aggiornamento del 26 novembre
UBS protesta con S&P e critica il risultati del report
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Standard & Poor’s, la più importante società di rating al mondo, in un suo studio ha lanciato l'allarme: la maggior parte delle più grandi banche del globo è sotto-capitalizzata ed entro i prossimi 18 mesi potrebbe subire una bella bocciatura nel giudizio di affidabilità (downgrade).
Delle 45 banche messe sotto esame, la maggior parte sono SOTTO al livello di sicurezza dell'8% di risk-adjusted capital (RAC) ratio, un nuovo parametro messo a punto da S&P per anticipare le nuove e più severe normative di capitalizzazione bancaria che entreranno in vigore ad inizio 2010.
Alcune Big Banks sono AMPIAMENTE SOTTO al livello di guardia.
Vedi qui di seguito le ULTIME DELLA CLASSE, quelle più sottocapitalizzate e dunque MENO SICURE di fronte alle possibili Tempeste che la Grande Crisi può ancora riservare.
...Every single bank in Japan, the US, Germany, Spain, and Italy included in S&P's list of 45 global lenders fails the 8pc safety level under the agency's risk-adjusted capital (RAC) ratio. Most fall woefully short.
The most vulnerable are (N.d.R. 8 è il livello minimo di sicurezza)
Mizuho Financial (2.0), Citigroup (2.1), UBS (2.2), Sumitomo Mitsui (3.5), Mitsubishi (4.9), Allied Irish (5.0), DZ Deutsche Zentral (5.3), Danske Bank (5.4), BBVA (5.4), Bank of Ireland (6.2), Bank of America (5.8), Deutsche Bank (6.1), Caja de Ahorros Barcelona (6.2), and UniCredit (6.3)....
Il parametro del RAC cerca di sopperire alla dimostrata inadeguatezza di altri vecchi parametri di giudizio come il Tier1 secondo il quale la maggior parte delle banche oggi sarebbero in salute...e secondo il quale, prima del quasi-collasso dell'intero sistema bancario mondiale, le banche risultavano essere sempre in salute....
Infatti questi vecchi parametri sono più quantitativi che qualitativi e dunque non distinguono tra il leverage bancario high-risk e quello low-risk.
La "spazzatura" dunque riesce ad essere ben mimetizzata nelle pieghe dei bilanci bancari ed all'improvviso...pafff...ci si trova sull'orlo del collasso...
Vedi in questo Blog Come ti trasformo una catapecchia in una villa a Portofino
Secondo le nuove normative, le banche dovranno in molti casi addirittura quadruplicare il capitale per coprirsi dai rischi del trading, dei crediti deteriorati, degli investimenti a rischio: questo vorrà dire maggiore sicurezza in futuro MA oggi vuole dire UN SUPER CREDIT CRUNCH, con tutte le conseguenze che possiamo immaginare.
Del resto il concetto è semplice: è stato fatto il passo molto più lungo della gamba ed adesso questo passo va accorciato. Punto a capo.
Scordatevi dunque di cambiare l'Iphone ogni 6 mesi solo perchè è uscito di un colore nuovo...
Se invece avevate qualche problemino MENO VOLUTTUARIO...beh temo che diventerà un problema più grosso.
Interessante ancora notare come le banche "peggiori" siano le Giapponesi perchè sono banche molto Hedge-funds, molto esposte su capitali ibridi (ovvero poco trasparenti sul rischio) e sui portafogli azionari, spesso oltre il 50% del loro capitale.
Ed anche le banche Tedesche sono tra le "peggiori della classe" perchè molto esposte sugli asset-backed securities (ABS) ovvero su uno degli assets tossici per eccellenza.
Una curiosità: le banche Cinesi (attualmente le maggiori del mondo) non sono state incluse nello studio di S&P....Dati non pervenuti?
Se le nostre banche posso essere definite OPACHE, quelle cinesi non trovano definizione....
Anche perchè sostanzialmente sono banche STATALI che vogliono giocare AL CAPITALISMO...
La conclusione dello studio di S&P viene riassunta con queste parole:
Concentrarsi nel passato solo sul leverage bancario è stata la ricetta per finire nelle grane.
In questo modo le banche sono state incoraggiate ad optare per assets rischiosi – trattandoli alla stregua di titoli di stato di prima qualità - assets che in ogni caso potevano essere dissimulati “fuori bilancio”.
Le regole hanno creato solo UN'ILLUSIONE DI SICUREZZA.
In ogni caso...che sia il RAC, il Tier1, il Core Tier1, il il Piff od il Paff...a me non interessa.
Ed il mio giudizio sulle famigerate AGENZIE DI RATING è meglio censurarlo...
Però...gira e rigira il concetto è sempre lo stesso: le banche sono sotto-capitalizzate, fanno più da Hedge-funds speculativi che da banca tradizionale, sono poco trasparenti od addirittura OPACHE, si fanno totalmente gli affaracci loro anche se cercano di passare come delle istituzioni "ad utilità sociale".
Una cosa è certa: HANNO PERSO LA NOSTRA FIDUCIA (se mai ce l'avessero avuta...).
E tutto questo accade anche se gli Stati le hanno riempite di soldi nostri, accade anche se si è fatto un gran parlare di riforme del sistema e nuove regole, accade anche se le Istituzioni ed i mass-media hanno messo in piedi una "ipnosi di massa" per ristabilire la confidence psicologica senza che ancora sussistano le basi REALI della fiducia (come dimostra anche S&P).
Vedi in questo Blog Ipnosi di Massa
Prima di tutto va ricordato che LE BANCHE non sono istituti di beneficienza con un primario obiettivo di utilità sociale ma sono aziende private che mirano primariamente al profitto dei loro azionisti: fin qui nulla di male, anzi è assolutamente LECITO.
L'utilità sociale della banca si manifesta SOLO SE COINCIDE con il profitto per gli azionisti: non dimentichiamolo MAI.
Il VERO problema come sempre è di MENTALITA' perchè le banche sono diventate troppo speculative, troppo tirate, troppo orientate ad un profitto estremo a qualunque costo ed all'inseguimento di target stellari.
Un anno faccio +10%, l'anno dopo DEVO fare +20% e quello ancora dopo +30%: se il manager responsabile ce la fa si becca un super-bonus e se non ce la fa finisce fuori dai giochi.
Naturalmente con una mentalità di questo genere (a livello gobale) SONO COSTRETTO A RISCHIARE, ad alzare la posta, a giocare pesante....ed il rischio che il banco salti AUMENTA ESPONENZIALMENTE.
Ed ecco che se il banco rischia di saltare...allora sbuca fuori l'utilità sociale della banca, il rischio sistemico e quindi DEVE INTERVENIRE LO STATO con i soldi nostri...
Ed a questo punto C'E' QUALCOSA CHE NON TORNA: leggete il mio articolo Antica Filosofia Bancaria e capirete...
MORALE DELLA FAVOLA
La leggenda metropolitana narra che questa frase sia da attribuirsi nientepopodimeno che ad Enrico Cuccia, il mitico Presidente di Mediobanca, il fulcro per 40 anni della finanza e dell'economia italiane, l'eminenza grigia più potente della Penisola, la "vecchia volpe"...
A FORTIORI un bilancio bancario io non lo prendo nemmeno in mano: quasi inutile analizzarlo e credo che nessuno realmente ci capisca qualcosa...a parte quello che ci sta scritto...
Meglio procedere per via indiretta: si analizza cosa succede nella realtà e si deduce lo stato di salute del sistema bancario...