Videmus nunc per speculum in enigmate. Un diario di navigazione nei mari (perigliosi) dell'informazione economico-finanziaria. Oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre la dissimulazione e la censura, oltre i BLUFF(s) e le tifoserie. E' un Blog ("passionalmente") razionale&pragmatico di "filosofia macro-socio-economica" (il trading c'entra solo "incidentalmente"...o forse no...)
venerdì 31 luglio 2009
La verità sul PIL americano
Shhh...piano....sottovoce: ve la dico solo a voi la verità sul PIL americano, la leggerete solo in questo BLOG...
In giro vi diranno che -1% di PIL rispetto alle previsioni di -1,5% è una ottima notizia, che il peggio è passato, che la recessione sta finendo, che la ripresa è alle porte...insomma la solita tiritera.
Invece....
Premetto: il miglioramento c'è stato, è innegabile....la cura da cavallo a spese dei bilanci statali un effetto l'ha avuto ed è stato quello di rallentare la caduta.
Detto questo vediamo i dati del PIL USA in controluce, ma non raccontantelo in giro...shhhhhh...teniamo queste bislacche interpretazioni solo tra di noi.
- Il PIL del 1° trimestre è stato rivisto al ribasso da -5,5% a -6,4% con un peggioramento di -0,9%
- Il PIL del 2° trimestre batte le attese degli analisti che vedevano una discesa a -1,5%: la discesa è "solo" dell'1%. Le attese sono state battute dello 0,5%...ma quel -1% viene calcolato sul primo trimestre che è stato rivisto al ribasso dello 0,9%....Se la matematica non è un'opinione, traetene voi le conclusioni...
- Il PIL del 2° trimestre è sceso del -3,9% rispetto allo stesso trimestre del 2008
- Anche il PIL del 2008 è stato rivisto al ribasso ad un microscopico +0,4%, poco più di un terzo rispetto al +1,1% stimato in precedenza
- Un buon +1,1% di recupero del PIL è stato ottenuto con un aumento record dell'11% di investimenti federali (leggi "sbracamento del Deficit USA"), insomma è un PIL di Stato: a meno che gli USA non diventino l'URSS questa componente "statale" non può durare a lungo e deve essere rimpiazzata dal "privato" e dai consumi. Insomma gli stimoli keynesiani devono rimettere in moto l'economia altrimenti rischiano di essere "soldi buttati".
- Infatti ecco "la ripresa dei consumi"...: le spese personali sono crollate del -1,2% rispetto ad una previsione di -0,5%...molto peggio delle attese
- Infatti continua il crollo degli investimenti privati (-9%)...
- Il PIL americano è alla quarta contrazione trimestrale di fila, non era MAI successo dall'inizio delle rilevazioni nel 1947
- Il deflattore è salito solo del +0,2% contro una previsione a +1% (confermando uno scenario deflattivo), pertanto il "PIL nominale" a -1% sarebbe stato un "PIL reale" a -1,8% se il deflattore avesse rispettato le attese
- Il PIL è sceso di meno anche grazie alla bilancia commerciale: le importazioni sono scese di più (visto che in USA c'è una crisi nera) rispetto alle esportazioni favorite dal dollaro debole...I minori consumi in questo calcolo favoriscono la crescita del PIL...
- Gli inventari scendono meno che nel primo trimestre (-0,8%): il taglio delle scorte sta rallentando ma non sta invertendo la tendenza in previsione di una ripresa della domanda...che ancora non si vede.
- Ricordiamoci sempre che il dato appena uscito è provvisorio: subirà aggiornamenti e ritocchi
Insomma il miglioramento c'è stato ma i dati vanno visti in chiaroscuro senza lasciarsi prendere dallo zuccheroso ottimismo (strumentale) di istituzioni e mass-media...
Veniamo all'ILLUMINAZIONE che mi ha folgorato: più che altro è il ritorno in primo piano di una consapevolezza che avevo conquistato già da tempo.
Mi sono scandalizzato a lungo vedendo la realtà che va da una parte e le borse che vanno dall'altra...
Ma come dissi più volte, siamo in BOLLA DI LIQUIDITA': siamo in BOLLA!
Ma io stesso me ne sono scordato, offuscato da un eccesso di razionalismo nell'analisi di dati macro che non cubano con il comportamento delle borse...
Ripeto siamo in BOLLA, la razionalità non c'entra nulla: abbiamo imboccato in tutta probabilità la SCORCIATOIA DELLA BOLLA...
Seguite assolutamente il link e leggete l'ottimo articolo di M. Seminerio: capirete di cosa stiamo parlando.
Come consigliava qualche tempo fa Greenspan (il padre di tutte le bolle) "se l'equity sale ancora di un 10-20% avremo risolto la maggior parte dei problemi..." ed i consiglieri di Obama sono dei veri e propri "Bubble's Masters": Summers, Geithner, Rubin e compari...
Inutile scervellarsi, inutile cercare di far coincidere i pezzi del puzzle: siamo andati avanti a suon di bolle ed anche questa volta molto probabilmente non faremo eccezione...fino al prossimo "BLOP"..."PUFF"
Per cui cari Trader scommettete pure su S&P 500 a 1150 punti e Dow Jones a 11mila punti, alla via così! Follow the trend!
Come dice giustamente Turani CRISI E FINANZA: NON E' CAMBIATO PROPRIO NIENTE...
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Aspettando il PIL Usa...
Tic tac tic tac tic tac...
...Poi commentiamo, anche perchè ho avuto un'illuminazione....
Nel frattempo.
Aggiornamento della tornata di Trimestrali USA che sono state festeggiate dalle Borse con un Rally fantascientifico...
...Gli utili delle società americane usciti questo trimestre hanno suscitato entusiasmo perchè hanno superato le aspettative, le aspettative degli analisti che erano troppo basse, per cui sono risultati finora 229 sorprese positive e 73 negative (risultato trimestrale rispetto a risultato previsto dagli analisti) ...
Gli utili operativi sono calati lo stesso del -32% rispetto a luglio 2008 soprattutto nel settore industriale, materiali ed energia, nonostante questi tagli dei costi pesanti.
Il fatturato totale però è calato del -15% rispetto a luglio 2008...
Quindi utili scesi un po' meno (ma comunque di brutto) grazie a sforbiciate pesanti nei costi ma NON grazie alla ripresa della domanda...
Ero rimasto qualche giorno fa a -24%, siamo scesi a -32%...
Ma tanto le LOGICHE che stanno dietro a Toro Drogato sono altre, poi vi dirò.
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giovedì 30 luglio 2009
Peggio sono i dati, più le Borse salgono
Stiamo assistendo ad una delle maggiori sfasature della storia tra Borse e Realtà...
Escono dati macro peggio del previsto e le borse accelerano al rialzo!
Ieri le vendite di bene durevoli negli USA a -2,5% invece di -0,6%, il quadruplo delle previsioni (anche se concentrato soprattutto nel settore trasporti), e le borse europee se ne sono fregate altamente salendo ancora di più...La borsa USA invece ha accusato il colpo per poi risalire con l'aiuto della SOLITA MANINA negli ultimi 30-60 minuti (sono 9 volte che succede....).
Oggi le borse sono partite al rialzo sin dalla prima mattina senza nessuna ragione, a parte gli Spot della FED e di Obama che ieri sera hanno strombazzato che la Ripresa è finita (o quasi) e che tutto andrà per il meglio...basta aspettare.
Due giorni fa il presidente della FED è andato ad un Talk Show per farsi un po' di pubblicità...dicendo che ha fatto tutto il possibile, che non poteva fare meglio e che il peggio è passato. Non era mai successo nella storia degli USA che un presidente della banca centrale facesse uno spot in un "Porta a Porta" stile Vespa....
Sono appena usciti i dati USA sui nuovi sussidi di disoccupazione che sono peggio del previsto: si sta tornano verso i 600mila al mese, alla faccia di Obama che ieri sera affermava bellamente che da quando si è insediato il ritmo di peggioramento della disoccupazione si è dimezzato!
I sussidi continuativi sono ancora scesi ma ormai anche i bambini sanno che il totale scende perchè gli assegni stanno scadendo e le persone vanno fuori statistica: la protezione dell'assegno dura troppo poco rispetto ai lunghi periodi di disoccupazione senza possibilità di trovare un altro lavoro...(leggi Anche i sussidi hanno una "data di scadenza").
