Videmus nunc per speculum in enigmate. Un diario di navigazione nei mari (perigliosi) dell'informazione economico-finanziaria. Oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre la dissimulazione e la censura, oltre i BLUFF(s) e le tifoserie. E' un Blog ("passionalmente") razionale&pragmatico di "filosofia macro-socio-economica" (il trading c'entra solo "incidentalmente"...o forse no...)
martedì 30 giugno 2009
Tenerissimi germogli: qualcuno appassisce...
Io continuo a vedere solo tenerissimi germogli, precoci green shoots in pieno INVERNO...che spesso appassiscono precocemente in dati peggio del previsto.
Anche oggi, l'indice S&P Case/Shiller indica una discesa dei prezzi delle case negli USA del -18,12% ad aprile, un filino meglio delle attese a -18,63%.
Nel mese precedente l'indicatore aveva segnato una contrazione del 18.70%, poi rivista al ribasso a -18.72%.
In ogni caso si tratta del sedicesimo calo consecutivo a due cifre e del ventottesimo consecutivo su base mensile (da gennaio 2007).
Mentre il Chicago PMI, l'indice manifatturiero dell'omonima regione, a giugno rimbalzicchia a 39,9 punti contro i 34,5 del mese scorso, un filino meglio delle attese a 39.
Sempre ampiamente inferiore non dico al livello di crescita ma addirittura al livello di parità (50).
Addirittura cede terreno l'unico dato macro che ha brillato in questi ultimi tre mesi: l'indice di Fiducia Consumatori...
Dopo il boom dai 40 di aprile ai 55 di maggio...nel mese di giugno la fiducia dei consumatori negli USA calcolata dal Conference Board è scesa a quota 49.3 punti dai 54.8 di maggio.
Il dato si e’ rivelato inferiore alle attese. Il consensus degli economisti prevedeva in media un valore di 55.3 punti (vedi Fiducia o Speranza dei Consumatori?).
Fa piacere notare come i consumatori americani non siano completamente "drogati" come le borse: Toro Drogato ed il bombardamento di proclami ottimistici non possono taroccare a lungo i riscontri che provengono regolarmente dalla realtà di tutti i giorni...
Questa marcia indietro della Fiducia consumatori ha un peso importante perchè molto si è scommesso proprio su questo dato "di speranza", l'unico che continuava a salire in modo significativo e l'unico sul quale concentrarsi, mettendo in secondo piano i numerossisimi dati macro "scomodi".
Scomodi come i dati sul PIL che ormai, anche se DISASTROSI e quasi sempre peggiori del previsto, vengono bellamente ignorati perchè appartenenti al passato...proprio in nome della FIDUCIA nel futuro...
Vedi oggi il PIL dell'UK....
Il prodotto interno lordo della Gran Bretagna nel primo trimestre di quest'anno ha segnato una contrazione del 4,9%. E' la piu' forte mai registrata dalle serie storiche disponibili, dal '58, dice Bloomberg citando l'ufficio statistico inglese, secondo cui il Pil ha segnato -4,9% su base annua, rivisto in peggio rispetto alla stima precedente di un -4,1%.
Insomma, non nego che ci siano alcuni verdi germogli, anche se spesso alcuni appassiscono il mese dopo, ma per ora nulla di eclatante...nulla che non sia già stato scontato negli ultimi 3 mesi dal più corposo rialzo delle borse dal 1929...
Ma TORO DROGATO* ha recuperato energie del tutto inattese: era da 15gg che stava barcollando e collassando sotto il peso di una corsa troppo impetuosa rispetto ai fondamentali...
Ma improvvisamente TORO DROGATO è stato sottoposto ad un'altra massicia dose di DROGA che quantomeno ha rallentato il collasso e lo sta facendo scalpitare.
Sono però necessarie dosi di droga sempre maggiori ed aumentano i rischi di collasso e di overdose...soprattuto sul fronte della FIDUCIA...
Vedi su MERCATO LIBERO UNO TSUNAMI DI LIQUIDITA' (A PARTIRE DAI 442 MILIARDI DELLA BCE) e IL MERCATO E' PERICOLOSAMENTE VUOTO: RECORD DI BASSI VOLUMI.
* Toro Drogato è il nome con cui ho battezzato questa Borsa iper-rialzista rispetto a fondamentali fragilissimi, pompata da ottimismo strumentale di media ed istituzioni e pompata da una colossale bolla di liquidità messa in campo dalle banche centrali. Un Toro tanto innaturale quanto pericoloso, soggetto a corse sfrenate ed a collassi improvvisi.
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Banche di Stato
Un episodio significativo: poco fa Generali Assicurazioni ha inviato una lettera al ministro delle Finanze tedesco Peer Steinbrueck chiedendo garanzie sul fatto che Commerzbank, partner nella bancassurance, continuerà a distribuire i prodotti del gruppo triestino.
Commerzbank è partecipata con una quota di minoranza dal governo tedesco dopo il suo intervento di salvataggio per la crisi finanziaria.
Sono passati solo pochi mesi ma ormai quasi tutti se ne sono dimenticati: parecchie Big Banks sarebbero andate a gambe all'aria se non fossero intervenuti pesantemente gli stati a sostenerle in toto (vedi Ci siamo comprati la Ripresa...).
Ma adesso c'è il rovescio della medaglia: Generali deve avere come interlocutore il ministro delle finanze tedesco per discutere delle future strategie di Commerzbank...
Ma lo Statalismo non era morto? Sulle sue ceneri non stava trionfando il Libero Mercato?
Sarcasmo a parte sulla "mitologia del libero mercato", in Germania storicamente parte delle banche sono statali (come le Landesbanken e le Sparkasse) e sono strettamente interlacciate con i media e con i politici (che siedono nei CDA delle banche stesse).
Ormai non si parla più degli assets tossici: discorso tabù, discorso scomodo e fuori moda, relegato nel dimenticatoio...Tanto con la modifica del mark to market in mark to fantasy li hanno fatti sparire con un colpo di bacchetta magica (vedi La Trasparenza è morta...Viva la Trasparenza!).
Non è stata vera magia ma è solo illusionismo: gli assets tossici sono ancora lì, bombe ad orologeria innescate e sommerse nei bilanci opachi delle banche...e non si sa quando potranno riemergere ed esplodere di nuovo...
In Germania la "polvere tossica sotto al tappeto" sarebbe stimabile intorno al 10% del PIL tedesco...
Ma, visto che le banche teutoniche sono statali (non quotate) o sono state statalizzate, si può fare tranquillamente finta di nulla...(vedi Stato, Stato ed ancora Stato).
Consiglio la lettura di questa intervista di un mese fa in cui uno dei pochi esperti indipendenti tedeschi parla delle LandesBanken con i loro 300 miliardi di asset tossici stimati.
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lunedì 29 giugno 2009
Ci siamo comprati la Ripresa...
Le possiamo chiamare anche politiche keynesiane: stimoli fiscali, stimoli all'economia ed ai consumi, aumento della spesa pubblica etc etc
Però sostanzialmente ci stiamo "comprando" la Ripresa, ci stiamo comprando la crescita del PIL con i soldi dei contribuenti, ovvero i nostri soldi...
O perlomeno ci stiamo provando...
Per esempio in Cina come scrivevo in Sono come noi...sono peggio di noi...:
A questo ritmo alla fine dell'anno le banche avranno prestato circa 1800 miliardi di dollari contro un PIL della Cina annuale di 3200 miliardi di dollari... Insomma è stato erogato credito per 900 miliardi+500 miliardi di riserve in dollari sonanti=1400 miliardi per far salire il PIL dell'8% ovvero di circa 250 miliardi...
Sparo delle cifre a naso ed a memoria, anche perchè credo che nessuno abbia una contabilità precisa di quanti "soldi keynesiani" siano stati buttati nel calderone per salvare le banche e la finanza e per cercare di rimettere in moto credito ed economie.
Il PIL mondiale è di circa 50mila miliardi di dollari all'anno (dato 2008) e sono stati "pompati" nel corpo malato dell'economia globale circa (e qui sparo...) 15mila miliardi di dollari in tutto il mondo, naturalmente sulle spalle dei debiti pubblici che adesso sono sbracati un po' ovunque...
USA ed UK hanno messo a rischio il loro rating tripla AAA, ed hanno rapporti deficit/PIL al 12-13%...stellari e sud-americani; mentre il loro rapporto debito/PIL punta decisamente a superare il 100%.
La virtuosa Germania è schizzata in un amen da un rassicurante rapporto debito/PIL al 60% ad un corposo 80-85%.
Il Giappone aveva già uno stellare debito/PIL al 170% compensato però dal secondo PIL del mondo...se non si chiamasse Giappone si chiamerebbe Argentina...ed adesso sarà ancora peggiorato con i 500 miliardi di dollari anti-crisi pompati dal governo.
