Va bene...del PIL USA ne stanno già parlando TUTTI.
Ma ne parlerò anche io per due ragioni:
1- Perchè la maggior parte delle fonti sbandiera in modo esultante questo mini-boom da +3,5% del PIL, dissimulando naturalmente COME si è ottenuto. Al solito è la nostra improba ma eroica lotta nel contrastare la DISINFORMAZIONE di Gossip-Tiggì & affini...
2- Perchè molte ottime fonti (guarda a caso sono BLOG) stanno già facendo INFORMAZIONE corretta, completa e di qualità su questo dato.
Però repetita iuvant: più diffondiamo nel WEB non tanto la verità (parola grossa) ma semplicemente un'informazione NORMALE meglio è. Cerchiamo la massima diffusione nei limiti dei nostri mezzi "poveri ma belli"...Inoltre molte fonti affidabili sono in inglese e dunque non sono accessibili a tutti.
Cercherò di essere breve, forte e chiaro.
PIL USA nel 3 trimestre 2009 = +3,5% annualizzato, pari o poco superiore alle attese (dipende dalle fonti previsionali).
Un bel miglioramento indubbiamente rispetto al -6,4% del primo trimestre ed al -0,7% del secondo trimestre: il crollo è stato arrestato ma è chiaro che fermarsi alla lettura superficiale e senza un'analisi in prospettiva lo lasciamo fare ai Gossip-Tiggì. Noi proviamo ad INFORMARE e non solo a fare FICTION.
Prima di tutto un chiarimento sulla metodologia statistica di +3,5% "annualizzato", come è spiegato bene in questo articolo:
Dice l'economista Fortis...."Gli Stati Uniti esprimono convenzionalmente i tassi di crescita reali del proprio Pil trimestre su trimestre a valori “annualizzati”; ed è in questo modo che di solito li comunica al pubblico l’ufficio stampa del Bureau of Economic Analysis (www.bea.gov).
Ricordo che nel 2° trimestre 2008, in realtà, il PIL americano destagionalizzato.... era aumentato solo poco più dello 0,8% sul trimestre precedente, cioè del 3,3% “annualizzato” (vale a dire lo 0,8 circa moltiplicato per 4 trimestri).
In Italia nel 4° trimestre del 2006 si ebbe una crescita del Pil sul trimestre precedente ben maggiore, pari a +0,98% (cioè, se facessimo anche noi come gli americani, addirittura del 4% circa “annualizzato”)". .......
"Si ha l’impressione, in definitiva, che quando vengono diffusi i dati trimestrali Usa sul Pil questi vengano spesso percepiti (inconsapevolmente) moltiplicati per quattro rispetto a quelli dei Paesi europei e dell’Italia e ciò finisce con l’aumentare il nostro senso di sudditanza verso il modello economico americano (certamente questo è l’effetto che si produce sulla maggioranza dell’opinione pubblica che legge i giornali e non possiede competenze statistico-economiche specifiche)"......
POI FACCIAMO DUE CONTI DELLA SERVA
A questo stellare +3,5%
andiamo a sottrarre l'1,66% che sarebbe il contributo una tantum del programma di incentivi alla rottamazione dell'auto "Cash for Clunkers" (esauritosi nel 3° trimestre)
E siamo a +1,9%
andiamo a sottrarre almeno lo 0,5% che sarebbe il contributo una tantum dei bonus fiscali per l'acquisto della prima casa (in fase di prolungamento per il 4° trimestre e per il 1° 2010 ma con un probabile minore impatto positivo)
e siamo a +1,4%
andiamo a sottrarre circa lo 0,9% che sarebbe il contributo del più volte citato processo di re-stocking ovvero un driver di crescita "tecnico" che andrà esaurendosi (possibile effetto positivo ancora nei prossimi 2-3 trimestri)
e siamo a +0,5%....
Se poi consideriamo il contributo delle spese governative e nel campo della difesa...beh lasciamo stare....
Il conto che ho fatto non è molto ortodosso... ma serve a capire come
SENZA il contributo di incentivi e fattori una tantum il PIL USA sarebbe stato molto meno stellare.