Non per nulla il TASSO di DISOCCUPAZIONE continua a SALIRE! Ma ci prendono per una banda di fessi?
E le borse che hanno fatto? Hanno accelerato al rialzo! Ed anche i Futures sul Dow Jones sono balzati in avanti...
Giustificazione? I "soliti" mass-media titolano che la disoccupazione va meglio perchè i sussidi continuativi sono diminuiti...No comment.
Ma non solo:
la fiducia consumatori USA è peggiorata di brutto,
le borse cinesi ed asiatiche hanno subito un collasso preoccupante,
le commodities sono cedenti,
il petrolio è crollato in pochi giorni,
altri indicatori macro su consumi, trasporti su ruota, consumo di energia etc sono deboli,
molte trimestrali di questa settimana sono uscite peggio del previsto,
questa settimana c'erano aste di titoli del tesoro USA per 229 miliardi (!) che hanno riscosso una debole domanda, solo oggi ci sono 40 miliardi di t-bond a sette anni...
E le borse UE ed USA che fanno?? Continuano a salire in modo impetuso cercando di infrangere i livelli massimi del 2009 e cercando di tornare ai livelli di settembre 2008, ovvero quando il contesto macro era molto ma molto migliore di oggi o di quanto potrebbe essere tra 3-6 mesi.
E' vero che le borse anticipano, scommettono...ma qui stiamo correndo all'impazzata su semplici SPERANZE che non hanno ancora solidi riscontri, stiamo correndo da quasi 15 sedute di fila a botte da +1% +2% su ottimistici PROCLAMI.
E' la reazione al RIALZO di fronte a dati peggio delle attese che mi lascia basito: una sfida alle leggi della gravitazione universale...
E' la velocità da centometrista e la resistenza da maratoneta di Toro Drogato che mi sta lasciando veramente senza parole...o quasi...
Questa borsa iper-rialzista E' TROPPO PROIETTATA SULLE SPERANZE NEL FUTURO.
Sicuramene mi sta sfuggendo qualche cosa...
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mercoledì 29 luglio 2009
Scommesse & Speranze
Sono tornato da un breve anticipo di vacanze: naturalmente vedo le borse a +2% e dintorni che recuperano immediatamente e con forza una peregrina correzione di ieri...
Ci sono un paio di luoghi comuni che suonano così:
- Le borse anticipano i corsi economici
- Il mercato ha sempre ragione
Mediamente queste massime sono veritiere: ma siamo nel corso della Grande Crisi, della Tempesta Perfetta.
Anche i luogi comuni decadono o possono essere fallaci perchè stiamo vivendo una situazione NON comune...
Anche i poteri divinatori del "mercato" e delle "borse" possono ridursi a mere scommesse sul futuro, assai a rischio o campate per aria.
I movimenti di breve possono spesso ingannare perchè nelle Grandi Crisi la SPECULAZIONE domina sovrana: un Toro Drogato & Sfrenato come quello di queste ultime 13 sedute potrebbe essere seriamente malato di sindrome speculativa...
Le acque già torbide sono rese ancor più "confuse" da 15mila miliardi di stimoli a debito messi in campo nel Mondo contro la Crisi: un doping spettacolare che rende difficile interpretare i dati macro e prevedere gli effetti futuri di questa cura da cavallo che per adesso ha prodotto un solo risultato certo: "sputtanare" i bilanci pubblici....
La confusione aumenta ancor più con i proclami di ottimismo strumentale delle istituzioni e delle banche centrali che un giorno sì ed uno no continuano a proclamare che il peggio è passato, che la recessione è finita o quasi: stanno giustamente "sponsorizzando" le loro politiche di stimoli (a spese dei conti pubblici), cercando di incrementarne l'effetto con un bombardamento psicologico...Con questo potente ed insistente Mantra si spera che la Crisi si alleggerisca a causa della profezia che si auto-avvera e devo dire che ogni tanto ci credo pure io...
Ma la REALTA' sta raccontando ancora un'altra storia: una storia di Recessione, di Crisi, di licenziamenti e disoccupazione, di credito che si restringe, di sofferenze bancarie in aumento, di assets tossici nascosti solo sotto al tappeto, di stasi, di congelamento... etc etc
Recentemente abbiamo assisitito ad una corsa sfrenata delle Borse sul mantra delle trimestrali meglio del previsto: sono BALLE o meglio manipolazioni....
Rallentare la caduta degli utili con fatturati scesi in media del 10% è una vittoria di Pirro...
Una caduta che dai 600 miliardi di dollari di utili dell'S&P 500 del 2007 aveva portato ad un quasi azzeramento a 100 miliardi nel 2008...
Ripeto "rallentare" la caduta... perchè Toro Drogato ha festeggiato con un rally pazzesco un meno -24% medio di utili dell'S&P 500 rispetto al 2008 che si somma ad un -35% rispetto al 2007...(la tornata di trimestrali non è ancora finita).
Per ora le previsioni sulla tornata di utili trimestrali sono state spesso battute in meglio, pur rimanendo delle PESSIME trimestrali: gli analisti "non avevano previsto"...la capacità delle multinazionali di tagliare costi a tutto spiano...
Ma difendere gli utili licenziando a stecca o tagliando gli investimenti ha respiro breve, è solo un modo per giocare in difesa, per guadagnare tempo e sperare nel futuro...
Inoltre riuscire SOLO a rallentare la caduta degli utili anche con l'aiuto di un deficit spending epocale che ha portato gli USA in pochi mesi a "sbracare" i conti pubblici...non mi sembra un successo da festeggiare con 11 sedute su 13 di rialzo a botte da +1% +2%....
Sul Mito degli Utili meglio del previsto con borse che festeggiano leggete QUI un bell'articolo
Si dice che ci vuole tempo perchè la cura abbia effetto, si dice che bisogna guardare gli outlook (previsioni) delle multinazionali che sono molto ottimistiche, perfette fotocopie delle previsioni della FED che vedono la recessione già conclusa o quasi ed una ripresa stellare del PIL USA per il 2010 anche del +3% !
Tutti sulla falsariga di Mamma Fed....
Intanto in questa settimana sono uscite varie trimestrali importanti PEGGIO delle previsioni: ma chissenefrega...l'ottovolante è già partito all'insù e con la MANINA che interviene regolarmente sugli Indici USA negli ultimi 60 minuti...difficile tornare giù od anche solo correggere un pochetto.
Ieri è uscito un pessimo dato di Fiducia dei Consumatori (Conference Board) che è arretrato in modo consistente per la seconda volta di fila a 46,6 punti, peggio delle previsioni a 49.
I consumatori americani non si fanno più prendere in giro da Toro Drogato e dalle previsioni ottimistiche di Banche Centrali & compari: guardano invece alla realtà, alla situazione concreta che per ora non mostra segni di miglioramenti sul campo ma solo SPERANZE.
Il che non esclude che la FED possa avere ragione e che tra qualche mese potremo vedere dei miglioramenti non solo nel Casinò delle Borse ma anche nel Mondo Reale: ma i consumatori americani sono diventati dei San Tommaso e vogliono toccare prima con mano...Non se la sentono di scommettere sul futuro come fanno gli speculatori di Toro Drogato, soprattutto dopo aver perso il posto di lavoro...
(vedi questo interessante articolo Altro che fine della crisi).
Del resto la difesa degli Utili da parte delle multinazionali a suon di TAGLI e la discesa della Fiducia Consumatori sono due facce della stessa medaglia: gli utili pessimi ma meglio del previsto sono stati fatti sulle spalle dei licenziamenti nell'esercito dei consumatori ai quali poi viene chiesto: "siete fiduciosi?"...
La risposta non può che essere un bel "Ma vaffan.....!"
La Fiducia Consumatori nei mesi scorsi saliva sulle speranze quindi Toro Drogato saliva sulla scia della fiducia....
Adesso la Fiducia scende sul riscontro della Realtà ma Toro Drogato sale lo stesso
Nei mesi scorsi Toro Drogato saliva al seguito del boom della Borsa di Shangai: si diceva che la Cina avrebbe guidato la Ripresa....