L'Italia...beh...stendiamo un velo pietoso. Dico solo che si era fatta un fondello così per abbassare un filino il rapporto debito/PIL al 105%, approfittando anche dei 5 anni di crescita economica globale record...ed adesso in un anno torniamo al 127%...ovvero il record della finanziaria lacrime e sangue di Amato del 1992, quando stavamo per andare in DEFAULT.
Insomma, come dico da tempo è stato perpetrato il più grande scaricabarile della storia dal debito privato a quello pubblico, e quei 15mila miliardi di "soldi keynesiani" sopracitati potrebbero essere solo l'inizio: in programma ce ne sono almeno altrettanti nei prossimi anni...
E tutto questo per cosa?
Secondo la World Bank per stimolare una crescita del PIL mondiale del +2% nel il 2010 (forse...se tutto va bene...) ovvero una RIPRESA DI 1000 MILIARDI DI DOLLARI CONTRO UNA SPESA DI 15.000 MILIARDI DI DOLLARI...
Mi rendo conto che le politiche keynesiane di stimolo dovrebbero essere dei "volani" che poi riattivano finanza, consumi, economia, generando un circolo virtuoso esponenziale che dovrebbe ripagare ampiamente il salasso iniziale a scapito dei contribuenti e dei conti pubblici...
Mi rendo conto che gli ipotetici effetti benefici saranno da calcolare non solo sul 2010 ma anche sugli anni venturi...
Ma queste politiche keynesiane sono comunque degli investimenti che possono riuscire oppure no, che possono avere dei ritorni notevoli, scarsi, o nulli..."Del doman non v'è certezza"...come pure dello stimolo...
Mi rendo conto che un collasso globale di finanza ed economia avrebbe avuto un costo maggiore sommato ad impatti politici, sociali, di ordine pubblico, tensioni internazionali etc
Ma sicuramente si potevano usare questi soldi in modo un po' diverso, per esempio regalandone di meno alle istituzioni finanziarie colpevoli della crisi senza farle sopravvivere come se nulla fosse...
Buona parte di questi soldoni non sono stimoli keynesiani ma piani salva-banche-zombie, tappabuchi, regali...chiamateli come vi pare.
La storiella "se non tamponavamo le banche zombie perdevamo i nostri risparmi sul conto corrente" è una balla propinataci ad usum delphini come ho già spiegato più volte: esistevano altre soluzioni comunque garantiste per noi risparmiatori ed un po' meno garantiste per i colpevoli della Crisi...
(vedi in particolare Il Conto per favore...ed anche Antica Filosofia Bancaria, Ma le banche sono fuori pericolo?)
In ogni caso un rapporto iniziale d'investimento 15:1 (15.000:1000) sul breve periodo (2010) fa una certa impressione: o il Volano keynesiano fa partire il Motore alla grande oppure per ripagarsi questo "investimento" ci vorrà parecchio parecchio tempo, sudore della fronte, lacrime & sangue, pane & lenticchie per tutti noi...mentre "qualcuno" impunemente festeggierà a caviale e champagne alla faccia nostra...
Per questo quando leggo gente che scrive allegramente e con certezza assoluta affermazioni come le seguenti...mi viene da sorridere (eufemismo)...
La recessione americana finirà fra poche settimane, qualche mese prima di quella europea. Sarà anche, alla fine, molto meno profonda. Fatto 100 il Pil d’inizio 2008, alla fine del 2010 quello americano si troverà a 99.2, mentre quello europeo sarà a 95.7 (elaborazione su stime Ocse)....Nonostante questo l’America vive quello che sta accadendo in modo soggettivamente più doloroso e acuto. La sensazione di stare rivivendo giorno dopo giorno la Grande Depressione, giusta o sbagliata che sia, è più diffusa... (NdR la Crisi è una fobia psicologica, non l'avevate capito?...)
Ci siamo comprati A CARO PREZZO la Ripresa ed il PIL.
Ce li siamo comprati con il DEBITO.
Ci mancherebbe solo che tutto questo pompaggio di Stato su banche ed economia non sortisse alcun effetto: in caso contrario saremmo tornati al Paleolitico...
Il problemi VERI sono altri: che tipo di ripresa ci aspetta e quanto durerà? a quale prezzo? con quali effetti collaterali? abbiamo risolto i problemi strutturali? è fallito un paradigma? dopo la ripresa indotta dal pompaggio di 15mila miliardi cosa ci aspetta? la cura da cavallo ha curato il malato oppure ha solo nascosto e ritardato i sintomi?
Di fronte ad interrogativi quasi "teologici" come questi non mi sento di avere la stessa sicurezza di certi veggenti...
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domenica 28 giugno 2009
Come le mosche (e siamo a 45)
E siamo a 45!
Lo scorso venerdì c'è stato un massacro di banche: ben cinque sono cadute, come le mosche.
Altre cinque "piccole" banche Americane sono fallite ed il fondo di Garanzia americano FDIC è intervenuto per salvare i conti correnti e liquidare le banche.
(vedi Come le mosche: e siamo a 40)
L'FDIC sta cercando di trovare le soluzioni di salvataggio meno onerose per le sue ormai ridotte risorse: speriamo che siano anche le soluzioni migliori per i correntisti delle banche fallite...
Infatti mentre il grafico delle banche fallite esplode...implode il grafico delle riserve della FDIC: ci sono sempre meno soldi per i salvataggi di "banchette", le casse sono quasi vuote e tra poco la FDIC potrebbe non essere più in grado di rimborsare i depositi dei correntisti.
La falcidia questa volta ha colpito in particolare la Georgia e la California.
Ormai nessuno ci fa più caso: solo io ed un paio di blogger americani teniamo il conto...così per hobby...per sfizio...
Non tutte le banche sono riuscite a trovare un acquirente che si caricasse anche parzialmente il costo del fallimento, quindi l'FDIC ha dovuto dissanguarsi maggiormente.
In ogni caso, anche quando si trova una banca che acquisti la banca fallita, l'FDIC deve sborsare denaro dalle sue riserve: vuoi perchè ci sono assets tossici a valore zero da coprire, vuoi perchè la banca acquirente non compra tutti gli assets, vuoi perchè viene fatta un'offerta per un valore da saldo ed il Fondo deve mettere la differenza (l'acquirente vuole naturalmente guadagnarci sopra e cerca di pagare il meno possibile).
Eccole:
- Community Bank of West Georgia, Villa Rica, Georgia
Assets totali per 199,4 milioni di dollari; depositi totali per circa 182,5 milioni di dollari
Nessun acquirente.
- Neighborhood Community Bank, Newnan, Georgia
Assets totali per 221,6 milioni di dollari; depositi totali per circa 191,3 milioni di dollari
Rilevata parzialmente da CharterBank, West Point, Georgia.
- Horizon Bank, Pine City, Minnesota
Assets totali per 87,6 milioni di dollari; depositi totali per circa 69,4 milioni di dollari
Rilevata parzialmente da Stearns Bank, National Association, St. Cloud, Minnesota.
- MetroPacific Bank, Irvine, California
Assets totali per 80 milioni di dollari; depositi totali per circa 73 milioni di dollari
Rilevata parzialmente da Sunwest Bank, Tustin, California.
- Mirae Bank, Southern California
Assets totali per 411,1 milioni di dollari; depositi totali per circa 338,5 milioni di dollari
Rilevata parzialmente da Wilshire State Bank.
Totale circa 1 miliardo di dollari di assets e circa 800 milioni di dollari di depositi.
Secondo alcuni studi, nei prossimi 3-5 anni potrebbero fallire fino a 1000 banche americane, a seguito delle possibili perdite sul real estate commerciale.
Io mi ero fermato solo a 500...in un mio articolo del 18 maggio "500 "banchette" USA sull'orlo di una crisi di nervi...".
La stessa FDIC stima il costo dei fallimenti bancari in USA entro il 2013 in 70 miliardi di dollari ed ha classificato 305 banche come "problematiche" nel primo trimestre 2009 con un balzo del +21% rispetto alle stime dell'ultimo trimestre 2008, il record dal 1993.
La FDIC assicura i depositi di 8246 istituzioni per un totale in assets di 13.500 miliardi di dollari.
Per ora 45 banche sono fallite ma non è il modo corretto d'interpretare la situazione: la maggioranza del sistema bancario americano è "tecnicamente" fallito ma solo 45 banche sono state effettivamente chiuse.
Cadono dunque come le mosche le banche "minori" degli Stati Uniti (vedi anche Il mercato delle Vacche e Cadono come le mosche).
Aggiorniamo brevemente la contabilità delle banche fallite in USA nei primi 5 mesi e mezzo del 2009.
