"Il peggio è passato"..."la ripresa partirà questa estate"..."la situazione finanziaria si è stabilizzata"..."i governi hanno reagito in tempo"..."la grande depressione è stata scongiurata"..."le banche sono al sicuro"..."il mercato immobiliare ha toccato il bottom"...etc
Le istituzioni ed i mass-media fanno a gara nello spargere ottimismo, sperando che quest'ultimo sia sufficiente a generare la ripresa...
Ogni tanto, qualcuno invita alla prudenza: oltre alle "solite cassandre" di economisti ormai conosciuti ed esorcizzati con i debiti scongiuri ed oltre ai soliti 4 blogger realisti letti da una piccola avanguardia...
Questa volta tocca nientepopodimeno che alla Banca Mondiale la quale, come anticipato, taglia pesantemente le sue previsioni sulla decrescita mondiale del 2009 e sull'ipotetica crescita del 2010, avvertendo che le prospettive restano "insolitamente incerte".
Recentemente la Banca Mondiale ha fatto sapere di aver abbassato a -2,9% da -1,7% la previsione di contrazione della crescita mondiale per il 2009.
Insomma la previsione di decrescita per il 2009 è stata quasi raddoppiata...al ribasso.
Ed anche la crescita prevista per il 2010 è stata diminuita dal +2,3% al +2%.
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Interessante notare come peggiorino le previsioni su USA, UE e Giappone ovvero sulle economie "mature" mentre migliorino le previsioni sulle economie emergenti.
La World Bank ha ancora "fede" nel decoupling ovvero nello "smarcamento" delle economie del BRIC (Brasile, Russia, India e Cina)...Beata Lei...
Invece gli osservatori più attenti (quindi anche i blogger...) hanno notato come certe "riprese cinesi" rischino di essere "farlocche", basate sulle spinte effimere dei piani di stimolo e del boom "da regime totalitario" del credito bancario.
Ma senza i voracissimi consumi dell'UUG (acronimo di mia invenzione=Usa+Ue+Giappone) il BRIC è un gigante dai piedi d'argilla che può andare poco lontano.
La Crisi è arrivata un po' troppo in anticipo, prima che le locomotive emergenti siano riuscite a sviluppare mercati interni degni di questo nome.
(vedi nel mio Blog La salvezza vien dalla Cina seguendo i vari link interni, vedi anche Cobraf in questa analisi ed anche QUI)
aggiornamento delle 10.18
Eh sì...un po' di prudenza non guasta proprio...
Italia: -32,2% gli ordini all'industria ad aprile (base annuale)
In calo del 3,7% su base mensile gli ordini industriali in Italia ad aprile. Su base annua il calo risulta del 32,2%, ben oltre le attese (consensus Bloomberg a -27,2%)
...I dati pubblicati dall'Istat evidenziano un calo del 22,2% su base annuale per le vendite e del 32,2% degli ordinativi ...
aggiornamento delle 11.36
Invito anche a leggere la consueta e lucida analisi dell'ottimo A. Tuor, vicedirettore del Corriere del Ticino.
L'OTTIMISMO NON BASTA A GENERARE LA RIPRESA
Anzi: la recessione s'avvita su se stessa. Uno studio mostra le analogie con la crisi degli anni '30. E poi occhio ai famosi "titoli tossici": sono ancora nascosti nelle pieghe dei bilanci. E sono stati dichiarati? No.
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