Ieri la Borsa cinese è crollata del 5% ma oggi il nostro Toro Drogato sale lo stesso.
Abbiamo scritto più volte come la Cina possa essere una locomotiva di cartone: vedi per esempio La salvezza vien dalla Cina o quest'altro interessante articolo sulle "balle cinesi"
Insomma la realtà si può vederla come si vuole: basta trovare qualche giustificazione che suoni bene per la massa... per arrivare là dove Goldman & compari hanno deciso di arrivare con la loro pioggia di buy ed outperform...
P.S. Teniamo d'occhio tra oggi e domani le aste dei titoli di stato USA a 5 e 7 anni.
Se grazie al mito degli utili meglio delle attese si è riuscita a difondere la convinzione che l'economia USA è in netta ripresa, allora la correlazione inversa Toro di Borsa/aste di T-Bond verrebbe meno, soprattutto sulle scadenze brevi: in questa orgia di ottimismo si possono digerire sia le aste record da 229 miliardi che i rialzi di Borsa....
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venerdì 24 luglio 2009
Partiam Partiamo...
E vabbè: sto facendo le valigie ma commetto l'imprudenza di accendere per un attimo il Computer e vedo il DAX in positivo (e non di poco) per la decima volta consecutiva!!
La giustificazione dovrebbe essere la solita: qualche dato macro meno peggio del previsto...indice IFO, indice PMI manifatturiero e servizi...
Il Dow nel frattempo è tornato sopra i 9mila punti sulla spinta delle trimestrali "meglio delle attese" o "meno peggio del previsto"...scegliete voi.
Bene...vado di fretta, per cui non traduco: chi conosce l'inglese rifletta, mentre sono via, sul seguente articolo di Roberto Reich, economista e Ministro del Lavoro all'epoca di Clinton.
Vado a finire la valigie...
The Wall Street Rally: Watch Your Wallets
Been Down So Long It Seems Like Up To Me, the precocious 1966 novel by the late Richard Farina, defined the late 1960s counterculture. The stock market rally that's pushed the Dow Jones Industrial Average back above 9000 for the first time since early January could be given the same title, and it might well come to define the much-wished-for financial recovery.
What's pushing the stock market upward? Mainly, unexpectedly positive second-quarter corporate profits. But those profits aren't being powered by consumers who have suddenly found themselves with a lot more money in their pockets. The profits are coming from dramatic cost-cutting -- including, most notably, payroll cuts. If a firm cuts its costs enough, it can show a profit even if its sales are still in the basement.
The problem here is twofold. First, such profits can't be maintained. There's a limit to how much can be cut without a business eventually disappearing -- becoming, in effect, a balance sheet in space. Secondly, when businesses slash payrolls to show profits, consumers end up with even less money in their pockets to buy the things businesses produce. Even if they hold on to their jobs, they're likely to fear that they won't have the jobs for long, which causes them to retreat even further from the malls.
Most companies that have reported earnings so far have surpassed analyst's estimates, but that only means that earnings have been less bad than analysts had feared. According to the chief investment officer at BNY Mellon Wealth Management, if the companies that haven't yet reported earnings show the same pattern a the companies that have reported so far, overall corporate earnings will have dropped 25 percent over the past year. That may not be as much of a drop as analysts had expected, but it's still awful. Operating income for companies in the S&P 500 that have reported so far has been almost 29 percent lower than last year, more than 80 percent lower than 2007, according to Standard and Poors. Ouch.
"Better-than-expected" is Wall Street's euphemism these days for "we're happier than we thought we'd be." But Wall Street is in the business of cheer leading, even when there's really nothing to cheer about. It wants investors to think positively, on the assumption that positive thinking can be a self-fulfilling prophesy: If investors begin putting more money into the market, then the market will automatically rise, leading more investors to put in more money -- until, that is, the rally ends because nothing has fundamentally changed in the real economy.
Keep your eye on the real economy, where unemployment and underemployment keep rising. It's not as much fun as cheering and investing right now, but it's far safer..
Il DATO: 229 miliardi in 7 giorni
Sì...lo so! Dovevo già essere in vacanza...
Ma questo DATO lo aspettavo da un bel po' di tempo.
Ed è un DATO con la D maiuscola...
Come previsto è in arrivo un'altra tornata di aste di titoli di stato USA: si torna a battere cassa per finanziarsi il boom del debito (24-30 luglio).
Le date erano note ma l'entità delle aste viene annunciata all'ultimo.
Ebbene il Tesoro USA batterà cassa per 229 miliardi di dollari in soli 7 giorni dal 24 al 30 luglio!
Il TRIPLO della tornata precedente già considerata "critica" anche se "di soli 73 miliardi"...
L'unica nota "positiva" è che in questa tornata non ci saranno titoli di stato "lunghi" (niente decennali o trentennali) ovvero quelli più critici, per cui le aste saranno più "digeribili".
Ma nelle prossime tornate? Ci sono in programma "aste lunghe" e gli importi dell'autunno potranno anche esplodere in tranches di aste da 500 miliardi in pochi giorni.
Ecco lo schema della super-richiesta di oboli per finanziarsi il debito schizzato alle stelle.
Le più importanti sono le aste del
28 Luglio, T-bond 2 anni, 42 miliardi
29 Luglio, T-bond 5 anni, 39 miliardi
30 Luglio, T-bond 7 anni, 28 miliardi
clicca sull'immagine per ingrandirla
La correlazione tra borse ed aste di T-bond si è già fatta sentire un paio di volte: stiamo a vedere cosa succede in questa tornata da 229 miliardi, anche se come dicevo la maggior parte dei titoli in asta sono di breve periodo
Infatti la propensione al rischio è entrata in crisi sui T-bond di lungo corso perchè tutti temono la sostenibilità del debito USA schizzato alle stelle, la tenuta del Dollaro, il possibile boom dell'Inflazione (non a caso Bernanke ieri ha rassicurato su quest'ultima eventualità...non a caso...).
Invece tutti comprano ancora tranquillamente i titoli USA ad 1-2 anni: per un lasso di tempo così breve ci si può ancora fidare...
La CORRELAZIONE tra T-bond e Borse è la seguente, come scrivevo in T-Bond Mania 15 giorni fa:
...Di questi tempi le borse e le aste dei T-Bond americani sono legate a doppio filo: non per nulla questa è una settimana strategica per il Tesoro USA che "batte cassa" pesantemente (73 miliardi di dollari).
Martedì l'asta dei triennali è andata malino. Ieri quella dei mitici T-bond decennali invece è andata benissimo: la richiesta è stata elevatissima, se li sono strappati di mano con un bid to cover di 3,28 volte l'offerta...un record dal 1994. E chissenefrega se il rendimento offerto è stato solo del 3,3% circa, in netto calo rispetto ai flirts con il 4% dei primi di giugno che avevano messo in allarme tutti sulla capacità e sul costo di finanziamento del debito da parte degli Stati Uniti.
Questo fattore deve aver fatto scattare un campanellino d'allarme.... Le borse hanno corretto pesantemente insieme alle materie prime, le paure sulla recessione sono ricomparse diminuendo la propensione al rischio degli investitori e lanciandoli nelle braccia dei "solidi" e poco redditizi T-Bond, e chissenefrega dei rischi inflazione, della debolezza del dollaro (presente e futura), del boom del debito USA con tripla AAA scricchiolante e del quantitive easing (riacquisto del governo di T-Bond) che tiene artificiosamente bassi i rendimenti.
Oggi tocca all'asta dei trentennali che sono legati a doppio filo con il costo dei mutui.
L'equilibrio è delicato: se Toro Drogato sale troppo, le aste dei T-bond vanno in sofferenza ed il Tesoro USA deve pagare interessi più alti, rendendo oneroso il finanziamento del deficit (stellare).
Se Toro Drogato collassa troppo... allora crolla la fiducia Michigan e l'auto-convincimento s'inceppa, le banche ed i fondi pensione USA vanno in sofferenza, i risparmiatori americani imbottiti di corporate-america si trovano depauperati etc etc Quindi un colpo al cerchio ed uno alla botte, per ora.
Sono curioso di vedere che succederà alle borse la prossima settimana, superati i tre scogli delle aste T-bond di questi giorni............