Siamo arrivati a numero 45...
Ecco la lista aggiornata delle banche fallite in USA che hanno richiesto l'intervento del FDIC, il fondo di garanzia americano dei correntisti - http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/banklist.html
Dal 2000 al 2007 sono "saltate" 27 banche USA
Nel solo 2008 ne sono "saltate" 25
Nel 2009, fino ad oggi, ne sono "saltate" 45.
Negli ultimi 17 mesi di crisi le banche "saltate" sono 70.
P.S. Combinazione le Banche saltano tutte il venerdì, prima del week-end di chiusura sportelli...
P.P.S. Dovrei iniziare a tenere un'altra contabilità: quella dei fallimenti di Hotels e di catene di Hotel negli USA....
Per esempio recentemente è fallita la Red Roof Inn sotto il peso di 1 miliardo di dollari di debiti...
Fallito l'Hotel Sheraton Keauhou Bay alle Hawai: verrà messo in vendita in asta fallimentare...se v'interessa...
E 175 Hotels sono falliti in California e stanno per essere pignorati dalle banche e poi svenduti.
Ma credo che questa impietosa contabilità ve la risparmierò...anche se il meccanismo che sta causando questa moria è interessante e significativo: se avrò tempo ne riparleremo.
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sabato 27 giugno 2009
Ahhh...ecco...
Ahhh...ecco...mi sembrava strano...
Via libera alla manovra d'estate (il sole24ore)
Scrivevo incredulo il 18 giugno:
Naturalmente lo stesso discorso vale anche per gli altri paesi, in particolare per l'Italia dove il suo storico e colossale debito pubblico continua a toccare nuovi record, le spese aumentano, mentre il gettito fiscale diminuisce sensibilmente ed il rapporto debito/PIL è proiettato verso il 130%...una spirale classica da "manuale del default"....
Pensate che il governo non ha in programma una finanziaria straordinaria per fine 2009 e che Tremonti ha dichiarato che la finanziaria 2010 non sarà "una stangata"...
Crediamo nei Miracoli, basta avere fede....
Tutti gli stati stavano facendo delle super-manovre keynesiane di stimoli alle banche ed all'economia, mentre in Italia fino a ieri tenevamo duro come se vivessimo in un altro mondo...
Ed intanto ti arrivavano previsioni polari del PIL 2009 a -5,5%, export -21% ed import -27% nei primi 5 mesi 2009, rapporto debito/PIL al 127% per il 2010...ed altre "cosette" così...
Anche se sulla Crisi s'invocano la Censura e le Sanzioni per chi osa parlarne...
alla fin fine Tremonti la manovrina straordinaria l'ha fatta...ma solo per ragioni psicologiche e perchè insistevano tanto...Non sarebbe necessaria: la Crisi non c'è.
La chiamano manovra estiva, e francamente non ho capito da quanti miliardi sarà perchè Tremonti è un mago nel far uscire una cosa dalla porta e farla poi rientrare dalla finestra, passando dal giardino ma facendo finta di essere passato dalla cantina...
Leggo di 5 miliardi qua, 2 miliardi là, 200 milioni di su e 150 milioni di giù...ma si promette che non ci sarà impatto sui conti pubblici, come sempre...
Si sa...i commercialisti sono dei "maghi" e non perdono il tocco anche se sono degli "ex" come Tremonti.
Infatti il debito pubblico continua a salire per i fatti suoi, nessuno può farci nulla.
Cercheremo nei prossimi giorni di reperire notizie più precise, anche perchè le finanziarie cambiano sempre in modo radicale rispetto al loro disegno iniziale.
aggiornamento del 30 giugno ore 18
Tremonti: la manovra estiva vale 5,5 miliardi di euro ma ne mobilita tra i 30 e i 40
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Zombie Bank (versione comica)
Vabbè...facciamoci due risate con questo bel video comico sulle Banche Zombie.
Se ridiamo della Crisi, la esorcizziamo od addirittura facciamo finta che non esista...secondo "Qualcuno" tutto si risolve...
venerdì 26 giugno 2009
La Volpe è sfuggita (per ora)
Ieri il Presidente della FED si è presentato davanti alla Commissione d'indagine del Congresso a causa di "quer pasticciaccio brutto de BofA-Merril".
Le accuse contro di Lui erano di aver fatto indebite pressioni sull'AD di BofA per concludere ad ogni costo il matrimonio riparatore con Merril Lynch e di avere in seguito insabbiato e nascosto le minacce ed i ricatti messi in atto.
Naturalmente ha negato tutto con estrema disinvoltura e faccia tosta...un po' come Clinton quando giurò alla nazione di non avere avuto rapporti "non-convenzionali" con la Lewinsky, per poi dovere confessare la verità poco dopo...
"La FED ha agito con la massima integrità" è rimbombato nelle auguste e marmoree sale di Capitol Hill...Per ora tutti se la sono bevuta o meglio hanno voluto bersela...per ora...
Le borse USA ne hanno beneficiato ampiamente perchè le borse amano Bernanke, considerato il salvatore della patria o meglio di Wall Street: se Bernie venisse trombato assisteremmo molto probabilmente ad un tracollo e forse anche per questo eventuali siluramenti verranno fatti con maggiore grazia e manine di fata....
BEN è un po' meno amato da Main Street, ma questo è un altro discorso.
Va detto a discolpa di Ben che, dai documenti che lo accusano, viene fuori un quadro da incubo: qualche mese fa si è veramente sfiorato il COLLASSO GLOBALE DEL SISTEMA FINANZIARIO. Ad un passo dal baratro, l'abbiamo scampata per un pelo (per ora)...
IO ne sono consapevole, molti l'hanno capito ma molti continuano, sull'onda dello scampato pericolo, a prenderci per paranoidi: beata incoscienza e beata ignoranza...
In effetti vivere nell'inconsapevolezza ti fa vivere meglio, finchè tutto va liscio: cadi nel baratro senza nemmeno rendertene conto, mentre il paranoide-realista ha parecchie possibilità in più di non caderci ma paga il fio di vivere stressato...
...Probably more interesting, is a previously restricted document prepared by the Fed Board of Governors titled "Considerations regarding invoking the systemic risk clause exception for Bank of America corporation." A very insightful and behind the scenes view of the economy from the Fed's point of view. Notable on page 10 is the redlined comments by one JCM1 who notes: "The references to the four critical markets in the Sound Practices paper may convey the illusion that letting BAC/ML "fail" could be "doable." In light of Lehman, the global impact would be a complete disaster globally."...
Si potevano usare piani d'emergenza più "puliti" ma sempre di piani d'emergenza si sarebbe trattato...e qualche strappo alle regole ci può anche stare.
Gli errori GRAVI stanno a valle: bisognava PREVENIRE e NON CURARE con interventi d'emergenza quando il paziente è già in fase terminale...Ma questa è un'altra lunga storia...
Ieri sono intervenuti su WS anche i Mega-Fondi che usano Super-Computers per fare High Frequency Trading, roba da migliaia di "tradate" in pochi minuti.
Risultato: un rialzo miracoloso e "gemellare" (+2,08%) del Dow Jones e del Nasdaq in barba al un PIL USA del primo trimestre a -5,5% che sarà pure meglio di uno microscopico 0,2% rispetto alle previsioni ma rimane una roba da incubo...
......Gli investimenti aziendali sono diminuiti ad un tasso record durante i primi tre mesi dell'anno, mentre gli investimenti nel mercato immobiliare hanno registrato la flessione piu' marcata degli ultimi 29 anni. La domanda interna ha subito la contrazione piu' accentuata da 29 anni a questa parte. Le esportazioni hanno fatto registrare il calo piu' pesante degli ultimi 40 anni, mentre le importazioni quello degli ultimi 62 anni. L'economia viene dai due peggiori trimestri degli ultimi 60 anni, con le aziende che hanno ridotto gli investimenti al ritmo piu' sostenuto dai tempi della Grande Depressione.....
Ma si sa...questo è il passato: davanti a noi ormai solo verdi praterie di green shoots...
Le borse se ne sono sbattute anche del presente che è risultato molto peggio del previsto...con i nuovi sussidi settimanali di disoccupazione che sono saliti ben oltre le previsioni a 627mila contro una diminuzione prevista a 600mila, ed anche i sussidi continuativi hanno ricominciato a salire dopo la scorsa diminuzione dovuta principalmente alla "scadenza" di molti assegni...
