venerdì 6 marzo 2009

Italia sotto attacco (speculativo?)


Oggi le borse e le banche italiane sono sotto attacco: l'S&P/Mib italiano è arrivato a perdere il 5%
mentre il DAX tedesco perdeva l'1% scarso.
Come era già successo ad ottobre 2008.
E come successe nel 1992 quando andammo ad un passo dal default
poi ci fu la famosa finanziaria record di Amato da 90mila miliardi di lire
con prelievo una tantum dai conti correnti del 6x1000
che ci tirò fuori dal baratro

L'attacco speculativo sta capitando a turno agli anelli deboli della catena UE:
Grecia, Irlanda ed Italia

Le criticità dell'Italia
sono sempre le stesse:
l'enorme debito pubblico italiano che ammonta a 1700miliardi di euro (terzo peggiore al mondo)
ed il conseguente pessimo rapporto debito/pil di circa il 106% (Francia e Germania tanto per capirci hanno un deb/pil al 60% circa) destinato a schizzare verso l'alto nei prossimi anni per l'inevitabile contrazione delle PIL in tempo di crisi.
Con una palla al piede di tale peso, gli spazi di manovra dell'Italia sono storicamente ridotti,
a fortiori durante una crisi epocale siamo praticamente paralizzati ed impotenti.

Leggiamo perchè e percome...

Su banche italiane pesano timori rischio paese, conti
MILANO, 6 marzo (Reuters) - Il timore per i risultati del 2008 in arrivo e la percezione internazionale di un 'rischio paese' relativo all'Italia costituiscono un mix micidiale per le banche italiane, in forte lettera anche nella seduta odierna e peggiori del resto d'Europa..........
.....Oggi poi i cds, che rappresentano il costo per proteggersi dalla minaccia di insolvenza sul debito pubblico italiano, hanno messo a segno un nuovo massimo storico....
per leggere la notizia completa
http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/...
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Italia, Fmi in 2010 vede deficit a 4,3%/Pil, debito a 112,4%
Il rapporto fra debito e Pil viene visto dal Fmi salire al 112,4% nel 2010 e al 118% nel 2014.

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da MF
Banche italiane sotto assedio, Cds Italia a 5 anni tocca massimo storico
A pesare sul comparto i timori legati all'esposizione degli istituti italiani verso l'Europa centro-orientale (nuovo minimo storico per il fiorino). Ma anche JP Morgan che sottolinea come l'Italia, dopo Grecia e Irlanda, sia il Paese più a rischio per un default e il fatto che il costo per proteggersi della minaccia di insolvenza sul debito pubblico italiano ha messo a segno un nuovo massimo. Misurata dal contratto derivato credit default swap sulla scadenza a cinque anni l'assicurazione sul rischio default è salita a 198,9 punti base.
per leggere la notizia completa
http://www.milanofinanza.it/news/...Bancheitalianesottoassedio...
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