Videmus nunc per speculum in enigmate. Un diario di navigazione nei mari (perigliosi) dell'informazione economico-finanziaria. Oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre la dissimulazione e la censura, oltre i BLUFF(s) e le tifoserie. E' un Blog ("passionalmente") razionale&pragmatico di "filosofia macro-socio-economica" (il trading c'entra solo "incidentalmente"...o forse no...)
giovedì 18 giugno 2009
La Crisi del gettito fiscale
Un altro segno della Grande Crisi è il crollo del gettito fiscale. Infatti le tasse si applicano alla creazione di ricchezza di uno stato, al suo PIL: se quest'ultimo crolla, anche le entrate fiscali si riducono sensibilmente.
Ecco un'altra ragione per cui si dice: la Crisi si avvita su se stessa... Infatti gli Stati si stanno indebitando pesantemente per coprire i buchi di banche e finanza e per applicare politiche keynesiane di stimolo ad economia e consumi.
Ma contemporaneamente gli stati incassano meno tasse a causa della Crisi, della contrazione dell'attività economica e delle entrate personali dei cittadini.
Si rischia di innescare un circolo vizioso, soprattutto se le politiche di stimolo non hanno effetto.
Secondo uno studio del Rockfeller Institute, il gettito fiscale negli USA è crollato del -26% nei primi quattro mesi del 2009 rispetto all'anno scorso (variabile personal income tax).
Questo studio è uno dei termometri più aggiornati di quanto la Crisi stia alleggerendo il portafoglio dei cittadini americani e di conseguenza stia svuotando le casse dello stato.
Vediamo due grafici significativi
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Il primo grafico fa una comparazione del primo quadrimestre 2009 con il primo quadrimestre 2008 ed una comparazione di aprile 2009 con aprile 2008 su 8 macro-regioni. E' da notare come il crollo del gettito fiscale peggiori in modo significativo ad aprile.
Il secondo grafico fa una comparazione del primo quadrimestre per stato.
Notare come il gettito dell'Arizona si sia sgretolato e come la ricchissima California sia "alla frutta".
Naturalmente lo stesso discorso vale anche per gli altri paesi, in particolare per l'Italia dove il suo storico e colossale debito pubblico continua a toccare nuovi record, le spese aumentano, mentre il gettito fiscale diminuisce sensibilmente ed il rapporto debito/PIL è proiettato verso il 130%...una spirale classica da "manuale del default"....
Pensate che il governo non ha in programma una finanziaria straordinaria per fine 2009 e che Tremonti ha dichiarato che la finanziaria 2010 non sarà "una stangata"...
Crediamo nei Miracoli, basta avere fede....
Intanto io faccio come San Tommaso...non mi fido: ho smesso di comprare BTP & affini oltre i 5 anni...per eccesso di prudenza...
aggiornamento 19 giugno 0re 10
Anche Mercato Libero approfondisce questo argomento, come sempre in modo interessante e non scontato
vedi I DATI POSITIVI DI OGGI NON LI COMMENTO....(CI PENSARANNO I GIORNALI DOMANI) MA...
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