Nella settimana che si e' conclusa il 20 giugno le nuove richieste per sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti hanno registrato un aumento di 15000 unita’ a 627000 (il dato della scorsa settimana e' stato rivisto al rialzo da 608000 a 612000). Si tratta del maggior livello da meta’ maggio. Il dato si e’ rivelato peggiore delle attese del mercato, pari ad un valore di 600.000 unita’. Il numero di persone che continua a ricevere assegni di sussidio e' salito di 29 mila unita’ a 6.74 milioni. La media mobile a quattro settimane dei sussidi continuativi e' scesa di 3.250 unita’ ad un nuovo massimo di 6.76 milioni.
Ma si sa...durante le recessioni la disoccupazione è un normale effetto collaterale che provoca un fastidioso mal di testa anche per parecchio tempo dopo che è incominciata la ripresa...
Traduzione: come da manuale...prima incomincia la Ripresa degli utili per le Corporation e dei bonus per i super-manager, in buona parte grazie al drastico taglio dei costi, e si continua a tagliare anche quando la situazione macro migliora...La ripresa per i licenziati inizia solo parecchio dopo, con calma, quando la torta è tornata abbastanza grande per tornare a distribuire le briciole.
Insomma...per ora Ben "la Volpe" l'ha scampata in barba alle e-mail della FED da me anticipate che documentano il pastrocchio alla luce del sole...
Queste e-mail sono state addirittura prodotte e pubblicate dalla stessa Commissione d'indagine, un po' censurate ad arte in verità...e ne sono uscite addirittura altre.
Ma per ora va bene così: probabilmente per il siluramento di Ben si vuole aspettare la naturale scandenza del mandato a fine anno, onde evitare traumi eccessivi al sistema economico-finanziario ancora gravemente malato. Oppure lo si vuole tenere "sotto scacco" per renderlo più malleabile...
Secondo voci di corridoio si sta preparando un bel complotto ordito dall'eminenza grigia Summers-Richelieu...
Il vecchio Larry della "banda del buco" ha contribuito in modo preponderante alla proposta di legge della Casa Bianca che vuole attribuire enormi poteri alla FED...e vorrebbe attribuire enormi poteri anche a se stesso...prendendo il posto di Bernanke quanto prima...
Dalla padella alla brace: è proprio il caso di dirlo (vedi Una bolla soporifera...).
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giovedì 25 giugno 2009
Caccia alle Volpi
Qualche mese fa, dopo il fallimento di Lehman Brothers considerato da molti un grave errore, a Wall Street cominciò la moda dei matrimoni riparatori tra i Big Bancari e della Finanza: la banca "un po' meno" sull'orlo della bancarotta si fondeva con la banca sull'orlo della bancarotta, il tutto con l'avallo del Tesoro USA e della FED, e con la copertura dei soldi dei contribuenti...
Insomma si fece di tutto e di più per evitare ad ogni costo altri Crack...
Appunto, ad ogni costo...
Si fanno sempre più inquietanti i risvolti "del matrimonio forzato e riparatorio" tra Bank of America e Merril Lynch, celebrato in quattro e quattr'otto prima che la seconda facesse la fine di Lehman.
Una serie di e-mail scambiate tra dirigenti della Fed rivelerebbero che la Banca Centrale Statunitense (FED) avrebbe fatto molte pressioni sul CEO della BofA, Ken Lewis, affinché non retrocedesse dall'acquisto di Merrill Lynch che era a rischio di bancarotta.
Lo stesso presidente della Fed, Ben Bernanke infatti avrebbe fatto pressioni su Lewis per non farlo indietreggiare dal suo proposito.
Si arrivò a promettere in cambio un aiuto alla BofA da parte della Fed e del Tesoro USA e si minacciarono licenziamenti di massa del management se BofA non avesse obbedito.
Ken Lewis recentemente è stato interrogato al Congresso ed avrebbe per ora confermato di avere ricevuto «queste pressioni» che dovranno essere esaminate in sede di commissione.
Il presidente Ben Bernanke invece ha detto chiaramente «di non aver chiesto assolutamente nulla a Lewis», ovvero di nascondere agli azionisti di BofA importanti informazioni sui rischi connessi all'operazione di fusione con Merril Lynch.
"Quer pasticciaccio brutto di BofA" sta coinvolgendo un po' tutti nelle più alte sfere: l'ex-segretario al Tesoro Paulson, il segretario al Tesoro Geithner, il presidente della FED Bernanke ed il tutto sarebbe partito da indiscrezioni di parte Repubblicana, ovvero dagli sconfitti alle ultime elezioni presidenziali...
Di ieri sera l'indiscrezione bomba da parte della CNBC e del più seguito Blog al mondo, The Huffington Post: sarebbe saltata fuori una e-mail di Geithner nella quale il segretario al tesoro dice chiaramente che BofA non può e non deve ritirarsi dall'acquisizione di Merril Lynch...
La classica "smoking gun" ovvero la pistola fumante...la prova schiacciante.
Sempre di ieri sera altre dichiarazioni bollenti da parte di un rappresentante del Congresso che partecipa alla Commisione d'indagine.
Questa volta si tira in ballo addirittura LUI, Ben Bernanke...il Presidente della FED, il quale verrà interrogato a breve sulla questione.
24 giugno (Reuters) - La Federal Reserve ha cercato di nascondere il suo coinvolgimento e le preoccupazioni sull'acquisizione di Merrill Lynch da parte di Bank of America ha detto un rappresentante repubblicano del Congresso Usa. "Il comitato ha già saputo che Ben Bernanke e la Federal Reserve hanno fatto minacce inappropriate di licenziare il management di Bank of America se non fosse andato avanti con il 'matrimonio riparatore' che è stata l'acquisizione di Merrill Lynch", ha detto in una dichiarazione a Reuters Darrell Issa del comitato House Oversight and Government Reform. "La Federal Reserve è stata anche coinvolta in un insabbiamento e ha deliberatamente nascosto ad altre agenzie federali preoccupazioni e dettagli pertinenti riguardanti la fusione", prosegue la dichiarazione.
Il comitato ha ottenuto una serie di email e documenti della banca centrale Usa sul suo ruolo dietro le quinte nella fusione, secondo fonti a conoscenza dei documenti.
Ecco in anteprima per l'Italia un estratto delle e-mail compromettenti della FED.
Viene citato anche Lui...BEN...
Clicca sulle immagini per ingrandire
Le ammissioni di BEN....Bernanke...
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Per leggere tutte le e-mail della FED sul "matrimonio forzato" con ricatto, vai QUI
La Caccia alle Volpi sta entrando nel vivo, cacciatori e segugi incalzano...le vie di fuga si riducono...
Francamente non so a cosa potrebbe portare l'evoluzione di questo scandalo: come insegna lo scandalo Watergate, negli USA non ci si ferma davanti a nessuno quando le condizioni sono farevoli a far venire fuori verità scomode.
Bernanke a Wall Street piace molto, per cui se cadesse LUI non so cosa potrebbe succedere alle Borse...e non solo alle Borse...
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mercoledì 24 giugno 2009
Profondo Rosso
Qualche giorno fa è uscito l'indice Philly FED che ha stupito tutti: le previsioni per giugno lo davano a -18 da -22 di maggio ed invece si è sparato uno strabiliante ed imprevisto recupero a -2,2!
L'indice Philadelphia FED fornisce indicazioni e previsioni sull'attività manifatturiera dell'omonimo distretto, il terzo degli USA per importanza.
Zero è il confine tra recessione e crescita: praticamente stiamo per girare in positivo.
Nel distretto di Philadelphia è in atto un recupero stellare che in 4-5 mesi ha riportato l'indice quasi in pari dall'abisso di -40...
Siamo sempre in negativo, ovvero l'attività manifatturiera continua a contrarsi anche se di poco e ricordiamoci che per recuperare 18 mesi di contrazione ci vorranno molti mesi in positivo, ed anche di parecchio...
Ma tant'è...l'indice Philly FED di attività futura è a livelli stellari ovvero 60 punti, ai massimi dal settembre 2003: in quel di Philadephia si aspettano un boom economico epocale...
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La prima cosa che mi ha sorpreso è come sia possibile cannare le previsioni di quasi il 90%! Da -18 previsto a -2,2...mmmm
La seconda cosa che mi ha sorpreso è come gli altri indici regionali manifatturieri come il New York Empire ed il Chicago PMI abbiano addirittura inserito la marcia indietro dopo i recuperi dei mesi precedenti...
La terza cosa che mi ha sorpreso è che la FED di Philadelphia non solo emette un indice che magnifica il boom del loro "cantone" ma prepara anche un rapporto che si chiama State Coincident Indexes (SCI), una specie di termometro dell'attività economica di tutti i 50 stati degli USA basato sulla media di vari indici (disoccupazione, attività manifatturiera, ore lavorate, livello retribuzione etc).
