del 2009 e il corrispondente periodo del 2008 le diminuzioni più ampie hanno riguardato la metallurgia e i prodotti in metallo (-32,1%) e i macchinari e attrezzature. (-31,8%). L'unica variazione positiva ha riguardato i prodotti farmaceutici (+2,5%).
Il rallentamento della produzione riguarda anche il settore automobilistico. A settembre, l'Istat comunica che il dato corretto per gli effetti di calendario ha segnato una flessione del 7,9% (dato grezzo -7,6%) su base annua, mentre il dato relativo ai primi nove mesi ha segnato un calo del 29% (-29,5% dato grezzo).
A parte il fatto che si è tornati al livello di luglio dopo l'aberrazione statistica del +7% (rivista a +5,8%) di agosto, sbandierata da tutti i gossip-tiggì come una roba stellare...
A me dei dati m/m non me ne frega una cippa (mese su mese): non sono significativi anche perchè sono molto volatili. Contano solo per cercare d'intuire le "prossime tendenze", le micro-variazioni in fieri....ed anche il questo caso il dato di settembre è NERO.
Contano invece i dati a/a (anno su anno) o quelli sui primi nove mesi 2009 confrontati a quelli del 2008: in questi dati SI SOMMANO LE VARIE PERFORMANCES MENSILI che essendo il larghissima parte NEGATIVE presentano delle BEN PIU' SIGNIFICATIVE RAMAZZATE DA -20%....-30%....
IN CERTI SETTORI PARLIAMO ADDIRITTURA DI 1/3 IN MENO RISPETTO ALL'ANNO SCORSO, RIPETO 1/3 IN MENO!
E combinazione i settori più in rosso sono i settori che contano, quelli che pesanti, quelli che indicano il futuro di un'economia...come macchinari ed attrezzature, metallurgia, mezzi di trasporto, energia...
Notare anche l'auto a -30% mentre si sbandiera un +15% di immatricolazioni in Ottobre 2009 grazie agli incentivi...
Vedi i titoli e gli articoli della Fiat-Stampa...
L'auto in Italia continua a correre
NO COMMENT (come pure No comment sullo sbandierato Indice OCSE)
Non a caso tre giorni fa un DATO STRUTTURALE come questo è stato ignorato:
Terna: in calo ad ottobre i consumi di energia elettrica ..
Complessivamente il fabbisogno dei primi dieci mesi del 2009 ha registrato un calo del 7,1% rispetto allo stesso periodo del 2008.....
Dati in ROSSO come quelli sopra citati sono GLOBALI e caratterizzano le maggiori economie mondiali (chi più chi meno)
Pensate che sono così ROSSI anche se tamponati da IMPONENTI INCENTIVI STATALI.
O stiamo anticipando LA MAGGIORE RIPRESA DELLA STORIA...
Oppure siamo al DISALLINEAMENTO totale: i dati macro peggiorano e tornano indietro, la disoccupazione e la sotto-occupazione salgono...mentre le BORSE e tutti gli assets accelerano ancor più al rialzo.
Questo sta succedendo proprio perchè l'economia debole è garanzia ancora a lungo di SOLDI GRATIS PER SPECULARE.
E di tutto questa ORGIA all'economia reale arrivano solo le BRICIOLE, gli avanzi.
QUESTO GIOCHINO paradossale RISCHIA DI ANDARE AVANTI ANCORA A LUNGO visto che è "coperto" dai RESISTENTI e LONGEVI DEBITI PUBBLICI "più forti del mondo"....
IERI LA DIMOSTRAZIONE LAMPANTE DELLA BOLLA: al G20 dichiarano di mantenere le misure eccezionali di sostegno perchè finanza ed economia sono ancora DEBOLI (ripeto DEBOLI) ed IMMEDIATAMENTE LE BORSE corrono o stabiliscono nuovi RECORD di periodo (non è così semplice ma schematizzo).
E' veramente una FARSA: ed a fare soldoni sono soprattutto le banche, le banche d'affari e le case d'investimento, insomma tutta quelle entità che SE NON LE AVESSIMO SALVATE NOI CON I NOSTRI SOLDI (debito pubblico=soldi dei contribuenti / debito pubblico sfondato=cazzi nostri e dei nostri figli e nipoti) non dovrebbero nemmeno esistere nella forma in cui le vediamo oggi trulle trulle...
Visto che sono sopravvissute grazie a NOI, i mega-utili che fanno speculando dovrebbero andare soprattutto a NOSTRO VANTAGGIO...ed invece.....invece lo vediamo tutti cosa sta succedendo.
Del resto quando la via della nazionalizzazione temporanea e funzionale è stata scartata a vantaggio delle lobbies finanziarie, si sapeva benissimo incontro a COSA si stava andando e quale colossale moral-hazard si stava mettendo in piedi, non solo per l'oggi ma soprattutto per il domani.
Ma adesso mi taccio: ormai mi sembra di essere solo un PREDICATORE mezzo matto che parla al vento...perchè tutti sbavano dietro alle Borse, dietro alla speculazione, dietro all'enalotto e dietro al win-for-life...
I pesci grandi per farsi la Bentley turbo, la villa in Costa Azzurra, lo Yacht da 50 metri e la fornitura perenne di escort & cocaina.
I pesci piccoli invece per mantenere un minimo di benessere o per mantenersi sopra alla linea di galleggiamento, anche se spesso questo benessere è rappresentato dal continuo ricambio di beni voluttuari: è la CULTURA DELL'AVERE che ormai ha totalmente cancellato LA CULTURA DELL'ESSERE.
E si capisce anche perchè il laureato in Filosofia è finito a fare marketing e selezione personale invece che diventare il Maestro di Alessandro Magno....
Mentre scrivevo è uscito un altro importante Dato Macro con la marcia indietro e sotto le attese: secondo LA NUOVA LOGICA PARADOSSALE DELLA BOLLA vorrà dire che le borse accelereranno al Rialzo...
Notare come l'indice delle condizioni correnti sia salito: avrà qualcosa a che fare con il fatto che gli investitori tedeschi hanno capito che nel Breve l'orgia può continuare con la benedizione di DIO e del G20?
Ma POI.....
Germania: indice Zew in calo ben oltre le attese a novembre
10 novembre 2009
Cattive notizie per l'economia tedesca sono arrivate questa mattina dall'indice Zew che ha restituito una lettura deludente.
Sulla base dei dati forniti dallo Zew Institute si è appreso che nel mese di novembre l'indice che misura la fiducia degli investitori tedeschi si è attestato a 51,1 punti in calo rispetto ai 56 del mese precedente.
L'indicazione si è rivelata peggiore delle stime degli analisti che puntavano ad una discesa meno marcata a 55 punti.
L'indice relativo alle condizioni correnti è salito da -72,2 a -65,6 punti.
Cattive notizie per l'economia tedesca sono arrivate questa mattina dall'indice Zew che ha restituito una lettura deludente.
Sulla base dei dati forniti dallo Zew Institute si è appreso che nel mese di novembre l'indice che misura la fiducia degli investitori tedeschi si è attestato a 51,1 punti in calo rispetto ai 56 del mese precedente.
L'indicazione si è rivelata peggiore delle stime degli analisti che puntavano ad una discesa meno marcata a 55 punti.
L'indice relativo alle condizioni correnti è salito da -72,2 a -65,6 punti.
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