martedì 28 aprile 2009

I GM Bondholders rispondono "Picche"!


Lunedì le azioni di GM sono salite del 20% sulla presentazione del piano di rilancio della società, che alle borse è piaciuto.
Normalmente più una società quotata annuncia licenziamenti, più le sue azioni salgono in quel covo di pescecani che si chiama borsa...
Ecco i punti essenziali del piano:
- Lancio di un OPS di scambio sulle obbligazioni: per ogni 1.000 dollari di obbligazioni saranno offerte in cambio 225 azioni GM. Sulla base delle ultime quotazioni, gli obbligazionisti si vedranno riconoscere meno del 40% del valore. Se non arriveranno adesioni sufficienti, Gm sarà costretta a portare i libri in Tribunale. Con questa OPS, GM potrà ridurre il debito di almeno 44 miliardi di dollari. Al termine dell'operazione gli obbligazionisti avranno in mano una quota di circa il 10% della società.
- Sul fronte industriale, General Motors punta a concentrarsi solo su quattro brand, eliminando Pontiac. Gli impianti saranno ridotti a 34 nel 2010 dagli attuali 47 e a 31 nel 2012.

- GM prevede la riduzione dei dipendenti a quota 40mila da 61mila, per poi scendere a 38mila a inizio del 2011.


Entusiamo delle borse a parte (che di questi tempi s'infiammano fin troppo facilmente), già poco dopo la chiusura delle borse USA gli Analisti commentavano "che l'offerta di GM è al confine col fallimento" esprimendo i loro dubbi che una tale proposta potesse venire accettata
http://finance.yahoo.com/news/Analysts-say-GM-bond-exchange...

Ed infatti alle 17.20 ora degli USA (le nostre 23.20) puntualmente è arrivato il PICCHE del comitato Bondholders di GM...
Su questo Blog, in anteprima assoluta per l'Italia, ecco i punti essenziali della loro dichiarazione.

Il comitato dei Bondholder di GM: "L'offerta non è nè ragionevole nè adeguata"
In particolare ci sarebbe disparità di trattamento tra diverse categorie di creditori: infatti l'unione dei Sindacati degli auto-lavoratori in cambio dei suoi 20 miliardi di dollari di Bond riceverebbe il 50% in contanti ed una partecipazione azionaria del 39% nella nuova GM; mentre il Comitato degli Obbligazionisti in cambio dei suoi oltre 27 miliardi di dollari di bond riceverebbe solo una partecipazione azionaria del 10% nella nuova GM e sostanzialmente niente cash.
- Gli obbligazionisti dichiarano di essere profondamente preoccupati in merito alla decisione di oggi da parte della "Auto Task Force"/GM di offrire solo una minima e non equa percentuale di azioni agli obbligazionisti stessi.
- Gli obbligazionisti dichiarano che l'offerta è in evidente disprezzo dell'equità nei confronti degli obbligazionisti stessi che hanno fondato la GM, e che i soldi dei contribuenti vengono usati per concedere favoritismi politici a vantaggio di un creditore ed a svantaggio degli altri.
- Gli obbligazionisti dichiarano che la "Auto Task Force" e GM hanno dimostrato totale mancanza di volontà nell'impegnarsi in serie negoziazioni
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- Gli obbligazionisti dichiarano di essere profondamente preoccupati del fatto che GM abbia aspettato sino alla fine aprile per presentare la sua offerta

- Gli obbligazionisti dichiarano che l'offerta è stata fatta in modo unilaterale
, ignorando le continue offerte di dialogo da parte del Comitato.
- Gli obbligazionisti dichiarano che GM si è messa sulla strada di un "ritorno alla Corte Fallimentare estremamente rischioso e dagli esiti legali incerti"
, preferendo questa via alla ricerca di negoziazioni serie.
- Il Comitato degli Obbligazionisti è molto preoccupata dal breve tempo rimasto: infatti ci sono tantissimi piccoli investitori retail i quali possiedono 6 miliardi di dollari di bond e potrebbero complicare il successo dell'offerta di scambio
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Indiscrezioni affermano che gli obbligazionisti stiano preparando una contro-offerta.

Chiaramente gli obbligazionisti provano a rilanciare alzando la posta, ma i margini di manovra ormai sono vicinissimi al baratro del fallimento.

Segue copia completa della dichiarazione

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