Ebbene scopriamo che in base all'SCI, ovvero un indicatore veramente completo dell'attività economica, ben 49 stati su 50 sono "in profondo rosso" negli ultimi 3 mesi: le loro economie sono ulteriormente arretrate (valore dell'Indice -96).
La mappa rende bene l'idea....
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L'SCI dell'ultimo mese non rivela miglioramenti folgoranti od un'inversione di tendenza significativa: 47 stati rimangono in negativo, 2 sono in pari, ed uno è in positivo (valore dell'Indice -92).
Interessante anche quest'ultimo grafico che rapprenta il numero di stati USA che nell'ultimo mese ha avuto un incremento di attività economica, sempre secondo la FED di Philadelphia.
Bastano ed avanzano le dita di una mano per contare i pochi stati che stanno andando "meno peggio"...
In Maggio quasi tutti gli Stati hanno avuto un'attività economica in discesa e molti di essi sono in recessione da dicembre 2007.
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A parte il "boom" dell'area di Philadelphia...la Recessione negli USA è diffusa ovunque...
Come in uno di quei film catastrofici hollywoodiani dove in una sala operativa militari, scienziati e politici contemplano su uno schermo la cartina degli USA che man mano diventa rossa, stato per stato: l'epidemia, inarrestabile, si sta diffondendo in tutti gli Stati Uniti...
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martedì 23 giugno 2009
Sono come noi...sono peggio di noi...
Ormai è nella vulgata comune: i Cinesi imparano in fretta e copiano in fretta.
Parlavo con un imprenditore che produce pompe idrauliche: voleva aprire un impianto in Cina ed ha avuto contatti con i Cinesi, gli ha fatto vedere i suoi impianti di produzione ed i suoi prodotti. Dopo un mese ha partecipato ad un salone e tre stand dopo il suo c'erano i suddetti Cinesi con una pompa idraulica uguale alla sua, di qualità più scarsa, ma che costava 1/3....
I Cinesi hanno imparato rapidamente anche altri atteggiamenti: banfare, spargere ottimismo, far trapelare le notizie al momento giusto, pompare borse e commodities e soprattutto creare Bolle finanziarie...
Vedi stamattina quando il solito funzionario governativo cinese ha fatto trapelare: "La crescita tendenziale del prodotto interno lordo cinese nel secondo trimestre accelererà probabilmente avvicinandosi all'8% dopo il 6,1% registrato nei primi tre mesi...In generale, sia che sia in termini di Pil, produzione industriale, crescita o produzione di acciaio, energia o altri dati, a meno di grosse sorprese, possiamo in sostanza dire che attualmente l'economia nazionale ha toccato il fondo e che il periodo più difficile sia passato".
Notevole: in grassetto e copiata alla lettera la frase che abbiamo letto 1000 volte in questi tre mesi in Europa, UE, Giappone...I Cinesi, si sa, imparano in fretta...
Anche se possono ancora migliorare: quel "a meno di grosse sorprese" il funzionario cinese poteva risparmiarselo...ma è ancora in rodaggio e si correggerà presto.
Verrebbe spontaneo chiedersi: ma la Cina a chi piazza questo suo fantastico +8% di PIL?
Un PIL basato al 60% sull'export, mentre gli stati importatori dell'UUG (Usa+UE+Giappone) stanno attraversando la peggiore crisi dal dopoguerra, con un crollo dell'import, dei consumi, della produzione industriale, delle commesse in giro per il mondo...
Un PIL a +8% mentre l'export cinese crolla a maggio del -26,4% ben oltre le previsioni e l'import del -25,2%...(vedi Don Chisciotte contro i mulini a vento).
Vabbè...la Cina è uno stato enorme, hanno un sacco di spazio dove accumulare scatoloni e pallets di roba invenduta...
Oppure in 5 mesi hanno sviluppato un super-mercato interno di consumatori voracissimi che hanno tre lavatrici e 4 automobili ciascuno...
Certo che nel bel mezzo della più grave crisi dal dopoguerra avere un PIL che dal +10% dell'anno scorso è sceso solo al +8% è un vero Miracolo...
Un fenomeno che sfida le leggi della gravitazione universale, anche se la scienza economica non è esatta come la fisica...
Taroccamenti tipici di uno stato totalitario a parte, i motori del miracolo potrebbero essere due
1- Il super-piano di stimoli messo in campo dal governo Cinese che ha calato 500 miliardi (se ben ricordo) di dollari sonanti presi dalle riserve, e non futur-dollari creati con la bacchetta magica del debito...
2- Il Diktat del governo centrale alle banche cinesi di aprire di colpo i rubinetti del credito a più non posso: +100% rispetto all'anno scorso, il doppio! In numeri fanno 900 miliardi di dollari di credito erogati dalle banche cinesi nei primi 5 mesi del 2009.
A questo ritmo alla fine dell'anno le banche avranno prestato circa 1800 miliardi di dollari contro un PIL della Cina annuale di 3200 miliardi di dollari...
Insomma è stato erogato credito per 900 miliardi+500 miliardi di riserve in dollari sonanti=1400 miliardi per far salire il PIL dell'8% ovvero di circa 250 miliardi...
Direi che i cinesi ci hanno copiato anche il concetto di BOLLA...e la loro copia forse è più gonfiata dell'originale...
(vedi nel mio Blog La salvezza vien dalla Cina seguendo i vari link interni, vedi anche questa analisi)
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Wall Street: i Manager vendono a stecca...
A Wall Street i super-manager, amministratori delegati, direttori generali e pezzi grossi delle aziende sono in fuga dall'azionario in un crescendo che dura ormai da 14 settimane consecutive...
E non dall'azionario in generale: stanno vendendo a piene mani le azioni delle società da loro gestite...
Sono le cosiddette vendite degli Insider, delle persone informate dei fatti, delle persone che dovrebbero avere a disposizione informazioni preferenziali per decidere con cognizione di causa se comprare o se vendere.
Normalmente questo avvenimento è un campanello d'allarme: l'ultima volta che si è verificata una vendita di azioni così serrata da parte dei manager è stato nel giugno 2007, un mese prima del fallimento di Bear Stearns.
I manager di 252 società quotate in USA ed inserite nell'indice S&P500, secondo una ricerca di InsiderScore citata da Bloomberg, hanno venduto azioni delle società da loro gestite per un controvalore di 1,2 miliardi di dollari.
Sarà perchè monetizzano i guadagni dopo aver sfruttato il maggiore rimbalzo di borsa dal 1929, il cosiddetto Toro Drogato che si è nutrito di rari e teneri "verdi germogli" che spuntavano in mezzo alla secca e desertificata prateria...scambiandoli per un verde e rigoglioso prato in cui scorrazzare allegramente...
O sarà perchè stanno per uscire le prossime trimestrali e sta per iniziare la tanto invocata e strombazzata Ripresa estiva...ed i manager non sono molto fiduciosi nè delle loro trimestrali nè della prossima ripresa...
La ricerca di InsiderScore sottolinea che all'inizio del rally (a marzo) il rapporto tra venditori e compratori era di 1 a 1 ed è salito progressivamente fino alla settimana scorsa, quando per un manager che comprava azioni, ce n'erano nove che vendevano.
I Manager delle società quotate hanno accelerato di brutto le vendite dai primi di Giugno, quando il mercato, grazie a Toro Drogato, è arrivato a trattare 15,5 volte gli utili, un multiplo che a Wall Street non si vedeva da otto mesi.
Non è un bel segnale perché se i manager vendono a pacchi le azioni delle società che guidano, vuole dire che reputano le quotazioni non sostenibili.
Ad onor del vero spesso succede che i movimenti azionari degli Insider non siano molto affidabili per costruire previsioni sull'andamento dei mercati, visto che le logiche di acquisto e di vendita di azioni da parte dei manager non necessariamente sono legate alle prospettive societarie.
Dopo la pubblicazione di questi dati, le reazioni dei diretti interessati a Wall Street sono state differenti: alcuni hanno gettato acqua sul fuoco dicendo che le loro vendite sarebbero legate a stock option in scadenza non più esercitabili in seguito, mentre la maggior parte ha preferito avvalersi del classico ed inquietante "no comment"...
Certo che una fuga di massa di questo tipo qualche sospetto lo fa venire, anche se cerchiamo trovare le varie sfumature e giustificazioni del caso...
Va anche considerato come in tempi di Crisi molti manager abbiano cercato di compensare la loro diminuzione di entrate con la vendita di azioni.
Poverini: con il taglio dei dividendi, la demonizzazione dei bonus milionari, l'estinzione dei premi di produzione (crollata) o dei premi per il conseguimento di utili (azzerati)...devono pur sbarcare il lunario in qualche modo...
Altrimenti come farebbero a mantenersi escort, autista, maggiordomo, dog-sitter, analista ed equipaggio da 8 marinai dello Yacht da 60 metri?
