lunedì 6 luglio 2009

Come le mosche (e siamo a 52): dietro le quinte


Ho trovato un'intervista interessante in un sito di news locali degli Stati Uniti in merito ai fallimenti delle banche minori.
Viene intervistato il Chief Esecutive della Sunwest Bank che ha rilevato il 26 giugno 2009 la MetroPacific Bank, ovvero una delle numerose banche americane che stanno fallendo.
vedi Come le mosche (e siamo a 52)

E' un'interessante lettura per capire da dietro le quinte come funzionano i salvataggi della FDIC (il fondo americano di garanzia depositi) ed in quale contesto intervenga una banca che rileva la maggior parte degli assets e dei depositi dell'entità fallita.

Vi traduco alcuni stralci, così potete rendervi conto direttamente di come funzionano le cose negli USA.

Domanda: Come siete venuti a conoscenza che una banca stava per fallire e che i suoi assets erano in vendita?
Risposta: Prima di tutto le banche che hanno intenzione di fare delle offerte in aste fallimentari lo fanno sapere alla FDIC. Poi la FDIC segue la sua procedura: presumo che controllino i nostri dati finanziaria e la nostra solidità. Il loro mestiere è di esaminare le banche, così la FDIC controlla la lista aggiornata con i risultati degli esami e decide se inserirti nella lista degli offerenti oppure no. Noi abbiamo richiesto l'autorizzazione a fare offerte parecchi mesi fa: avevamo previsto che sfortunatamente i fallimenti delle banche sarebbero diventati frequenti.
Adesso portiamo l'orologio a quattro settimame fa. La FDIC ci ha notificato una situazione di potenziale fallimento di una banca. Ci hanno avvisato in termini molto generici, descrivendo una banca da 80 milioni di dollari nella Contea di Orange con una sede singola. Ci hanno chiesto "siete interessati?". C'interessava, coincideva con i nostri piani.
Allora ci hanno fornito la password per accedere ad un sito Web protetto e trovare maggiori informazioni. Solo dopo aver visitato il sito abbiamo saputo di che banca si trattasse: abbiamo avuto l'dentità della banca ma non l'dentità dei suoi dipendenti. Il sito presenta statistiche a livello di portafoglio ma non scende nei particolari di ogni singolo prestito. I dati sono ad un livello macroscopico. Ma ci sono abbastanza informazioni per iniziare a formarsi un opinione, e non è ancora obbligatorio fare un'offerta
In seguito ci hanno detto che avevamo due giorni (NdR !!!!!) per fare la due diligence. Siamo andati sul posto, abbiamo visitato la banca in un'area separata rispetto al resto dei dipendenti. La maggior parte degli impiegati non sapeva che noi eravamo sul posto.
Era presente un rappresentante dell'FDIC. A questo punto abbiamo iniziato a scendere maggiormente al livello "micro" di dettaglio. Bisogna sbrigare tutto quello che c'è da sbrigare in questi due giorni (NdR !!!!), controllando prestiti, mutui, depositi, dati finanziati etc Abbiamo incontrato alcune persone, ma non abbiamo potuto approfondire la loro conoscenza o porre loro delle domande.
Dopo il sopralluogo on-site, abbiamo avuto un paio di giorni lavorativi per buttare giù un'offerta. Abbiamo finito giovedì e l'offerta doveva essere pronta per il martedì della settimana dopo. Mercoledì la FDIC ci ha contattato per chiedere alcuni chiarimenti e per una breve negoziazione. Giovedì ci hanno notificato che la nostra offerta era stata accettata. Venerdì mattina abbiamo incontrato un gruppo di funzionari della FDCI che ci hanno spiegato passo a passo quello che sarebbe successo. Tutto questo è successo Venerdì alle 4 del pomeriggio. Loro sono entrati nella banca e ne hanno preso il controllo e noi li abbiamo seguiti.
Domanda: Ho visto qualcosa di simile in uno show televisivo. Ma nello show e nel vostro caso è stato trovato un acquirente prima del fallimento. Ho sentito che la presa di controllo è più complicata se l'FDIC non trova un acquirente...
Risposta: Sì, tutto può essere più complicato se non si trova un acquirente. L'ho sentito anche io.
Abbiamo lavorato nel week-end e lunedì mattina quando la banca fallita ha aperto gli sportelli era giù una "Sunwest Bank" (NdR ecco una buona ragione per far fallire le banche il venerdì sera prima del week-end)
Domanda: Perchè avete deciso di acquistare la maggior parte dei depositi e degli assets della banca fallita?
Risposta: Volevamo espanderci. In questo periodo la crescita economica è più lenta (NdR veramente siamo in recessione nera...) e la domanda di prestiti è stagnante. Ci saranno opportunità come questa: è un modo molto efficiente per noi di crescere, acquisendo clienti ed impiegati. E non ci sono molte banche sane come la nostra...in questo modo c'è poca competizione (NdR ci sono poche banche sane...).
Se sei una banca sana, allora hai un consiglio d'amministrazione che supporta la strategia di crescita.
Domanda: Quanto avete pagato per gli assets/depositi della MetroPacific Bank?
Risposta: In questo tipo di transazione noi abbiamo preso in carico tutti i prestiti e gli obblighi. Gli obblighi in questo caso sono i depositi. Se pensiamo al bilancio di una banca, noi siamo in debito con i clienti dei loro soldi depositati. Noi ci prendiamo la responsabilità per i depositanti: se loro vogliono i soldi inidietro, noi glieli diamo. Ci prendiamo anche carico dei crediti, Per prenderci questi rischi la FDIC ci ha garantito delle protezioni.