Questo scrivevo 15 giorni fa.
Nei prossimi mesi nel Mondo è in arrivo una valanga di emissioni di titoli di stato per circa 4000 miliardi (che si aggiunge alla valanga già emessa in questo primo semestre): TANTO per ora è costato tamponare la crisi e salvare le banche e la finanza (anche i colpevoli), tanto per ora è costato il più grande scaricabarile della storia dal debito privato a quello pubblico...
La domanda sorge spontanea: Chi questa comprerà valanga di titoli di stato?
Lo "sbracamento" dei conti pubblici sarà sostenibile?
Vedi questo articolo.
Non per nulla la Commissione UE ammetteva sconsolatamente che si sono bruciati 20 anni di sacrifici in pochi mesi....
Ue:annullati 20 anni consolidamento (ANSA) - BRUXELLES, 6 LUG - 'La crisi ha annullato 20 anni di consolidamento delle finanze pubbliche in Europa': si legge in un documento della Commissione Ue.... 'Di conseguenza le finanze pubbliche dovranno essere riportate su un percorso di sostenibilita'. Cio' e' fondamentale per ancorare le aspettative ed evitare la prospettiva di un rigonfiamento del debito pubblico.'...
Comunque verifichiamo sul campo questa mia IPOTESI, anche se si potrà testare meglio su una prossima tornata di aste T-bond di più lungo corso.
Se le Borse riusciranno a passare indenni anche attraverso lo stretto di Scilla e Cariddi delle Aste di T-bond...allora nel breve Toro Drogato avrà pochi ostacoli ed i pusher avranno fatto "un ottimo lavoro". Per adesso....
E mo' parto veramente e mi taccio per qualche giorno.
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giovedì 23 luglio 2009
In vacanza
Volevo avvisare i gentili lettori del mio Blog che da domani sarò in vacanza per circa una settimana.
Quindi non aggiornerò il mio Blog almeno fino a mercoledì prossimo, a meno che una pioggia battente non mi costringa a rifugiarmi in albergo...incollato davanti al Notebook...
Avrei molte cose da scrivere ma è salutare staccare per un certo periodo.
Anche perchè al mio ritorno il Dow Jones avrà fatto 15 sedute consecutive di rialzo e sarà tornato a 14mila punti ovvero ai massimi storici...
Potremo dunque commentare la situazione sotto una nuova prospettiva.
Un cordiale saluto a tutti.
P.S. Le borse sono partite a razzo sul risultato meglio delle attese delle vendite USA di case esistenti in giugno.
Il Dow Jones ha infranto la soglia dei 9mila punti.
Tanto per capire "come sta girando" in questo periodo...
- il 31% di queste vendite meglio delle attese sono "distressed sales" ovvero acquisti speculativi sui saldi dei pignoramenti a livello record (foreclosures).
- gli acquisti, oltre che dai "cacciatori di affari", sono spinti anche dai notevoli stimoli fiscali a favore di chi compra casa (8mila-10mila dollari) che non dureranno in eterno.
- le stime di maggio sono state riviste al ribasso di 50mila unità, quindi il rialzo di giugno sopra le attese per 50mila unità va in pari...
- il dato di cui stiamo parlando rappresenta il passato: nel frattempo i tassi dei mutui sono saliti di quasi lo 0,5%...il che non incoraggerà certo gli acquisti.
Insomma traetene voi le conclusioni e salutatemi Toro Drogato....
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Euribor "surgelato"
Grazie "al taglione" dei tassi d'interesse da parte della BCE e grazie ad altri interventi straordinari come prestare alle banche una marea di liquidità a tassi minimi, l'Euribor continua a scendere scendere scendere...ed a toccare nuovi minimi record.
Reuters - 23/07/2009 11:06:05 Interbancario, tasso Euribor tre mesi a nuovo minimo 0,927%
Pensate che l'Euribor è passato dal 5% di ottobre 2008 a meno dell'1% di luglio 2009, in soli 10 mesi si è ridotto ad 1/5.
Potrebbe sembrare una cosa positiva ed in parte lo è: infatti questo parametro è collegato al mutuo a tasso variabile: più scende l'euribor più dovrebbe scendere la rata del mutuo (più o meno).
Il risparmio teorico però viene "mangiato" parzialmente dallo "spread" (differenziale su cui lucrare) applicato dalla banca che è aumentato in modo sensibile parallelamente all'abbassarsi dell'euribor/tassi.
Ma queste sono cose risapute.
A me premeva sottolineare alcuni concetti meno scontati.
Domanda: Che cos'è l'Euribor?
Risposta: è il tasso reale al quale le Banche si prestano i soldi tra di loro; viene aggiornato giornalmente.
Il "costo del denaro" deciso dalla BCE rappresenta un parametro "teorico" e dettato dall'alto, molto influente ed impossibile da ignorarsi.
Ma rimane comunque una sorta "d'indicazione".
L'Euribor invece rappresenta il "vero costo del denaro", quello sul campo, quello deciso dai "primi attori" ovvero dalle banche, quello a cui avvengono tutti i giorni le transazioni ed i prestiti interbancari.
Faccio un esempio per assurdo: mettiamo che la BCE tagli il costo del denaro a zero, ma tutti i giorni fallisca una banca quindi il rischio di prestarsi il denaro tra banche sia altissimo.
Ebbene l'Euribor rimarrebbe molto caro in barba all'indicazione della BCE di costo denaro a zero. Maggiori rischi richiedono infatti in cambio maggiori interessi.
Non per nulla all'inizio della lunga serie di tagli dei tassi da parte della Banca Centrale, quando ancora il rischio fallimento banche era elevato, l'Euribor è rimasto più alto e ci ha messo un po' a "scodinzolare" dietro al tasso ufficiale della BCE...
Poi, quando si è capito che gli Stati avrebbero salvato cani e porcelli anche a costo di sfondare i bilanci pubblici e quando la BCE ha iniziato ad innondare il mercato di liquidità, l'Euribor ha iniziato ad adeguarsi.
Quasi sempre costo del denaro ed Euribor vanno in sintonia, a parte le situazioni eccezionali come quella di qualche mese fa.
Fatte queste premesse, perchè adesso l'Euribor è a livelli bassisimi?
Forse perchè non ci sono più rischi?
Purtroppo no...l'Euribor è semplicemente SURGELATO.
E' vero che il costo del denaro della BCE è all'1%, ma l'Euribor che continua a scendere stabilendo sempre nuovi record negativi non mi piace per nulla...
Vuol dire che le banche non si prestano soldi tra loro se non intraday o per brevissimi periodi di tempo, vuol dire che le banche preferiscono prendere i soldi a prestito della BCE piuttosto che dalle loro sorelline (è una pericolosa distorsione del mercato), vuol dire che il denaro non gira, che l'economia non gira, vuol dire che tutto è surgelato.
Un po' più "d'animazione" sull'Euribor e sul costo del denaro sarebbero dei segnali di scongelamento...e non me ne vogliano i sottoscrittori di mutui a tasso variabile...
Anche perchè chi sottoscrive un mutuo a tasso variabile si ricordi sempre una cosa: non sta sottoscrivendo solo un mutuo ma anche una sorta di scommessa, un futures sull'andamento dei tassi, un prodotto finanziario a rischio...
Il rischio non è solo connesso all'andamento futuro dei tassi ma anche al proprio budget personale: se mi sono "impiccato" con un mutuo che se mi costa 10 euro in più al mese devo mettermi a pane ed acqua, allora il rischio sarà molto elevato...
Il sottoscrittore di mutuo a tasso variabile non sta semplicemente pagando la sua casetta a rate ma sta facendo una scommessa finanziaria con i suoi pro ed i suoi contro e con il suo livello di rischio.
Con il tasso fisso il rischio sostanzialmente ricade sulle spalle della banca e non a caso i mutui a tasso fisso sono così cari...ed è proprio su questo punto che le istituzioni preposte dovrebbe martellare e porre dei paletti...
Con il tasso variabile il rischio sostanzialmente ricade sulle spalle del mutuatario che mediamente ha strumenti meno affilati di quelli delle banche per prevedere l'andamento dei tassi e che mediamente ha meno risorse di una banca per far fronte agli imprevisti...