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lunedì 22 giugno 2009
"Lettonia" chiama "Argentina"
Di poco fa la notizia che la situazione economica in Lettonia è peggiore del previsto, parola del capo-economista del FMI (Fondo Monetario Internazionale)...
Visto che la situazione della povera Lettonia era già disatrosa e che adesso "è peggiore delle attese"... vi lascio immaginare...
(vedi in questo Blog Scricchiolii dalla Lettonia...e non solo...)
...Sul fronte della crescita e dei conti pubblici l'economia lettone versa in condizioni molto più gravi di quanto previsto quando è stato predisposto il programma di aiuti messo a punto da Fondo monetario internazionale e Unione europea....l'ancoraggio della valuta lettone all'euro fa parte del programma tra Riga e il Fondo e non c'è motivo venga al momento ridiscusso. .....da Vilnius il Fondo monetario internazionale annuncia di stimare per il prodotto interno lordo lituano di quest'anno una contrazione pari a 16%, peggiore del calo di 10% ipotizzato ad aprile, seguita da una flessione di 3,75% nel 2010....
Forse oggi il presidente della BCE Trichet aveva in mente anche la Lettonia quando ha affermato:
"La recessione arretra ma mercati non sono al sicuro...Ci sono ancora rischi di una improvvisa emergenza per una inaspettata turbolenza dei mercati...anche se ci sono i primi segnali di un rallentamento della crisi, dobbiamo restare vigili"...
....tutti gli organi preposti al funzionamento dei mercati finanziari devono restare allerta perchè "siamo al momento ancora in una fase di rallentamento che a livello globale si sta rivelando la più grave dai tempi della seconda guerra mondiale".
Il Cigno Nero di Taleb è sempre in agguato di questi tempi...ed è molto meno raro ed inaspettato di quanto s'immaginasse il suo stesso inventore...
Ed ancora, voci dalla Lettonia durante una delle numerose manifestazioni di piazza:
Scendono in piazza senza rassegnarsi i cittadini lettoni.
Il piano di tagli previsto dal governo contro la crisi economica, li angoscia. Il parlamento di Riga ha approvato una riduzione del 20% dei salari dei dipendenti pubblici e del 10% delle pensioni a partire dal primo luglio. “ Devo scegliere -ha raccontato una manifestante – tra mangiare e pagare l’affitto. Devo anche comprare le medicine. Cosa possiamo fare?” “ Non posso permettermi- ha detto un insegnante -di lavorare per 230 euro al mese. Devo pagare le fatture e la mia famiglia vuole mangiare. Mi spiace, ma devo lasciare il paese”. Il ministro delle finanze lettone ha incontrato anche i manifestanti, nel tentativo di rincuorarli. Ma il governo di Riga non puo’ fare marcia indietro: i tagli li richiede il Fondo monetario internazionale in cambio di aiuti. Il paese baltico, che conta 2 milioni e trecentomila abitanti, è secondo lo stesso governo sull’orlo della bancarotta. L’economia lettone risulta essere la più colpita dalla recessione in tutta l’Unione Europea. Nei primi tre mesi dell’anno è retrocessa dell’ 11,2%.
Non per nulla il solito Nouriel Roubini dieci giorni fa "gufava" addirittura sul Financial Times...
«La Lettonia rischia di diventare l'Argentina europea»...
...Roubini analizzava la condizione della repubblica baltica, definendola senza mezzi termini «drammatica».
Il Paese, spiega Roubini, è infatti in una situazione molto simile a quella in cui versava l'Argentina nel biennio 2000-2001: una grave recessione provocata da shock finanziari a livello mondiale, un improvviso prosciugamento dei capitali in ingresso e la necessità di ridurre un imponente deficit estero, aggravato da una politica monetaria insostenibile.
Altra similitudine con il Paese sudamericano è legata al Fondo Monetario Internazionale: allora come oggi l'istituto ha assecondato a lungo le scelte valutarie della Lettonia, con l'obiettivo di scongiurare una svalutazione galoppante. Senza però rendersi conto di quanto il lat (la moneta locale) fosse sopravvalutato. E contribuendo così a non consentire alle industrie lettoni di mantenersi competitive sul mercato.
«Occorrono misure draconiane, specialmente per quanto riguarda il taglio della spesa pubblica», ha insistito l'economista....
.....«Solo un miracolo o misure straordinarie potranno restituire credibilità all'economia, e guidare verso una stabilizzazione - conclude l'economista - Come insegna il caso argentino, procrastinare gli interventi significa solo andare incontro ad un inevitabile crollo, con il rischio di contagiare l'intera regione e di aumentare drammaticamente i costi»....
Ed anche la Bulgaria scricchiola...
LA BULGARIA STA SEMPRE PEGGIO . ARRIVA IL SOCCORSO DEL FMI ?
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FEDCash...
Sui soliti Blog americani ho trovato questa "chicca"...
In un "negozietto" dal curioso nome di "FEDCash"...gli adesivi pubblicitari sulla vetrina offrono:
- Up to $2500 today!
Oggi fino a 2500$!
- No Credit Needed!
Non è necessario il controllo creditizio, ovvero non controlliamo se sei uno che paga i debiti oppure no.
- We Say Yes!
Ti diciamo di Sì!
Curioso è il fatto che il nome "FedCash" sia un marchio registrato proprio dalla FED, dalla Banca Centrale USA...
In effetti chi più della FED è specializzato nello stampare e regalare soldi senza chiedere troppe garanzie?
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Oggi fino a 2500$!
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Non è necessario il controllo creditizio, ovvero non controlliamo se sei uno che paga i debiti oppure no.
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Curioso è il fatto che il nome "FedCash" sia un marchio registrato proprio dalla FED, dalla Banca Centrale USA...
In effetti chi più della FED è specializzato nello stampare e regalare soldi senza chiedere troppe garanzie?
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Un po' di sana prudenza
"Il peggio è passato"..."la ripresa partirà questa estate"..."la situazione finanziaria si è stabilizzata"..."i governi hanno reagito in tempo"..."la grande depressione è stata scongiurata"..."le banche sono al sicuro"..."il mercato immobiliare ha toccato il bottom"...etc
Le istituzioni ed i mass-media fanno a gara nello spargere ottimismo, sperando che quest'ultimo sia sufficiente a generare la ripresa...
Ogni tanto, qualcuno invita alla prudenza: oltre alle "solite cassandre" di economisti ormai conosciuti ed esorcizzati con i debiti scongiuri ed oltre ai soliti 4 blogger realisti letti da una piccola avanguardia...
Questa volta tocca nientepopodimeno che alla Banca Mondiale la quale, come anticipato, taglia pesantemente le sue previsioni sulla decrescita mondiale del 2009 e sull'ipotetica crescita del 2010, avvertendo che le prospettive restano "insolitamente incerte".
Recentemente la Banca Mondiale ha fatto sapere di aver abbassato a -2,9% da -1,7% la previsione di contrazione della crescita mondiale per il 2009.
Insomma la previsione di decrescita per il 2009 è stata quasi raddoppiata...al ribasso.
Ed anche la crescita prevista per il 2010 è stata diminuita dal +2,3% al +2%.
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Interessante notare come peggiorino le previsioni su USA, UE e Giappone ovvero sulle economie "mature" mentre migliorino le previsioni sulle economie emergenti.
La World Bank ha ancora "fede" nel decoupling ovvero nello "smarcamento" delle economie del BRIC (Brasile, Russia, India e Cina)...Beata Lei...
Invece gli osservatori più attenti (quindi anche i blogger...) hanno notato come certe "riprese cinesi" rischino di essere "farlocche", basate sulle spinte effimere dei piani di stimolo e del boom "da regime totalitario" del credito bancario.
Ma senza i voracissimi consumi dell'UUG (acronimo di mia invenzione=Usa+Ue+Giappone) il BRIC è un gigante dai piedi d'argilla che può andare poco lontano.
La Crisi è arrivata un po' troppo in anticipo, prima che le locomotive emergenti siano riuscite a sviluppare mercati interni degni di questo nome.
(vedi nel mio Blog La salvezza vien dalla Cina seguendo i vari link interni, vedi anche Cobraf in questa analisi ed anche QUI)
aggiornamento delle 10.18
Eh sì...un po' di prudenza non guasta proprio...
Italia: -32,2% gli ordini all'industria ad aprile (base annuale)
In calo del 3,7% su base mensile gli ordini industriali in Italia ad aprile. Su base annua il calo risulta del 32,2%, ben oltre le attese (consensus Bloomberg a -27,2%)
...I dati pubblicati dall'Istat evidenziano un calo del 22,2% su base annuale per le vendite e del 32,2% degli ordinativi ...
aggiornamento delle 11.36
Invito anche a leggere la consueta e lucida analisi dell'ottimo A. Tuor, vicedirettore del Corriere del Ticino.