(Nota: La FDIC ha dichiarato che il fallimento della MetroPacific è costato al Fondo 29 milioni di dollari: questo perchè l'agenzia probabilmente si è presa la responsabilità delle perdite più immediate. E' come se avesse pagato la Sunwest Bank per prendersi il rischio di rilevare la banca fallita).

Non c'è molto da aggiungere: l'intervista è già molto significativa e fornisce parecchi spunti di paragone e di riflessione.
Li riassumo:
1- In USA la situazione del credito e delle banche è drammatica: poche banche sono sane, molte sono fallite o stanno per fallire. Le poche banche sane (o meglio più sane delle altre) per crescere devo cannibalizzare, perchè altrimenti nuovi clienti li trovano con il contagocce.
In questo caso il processo di fusioni/concentrazioni mi sembra meno sano e selettivo del normale: è un processo in un certo senso obbligato, dettato dalla mancanza di alternative e dalla disperazione...
2- La FDIC trova delle banche acquirenti per le banche fallite ma in sostanza è sempre LEI a garantire, almeno nel primo periodo. Vengono diminuiti i costi iniziali per il Fondo ma se qualcosa va storto...chissà...
3- Da questa intervista si capisce perchè gli USA sono un paese fuori dal comune e perchè sono la prima potenza del mondo...Nel bene e nel male.
La rapidità, la semplicità, l'efficienza e l'informatizzazione di questi processi lascia a bocca aperta, soprattutto noi italiani...
Siti Web protetti con password per reperire le informazioni, due giorni per decidere e fare un'offerta (ripeto due giorni!!), la FDIC che ti risponde regolamente il giorno dopo (ripeto il giorno dopo!!), cambio di proprietà di una banca in un week-end: venerdì i nuovi proprietari entrano fisicamente nella banca che lunedì riapre già col nuovo nome etc etc (vabbè che era una banca piccola, ma l'impostazione generale rimane questa).
Oppure scene da film Hollywoodiano: mi vedo il gruppo di Man in Black della FDIC che entra compatta della banca venerdì dopo le 16, la dichiara fallita e ne prende il controllo con i tesserini in mano...Mitici questi americani! Pensate se in Italia avessero fatto lo stesso per esempio con Banca Italease o giù di lì...
4- Nello stesso tempi questi punti di forza sono anche punti di debolezza: fare una due diligence in 2 giorni è una mossa azzardata, da cow-boys...
La velocità dei processo è una cosa eccezionale, ma la fretta è cattiva consigliera.
Il decisionismo yankees è esaltante ma può portare anche a decisioni completamente errate.
Ecco perchè hai dei sistemi che ti vanno giù come un domino ma che poi si rimetteno in piedi a velocità strabiliante per poi riandare giù etc...ciclicamente.
L'ho sempre detto: gli USA fanno tutto da soli...generano virus mortali ma inventano anche la cura.
Almeno fino ad oggi...fino al Virus della Grande Crisi.

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