Videmus nunc per speculum in enigmate. Un diario di navigazione nei mari (perigliosi) dell'informazione economico-finanziaria. Oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre la dissimulazione e la censura, oltre i BLUFF(s) e le tifoserie. E' un Blog ("passionalmente") razionale&pragmatico di "filosofia macro-socio-economica" (il trading c'entra solo "incidentalmente"...o forse no...)
lunedì 29 giugno 2009
Ci siamo comprati la Ripresa...
Le possiamo chiamare anche politiche keynesiane: stimoli fiscali, stimoli all'economia ed ai consumi, aumento della spesa pubblica etc etc
Però sostanzialmente ci stiamo "comprando" la Ripresa, ci stiamo comprando la crescita del PIL con i soldi dei contribuenti, ovvero i nostri soldi...
O perlomeno ci stiamo provando...
Per esempio in Cina come scrivevo in Sono come noi...sono peggio di noi...:
A questo ritmo alla fine dell'anno le banche avranno prestato circa 1800 miliardi di dollari contro un PIL della Cina annuale di 3200 miliardi di dollari... Insomma è stato erogato credito per 900 miliardi+500 miliardi di riserve in dollari sonanti=1400 miliardi per far salire il PIL dell'8% ovvero di circa 250 miliardi...
Sparo delle cifre a naso ed a memoria, anche perchè credo che nessuno abbia una contabilità precisa di quanti "soldi keynesiani" siano stati buttati nel calderone per salvare le banche e la finanza e per cercare di rimettere in moto credito ed economie.
Il PIL mondiale è di circa 50mila miliardi di dollari all'anno (dato 2008) e sono stati "pompati" nel corpo malato dell'economia globale circa (e qui sparo...) 15mila miliardi di dollari in tutto il mondo, naturalmente sulle spalle dei debiti pubblici che adesso sono sbracati un po' ovunque...
USA ed UK hanno messo a rischio il loro rating tripla AAA, ed hanno rapporti deficit/PIL al 12-13%...stellari e sud-americani; mentre il loro rapporto debito/PIL punta decisamente a superare il 100%.
La virtuosa Germania è schizzata in un amen da un rassicurante rapporto debito/PIL al 60% ad un corposo 80-85%.
Il Giappone aveva già uno stellare debito/PIL al 170% compensato però dal secondo PIL del mondo...se non si chiamasse Giappone si chiamerebbe Argentina...ed adesso sarà ancora peggiorato con i 500 miliardi di dollari anti-crisi pompati dal governo.
L'Italia...beh...stendiamo un velo pietoso. Dico solo che si era fatta un fondello così per abbassare un filino il rapporto debito/PIL al 105%, approfittando anche dei 5 anni di crescita economica globale record...ed adesso in un anno torniamo al 127%...ovvero il record della finanziaria lacrime e sangue di Amato del 1992, quando stavamo per andare in DEFAULT.
Insomma, come dico da tempo è stato perpetrato il più grande scaricabarile della storia dal debito privato a quello pubblico, e quei 15mila miliardi di "soldi keynesiani" sopracitati potrebbero essere solo l'inizio: in programma ce ne sono almeno altrettanti nei prossimi anni...
E tutto questo per cosa?
Secondo la World Bank per stimolare una crescita del PIL mondiale del +2% nel il 2010 (forse...se tutto va bene...) ovvero una RIPRESA DI 1000 MILIARDI DI DOLLARI CONTRO UNA SPESA DI 15.000 MILIARDI DI DOLLARI...
Mi rendo conto che le politiche keynesiane di stimolo dovrebbero essere dei "volani" che poi riattivano finanza, consumi, economia, generando un circolo virtuoso esponenziale che dovrebbe ripagare ampiamente il salasso iniziale a scapito dei contribuenti e dei conti pubblici...
Mi rendo conto che gli ipotetici effetti benefici saranno da calcolare non solo sul 2010 ma anche sugli anni venturi...
Ma queste politiche keynesiane sono comunque degli investimenti che possono riuscire oppure no, che possono avere dei ritorni notevoli, scarsi, o nulli..."Del doman non v'è certezza"...come pure dello stimolo...
Mi rendo conto che un collasso globale di finanza ed economia avrebbe avuto un costo maggiore sommato ad impatti politici, sociali, di ordine pubblico, tensioni internazionali etc
Ma sicuramente si potevano usare questi soldi in modo un po' diverso, per esempio regalandone di meno alle istituzioni finanziarie colpevoli della crisi senza farle sopravvivere come se nulla fosse...
Buona parte di questi soldoni non sono stimoli keynesiani ma piani salva-banche-zombie, tappabuchi, regali...chiamateli come vi pare.
La storiella "se non tamponavamo le banche zombie perdevamo i nostri risparmi sul conto corrente" è una balla propinataci ad usum delphini come ho già spiegato più volte: esistevano altre soluzioni comunque garantiste per noi risparmiatori ed un po' meno garantiste per i colpevoli della Crisi...
(vedi in particolare Il Conto per favore...ed anche Antica Filosofia Bancaria, Ma le banche sono fuori pericolo?)
In ogni caso un rapporto iniziale d'investimento 15:1 (15.000:1000) sul breve periodo (2010) fa una certa impressione: o il Volano keynesiano fa partire il Motore alla grande oppure per ripagarsi questo "investimento" ci vorrà parecchio parecchio tempo, sudore della fronte, lacrime & sangue, pane & lenticchie per tutti noi...mentre "qualcuno" impunemente festeggierà a caviale e champagne alla faccia nostra...
Per questo quando leggo gente che scrive allegramente e con certezza assoluta affermazioni come le seguenti...mi viene da sorridere (eufemismo)...
La recessione americana finirà fra poche settimane, qualche mese prima di quella europea. Sarà anche, alla fine, molto meno profonda. Fatto 100 il Pil d’inizio 2008, alla fine del 2010 quello americano si troverà a 99.2, mentre quello europeo sarà a 95.7 (elaborazione su stime Ocse)....Nonostante questo l’America vive quello che sta accadendo in modo soggettivamente più doloroso e acuto. La sensazione di stare rivivendo giorno dopo giorno la Grande Depressione, giusta o sbagliata che sia, è più diffusa... (NdR la Crisi è una fobia psicologica, non l'avevate capito?...)
Ci siamo comprati A CARO PREZZO la Ripresa ed il PIL.
Ce li siamo comprati con il DEBITO.
Ci mancherebbe solo che tutto questo pompaggio di Stato su banche ed economia non sortisse alcun effetto: in caso contrario saremmo tornati al Paleolitico...
Il problemi VERI sono altri: che tipo di ripresa ci aspetta e quanto durerà? a quale prezzo? con quali effetti collaterali? abbiamo risolto i problemi strutturali? è fallito un paradigma? dopo la ripresa indotta dal pompaggio di 15mila miliardi cosa ci aspetta? la cura da cavallo ha curato il malato oppure ha solo nascosto e ritardato i sintomi?
Di fronte ad interrogativi quasi "teologici" come questi non mi sento di avere la stessa sicurezza di certi veggenti...
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