Insomma al casinò il Banco vince quasi sempre....
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mercoledì 22 luglio 2009
L'indicatore dimenticato
C'è un indicatore macro dimenticato: ne parlavo in Profondo Rosso già un mese fa.
La FED di Philadelphia emette un rapporto mensile che si chiama State Coincident Indexes (SCI), una specie di termometro dell'attività economica di tutti i 50 stati degli USA basato sulla media di vari indici (disoccupazione, attività manifatturiera, ore lavorate, livello retribuzione etc).
E' uscito l'SCI di Giugno 2009.
Essendo una combinazione di tutti i principali indici applicata a tutti gli stati degli USA, è un indicatore veramente completo e "globale".
Una vera e propria fotografia d'insieme della situazione negli States che è molto più significativa di tanti indicatori in ordine sparso che ci danno una visione frammentaria e spesso decontestualizzata.
La mappa sopra riportata visualizza alla perfezione il concetto di recessione ampiamente diffusa.
Ebbene scopriamo che in base all'SCI, ovvero questo indicatore veramente completo dell'attività economica, ben 47 stati su 50 sono "in profondo rosso" negli ultimi 3 mesi: le loro economie sono ulteriormente arretrate (valore dell'Indice -90 rispetto al -96 di maggio).
Su base mensile in giugno l'attività economica è diminuita in 46 stati su 50, è rimasta invariata in 1 stato ed è leggermente cresciuta in 3 stati.
Ecco il commento ufficiale:
The Federal Reserve Bank of Philadelphia has released the coincident indexes for the 50 states for June 2009. In the past month, the indexes increased in three states (Mississippi, North Dakota, and Vermont), decreased in 46, and remained unchanged in one (North Carolina) for a one-month diffusion index of -86. Over the past three months the indexes increased in two states (Mississippi and North Dakota), decreased in 47, and remained unchanged in one (Montana) for a three-month diffusion index of -90.
Ad onor del vero c'è stato un microscopico miglioramento rispetto alla fotografia di Maggio.
La maggior parte degli States è in recessione da dicembre 2007 ovvero da più di 18 mesi.
La quasi totalità degli stati USA mostra un declino dell'attività economica in Giugno.
L'epidemia della Recessione è ancora virulenta ed estesa alla maggior parte degli Stati Uniti.
Alla luce di questo contesto in "profondo rosso" risalta ancora di più per contrasto il "profondo verde" delle borse che ha colorato gli indici per 7 sedute di fila...
Un episodio di ieri della saga "le trimestrali meglio delle attese" è molto significativo: ci fa capire come ragiona Toro Drogato.
E' uscita la trimestrale "meglio delle attese" di Catterpillar, una delle colonne portanti del Dow Jones: solo gli utili sono stati meglio delle previsioni ovvero uno "strabiliante" meno -66% rispetto all'anno scorso...
Questa difesa degli utili (che crollano lo stesso ma meno del previsto) si ottiene negli USA usando la mannaia del taglio dei costi e dei posti di lavoro: Catterpillar ha messo in atto più di 22mila licenziamenti su 110mila posti di lavoro totali, una falcidia del 20%.
Anche il fatturato di Catterpillar è crollato del 41%...ed è un classico di questo mito "delle trimestrali meglio delle attese": gli utili crollano meno del previsto grazie alla "mannaia", ma crollano anche i fatturati (il giro d'affari) a riprova di una domanda debolissima e che non mostra per ora segni di ripresa.
Una difesa degli utili in trincea e mandando i soldati al macello (che non possono più contribuire alla ripresa della domanda) ha respiro breve...a meno che non arrivi la tanto sospirata ed invocata Ripresa.
Ma adesso arriva il bello: il titolo di Catterpillar è esploso a +12% come avesse presentato una trimestrale record...
Agli speculatori rialzisti non gliene fregava nulla della brutta trimestrale ma solo dell'outlook, delle previsioni sul 2009 presentate dall'azienda che apparivano molto rosee con una "precisissima forchetta" di utili tra 1,15 ed 2,25 dollari per azione (dal doppio a quasi il quadruplo dell'utile attuale a 0,66 dollari per azione). Un vero è proprio boom di utili nei prossimi mesi.
Ed allora giù a scommettere: ma dopo un'oretta, nella conference call di Catterpillar, l'outlook è stato presentato assai meno in rosa...
Infatti Catterpillar ha detto che il prossimo trimestre sarà molto difficile, che si cercheranno di cavare utili anche a dispetto di "a great deal of economic uncertainty", che le previsioni di utili sono state portate da 1,25$ per azione del trimestre precedente a 1,15$-2,25$ per azione ovvero è stata creata una forchetta sbilenca approssimata a +/- 100% con una parte bassa minore rispetto a prima ed una parte alta maggiore, il tutto a conferma dell'enorme incertezza di cui sopra...
Indovinate su cosa si era concentrato Toro Drogato per spararsi +12%? Su 1,15 o su 2,25?....
Ma ecco il titolo correggere da +12 a +5% nel tempo di un sospiro...per dare l'idea della solidità di questi rialzi basati sulla speranza invece che sui dati reali.
Il nostro Toro Drogato, che galoppa sfrenatamente da 7 sedute di fila, sta scommettendo sull'outlook, sta scommettendo su un futuro migliore di un presente che lo State Coincident Indexes (SCI) dipinge in profondo rosso, sta scommetendo sulla speranza di Ripresa della quale non si vedono ancora i segnali, ad esclusione delle ottimistiche previsioni della FED e della Corporate America che si adegua a "mamma" Federal Reserve.
Io non voglio dire che tutti questi rosei outlook che prevedono miglioramenti nei prossimi mesi siano delle "balle" e nemmeno che la FED stia mentendo spudoratamente nel vedere la ripresa nella seconda metà del 2009...
Predomina però UNA GRANDE INCERTEZZA che non giustifica un'orgia borsistica da +10/+12% in 7 sedute di fila al rialzo: queste fulminanti sgaloppate di Toro Drogato si basano su ben altre "logiche"...
Non a caso i super-speculativi Hedge Funds conquistano una performances smagliante del +9,6% nel primo semestre 2009, la migliore da un decennio...
Diminuisco i riscatti e la fuga da questi strumenti, anzi riprendono ad aumentare gli assets.
Non a caso la Cupola di Goldman Sachs ha fatto profitti record col trading, come pure le "banche-hedge" JP Morgan o BofA: finanza virtuale fatta con i soldi degli aiuti di stato mentre l'economia reale langue e le aziende licenziano.
La Crisi non ha insegnato nulla: la finanza e la speculazione dominano...la giostra è impaziente di ripartire come prima, più di prima.
Del resto ieri Bernanke, il presidente della FED, nella sua relazione al Congresso è stato molto prudente e circospetto:
Per la seconda volta in meno di un mese, Bernspan ha riassunto le sembianze di Ben Bernanke e ha gettato secchiate di acqua gelata sugli ardori degli ottimisti a oltranza, chiarendo che il tasso ufficiale di disoccupazione potrebbe superare la soglia psicologica del 10 per cento entro l’anno in corso per mantenersi a livelli molto elevati anche nel corso del 2010, una previsione che mal si concilia con la conferma della previsione che vede qualche esile segnale di ripresa nel secondo trimestre dell’anno in corso, una contraddizione amplificata dalla ribadita volontà di mantenere prossimi allo zero i tassi sui Fed Funds ancora a lungo.
Ma la parte dell’intervento del presidente della Fed che ha determinato una brusca inversione di rotta dei listini statunitensi è stata quella riservata allo stato di salute delle banche e delle altre entità finanziarie, in quanto Bernspan non se l’è proprio sentita di escludere che qualche banca importante possa essere ancora a rischio, una dichiarazione che non ha certo rasserenato l’animo degli investitori già scossi dal comunicato ufficiale di ieri di CIT Company che rendeva noto che la possibilità che la holding bancaria faccia ricorso alla protezione offerta dalla legge fallimentare non può affatto essere esclusa, nonostante il raggiungimento di un’importante intesa con i suoi maggiori creditori, un’intesa che prevedeva nuovi finanziamenti per 3 miliardi di dollari!
