martedì 12 maggio 2009

Il verso dei Gufi


C'è una triade di Gufi: Krugman-Stigliz-Roubini, paradossalmente supporters e sodali di Obama, i quali a turno gufano come da loro natura...

Invitano alla prudenza, al realismo; sottolineano i rischi e le difficoltà prossime venture; consigliano le pulizie di primavera piuttosto che mettere la polvere sotto il tappeto; invocano la nazionalizzazione delle banche USA in nome della loro insolvenza tecnica; invocano stimoli a Main Street (economia reale) piuttosto che favori ed oboli alla colpevole Wall Street; smontano i facili ottimismi (di Bernanke?) e smontano i farseschi pink test alle banche ed i piani governativi da casinò (di Geithner?)...Indirettamente o direttamente delegittimano l'ottimismo ed il super-rally delle borse.
Si potrebbero tranquillamente ignorare tra un'alzata di spalle ed una toccatina di palle, in nome delle borse che salgono all'infinito da due mesi...se non fosse che sono tosti, autorevoli, esperti.
Hanno preso addirittura dei premi Nobel per l'economia, quasi equivalenti ad un premio in arti divinatorie e chiromantiche... con i tempi che corrono...

Bene...stavolta sentiamo l'uuh uuh uuh dell'autorevole Paul Krugman...
Il nostro Gufo sostiene che i dati e le prospettive macro-economiche non giustificano il fantasioso ed ottimistico rally delle borse mondiali.
I mercati starebbero scommettendo su una rapida ripresa e sulla cosiddetta recessione a"V": si crolla rapidamente e violentemente verso il fondo e poi si recupera con la stessa rapidità e violenza, come una palla di gomma scaraventata a terra che poi "boinggggg"...
Statisticamente le recessioni a "V" sono eventi rari e Krugman infatti lo ritiene anche questa volta molto molto improbabile: il mercato starebbe scommettendo su una recessione da normale ciclo economico, ma secondo Paul non sarebbe una normale recessione.
Krugman, nel dichiarare che è troppo ottimistico prevedere un recupero dell'economia USA nel quarto trimestre 2009, si unisce al verso dell'altro famoso gufo, il doctor-doom Roubini balzato all'onore delle cronache perchè aveva previsto ed anticipato al millimetro la Crisi in atto mentre tutti lo spernacchiavano come la Cassandra di turno: si è vendicato ampiamente dei suoi ex-detrattori...
Alla triade degli autorevoli Gufi si aggiunge anche il mitico Nassim Taleb, autore dei mitici Best Sellers "Il Cigno Nero" e "Giocati dal caso" (da leggere assolutamente), che considera questa crisi globale come molto peggiore di quella del 1929. Difficile ignorarlo con un'alzata di spalle dopo aver letto i suoi geniali libri.

L'FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha dichiarato il 22 aprile scorso che l'economia globale si contrarrà dell'1,3%, ovvero quasi tre volte peggio della sua previsione di gennaio.
E la ripresa sarà più lenta del previsto per la combinazione tra crisi finanziaria globale e crisi economica globale (è nato prima l'uovo o la gallina?...).
I governi mondiali hanno annunciato imponenti piani di salvataggio delle banche e di stimolo delle economie: fino ad oggi circa 2000 miliardi di dollari sulle spalle dei bilanci pubblici e quindi dei contribuenti, nel più grande scarica-barile da privato a pubblico della storia.
Il costo del denaro nel mondo è stato tagliato ai minimi assoluti dalla Grande Depressione del 1929: il denaro in prestito viene regalato allo 0-0,25% negli USA, allo 0,50% in UK, all'1% in UE...a danno delle "formichine" che hanno risparmiato e si trovano ad investire i loro risparmi a rendimento quasi nullo, a vantaggio minimo delle "cicale" che si sono indebitate sopra le loro possibilità... MA a grande vantaggio delle banche che hanno fatto il passo più lungo della gamba...per usare un eufemismo...
"Molte delle contromisure messe in campo sono basate sull'ipotesi che la recessione sarà molto breve", ribadisce Krugman "l'errore è proprio questo: è altamente probabile un lungo periodo di profonda debolezza".
Krugman già il 16 aprile aveva scritto come editorialista del New York Times che i green shoots (verdi germogli) della ripresa tanto enfatizzati dalle Istituzioni di governo e dagli speculatori di Borsa erano "alimentati da un pericoloso autocompiacimento".
Uuh Uhh Uhh....
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