L'OTTIMISMO NON BASTA A GENERARE LA RIPRESA
Anzi: la recessione s'avvita su se stessa. Uno studio mostra le analogie con la crisi degli anni '30. E poi occhio ai famosi "titoli tossici": sono ancora nascosti nelle pieghe dei bilanci. E sono stati dichiarati? No.
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sabato 20 giugno 2009
Come le mosche (e siamo a 40)
E siamo a 40!
Lo scorso venerdì altre tre sono cadute, come le mosche.
Altre tre "piccole" banche Americane sono fallite ed il fondo di Garanzia americano FDIC è intervenuto per salvare i conti correnti e liquidare le banche.
(vedi Come le mosche: e siamo a 37)
L'FDIC sta cercando di trovare le soluzioni di salvataggio meno onerose per le sue ormai ridotte risorse: speriamo che siano anche le soluzioni migliori per i correntisti delle banche fallite...
Infatti mentre il grafico delle banche fallite esplode...implode il grafico delle riserve della FDIC: ci sono sempre meno soldi per i salvataggi di "banchette", le casse sono quasi vuote e tra poco la FDIC potrebbe non essere più in grado di rimborsare i depositi dei correntisti.
Dopo la moria di banche nell'Illinois, questa volta le mosche cadono in ordine sparso: North Carolina, Georgia, Kansas.
Ormai nessuno ci fa più caso: solo io ed un paio di blogger americani teniamo il conto...così per hobby...per sfizio...
Tutte e tre le banche fallite sono state parzialmente riassorbite da banche dello stesso stato, in un processo di selezione e concentrazione tipico di questa crisi.
Eccole:
- Southern Community Bank, Fayetteville, Georgia
Assets totali per 377 milioni di dollari; depositi totali per circa 307 milioni di dollari
Rilevata parzialmente da United Community Bank, Blairsville, Georgia.
- Cooperative Bank, Wilmington, North Carolina
Assets totali per 970 milioni di dollari; depositi totali per circa 774 milioni di dollari
Rilevata parzialmente da First Bank, Troy, North Carolina.
- First National Bank of Anthony, Anthony, Kansas
Assets totali per 156.9 milioni di dollari; depositi totali per circa 142.5 milioni di dollari
Rilevata parzialmente da Bank of Kansas, South Hutchinson, Kansas.
Secondo alcuni studi, nei prossimi 3-5 anni potrebbero fallire fino a 1000 banche americane, a seguito delle possibili perdite sul real estate commerciale.
Io mi ero fermato solo a 500...in un mio articolo del 18 maggio "500 "banchette" USA sull'orlo di una crisi di nervi...".
La stessa FDIC stima il costo dei fallimenti bancari in USA entro il 2013 in 70 miliardi di dollari ed ha classificato 305 banche come "problematiche" nel primo trimestre 2009 con un balzo del +21% rispetto alle stime dell'ultimo trimestre 2008, il record dal 1993.
La FDIC assicura i depositi di 8246 istituzioni per un totale in assets di 13.500 miliardi di dollari.
Per ora 40 banche sono fallite ma non è il modo corretto d'interpretare la situazione: la maggioranza del sistema bancario americano è "tecnicamente" fallito ma solo 40 banche sono state effettivamente chiuse.
Cadono dunque come le mosche le banche "minori" degli Stati Uniti (vedi anche Il mercato delle Vacche e Cadono come le mosche).
Aggiorniamo brevemente la contabilità delle banche fallite in USA nei primi 5 mesi e mezzo del 2009.
Siamo arrivati a numero 40...
Ecco la lista aggiornata delle banche fallite in USA che hanno richiesto l'intervento del FDIC, il fondo di garanzia americano dei correntisti - http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/banklist.html
Dal 2000 al 2007 sono "saltate" 27 banche USA
Nel solo 2008 ne sono "saltate" 25
Nel 2009, fino ad oggi, ne sono "saltate" 40.
Negli ultimi 17 mesi di crisi le banche "saltate" sono 65.
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venerdì 19 giugno 2009
Un altro "schema Ponzi"?
Dopo il famosissimo caso di truffa basata sullo schema Ponzi messo in atto dal finanziere americano Bernard Madoff...ieri un altro arresto eccellente: il potentissimo finanziere texano R.A. Stanford è stato posto in stato di accusa dalle autorità USA che gli contestano di aver orchestrato una vasta frode attraverso una sua società con sede ai Caraibi.
Un nuovo caso Madoff? Pare di sì...solo un po' più piccolo: una presunta truffa da "miseri" 8 miliardi contro i 50-60 miliardi di Madoff...da principianti...
La Crisi è caratterizzata anche da questi "effetti collaterali": un sacco di "magagne" vengono a galla...
Anche per questa ragione la Grande Crisi sarebbe un'ottima occasione di Cambiamento o se preferite...di "mistica purificazione"...
Ma non lo sarà: le "indulgenze" copriranno peccati e peccatori...
Amen.
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Anche i sussidi hanno una "data di scadenza"
Ieri "buone notizie": il numero dei disoccupati che negli USA continua a ricevere assegni di sussidio è sceso di 148 mila unità.
Per la prima volta dopo 21 settimane consecutive di crescita abbiamo avuto una contrazione delle "richieste continuative di sussidi".
Ottimo Green Shoot...Potrebbe essere un segnale che la disoccupazione negli USA sta rallentando e che qualcosa si muove nell'economia americana: alcune aziende continuano a licenziare mentre altre iniziano a riassumere i disoccupati che ricevevano un assegno di sussidio...ecco perchè sarebbero diminuite le "richieste continuative di sussidi".
Però...questi green shoots sono dei germogli talmente tenui che ti viene sempre qualche dubbio: "li ho realmente visti oppure lo sguardo mi ha ingannato?"...Infatti ti sfreghi un attimo gli occhi, riguardi meglio ed il green shoot non ti appare più come prima...
Mi è venuto qualche sospetto guardando la tabella con i dettagli...mentre come sempre le news dei mass-media si soffermano alla superficie per ottimismo strumentale o perchè hanno di meglio da fare che approfondire, come invece facciamo noi "blogger paranoidi"...
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La media mobile a quattro settimane dei sussidi continuativi e' salita di 2.250 unita’ ad un nuovo massimo di 6.75 milioni.
Mumble mumble....Cercate di seguirmi...
Salgono le "richieste continuative di sussidi" nella media a 4 settimane (mensile) mentre scendono quelle totali...ovvero le richieste cumulate su un arco temporale ben più lungo di un mese.
Superficialmente potrebbe sembrare che parecchi americani abbiano trovato lavoro, perdendo così il diritto al loro assegno di disoccupazione. Ma questo dato non significa necessariamente che le aziende stiano assumendo.
Infatti scopriamo che gli assegni di sussidio disoccupazione HANNO UNA SCADENZA, come i fagioli in scatola...
Però i fagioli scadono mediamente dopo 4 anni mentre gli assegni di sussidio scadono mediamente dopo soli 6 mesi...
Dati governativi indicano che la proporzione dei disoccupati ai quali sono SCADUTI gli assegni di disoccupazione è schizzata in maggio al 49%...un record di assegni "andati a male"..scaduti...
Questo dato di cui nessuno parla (naturalmente) fa seccare in quattro e quattr'otto il green shoot della diminuzione "richieste continuative di sussidi"...
Ma lo sapremo solo in pochi, ovvero i lettori di questo Blog e del network di Mercato Libero.
Paradossalmente le "richieste continuative di sussidi" sono salite per lungo tempo solo perchè molti Stati americani hanno prolungato il più possibile "la data di scadenza" degli assegni...Altrimenti questo dato sarebbe stato meno rilevante e non avrebbe attirato l'attenzione dei mass-media. I disoccupati sarebbero magicamente svaniti in modo progressivo dalle statistiche prima che avessimo il tempo di rendercene conto...e non in una botta unica da meno 148mila...
La profonda recessione sta allungando a dismisura i tempi in cui i licenziati riescono a trovare un nuovo lavoro in USA, o meglio non riescono proprio a trovarlo e nel frattempo gli assegni di sussidio scadono. In tempi normali un licenziato americano percepiva l'assegno per uno o due mesi e poi trovava un nuovo lavoro. Adesso non bastano nemmeno i 6 mesi di durata massima...
Istituzioni e mass-media collaterali diranno che la diminuzione delle "richieste continuative di sussidi" è un ottimo segno, che la recessione sta finendo, che la ripresa è alle porte.
Ed avrebbero perfettamente ragione se la causa della diminuzione fosse che le aziende hanno ripreso a riassumere.