Tanto per cambiare nell'ultima ora di contrattazioni (con la classica accelerazione negli ultimi 10 minuti) è arrivata la solita MANINA a tirare su il Dow Jones e gli altri indici, manina che sta apparendo regolarmente da almeno 5 sedute di fila.
E ci sono altri inguaribili Gufi che continuano a predicare PRUDENZA, come il navigatissimo Feldstein che vede il rischio di una recessione a forma di "W": dopo il rallentamento della caduta, nell'ultimo trimestre del 2009 la discesa potrebbe ricominciare...alla faccia delle previsioni della FED di una ripresa già per fine anno.
“We could slide down again in the fourth quarter.”
The economy could “flatten out” or “even be positive” in the third quarter, and then it’s likely to contract again in the last three months of the year as the effects of the federal stimulus program wear off and companies finish rebuilding inventories, he said.
“There isn’t going to be enough to sustain a really solid recovery,” he said, even though recent data has provided some “good news” on the economy.
Si esaurisce l'effetto del piano di stimoli, si esaurisce il "rimbalzo tecnico" della ricostruzione delle scorte, ed a seguito di una domanda debole e piatta si torna giù...(sulla stessa linea di Krugman e del sottoscritto...vedi Il Rimbalzo).
Oppure il gufo Steven Roach che afferma in un'intervista controcorrente nella tana dell'emittente Toro per eccellenza, la CNBC: "La crisi finanziaria non è ancora passata e ci sono ancora parecchie svalutazioni in arrivo (NdR nei bilanci di banche ed affini)".
Od ancora Patrick Low, economista capo dell'Organizzazione mondiale del Lavoro (Wto):
E' ancora troppo rischioso dire che il declino del commercio mondiale abbia toccato il suo punto più basso....
"E' alquanto rischioso prevedere che stiamo toccando il fondo perché ci sono ancora molte cose che possono andare male, tutto è ancora molto fragile", ha affermato Low aggiungendo che, se la tendenza attuale persiste, la Cina supererà la Germania come leader mondiale per esportazioni entro la fine dell'anno.
Ma sono voci isolate, fuori dal coro che Toro Drogato può tranquillamente ignorare: vediamo se oggi riesce a spararsi l'ottava seduta di fila di rialzo....
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martedì 21 luglio 2009
Tutto okkey!
Signore e Signori, tutto okkey! Il peggio è alle spalle, tutto è stato risolto per il meglio, la giostra ripartità... più di prima e meglio di prima.
Lo dicono le borse che salgono 7 volte di fila ed hanno fatto un balzo senza precedenti (o quasi).
Lo dicono i governi e le banche centrali, con molta insistenza e molto "in anticipo"...
Lo dicono le varie banche d'affari ed analisti assortiti che stanno alzando tutti i possibili target price azionari in un coro di buy, add, outperform etc etc
Lo dicono le previsioni sull'S&P 500 che schizzano da 920 a 1050...si CAVALCA signori, si cavalca...l'estate è un momento molto favorevole per amplificare i rallies mentre tutti sono sotto l'ombrellone...
Lo dicono le trimestrali USA mediamente meglio del previsto, non importa se facendo trading ad alto rischio coi soldi dei contribuenti come le banche-hedge (tanto sono "too big to fail" quindi possono fare quello che gli pare e piace sapendo di avere il culo parato), non importa se con un taglio feroce dei costi (posti di lavoro) di breve respiro...importa solo il "meglio del previsto", senza contesto.
Lo dicono TUTTI, e se le borse salgono all'infinito sventolando sotto gli occhi dei mortali la possibilità di infiniti guadagni tutti diventano ottimisti.
Rimangono pochi GUFI come Roubini che vede una Ripresa asfittica e lentissima per i prossimi anni con la possibilità di ricaduta in recessione ovvero uno schema ad "U" che potrebbe convertirsi in una "W", il tutto condito da una disoccupazione fino all'11% e fischia.
Come dice il gufaccio "una ripresa talmente lenta che verrà percepita come recessione anche quando quest'ultima sarà finita"...
Uno così lo metterei al confino.
Anche quel Gufo del Presidente della FED di Atlanta vede una ripresa molto debole nel medio termine e vede all'orizzonte alcuni rischi sistemici che potrebbero guastare la ripresa: i rischi nel real estate commerciale, le banche che per tornare in salute ci metteranno parecchio tempo (ma non fanno utili record? non sono erano già in piena salute?), un lungo smaltimento dell'eccesso d'inventario di case che terrà l'immobiliare e l'edilizia depressi per parecchio, un lungo processo di ri-allocazione della marea di disoccupati..etc etc
Pertanto inutile pensare per ora alla exit strategy visto che siamo ancora in mezzo al guado...
Al confino anche lui! Gufaccio!
E chissenefrega dell'ipoteca sul futuro, del debito alle stelle, del più grande scaricabarile della storia dal debito privato a quello pubblico: i soldi dei contribuenti servono a QUESTO...ovvero a far decollare le borse con una super bolla di liquidità, a tappare le falle delle banche salvando anche e soprattutto i colpevoli ed altre cose così.
I soldi dei contribuenti NON servono di certo a costruirci un futuro migliore...scherziamo??!!
23.700.000.000.000 miliardi di dollari di debito supplementare SOLO negli USA per stoppare la Crisi, ma chissenefrega!
Pensate che il PIL MONDIALE è di 50mila miliardi all'anno, tanto per capire che IPOTECA mostruosa ci pende sulla testa...(23.700 miliardi vuol dire azzerare il PIL degli USA per circa due anni, ripeto azzerare: si può tradurre in un'ipoteca sulla crescita di anche 10 anni e fischia!)
MA l'importante è che le borse salgano per permettere utili stellari a Goldman & compari...Il resto verrà da sé....tranquilli!
USA: CRISI FINANZIARIA, UN "CONTO" STRATOSFERICO
La crisi finanziaria americana potrebbe costare 23.700 miliardi di dollari: questa la cifra per il Governo statunitense relativa agli sforzi fatti per fare uscire il Paese dalla recessione peggiore dagli anni Trenta....
........"se si spende un milione di dollari al giorno per ogni anno dalla nascita di Cristo ad oggi, non si arriva neppure a 1.000 miliardi di dollari".
23.700.000.000.000...MA CHISSENEFREGA!
L'importante è non avere figli e nipoti di cui preoccuparsi...
Conta solo QUESTO grafico...
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P.S. Pensate che un mio lettore ha osato esprimere in pubblico qualche "dubbio" ispirato al mio Blog ed è stato accusato di essere un Depresso....
Cari i miei "seguaci"...vi consiglio di rimanere nascosti nelle catacombe, come i primi cristiani: non è il momento per manifestarsi...rischiamo di finire nel Colosseo con i Leoni.
Prevale l'ottimismo strumentale, prevale l'apostasia, prevale il nascondimento della realtà. Attendiamo tempi "peggiori" per manifestarci...
aggiornamento delle 12.30
A proposito delle trimestrali "meglio delle attese"ma di "breve respiro" (spesso con utili a -50%...) ...
Scendono i fatturati, si tagliano ferocemente i "costi" (posti di lavoro) e si difendono in trincea gli utili (per pagare i bonus...).
Sperando nel futuro.
DuPont: fatturato scende del 22% a 6,86 mld $ nel II trimestre '09
DuPont: Eps adj a 0,61 dollari nel secondo trimestre, sopra attese
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lunedì 20 luglio 2009
Il Rimbalzo
Il premio Nobel per l'economia Paul Krugman, di fede democratica e quindi sodale con l'amministrazione Obama (anche se spesso critico nei confronti delle decisioni del governo USA), commenta con il condizionale il miglioramento o meglio il rallentamento nella discesa verticale dei dati macro avvenuto negli ultimi mesi
Per meglio capire il suo ragionamento dobbiamo risalire a quanto scrivevo in aprile nell'articolo Un po' d'aritmetica dove sostenevo l'ipotesi del "rimbalzo tecnico" del ciclo produttivo a seguito dello smaltimento delle scorte causato dal severo taglio alla produzione: non è per nulla scontato che questo "rimbalzo", supportato da molti indicatori "meno peggio del previsto", porti per forza ad una Ripresa.