Ecco un grafico che calcola l'impatto sul PIL passato, presente e futuro dei piani di STIMOLI messi in campo per ora.
L'unica incognita per il futuro è quanto il governo USA sarà disposto a tirare la corda del debito pubblico per continuare a STIMOLARE....
Questo ci dovrebbe farci riflettere sugli scenari di crescita e sostenibilità del PIL americano nei prossimi trimestri visto che gli incentivi a spese del debito pubblico non possono durare in eterno.
Inoltre gli incentivi cannibalizzano il futuro: non per nulla le vendite auto in USA post-cash-for-clunker sono crollate.
Se non si metteranno in moto altri driver "naturali e duraturi" saranno dolori...
Il PIL USA non può continuare a basarsi sull'uso di PROTESI deambulatorie ma deve iniziare a camminare con le proprie gambe.
E su questo punto si addensano nubi oscure: il perdurante ed elevatissimo livello di disoccupazione e la continua diminuzione del reddito dei cittadini americani, il tutto condito dal famoso credit crunch...
Considerando che il maggiore contibuto a questo +3,5% di PIL è stato fornito dai consumi (incentivati una tantum) per un +2.3%...potete rendervi conto perchè il barometro potrebbe puntare verso il cattivo tempo...
Come giustamente sottolinea Icebergfinanza:
...Incominciamo dal reddito....
Disposable personal income decreased $20.4 billion (0.7 percent) in the third quarter, in contrast to an increase of $138.2 billion (5.2 percent) in the second.
Real disposable personal income decreased 3.4 percent, in contrast to an increase of 3.8 percent.( Bea )
E' ormai un decennio che in America il reddito continua a scendere, ne abbiamo spesso parlato al di la di una dinamica lunga un decennio perduto, nessuna possibilità di inversione nei prossimi anni.
La concorrenza nello sfruttamento dei paesi emergenti ha determinato questa tendenza ormai cronica
Per quanto riguarda l'occupazione, nulla da dire, questa è e resterà una "jobless recovery" una ripresa senza lavoro.
Come abbiamo detto più volte, prima di assumere, le imprese, quando mai vi sarà un reale ripresa, provvederanno a reintegrare i lavoratori part-time sino a quando la sovrapproduzione non verrà assorbita.
La mia sensazione è che comunque, una parte della disoccupazione prodotta da questa crisi, non verrà assorbita, per tanto e tanto tempo e probabilmente resterà cronica.
E sempre a proposito dell'occupazione, il premio Nobel per l'economia Paul Krugman è molto preoccupato: di questo passo il cammino per un futuro ritorno alla piena occupazione in USA potrebbe essere molto molto lungo...addirittura al secondo mandato come Presidente della Sarah Palin...
Paul come sempre è molto ironico: lui è un democratico convinto che non sopporta di pancia i repubblicani...pertanto parlare di "secondo mandato Palin" è come dire tra centomila anni...o forse mai....
...Obviously, 3.5 percent growth is a lot better than shrinkage. But it’s not enough — not remotely enough — to make any real headway against the unemployment problem. ....Basically, we’d be lucky if growth at this rate brought unemployment down by half a percentage point per year. At this rate, we wouldn’t reach anything that feels like full employment until well into the second Palin administration.
Complice (?) anche il giochino diabolico e spiazzante della revisione al ribasso del giorno prima sulle previsioni del PIL da parte di Goldman Sachs, poi rivelatasi "inspiegabilmente" cannata...
Come giustamente commenta l'iper-realista Mish Shedlock
...I am struggling to understand what is surprising other than how bad this all looks once you break down the numbers.
The government sloshed trillions around and yet disposable income is down, jobs are horrendously weak, and the only reason GDP rose is wasteful government spending, cash-for-clunkers and extremely unaffordable housing tax credits whose effect is soon going to start diminishing even though the program was just extended.
I see plenty of chances for negative territory or at least extremely anemic growth starting in the second quarter of 2010, if indeed not the first quarter.
Let's see what Christmas brings. I am expecting far weaker numbers than most.
In the meantime, let's party even if only for a day or two.
Reality is likely to return soon.....