martedì 31 marzo 2009

Germania Uber Alles...nel buonsenso...


Sarà perchè i Tedeschi, nei loro incubi notturni da cattiva digestione di wurstel & crauti, sognano ancora vividamente lo SPETTRO della super-iper-inflazione della Repubblica di Weimar...e si svegliano di soprassalto con una mano sul portafoglio...come a cercare (inutilmente) di coccolarlo e proteggerlo...
Infatti la Germania è l'unica che dimostri buonsenso in questa crisi e ponga serie resistenze sia al taglio indiscriminato (ed inutile) del costo del denaro sia alla stampa di moneta dal nulla.

Guardate un po' cosa ha dichiarato pochi giorni fa La Cancelliera tedesca al Financial Times, in quella partita a scacchi di dichiarazioni d'intenti e smentite che precedono i mondiali di scacchi del G20 di Londra del 2 aprile.
Angela Merkel al Financial Times: pericoloso immettere troppo denaro nell'economia Alla vigilia del vertice del G20 di Londra il cancelliere tedesco Angela Merkel lancia un avvertimento ai suoi colleghi: immettere troppo denaro per rilanciare l'economia rischia di rendere non duratura la ripresa.

Incredibile che si debba fare il tifo od esaltarsi perchè qualche Leader fa dichiarazioni così NORMALI e di buon senso, che dovrebbero essere condivise da tutti..
"La crisi non si e' prodotta perche' abbiamo distribuito troppo poco denaro, ma perche' abbiamo stimolato la crescita economica con troppo denaro, e questa non e' una crescita sostenibile". "Se vogliamo imparare da questo, la risposta e' di non ripetere gli errori del passato".
Non ripetere gli errori del passato, la storia insegna...me lo spiegavano già alla scuole elementari...

Altra cosa che pare capire solo la Merkel...mentre risulta incomprensibile oppure fuori moda per i geni di Wall Street e Londra: se uno è pieno di debiti non può continuare a spendere indebitandosi ancora di più...Mentre chi ha un sacco di soldi nei forzieri (la Cina) ha molti più spazi di manovra...Un concetto difficile vero? Sicuramente tale buonsenso non caratterizza i giocatori di poker e d'azzardo, i truffatori od i pusher di droga, ma è un concetto familiare per qualunque casalinga, pensionato o ragazzino con la paghetta di mammà.
Il cancelliere tedesco afferma quindi che non stanziera' altri fondi pubblici in Germania, nel quadro di un'azione di rilancio coordinata a livello internazionale. "Penso che la Cina possa fare molto di piu' (rispetto alla Germania) per incoraggiare la domanda perche' dispone di imponenti riserve. Noi siamo in una situazione completamente differente, noi abbiamo riserve negative", afferma, precisando che la Germania ha un debito pubblico di 1,547 miliardi di euro.

E di nuovo solido buonsenso teutonico da parte della Cancelliera condito da una buona dose di realismo per quanto riguarda il G20 ed il "dopo".
Merkel invita cosi' a non riporre troppe aspettative nel vertice di Londra del 2 aprile: "Stiamo discutendo della creazione di una nuova architettura del mercato finanziario internazionale e non potremo finirla a Londra", ha detto. "Ovviamente non risolveremo la crisi economica e neanche la questione del commercio. Dovremo quindi incontrarci di nuovo".
Non a caso la visione della Merkel coincide con quella del tedesco Ralf Dahrendorf, uno dei sociologi più autorevoli del mondo che dalle pagine del Corriere della Sera dice del prossimo G20: "Fallirà, non raggiungerà gli obiettivi che si erano dati originariamente, cioè essere il momento decisivo per uscire dalla crisi e ridisegnare l'ordine economico mondiale. Non siamo a una nuova Bretton Woods, la situazione è ancora confusa e non sono sicuro che l'America voglia caricarsi sulle spalle il peso dell'uscita dalla crisi". Le previsioni del sociologo sono di una riduzione degli standard di vita del 20% almeno, tornando quindi ai livelli degli anni Cinquanta e Sessanta.
Non bisogna mai porre limiti "alla divina provvidenza" che pare funzioni anche se uno non ci crede...Per cui qualche sorpresa positiva potrebbe anche arrivare. Però permangono posizioni molto differenti che difficilmente potranno essere conciliate il prossimo 2 aprile.
In effetti per spronare il consesso umano a prendere decisioni urgenti, condivise e benefiche per l'umanità sono necessari eventi eccezionali come un'invasione minacciosa di alieni...Per ora la Crisi sta mordendo ancora "troppo poco" in confronto ad un bombardamento alieno sulle principali capitali del Mondo...