Tutto dipende dalla tenuta/ripresa dei consumi (mi ero ispirato a Krugman in Green Shoots and Tea Leaves).
E scrivevo ancora in La Cavalcata dell'Ottimismo: .....è solo normale che ci sia un rimbalzo dell'attività, perchè tecnicamente per smaltire un eccesso di produzione/magazzino causato dalla brusca frenata della Crisi, devi fare un taglione iniziale della produttività (scesa anche del 30%). In seguito, svuotati i magazzini, la produzione si riprende per forza di cose ed ecco il rimbalzo...Ma è solo DOPO questa dinamica naturale che si potrà valutare realisticamente l'eventuale ripresa economica, in base all'eventuale ripresa della domanda...Parlare di RIPRESA già sul rimbalzo tecnico è un trucchetto poco onesto.
Ma torniamo a Krugman: un esperto come lui di trappola della liquidità e di sindrome giapponese non può che essere molto prudente sui segnali di ripresa.
Le borse sono abituate a scommettere e speculare anche su teneri green shoots...
Gli economisti seri e le persone di raziocinio preferiscono basare le loro previsioni su segnali un po' più concreti...
I terribili dati di inizio anno avevano molto a che fare con le scorte di magazzino: gli imprenditori hanno deciso che avevano troppe merci nei magazzini e perciò hanno tagliato la produzione ben al di sotto delle vendite finali.
Correlativamente, i germogli verdi che abbiamo visto sono dovuti a una rilevante conseguenza della fine di questo processo di destoccaggio. La domanda adesso è: quant'è cambiata la sopra esposta situazione? Stiamo vedendo oggi qualcosa di più di quel rimbalzo dovuto alla ricostituzione delle scorte di magazzino che la maggior parte di noi si aspettava, per l'appunto, dopo tre o quattro mesi?
Jan Hatzious, economista di punta della Goldman Sachs, è scettico. Le ultimissime notizie che ci fornisce suggeriscono che la domanda finale non sta andando da nessuna parte.
sabato 18 luglio 2009
Come le mosche...(e siamo a 57)
E siamo a 57!
Continuiamo imperterriti il nostro conteggio: questo week-end sono fallite altre 4 "banchette" americane.
Come sempre il fondo di Garanzia americano FDIC è intervenuto per salvare i conti correnti e liquidare le banche.
(vedi anche Come le mosche...(e siamo a 53) e Come le mosche (e siamo a 52): dietro le quinte)
Solo io ed un paio di blogger americani teniamo regolarmente la contabilità...così per hobby...per sfizio...o forse per dovere d'informazione.
Dopo la moria di 7 banche di due settimane fa, il fenomeno è tornato brevemente alla ribalta sui mass-media....brevemente appunto.
Ecco le banche fallite:
- First Piedmont Bank, Winder, Georgia (Piedmont in inglese sta per Piemonte... ed ho scoperto che è un altopiano situato nella costa orientale degli Stati Uniti che attraversa vari stati compresa la Georgia sede della suddetta Banca)
Assets totali per 115 milioni di dollari; depositi totali per circa 109 milioni di dollari
Rilevata parzialmente da First American Bank and Trust Company, Athens, Georgia
Costo per l'FDIC 29 milioni di dollari
- BankFirst, Sioux Falls, South Dakota
Assets totali per 275 milioni di dollari; depositi totali per circa 254 milioni di dollari
Rilevata parzialmente da Alerus Financial, National Association, Grand Forks, North Dakota
Costo per l'FDIC 91 milioni di dollari
- Vineyard Bank, National Association, Rancho Cucamonga, California (questo è un MOSCONE...)
Assets totali per 1,9 miliardi di dollari; depositi totali per circa 1,6 miliardi di dollari
Rilevata parzialmente da California Bank & Trust, San Diego, California
Costo per l'FDIC 579 milioni di dollari
- Temecula Valley Bank, Temecula, California (questo è un MOSCONE...)
Assets totali per 1,5 miliardi di dollari; depositi totali per circa 1,3 miliardi di dollari
Rilevata parzialmente da First-Citizens Bank and Trust Company, Raleigh, North Carolina
Costo per l'FDIC 391 milioni di dollari
Totale circa 3,8 miliardi di assets e 3,25 miliardi di depositi
Questa volta due sono dei crack belli grossi, altro che banchette...
Totale costo per l'FDIC circa 1,1 miliardi
Le risorse della Federal Deposit Insurance Corporation stanno diminuendo rapidamente: 45 gg fa erano già ad un livello minimo di 18,9 miliardi, oggi sono ancora di meno.
Non per nulla è già pronto un piano per rimpinguare l'FDIC, altrimenti coi prossimi fallimenti bancari i correntisti americani potrebbero perdere del tutto i loro risparmi rimasti senza copertura. Tanto con l'esplosione del deficit USA, 100 miliardi più o 100 miliardi meno che differenza fanno...?
Secondo alcuni studi, nei prossimi 3-5 anni potrebbero fallire fino a 1000 banche americane (su 8300 circa), a seguito delle possibili perdite sul real estate commerciale.
Io mi ero fermato solo a 500...in un mio articolo del 18 maggio "500 "banchette" USA sull'orlo di una crisi di nervi...".
Ed anche il capo della FDIC, Sheila Blair, si è fatta scappare questa cifra: 500...smentendo subito dopo, naturalmente...
La stessa FDIC stima il costo dei fallimenti bancari in USA entro il 2013 in 70 miliardi di dollari ed ha classificato 305 banche come "problematiche" nel primo trimestre 2009 con un balzo del +21% rispetto alle stime dell'ultimo trimestre 2008, il record dal 1993.
Cadono dunque come le mosche le banche "minori" degli Stati Uniti
Aggiorniamo brevemente la contabilità delle banche fallite in USA nei primi 6 mesi del 2009.
Siamo arrivati a numero 57...
Ecco la lista aggiornata delle banche fallite in USA che hanno richiesto l'intervento del FDIC, il fondo di garanzia americano dei correntisti - http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/banklist.html
Dal 2000 al 2007 sono "saltate" 27 banche USA
Nel solo 2008 ne sono "saltate" 25
Nel 2009, fino ad oggi, ne sono "saltate" 57.
Negli ultimi 18 mesi di crisi le banche "saltate" sono 82.
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venerdì 17 luglio 2009
Non tutto è oro quel che luccica
Si leggono in giro robe così...
..Le delusioni di General Electric vengono bilanciate dai dati trimestrali positivi dei colossi bancari (Bank of America e Citigroup) e da quelli sul mercato immobiliare migliori delle attese. Nel mese di giugno le nuove unità abitative sono state pari a 582mila unità, meglio delle 530mila stimate, con un rialzo del 3,6%.
Positivi anche i dati sui permessi edilizi, saliti a quota 563mila, contro i 524mila attesi...
Dietro all'ottimismo immacolato di mamma FED è tutto un coro di mass-media ed analisti rialzisti che cantano inni trionfali per stare dietro a Toro Drogato che in questa settimana ha dato il meglio di sè: una galoppata pazzesca, sfrenata e senza soste con il DAX tedesco da 4500 a 5000 (+10%), l'S&P Mib italiano da 17500 a 19300 (+10%), Dow Jones da 8100 ad 8700 (+7%)...
Quindi tornano fuori le solite analisi di ottimismo strumentale o quantomeno superficiali....
Vengono sventolate le "taroccatissime" trimestrali delle banche USA come "positive" e sopra alle previsioni...MA senza gli stellari profitti del Trading fatti a mo' di Hedge Funds speculativi con i soldi degli aiuti statali, le trimestrali bancarie sarebbero state in perdita per svariati miliardi di dollari (lo afferma addirittura il NYT).
Non per nulla parecchia gente negli USA si sta incazz--- a vedere come i soldi dei contribuenti vengano usati dalle Banche-Hedge per speculare e pagarsi bonus invece che per sostenere l'economia reale.
Perfino Dr. Doom ovvero Nouriel Roubini, il super-pessimista che aveva previsto la Grande Crisi, ieri è stato manipolato in una sua intervista alla "TV-Toro" CNBC che ha sbandierato come anche il super-Gufo vedesse la fine della recessione entro il 2009.