Ma se la causa principale invece è un problema di "data di scadenza"...allora è un pessimo segnale che porterà ad un aumento delle insolvenze nei mutui e nelle carte di credito, perchè molte persone che ricevevano almeno un sussidio adesso sono a "reddito zero".
aggiornamento di venerdì 26 giugno ore 9.45
Ho trovato un bel grafico che dimostra l'impennata degli "assegni scaduti" in maggio (+49%).
Avrei trovato anche il link al sito governativo con il dato ufficiale ma stranamente il link è "down".
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giovedì 18 giugno 2009
Il peggio è passato ma....
In giro si dice che il peggio sia passato...
L'FDIC (il fondo di garanzia bancario dei correntisti americani) ha pubblicato un paio di giorni fa il Rapporto delle sue attività di salvataggio banche e le sue previsioni per il futuro (vedi Come le mosche...e siamo a 37).
Nel suo articolato rapporto troviamo una bella tabella che riassume il quadro degli Aiuti Governativi stanziati nel 2008 e previsti per il 2009.
Il totale è stellare: quasi 14mila miliardi di dollari!
Scritto in numeri appare così 14.000.000.000.000........
Il bello è che, in buona sostanza, non sono "soldi cash" ma "carta"..."debito"...
Sia ben chiaro: questa cifra è un tetto di spesa, è la disponibilità massima messa a disposizione (che però è possibile espandere con un voto al Congresso).
Non è detto che questa marea di soldi dei contribuenti verrà spesa integralmente: miliardi sono già stati spesi, miliardi saranno spesi, altri miliardi sono stati solo approntati ma non è detto che verranno usati.
Però se uno vuole curiosare nella tabella "dell'ossigeno di Stato" somministrato alla finanza ed all'economia "in rianimazione", può farlo tranquillamente.
Per esempio scoprirà che "ufficialmente" le Banche USA "sono ben capitalizzate": parola del segretario al Tesoro Geithner e del Presidente della FED Bernanke. Sono in buona salute tanto che hanno iniziato a restituire il fondo TARP ovvero il prestito dei contribuenti...
Però...nella listona risultano ancora pronte all'uso svariate migliaia di miliardi di dollari per le banche ed il programma di riacquisto degli assets tossici in pancia alle banche, il PPIP, è ancora attivo...
Perchè queste "voci" non sono state ancora cancellate dalla tabella se le banche USA sono realmente ben capitalizzate?
Eccesso di prudenza? Mmmmmmmm.....
Il peggio sarà anche passato ma un enorme "paracadute" è ancora pronto all'uso....
Così...en passant: ieri la società di rating S&P ha emesso il downgrade su 22 banche USA...tutte rigorosamente "ben capitalizzate"...
Government Support for Financial Assets and Liabilities Announced in 2008 and Soon Thereafter ($ in billions) | |||
---|---|---|---|
Important note: Amounts are gross loans, asset and liability guarantees and asset purchases, do not represent net cost to taxpayers, do not reflect contributions of private capital expected to accompany some programs, and are announced maximum program limits so that actual support may fall well short of these levels | |||
Year-end 2007 | Year-end 2008 | Subsequent or Announced Capacity If Different | |
Treasury Programs | |||
TARP investments1 | $0 | $300 | $700 |
Funding GSE conservatorships2 | $0 | $200 | $400 |
Guarantee money funds3 | $0 | $3,200 | |
Federal Reserve Programs | |||
Term Auction Facility (TAF)4 | $40 | $450 | $900 |
Primary Credit5 | $6 | $94 | |
Commercial Paper Funding Facility (CPFF)6 | $0 | $334 | $1,800 |
Primary Dealer Credit Facility (PDCF)5 | $0 | $37 | |
Single Tranche Repurchase Agreements7 | $0 | $80 | |
Agency direct obligation purchase program8 | $0 | $15 | $200 |
Agency MBS program8 | $0 | $0 | $1,250 |
Asset-backed Commercial Paper Money Market Mutual Fund Liquidity Facility (AMLF)9 | $0 | $24 | |
Maiden Lane LLC (Bear Stearns)9 | $0 | $27 | |
AIG (direct credit)10 | $0 | $39 | $60 |
Maiden Lane II (AIG)5 | $0 | $20 | |
Maiden Lane III (AIG)5 | $0 | $27 | |
Reciprocal currency swaps11 | $14 | $554 | |
Term securities lending facility (TSLF) and TSLF options program(TOP)12 | $0 | $173 | $250 |
Term Asset-Backed Securities Loan Facility (TALF)13 | $0 | $0 | $1,000 |
Money Market Investor Funding Facility (MMIFF)14 | $0 | $0 | $600 |
Treasury Purchase Program (TPP)15 | $0 | $0 | $300 |
FDIC Programs | |||
Insured non-interest bearing transactions accounts16 | $0 | $684 | |
Temporary Liquidity Guarantee Program (TLGP)17 | $0 | $224 | $940 |
Joint Programs | |||
Citi asset guarantee18 | $0 | $306 | |
Bank of America asset guarantee19 | $0 | $0 | $118 |
Public-Private Investment Program (PPIP)20 | $0 | $0 | $500 |
Estimated Reductions to Correct for Double Counting | |||
TARP allocation to Citi and Bank of America asset guarantee21 | – $13 | ||
TARP allocation to TALF21 | – $80 | ||
TARP allocation to PPIP21 | – $75 | ||
Total Gross Support Extended During 2008 | $6,788 | ||
Maximum capacity of support programs announced through first quarter 200922 | $13,903 |
Table notes:
1 $300 is as of 1-23-2009 as reported in SIGTARP report of February 6 2009; EESA authorized $700. 2 Year-end reflects Treasury announcement of September 7, 2009, capacity reflects Treasury announcement of February 18, 2009; funding authorized under Housing and Economic Recovery Act. 3 Informal estimate of amount guaranteed at year-end 2008, provided by Treasury staff. 4 Year-end balances from Federal Reserve Statistical Release H.R. 1, “Factors Affecting Reserve Balances” (henceforth, H.R. 1); capacity from “Domestic Open Market Operations During 2008” (Report to the Federal Open Market Committee, January 2009), page 24. 5 Year-end balances from H.R. 1. 6 Year-end balances from H.R. 1; capacity from “Report Pursuant to Section 129 of the Emergency Economic Stabilization Act of 2008: Commercial Paper Funding Facility,” accessed May 26, 2009, from http://www.newyorkfed.org/aboutthefed/annual/annual08/CPFFfinstmt2009.pdf. 7 Year-end balances from H.R. 1; see also “Domestic Open Market Operations During 2008” (henceforth “DOMO report”) report to the Federal Open Market Committee, January 2009, page 11, summary of activity in program announced March 7 by the Federal Reserve. 8 Year-end balances from H.R. 1, capacity from Federal Reserve announcements of November 25, 2008 and March 18, 2009. 9 H.R. 1. 10 Year-end balances from H.R. 1; capacity from periodic report pursuant to EESA, “Update on Outstanding Lending Facilities Authorized by the Board Under Section 13(3) of the Federal Reserve Act,” February 25, 2009, page 8, henceforth referred to as “Update;” Federal Reserve AIG support is separate from Treasury support that is included in the TARP line item. 11 Year-end balances reported in DOMO report, page 25. 12 Year-end balances from H.R. 1; capacity from Federal Reserve announcement of March 11, 2008, Federal Reserve Bank of New York press release of August 8, 2008, and discussion at page 22 of DOMO report. 13 From “Update,” page 2. 14 From “Report Pursuant to Section 129 of the Emergency Economic Stabilization Act of 2008: Money Market Investor Funding Facility,” accessed May 26, 2009, from http://www.federalreserve.gov/monetarypolicy/files/129mmiff.pdf; Federal Reserve to fund 90 percent of financing or $540 billion. 15 Program and capacity announced by the Federal Reserve, March 18, 2009. 16 FDIC Quarterly Banking Profile, Fourth Quarter 2008, (henceforth, “QBP”) Table III-C. 17 Year-end outstanding from QBP, Table IV-C; total estimated cap for all entities opting in the program from QBP, Table II-C. 18 Announcement by FDIC, Treasury, and Federal Reserve November 23, 2008. 19 Announcement by FDIC, Treasury, and Federal Reserve of January 16, 2009. 20 To purchase legacy assets, as described in Treasury, FDIC, and Federal Reserve announcement of March 23, 2009. $500 refers to maximum capacity of Legacy Loans Program; funding for the Legacy Securities Program is believed to be subsumed under the TALF. 21 SIGTARP quarterly report of April, 2009, page 38. 22 Year-end 2008 amounts plus the amount by which announced capacity exceeds the year-end 2008 amount, minus the amount of known double counting.
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