Nei giorni scorsi ho già parlato più volte della stampa di moneta dal nulla definendola una "pericolosa droga" od una "pericolosa scommessa", che rischia di impoverire noi tutti creando una super-inflazione.
vedi Breve Inventario delle Droghe; Inondazione = (super)Inflazione?; L'Inondazione arriva anche nella UE?

Sicuramente i tempi sono cambiati dal 1923, dalla Grande Inflazione della Repubblica di Weimar e le cause di quella crisi sono molto diverse dalle cause di questa crisi.
Inoltre gli USA e l'UK cercheranno di non stampare moneta a go-go ma con una certa moderazione (spero...) tentando di bilanciare la droga ed i suoi effetti collaterali.
Però la stampa di moneta dal nulla (e basata sul nulla) sempre droga rimane...è sempre debito che si accumula su altro debito per curare i disastri fatti dal debito eccessivo...sono sempre soldi che si spendono senza averli in saccoccia, contando di ripagarli con il lavoro e la crescita futuri.
Il conto prima o poi andrà pagato, prima o poi andrà pagato, PRIMA O POI ANDRA' PAGATO.

Dopo aver fatto le distinzioni del caso tra il 1923 ed oggi, godiamoci anche noi un flash dell'incubo ricorrente nei sogni dei Tedeschi...IL MOSTRO DELLA SUPER INFLAZIONE, per capire cosa rischiamo tutti noi se qualcuno nei posti di comando gioca troppo col fuoco...
Correva l'anno 1923, Repubblica di Weimar, Germania

....L'economia tedesca, disastrata dalla guerra, fa fatica a riprendersi nel clima di totale insicurezza politica e sotto le pesanti condizioni che il trattato di Versailles ha imposto alla Germania....I prezzi galoppano. Già dalla guerra si sentivano gli effetti di una inflazione abbastanza consistente e preoccupante. Per pagare gli enormi costi della guerra, il governo tedesco comincia a fare ciò che fanno tutti i governi quando non sanno più come affrontare una montagna di spese incontrollabili: stampava più banconote, con le conseguenze facilmente prevedibili. Questa inflazione, a partire dal 1922, comincia rapidamente ad aggravarsi. Il denaro perde di valore a vista d'occhio. Prima si pagano pane, latte e patate con alcune migliaia di marchi, poi si passa ai milioni, per arrivare infine a miliardi e, addirittura, a migliaia di miliardi di marchi. Gli operai vengono pagati ogni giorno; dall’ufficio paga corrono subito verso il mercato per spendere tutto e subito, perché un'ora più tardi i prezzi sono già raddoppiati e il giorno dopo le stesse banconote non valgono più nulla. Duecento fabbriche di carta stampano, giorno e notte, nuove banconote, francobolli e altri valori con sopra delle cifre sempre più astronomiche. ..........
http://www.itisap.com/progetti/Shoah%20e%20Nazismo_file/Page689.htm

...sulla storia tedesca tra il 1914 e 1924, periodo in cui il deprezzamento del marco fece crollare il tasso di cambio da 4,2 marchi per dollaro a 4,2 migliaia di miliardi di marchi per dollaro, per arrivare alla creazione di una nuova moneta ancora posizionata a 4,2 marchi per dollaro. Aggiungere dodici zeri al tasso di cambio per poi toglierli in un colpo solo non costituì un mero esercizio aritmetico. L’inflazione ebbe nella Germania della neonata Repubblica di Weimar la più tragica e spettacolare manifestazione che colpì un paese industrializzato e di economia di mercato.
L’inflazione è un fenomeno monetario, finanziario ed economico che tuttavia dipende dalle decisioni di politica economica che, a loro volta, sono il frutto di teorie ed interessi economici, considerazioni politiche, pressioni sociali e peculiarità culturali. Una analisi organica e sistemica della questione in oggetto non può prescindere dello studio di ciascuno di questi aspetti e delle interazioni di alcuni con gli altri.

http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=10650
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