Lo stesso Roubini ha dovuto smentire dicendo che tale affermazione era stata estrapolata dal contesto e che lui non ha fatto nessuna previsione del genere...
Anche i dati USA sulle nuove unità abitative (+3,6% rispetto al mese scorso) e sulle nuove licenze edilizie (+8,7% rispetto al mese scorso) grazie alla magia della statistica mensile sembrano migliorare in modo consistente.
Ma se guardi su base annuale siamo rispettivamente a -52% e -46% rispetto a giugno del 2008!
Considerando che c'è un enorme eccesso di offerta di unità abitative, il balzo di nuove licenze di costruzione assume connotazioni un po' meno trionfalistiche, anche perchè scopri che molti stati USA (vedi California) ti concedono super-sgravi fiscali se costruisci nuove casee contribuisci così ad aumentare il PIL (mumble mumble......mi sta venendo un dubbio ).
Ma un sacco di case poi ti rimangono sul groppone e l'eccesso di offerta impedisce un recupero dei prezzi.
Considerando che negli USA è stato raggiunto il record assoluto di pignoramenti di case (9%), poi buttate sul mercato dalla banche per recuperare denaro nel più breve tempo possibile, il balzo di nuove licenze di costruzione assume connotazioni ancora più strane e contradditorie...
Vedi la mappa del record di pignoramenti
Considerando che il dato mensile sulle nuove unità abitative a +3,6% ha un margine di errore dell'11,3%...forse risulta più affidabile un grafico di più lungo periodo...
I rimbalzini mensili non hanno influito molto sulla tendenza degli ultimi tre anni...
Come annunciavo, passata la temibile settimana delle tre corpose aste di T-bond in cui lo stato USA ha dovuto battere cassa per finanziarsi i piani di "tappamento delle falle, questa settimana era prevedibile un "liberi tutti" per le Borse...anche se non di questa smodata entità.
Insomma, come sempre non è tutto oro quel che luccica e ci tocca questo "sporco lavoro" di leggere "oltre il livello letterale, oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre le dissimulazioni e la censura".
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Diamo i numeri...500?
Qualche giorno fa il senatore americano Jim Bunning ha avuto un incontro con Sheila Bair ovvero con il "capo" della FDIC (il fondo di garanzia dei correntisti in USA).
Durante questo meeting Jim è rimasto traumatizzato: infatti la "Sheila di ferro" gli avrebbe detto, impassibile come una sfinge, che altre 500 banche sarebbero fallite negli USA "...a meno che non succeda qualcosa di drammatico"...
Il povero Jim è corso il prima possibile a riferire la ferale notizia in un'audizione alla Commissione Banche del Senato, per condividere il peso di questo conteggio con gli altri senatori...
Questa moria bancaria avrebbe come cause principali le sempre maggiori insolvenze nei prestiti ai consumatori (a causa del continuo aumento del tasso di disoccupazione) ed una prossima ondata di perdite sul real-estate commerciale.
La frase di Sheila "a meno che non succeda qualcosa di drammatico" è da antologia: mi sembra che il fallimento di 500 banche sia già "qualcosa di drammatico"...
Quindi vuol dire che se arrivasse un "Cigno Nero" il computo di 500 banche potrebbe drammaticamente salire.
Ed in effetti si vedono parecchi cigni "nereggiare" all'orizzonte: per esempio CIT Group sull'orlo del fallimento o Corus che starebbe per essere "confiscata" dalla FDIC (7,7 miliardi di dollari di asset)...
Naturalmente il portavoce della Bair ha prontamente smentito affermando che "Sheila" ha l'abitudine "di non dare i numeri"...sugli imminenti fallimenti bancari. Si esprime dispiacere per ogni possibile incomprensione.
Pover Jim: un senatore di 78 anni, ex-giocatore di baseball può benissimo "dare i numeri", la Sheila di ferro invece NO....
Temo che la mia "telenovelas sui fallimenti bancari" dal titolo Come le mosche...(e siamo a 53) avrà ancora un lungo seguito di puntate...
Come scrivo da tempo:
Secondo alcuni studi, nei prossimi 3-5 anni potrebbero fallire fino a 1000 banche americane, a seguito delle possibili perdite sul real estate commerciale. Io mi ero fermato solo a 500...in un mio articolo del 18 maggio "500 "banchette" USA sull'orlo di una crisi di nervi...". La stessa FDIC stima il costo dei fallimenti bancari in USA entro il 2013 in 70 miliardi di dollari ed ha classificato 305 banche come "problematiche" nel primo trimestre 2009 con un balzo del +21% rispetto alle stime dell'ultimo trimestre 2008, il record dal 1993. La FDIC assicura i depositi di 8246 istituzioni per un totale in assets di 13.500 miliardi di dollari. Per ora 53 banche sono fallite ma non è il modo corretto d'interpretare la situazione: la maggioranza del sistema bancario americano è "tecnicamente" fallito ma solo 53 banche sono state effettivamente chiuse.
vedi anche Come le mosche (e siamo a 52): dietro le quinte
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giovedì 16 luglio 2009
Banche "Intangibili"
Certo che ormai con le parole si fanno incantesimi...meglio che nella saga di Harry Potter.
Parlare di Assets Intangibili nei bilanci delle banche italiane è semplicemente stupefacente...
Pensate che addirittura ci sono società specializzate in relazioni di Bilancio dell'Intangibile: Sim Sala Bim...
Anche se faccio del sarcasmo sulla curiosa terminologia, gli "assets intangibili"hanno un senso all'interno del bilancio di un'attività economica ma, come sempre, cum grano salis...
Come ha fatto notare un lettore del mio BLOG:
...Oggi al TG1 economia "il punto" lo ha fatto Oscar Giannino.
Sono rimasto sconvolto da quello che ha detto, non tanto per la cosa quanto per il fatto che è stato detto in TV...
Infatti ad un certo punto si è soffermato sulle "nostre solidissime banche" con 2 dati spettacolari:
1) Gli sgravi fiscali fatti da Tremonti appena salito al Governo, che al momento rappresentano il 40% degli utili trimestrali delle nostre banche
2) Gli asset "intangibili" delle banche (marchi, avviamento e roba aleatoria varia) che non valgono niente (e da cui quindi non si recupera niente) nel caso di default dell'istituto di credito.
Bene, questi asset intangibili sono pari al 100% della capitalizzazione di borsa di UniCredit e di Intesa San Paolo e di circa il 135% della capitalizzazione di Monta Paschi.
Quando si romperà il giocattolo...?
In merito "all'insostenibile intangibilità degli assets" bancari vi riporto i link a due articoli da non perdere: uno del mio partner MERCATO LIBERO e l'altro del "mitico" Oscar Giannino.
Buona lettura.
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Pensate che GLI ASSETS INTANGIBILI non hanno alcun valore in caso di fallimento. Dove sono finiti gli INTANGIBLE ASSETS DI PARMALAT, O DI ENRON, PER NON PARLARE DELLA LEHMAN.
Ebbene questi valori, in un bilancio serio, non dovrebbero essere voci rilevanti di uno stato patrimoniale.
Si tratta di valor di diffile quantificazione: l'avviamento, le risorse umane, i marchi ecc ecc
Ma guardiamo i seguenti numeri di alcune banche italiane...............
continua su MERCATO LIBERO
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Banche, promesse e debiti
Oscar Giannino
Dice il Bollettino di Bankitalia reso noto oggi che raddoppiano le esposizioni dei prenditori in sofferenza, e naturalmente il presidente dell’ABI Faissola continua a ripetere che è un’invenzione la restrizione di credito alle imprese...........
Nel frattempo, nessuno se n’è accorto, tranne noi e gli amici di MercatoLibero con cui tante volte abbiamo condotto battaglie comuni quando dirigevo un quotidiano, ma nel frattempo che le banche intonano il “tutto ben madama la marchesa” il valore dei loro intangible asset ha finito per diventare maggiore della loro capitalizzazione. Gli intangible, com’è noto, sono quelli che si azzerano in caso di fallimento: dunque bisognerebbe andarci piano e svalutarli, quando diventa assolutamente evidente che il loro valore gonfiato altera in maniera esiziale la credibilità dello stato patrimoniale. Per capirci, oggi a Intesa gli asset intangibili valgono .......continua su Chicago Blog
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