Videmus nunc per speculum in enigmate. Un diario di navigazione nei mari (perigliosi) dell'informazione economico-finanziaria. Oltre i luoghi comuni e gli errori, oltre la dissimulazione e la censura, oltre i BLUFF(s) e le tifoserie. E' un Blog ("passionalmente") razionale&pragmatico di "filosofia macro-socio-economica" (il trading c'entra solo "incidentalmente"...o forse no...)
domenica 31 maggio 2009
Chicago anni '30...
Venerdì l'indice Chicago PMI deludendo ogni previsione invece di salire ha fatto marcia indietro...
Us market mover: Chicago Pmi a 34,9 punti, sotto attese
Il dato, relativo al mese di maggio, era atteso a 42 punti dai 40,1 punti di aprile
Ricordiamo che un valore superiore ai 50 punti indica un’espansione dell'attivita' manifatturiera, mentre un valore inferiore ai 50 punti indica una contrazione.
E' un indice di quelli pesanti, collegati al mondo dell'economia reale: chiami i direttori d'acquisto di 200 aziende manifatturiere dell'importante distretto di Chicago e gli fai domande del tipo "A che livello sono le vostre scorte?" "Quanti ordini nuovi avete?" "Come va l'evasione degli ordini passati?" "Com'è il livello degli insoluti? Ed i tempi di pagamento medi?" "Sono saliti i prezzi dei Vs. fornitori?" "A che livello è la vs. capacità produttiva?" etc
Domandine spesse come potete vedere che tracciano un quadro rilevante dell'economia reale e che anticipano l'importante dato dell'ISM, ovvero l'indice manifatturiero degli USA che uscirà lunedì.
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Nell'area strategica ed industriale di Chicago a maggio è ancora tutto fermo, niente segnali di ripresa, anzi la recessione si acuisce di nuovo.
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Insomma il Chicago PMI, dopo il green shoot di aprile, invece di continuare fiorire e sbocciare è tornato vero i minimi dei mesi scorsi, ad un livello da recessione nera ben al di sotto della parità a 50 punti.
L'indice mensile però è molto volatile: aspettiamo il dato dell'ISM per ragionarci più a fondo, in ogni caso non è un bel segnale.
I green shoots sono ancora tenui, rischiano di appassire in fretta e magari in molti casi non sono mai esistiti se non nella mente di chi voleva vederli...
I "dati frizzantini della speranza" sono gli unici a salire insieme alle borse mentre tutti gli altri "dati pesanti" continuano a rimanere negativi (immobiliare, disoccupazione, produttività etc).
Infatti l'indice di fiducia Michigan è salito, tornando ai livelli di settembre.
Peccato che la fiducia di questi tempi è assolutamente autoreferenziale: se le borse salgono sale la fiducia e se sale la fiducia le borse salgono...
Ed è molto collegata ai titoli dei giornali ed alle dichiarazioni delle istituzioni che ormai volgono solo al bello...
(vedi Fiducia o Speranza dei Consumatori? e Indici di fiducia o fiducia negli indici?)
Su Toro Drogato invece non spreco altre parole in esoteriche interpretazioni...
Basta l'eloquente grafico del Dow Jones (idem il Nasdaq).
Venerdì sera nell''ultima mezz'ora gli indici Americani si sono sparati una salita tanto veloce quanto misteriosa: da una seduta piatta ad un +1,15%, con un'accelerazione pazzesca negli ultimi 90 secondi...Vedere per credere.
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P.S. Mi sto facendo il ponte, lunedì cercherò d'intervenire appena mi sarà possibile sugli importanti appuntamenti in calendario: sempre nel campo manifatturiero...Indice ISM e fallimento GM...
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