Videmus nunc per speculum in enigmate. Un diario di navigazione nei mari (perigliosi) dell'informazione economico-finanziaria. Oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre la dissimulazione e la censura, oltre i BLUFF(s) e le tifoserie. E' un Blog ("passionalmente") razionale&pragmatico di "filosofia macro-socio-economica" (il trading c'entra solo "incidentalmente"...o forse no...)
mercoledì 6 maggio 2009
Il Toro e lo Short
Spesso si ha la memoria corta: tutti inneggiano alle performances stellari della Borsa Italiana e fanno paragoni storico-statistici dimostrando dottamente che siamo di fronte ad un rimbalzo storico; vengono usate sofisticate analisi tecniche a supporto del Toro nascente, vengono identificati supporti e resistenze, prossimi obiettivi etcetera etcetera etcetera
Ci si dimentica però di un piccolo particolare: che nella borsa italiana, unico caso nel mondo, lo short selling è praticamente vietato, in virtù di fortissime limitazioni introdotte e prorogate da Consob fino al 31 maggio 2009 (leggi Short Vietato e Senza la vendita allo scoperto...non c'è partita...).
Un po' assurdo fare paragoni statistici se le regole del gioco sono state cambiate a partita in corso...e se le regole d'emergenza sono state mantenute valide anche quando ormai le borse salgono come razzi, ininterrottamente.
Si spiegano meglio certi movimenti rialzisti sui grafici dei ns. indici che in pochi minuti innalzano dei picchi più ripidi dell'Everest, cose mai viste...
Si spiega anche perchè spesso il nostro S&P/Mib sovraperformi in modo rilevante l'indice Dax tedesco: in questo istante per esempio in Germania stiamo a -0,40% mentre in Italia a +1%(!).
E pensare che lo short selling dovrebbe servire proprio a questo: a controbilanciare le speculazioni e le bolle al rialzo ed a rendere i rally di borsa più sani, solidi e realistici.
Nelle altre borse normali le limitazioni allo short selling sono applicate solo a titoli finanziari ed affini.
Però mi chiedo: se le borse salgono come razzi, se tutti professano ottimismo ed affermano che il peggio è passato, se Bernanke addirittura vede la ripresa USA a fine 2009 con PIL positivo (da -6,1 del primo trimestre l'accelerazione sarebbe storica e fulminante, roba da auto di F1...)
allora perchè ieri il capo della SEC (la Consob USA) ha affermato che l'approvazione di nuove regole (stringenti) sullo short-selling è una priorità?
Insomma se il malato è già guarito...perchè insistere con gli antibiotici e le cure da cavallo?
Tra le ulteriori restrizioni allo short proposte dalla SEC il ripristino dell'uptick rule (già citato e spiegato in La scoperta dell'acqua calda ed i buchi neri)
ed il blocco totale dello short per tutta la seduta di trading quando un titolo tocca meno -10%: viene chiamato "CIRCUIT BREAKER"...una sorta di "circuito salvavita" che stacca il contatore dello short in caso di sovraccarico.
Però il "circuit breaker" è a senso unico: non si attiva se un titolo fa +10% e se s'innescano speculazioni al rialzo, quindi le bolle rialziste assurde e distruttive come quella della new economy possono tranquillamente ripetersi mentre la crociata colpisce solo le speculazioni al ribasso...
E' una pesante alterazione A SENSO UNICO delle regole del libero mercato: roba da borse dell'URSS, ed infatti negli USA infuria la polemica su queste restrizioni sovietiche che rischiano di drogare ULTERIORMENTE le borse E DI RINFORZARE LA BOLLA AL RIALZO A CUI STIAMO ASSISTENDO.
Non è che io ami lo short selling ed alcune forme estreme di speculazione vanno combattute ma in modo equilibrato ED A DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE, perchè anche le speculazioni al rialzo possono essere deleterie come la storia insegna.
Sono stati presentati dalla SEC cinque progetti di limitazioni dello short-selling e tre variabili di circuit breaker trai quali anche la variabile dell'upbid rule che permette agli shorter di inserire ordini solo ad un prezzo maggiore al prezzo più alto presente nel book...di bene in meglio. Per fortuna che per ora sono solo PROPOSTE.
Nel frattempo fa sorridere la BCE quando afferma che il peggio è passato mentre si avvia a tagliare il costo del denaro per la settima volta consecutiva all'1% (minimo di sempre) ed annuncia la possibile implementazione di misure non convenzionali: quantitative easing in vista? (ovvero stampa di euro dal nulla)
Il malato sta guarendo (dicono) ma le cure da cavallo s'intensificano...e le borse continuano a salire.
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