giovedì 19 novembre 2009

Il grande freddo: tassi a zero fino al 2012


Da un po' di giorni ho ripreso a parlare dell'andamento delle Borse mettendole in relazione con i discorsi di "filosofia macro-economica" che caratterizzano questo Blog.
Alcuni lettori mi hanno anche rimproverato per questo.
Ma francamente è in atto un'anomalia straordinaria che in 10 anni di esperienza non avevo mai visto: da 15 giorni le borse hanno una formidabile inerzia verso l'alto, una quasi totale impermeabilità di fronte ad una lunghissima serie di dati macro peggio del previsto.
Gli indici riescono ad ignorare le cattive notizie con un aplomb invidiabile, come se le contrattazioni avvenissero in un'altra dimensione (ed in effetti in qualche modo è proprio quello che sta accadendo...).
Escono dati macro pessimi e le borse non riescono più ad andare in negativo nemmeno intraday: moderano solo la loro corsa positiva per un pochetto e poi riprendono l'accelerazione verso l'alto.
Invece il primo giorno che non ci sono dati o che escono dati neutri/un po' meglio delle attese...BOOOOM si scatta al rialzo.

Curioso anche questo grafico del Dow Jones delle ultime 5 sedute: potete notare come negli ultimi 10/30 minuti ci sia una corsa al rialzo dell'indice, regolare e puntuale come un orologio svizzero (ma non credo che questa volta sia la manina FED).















Ieri c'è stata una dimostrazione esemplare di quello che vado dicendo: è uscita una batteria pessima di dati macro ed il Dow Jones ha avuto il coraggio di chiudere solo a -0,11%...ancora un po' ed andava addirittura in positivo.
E pensare che i dati sull'immobiliare USA sono stati una mazzata: i commentatori di borsa non sanno più cosa inventarsi per fare la descrizione di fine seduta e per giustificare una situazione così anomala, mentre gli operatori se ne escono con strane teorie o con frasi involontariamente comiche per giustificare il loro atteggiamento iper-bullish di fronte ad un'economia che continua a dare segni di fragilità.
Ieri hanno incominciato a dire che i nuovi cantieri edili contano poco, che contano soprattutto le case esistenti. Che il crollo del -10,6% era dovuto al cattivo tempo, alla fine dei bonus fiscali (appunto!!), alle cavallette....e così via...
A parte il fatto che parliamo dell'IMMOBILIARE ovvero del settore CHIAVE che ha messo in moto la Grande Crisi...
Vanno ribaditi al meno tre concetti come ben fa Calculated Risk
1- I nuovi investimenti residenziali sono un leading indicator primario: la costruzione di nuove case infatti va ad impattare direttamente sulla crescita del PIL e quindi sulla Ripresa.
2- Difficilmente i nuovi investimenti residenziali avranno un recupero rapido perchè gli stocks di case vuote e di case adibite ad affitto rimangono a livelli record. Prima di tutto va smaltito questo "eccesso".
3- La vendita di case esistenti è largamente irrilevante per la crescita economica: ...the only contribution from existing home sales to the economy are some commissions and fees. That is good news for real estate agents and mortgage brokers, but not for the overall economy....
Anche l'alto livello di disocupazione indebolisce gli investimenti immobiliari: è un cane che si morde la coda...
Infatti normalmente la ripresa di investimenti residenziali è un leading indicator della ripresa occupazionale e viceversa.
Ma se entrambi questi fattori rimangono deboli, è difficile sperare in una Ripresa forte...

A proposito di comicità involontaria....per la debacle immobiliare di ieri varebbe la stessa "mitica battuta" sparata da un operatore martedì, cambiando solo alcune parole....
"Le cifre relative ai nuovi cantieri edili di ottobre suggeriscono che l'attivita' immobiliare e' debole negli Stati Uniti, e rischia di rimanere stagnante a lungo", ha detto un money manager..."Questo potrebbe compromettere l'ottimismo per uno o due giorni".:D

Qualcuno però inizia a sputare fuori il rospo, qualcuno non riesce più a trattenere la verità: "Appare evidente ormai che il mercato azionario si stia muovendo su un piano differente da quello economico" ha sentenziato Paul Nolte di Hinsdale Associates.

Ieri anche i dati sull'inflazione non sono stati "incoraggianti" nei confronti del principale fattore che di questi tempi sta pompando le Borse: la promessa DEI TASSI A ZERO per lungo tempo e di conseguenza il dollaro debole (carry trade).
Infatti le rilevazioni hanno indicato un'inflazione che inizia a dare qualche segno di vitalità e quindi i tassi a zero potrebbero scricchiolare...
Ma ci ha pensato subito qualcuno a tranquillizzare la BOLLA...
Ieri il presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, ha affermato che le esperienze del passato insegnano che probabilmente i tassi di interesse non verrano alzati prima dell’inizio del 2012 (!).
"Se si guarda a quanto accaduto nelle ultime due recessioni, in entrambi i casi il comitato di politica monetaria del FOMC ha aspetto tre anni o due anni e mezzo prima di apportare una stretta monetaria".
E' chiaro che di fronte alla prospettiva di un Grande Freddo con tassi a zero fino al 2012...la Bolla Speculativa non può che surriscaldarsi....

Vediamo comunque la batteria dati macro di ieri, per i quali continuo sarcasticamente a proporre una moratoria: non facciamoli più uscire almeno fino a Natale per goderci in pace un rally fino a 12.000 punti di DJ senza doversi inventare giustificazioni con salto mortale.
Poi da Gennaio ripartiamo e facciamo il punto della situazione tra Borse ed Economie.:D

- Us market mover: -10,6% avvio cantieri nuove unità abitative a ottobre, sotto attese. Decisamente inferiore alle attese il dato di ottobre su avvio cantieri nuove unità abitative, sceso a 529 mila unità (-10,6%). Consensus era +1,7% a 600 mila unità.

- Us market mover: -4% nuovi permessi costruzione ottobre
. Il dato scende a quota 552.000 unità, nettamente sotto le 580 mila unità stimate dal mercato.

- Usa: Richieste Mutui Calano Ai Minimi Da 12 Anni. Le richieste settimanali di mutui negli Usa calano ai minimi da 12 anni, nonostante la discesa dei tassi. La Mortgage Bankers Association fa sapere che le richieste, rifinanziamenti inclusi, scendono del 2,5% a 611,7

-
NAHB: Builder Confidence Flat in November. The housing market index (HMI) was at 17 in November. October was revised down from 18 to 17. The record low was 8 set in January.
This is very low - and this is what I've expected - a long period of builder depression.
Note: any number under 50 indicates that more builders view sales conditions as poor than good.

- Us market mover: +0,2% inflazione core ottobre
- Us market mover: +0,3% inflazione ottobre, sopra attese


L'ho ripetuto mille volte: da almeno 3 mesi le Borse stanno ricevendo la spinta da ben altri fattori e non dai dati macro-economici. Ne sono perfettamente consapevole.
Ma è la straordinaria impermeabilità rialzista degli Indici, anche a livello intraday, a lasciarmi ogni giorno più stupito.
Quanto potrà durare?


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